Gli Anni Rggenti. The Roaring Twenties. Gli anni del Jazz e dell'Art Deco.
Gli anni del Proibizionismo. Dei romanzi di Francis Scott Fitzgerald. De "Il grande Gatsby".
Gli anni della crescita economica e dell'entusiasmo, che furono spezzati dal crollo della borsa nel 1929, che segnò l'inizio della Grande Depressione.
Anni ruggenti – in lingua inglese Roaring Twenties, ossia "i ruggenti anni venti" – è la locuzione che indica una specifica epoca del XX secolo, ovvero il decennio degli anni venti. Tale epoca è stata descritta da cinema, letteratura e musica. Favorita da un fenomeno di grande espansione industriale, poi rifluito nei disastri della grande depressione del 1929 e delproibizionismo, ha creato mode e determinato tendenze, praticamente in ogni aspetto del costume e dell'arte del tempo.
In quella fase storica l'utopia positivista del XIX secolo con il suo credo progressista abbandonava il campo dell'individualismo decadente e stravagante. Mentre negli Stati Uniti si assisteva all'esplosione dell'Età del jazz (e Francis Scott Fitzgerald dava alle stampe alcune sue opere, fra cui Il grande Gatsby, che bene descrive l'epoca) in Europa André Gide e Marcel Proust(quest'ultimo per un breve scorcio) davano un tocco personale alle nuove tendenze, in ascesa parallela rispetto a quella del movimento dada di Tristan Tzara e mentre il surrealismo di André Breton non era molto lontano. Al preziosismo dell'art nouveau succedevano le avanguardie e le geometrie dell'art déco.
Storia
Roaring Twenties come termine descrittivo degli anni venti è locuzione nata negli Stati Uniti, anche se ha avuto le relative traduzioni in varie lingue: in Francia e nel Canada francesequest'epoca fu definita années folles, in Spagna felices Años Veinte, in Germania goldene zwanziger. In pratica con Anni ruggenti si tende ad enfatizzare l'energia che caratterizzò specifici aspetti di un particolare periodo storico, con mutamenti che andavano ad interessare l'aspetto sociale, quello artistico e, soprattutto, quello del dinamismo culturale di un'epoca ritenuta per molti versi irripetibile.
Si registrarono nel periodo:
- un ritorno alla normalizzazione politica dopo i disastri della prima guerra mondiale
- l'esplosione del fenomeno della musica Jazz
- l'evoluzione della femminilità che portò - oltre a mutamenti nella moda - a fenomeni di proto-femminismo come le suffragette e le anglosassoni flapper (equivalenti alle francesigarçonne o alle italiane maschiette)
- lo sviluppo in campo artistico dell'art deco.
La Grande depressione, con il crollo di Wall Street del 1929 pose fine a quest'era e al sogno che portava con sé (quello di un mondo che poteva guardare al proprio futuro piuttosto che volgersi verso il passato). Una coda - quasi un'onda lunga - del mutamento dei tempi, peraltro, si ebbe nel decennio successivo, con ulteriori invenzioni e scoperte in campo scientifico e con uno sviluppo della ricerca che portò ad un'accelerazione nella crescita dello sviluppo industriale, con un conseguente aumento dei consumi e delle aspettative delle masse. Tutto ciò portò a significativi cambiamenti nello stile di vita di molte popolazioni, particolarmente di quelle legate alla cultura occidentale in generale e a quella del mondo anglosassone - apportatore delle maggiori innovazioni.*
Sul piano del costume e della cultura, lo spirito degli Anni ruggenti fu segnato da una generalizzata percezione di discontinuità associata ad un bisogno di modernità conseguente ad una netta e violenta rottura con la tradizione. Tutto pareva poter essere assoggettato alle moderne tecnologie. Le nuove tecnologie, specialmente, l'automobile, il cinema e la radio erano l'espressione principale - come scoperta dell'uso dei mass media - di questa modernità.
Tale comune sentire ebbe rilevanti effetti formali nel campo architettonico e decorativo, anche nelle piccole cose di uso comune quotidiano. Il divertimento, lo svago e gli hobby furono influenzati dai cambiamenti.
Grazie anche alla diffusione del grammofono e del fonografo (con la nascita di colossi della discografia come la Victor), furono molte le persone che si avvicinarono più di quanto non fosse accaduto in passato alla musica (in particolare a quella jazz) e alla danza, quasi un riflesso incondizionato tendente a rimuovere il ricordo degli orrori del primo conflitto mondiale. Con l'avvento del sonoro nel 1927 viene prodotto Il cantante di jazz (The Jazz Singer), il primo film parlato della storia del cinema.
L'anno successivo, nel 1928, Walt Disney presenta il suo primo cortometraggio con il personaggio di Topolino, intitolato Steamboat Willie.
Bè questi cappellini sono decisamente più portabili (vabbè a parte il sombrero da uomo...)rispetto a quelli di ieri, e non gli manca certo l'originalità!^^
RispondiEliminaCome sai, a me piace moltissimo la moda degli anni venti, soprattutto quella dell'inizio del periodo (quella che hanno celebrato così bene nel "geande Gatsby", insomma), però devo ammettere che nonostante questo i modelli di cappello, per lo meno femminili, che preferisco sono comunque quelli dell'800!
I misteri della moda! ;D
Eh sì, i misteri della moda!!!^^ ;-)))
EliminaI cappelli femminili di questo periodo sono senz'altro più portabili, ma tendono a fasciare un po' troppo la testa e a essere molto calcati sugli occhi. Io ho delle foto della famiglia di mia nonna negli anni '20 e '30, alcune credo di averle anche postate su FB, forse immagini di mia nonna da giovane, e vedo confermate queste caratteristiche. Tra l'altro mia nonna si interessava molto di moda, aveva dei cataloghi o qualcosa di simile che amava sfogliare e a volte anche ritoccare. Era molto brava con i lavori di sartoria e faceva per le figlie dei vestiti bellissimi, che indossavano ai balli, soprattutto.
Forse tutte queste cose hanno influito nel determinare il mio interesse per la moda, che in un uomo eterosessuale può sembrare strano :-D :-D :-D
Comunque sono d'accordo con te, i cappelli dell'Ottocento sono di gran lunga migliori!!!^^ ;-)))