domenica 26 febbraio 2017

L'Egregora, l'Occhio Onniveggente e il vampirismo psichico

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Nell'occulto, il termine eggregora o egregora (dal greco ἐγρήγορος, "vigilante", "sveglio"), si riferisce a un'entità incorporea, creata attraverso particolari metodi di meditazione, in grado di influenzare il pensiero di un gruppo di persone.
Secondo alcuni filoni dell'occultismo, le eggregore possono essere create anche inconsapevolmente da un pensiero ossessivo (e in quel caso si parla di Forme Pensiero o Lamie) e possono nuocere alla persona di cui sono parassite, sottraendole energia vitale.
L'Eggregora può essere creata intenzionalmente, con lo scopo di dirigere energie spirituali, scaturite durante rigidissime ed arcane operazioni rituali. Eliphas Lévi, ne Il grande Arcano del 1868 identificò le eggregore con la tradizione riguardante i padri del Nefilim, descrivendoli come "esseri terribili" che "ci schiacceranno senza pietà, perché sono inconsapevoli della nostra esistenza".[1]
Il concetto di "eggregora" come una forma-pensiero di gruppo è stato sviluppato nelle opere della Golden Dawn e della Rosa Croce ed è stato oggetto di scritti di autori come Valentin Tomberg.[2]
Una interessante interpretazione del concetto di egregora si trova nel romanzo di fantascienza Quarta fase, di R.A. Lafferty, dove un'idra capace di insinuarsi nei pensieri degli uomini e di prenderne il controllo viene creata da una setta di sensitivi che fa uso di un particolare tipo di sostanza allucinogena.

Tratto da Thule-Italia

Nella Tradizione esiste un termine di cui molti non conoscono il significato: Egregora. Che cosa sono le Egregore? Si tratta di insiemi energetici frutto della fecalizzazione del pensiero e della volontà di una o più persone, che col tempo finiscono per avere vita propria. 

Più tempo passa e più l'egregora è forte, essendo il frutto di una fecalizzata attività psichica conscia o inconscia. Chiarirò bene questo concetto.

Mi sono chiesto come è possibile che la gente si lasci “mangiare” energeticamente, senza reagire, da gruppi, organizzazioni, enti, squadre di calcio, partiti politici, sette, religioni, ecc. C'è un'unica risposta: l'ignoranza! Dovete sapere che i meccanismi sfruttati da questi enti sono diabolici e servono per inglobare le energie di tutti i loro affiliati. Come ci riescono?

Le organizzazioni di qualsiasi tipo, quando vengono fondate, cercano come prima cosa un simbolo o un logo che le rappresenti. Ad esempio, l'organizzazione calcistica della Roma ha come simbolo la testa di lupa, mentre quella della Lazio ha l'aquila. In ambito religioso i cattolici posseggono croci e madonne, gli ebrei la stella a sei punte, etc. Lo stesso avviene anche in ambito politico dove in passato i comunisti hanno adottato la falce e il martello e i nazisti la svastica. Sino agli attuali quercia, ulivo, tricolori, margherite e così via all'infinito.

Come seconda cosa vengono scelti i colori, perché essi assorbono le vibrazioni dei pianeti da loro rappresentati, aiutando con le loro forze la realizzazione del progetto originario. Ad esempio, i comunisti russi erano sotto Marte, dio della guerra, il cui colore è il rosso, il cui simbolo è il martello e il cui metallo è il ferro.

Il martello è anche il simbolo di Thor, dio nordico della guerra, che può essere equiparato al dio Marte, da cui deriva Marte-llo, mentre la falce rappresentava la Luna, che con un pò di acqua “frenava” i suoi bollori.

Possiamo passare a un esempio più vicino a noi, la religione cattolica: il suo simbolo principale è la Croce, che ho spiegato in passato, rappresenta i quattro elementi con il quinto nel fulcro centrale. In questo contesto entrano le immagini dei santi, delle Madonne e i molti altri simboli impiegati per catturare nella rete chi ignora. Perché tutto questo serve creare un Egregore. Ogni gruppo di persone sotto qualunque simbolo crea una Egregora.

Dunque, cosa è una Egregora?

Non è che un'entità energetica intelligente sviluppatasi da un raggruppamento di persone con le medesime idee e serve per il bene o per il male e può crescere fino a diventare universale, immenso.

La maggioranza delle organizzazioni quando mette in essere questi meccanismi ignora tutto ciò, ma la Egregore viene comunque generata.

Quante volte si è sentito il nostro vicino dire: faccio parte di questo gruppo, appartengo a quest'altro gruppo, sono socio di... sono di sinistra o di destra, sono cattolico, sono ebreo o musulmano ecc.

