I naga (नाग "serpente", femminile "nagini") sono un'antica razza di uomini-serpente presente nella religiosità e nella mitologia vedica e induista; storie di Naga fanno ancora parte della tradizione popolare di molte regioni a predominanza indù (India, Nepal, Bali) e buddhista (Sri Lanka, Sud-Est asiatico).
Divinità naga
- Manasa è una dea naga della fertilità, venerata nell'Est dell'India per protezione dai morsi di serpenti
- Mucalinda è un re naga che secondo il buddhismo protesse il Buddha dalle intemperie per sette giorni e sette notti durante la sua meditazione sotto l'albero di Bodhi (un esemplare molto venerato di Ficus religiosa, un cui discendente è ancora oggi conservato nel tempio di Mahabodhi).
- Shesha non è in realtà un rappresentante dei naga, ma un'espansione di Viṣṇu che prende la forma di un enorme naga con mille teste, che vive nell'oceano celeste e forma il letto del dio; secondo il Mahābhārata, invece, è il capostipite dei naga, figlio di Kaśyapa e Kadru. È conosciuto anche come Ananta ("senza fine") o Adisesha ("Sesha il primo").
- Vasuki, fratello di Manasa, è una divinità naga protagonista, nell'Itihasa, della zangolatura del cielo, con cui gli dei ottennero il Soma dall'oceano di latte: consentì a deva e asura di usare il suo corpo come corda, ma sottoposto a gravi sforzi il suo respiro divenne alahala, il più tremendo veleno dell'universo, e rischiò di distruggere ogni forma di vita dell'universo, divinità comprese. Śiva, per salvare il cosmo, respirò tutto il veleno, ma invece di ingoiarlo lo lasciò nella sua gola, che divenne blu (da cui il suo appellativo Nilakanta, "dalla gola blu").
Caratteristiche
I naga sono particolarmente popolari nel Sud dell'India, dove si crede che donino fertilità ai loro fedeli. Secondo leggende indù, sono servi di Varuna, dio vedico delle tempeste, e si dividono in Manasa, Mucilinda, Shesha, e Vasuki. I naga vivono nel Patala, il settimo regno degli Inferi [1], e sono discendenti di Kaśyapa e Kadru; sono nemici giurati dei garuda, una razza divina di aquile. La parola Naga viene dal sanscrito, e "nag" significa ancora "serpente" in molte lingue dell'India; si può osservare che "nag" o "nak" o "nakh" è parente del semita nachash e forse dell'inglese snake.
Sono anche considerati spiriti della natura, protettori di fonti, pozzi e fiumi; portano la pioggia, e quindi fertilità, ma anche disastri come inondazioni e alluvioni. Secondo alcune leggende, diventano pericolosi quando gli esseri umani danneggiano l'ambiente o mancano loro di rispetto. Vista la loro affinità con l'acqua, si dice che gli ingressi alle loro città sotterranee siano nascosti sul fondo di pozzi, laghi e fiumi profondi. I naga vengono associati anche alla sessualità, e alla seduzione. I naga custodiscono anche l'elisir della vita e dell'immortalità; secondo una leggenda, quando gli dei stavano distribuendo la vita tra le creature, i naga riuscirono a rubarne una coppa. Gli dei recuperarono la coppa, ma facendolo versarono parte del suo contenuto in terra; i naga lo leccarono dal terreno, e così si tagliarono la lingua, che da allora è biforcuta.
Il nome della città indiana Nagpur deriva da Nagapura, la leggendaria città dei Naga; si crede la leggenda dei naga possa aver avuto origine da un antico popolo.
Secondo i marinai malesi, i naga hanno l'aspetto di draghi con molte teste; in Thailandia e Giava, sono divinità della prosperità; in Laos sono enormi serpenti acquatici.