Qualunque sia il gruppo di appartenenza, quando una persona dichiara di farne parte non è più una persona libera, bensì prigioniera di una rete, con le sue regole, doveri, obblighi e costrizioni. Un giovane tifoso, ad esempio, che segue la squadra del suo cuore, non ha nulla di strano, di malvagio, ma alla fine della partita si sentirà scarico e ciò gli durerà una settimana più o meno, in quanto ha usato i suoi “fuochi interiori” mettendoli a disposizione della Egregora della squadra, indipendentemente dal fatto che essa abbia vinto o perso. Questo perché l'energia, la sua energia, è stata “mangiata”.

A volte a causa dell'Egregora si possono avere reazioni negative in quanto le Egregore possono essere positive o negative. Basti vedere cosa è stata capace di fare la nostra religione nel Medioevo, usando l'energia negativa della propria Egregora.

Vi invito a osservare dei manifestanti di un gruppo politico che si accingono a manifestare. Giorni prima iniziano i “riti” di preparazione, riunioni fra i diversi sottocapi, durante le quali si creano slogan e frasi che possano colpire il pubblico (mantra di potere) e che alcuni di questi scriveranno su grandi teli per essere usati come bandiere.

Così tutti, presi nella rete dell'Egregora come un esercito, sono pronti a manifestare e allora avviene che tutti i partecipanti perdono l'individualità e il tutto si trasforma in un unico essere, il “serpentone”. Si tratta di un'unica e sola mente che dirige il tutto: l'Egregora! E chi assorbe tutta quest'energia è colui che possiede la chiave di ingresso nella “rete”. Così un essere pensante, un individuo, si converte in massa e può essere manipolato a volontà. Scompare, diventando una cellula acefala e al servizio dell'Egregora.

Questa Egregora è la somma di tutti i componenti con le loro idee e diviene un ente vivo che agisce sulla vita di ogni affiliato vampirizzandolo energeticamente, fino a quando questi non prende coscienza e si libera definitivamente.

I più grandi specialisti nella creazione di queste mega-egregore sono soprattutto le grandi religioni. La stessa parola significa ri-legare o legare alla rete, e quando ciò accade non possiamo opporci perché vuoi dire che siamo completamente senza coscienza.

Così, fin dai primi giorni di vita, siamo inseriti nella grandissima, mondiale rete di una religione che ci educa di conseguenza, con i suoi catechismi, riti, inni, canti, gesti, simboli, talismani e amuleti (reliquie), e ogni tipo di doveri, così che per uscirne definitivamente occorre un'impresa formidabile come le fatiche di Èrcole. È come essere in un carcere a vita e, volente o nolente, si è legati alla rete. Così da neonato e fino alla fine della vita ti assorbono e continuano a vampirizzarti le migliori energie legate ai sentimenti.

Essere nella rete in-attivo è come essere una TV spenta cui resta accesa solo la “spia”. Così per attivarti basta fare il segno della Croce e tutte le preghiere vanno a gonfiare l'Egregora. Alla fine la Croce ti rispegne, facendoti rimanere nella rete. In effetti, con i diversi riti, comunione, cresima, matrimonio, si viene inseriti nei cerchi più interni dell'Egregora e se al momento della morte viene somministrata l'estrema unzione, allora ti legano anche per la prossima vita.

E' chiaro che avere una fede o condividere idee politiche e sportive non comporta nulla di negativo, sempre che si abbia coscienza di ciò che si fa. Importante è non appartenere, essere affiliato o far parte di qualche Egregora che potrebbe vampirizzare le proprie energie.

Attualmente, facendo un calcolo approssimativo, abbiamo un 99% dell'umanità che vive “prigioniera” di qualche Egregora e ne porta con orgoglio all'occhiello il segno, per affermare che fa parte della Rete.

Invece, l'uomo che ragiona, che possiede una coscienza sveglia, partecipa a tutto di sua volontà, senza appartenere a nulla, è libero e appartiene solo a sé stesso e all'umanità. È un libero pensatore, è un iniziato, è un maestro di vita.

Articolo pubblicato sul sito Thule Italia
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Egregora e grigori

Dalla stessa parola greca proviene il concetto di grigori, termine utilizzato nella letteratura giudaica per indicare angeli o demoni. La parola ἐγρήγοροι compare nella Septuaginta,[3] così come nel Libro dei Giubilei e nel Libro di Enoch.

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Curiosità

L'eggregora viene citata nel titolo della quinta traccia dell'album Tooting Bec di Omid Jazi.

Note

  1. ^ Eliphas LéviIl grande Arcano (1868) p.127-130, 133, 136
  2. ^ Fama Fraternitatis Rosae Crucis.(1614) Manifesto: Positio. Epilogue page 25
  3. ^ Septuagint: Lamentations, Chapter 4, Verse 14

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