In Cambogia
In una leggenda cambogiana, i naga erano una razza di rettili che possedevano un grande regno nella regione dell'oceano Pacifico; una loro principessa sposò il primo re dell'Antica Cambogia, dando origine al popolo cambogiano. Per questo motivo i cambogiani si considerano eredi dei naga. I naga con sette teste rappresentati nei templi cambogiani, come ad Angkor Wat, rappresentano le sette razze della società dei naga, che hanno una mitica, o simbolica, associazione con i sette colori dell'arcobaleno. Inoltre, i naga cambogiani possiedono dei simbolismi numerologici per altri numeri delle loro teste: numeri dispari a rappresentare l'energia maschile, l'infinito, l'eternità, e l'immortalità; numeri pari per femminilità, fisicità, mortalità, temporaneità, e la Terra."
Leggende simili a quelle cambogiane sono diffuse presso gli adivasi del Sud dell'India e gli aborigeni dell'Australia; in queste versioni, i naga abitavano un grande continente nell'oceano pacifico (conosciuto come perduto continente di Mu), che poi si inabissò e i cui resti formerebbero l'Indonesia e l'Australia. Questi naga avrebbero sviluppato una civiltà sotterranea e sottomarina estremamente avanzata e possiederebbero poteri sovrumani.
Alcune caratteristiche delle leggende si possono trovare nel pesce abissale re di aringhe.
Nei media
Il nome e la figura deformata dei Naga, compare nell'espansione del videogioco firmato Blizzard Warcraft III: The Frozen Throne, rievocata dalle profondità marine per combattere al fianco e agli ordini del cacciatore di demoni rinnegato Illidan Grantempesta.
I loro edifici si originano da pozze d'acqua circolari, sono collocabili su terreni inondati, ma dal fondale basso. Le loro unità da combattimento variano da grossi mostri serpe-umanoidi dotati di tridente e chiamati mirmidoni, a giganti tartarughe marine corazzate di punte acuminate, o unità magiche per attacchi a distanza come le sirene. Ogni unità è capace di nuotare, anche in acque profonde. Non è possibile ricorrere a questa civiltà al di fuori, quando previsto, della campagna (succede infatti di averli prima nemici e poi alleati nelle campagne degli elfi della notte e del sangue); quindi non è previsto il loro uso per la versione single player partita personalizzata, né per la versione online di battle.net. Gli stessi Naga vengono ripresi anche in World of Warcraft.
- In Dota 2 il personaggio chiamato Naga Siren ha l'aspetto di una sirena dalla coda di serpente.
- Un monster dell'anime Monster Rancher si chiama Naga e ha le sembianze di un serpente antropomorfo crestato.
- Nel gioco di carte Yu-Gi-Oh! sono presenti tre creature che si rifanno ai naga, ovvero il Drago malvagio Ananta, Cyber Naga e Vaskii Rettiliana. Inoltre va ricordata Vennominaga, la più forte carta dedicata ai serpenti, nonché una delle più potenti di tutto il Gioco. Si tratta di potenti mostri di tipo rettile.
- Nella serie Bakugan Naga è il nome di un drago bianco malvagio.
- Nella saga di Harry Potter Nagini, il serpente-Horcrux di Lord Voldemort, prende il nome da queste creature.
- Nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons è un mostro di grandi dimensioni,che si presenta come un lungo serpente dal volto umano, con capacità ipnotiche.
- Nel telefilm Lost Girl si fa riferimento al naga, nella seconda stagione, la fazione dei fae della luce è guidata dall'Ash Lachlan che è appunto un Naga.
- Nel videogame Tomb Raider Underworld, nel corso dei livelli ambientati in Thailandia, Lara Croft deve affrontare dei Naga.
- Il Pokémon Hydreigon è parzialmente ispirato ai naga: si tratta di un drago dalla colorazione scura dotato di tre teste, appartenente ai tipi Buio e Drago.
- In The Battle for Wesnoth sono una delle razze nemiche della maggior parte delle campagne.
- I Naga sono una delle razze disponibili nel MMORPG online Rappelz e sono ritratti solamente in versione femminile.
- Nel puzzle RPG Puzzle & Dragons il Naga è uno dei mostri della serie "ragazze guaritrici". Può evolversi in Echidna.
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