Bologna (pronuncia: Bológna, [boˈloɲɲa][4]; Bulåggna in dialetto bolognese[5]) è un comune italiano di 386.298 abitanti[6], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Emilia-Romagna. È il settimo comune italiano per popolazione ed è il cuore di un'area metropolitana di oltre 1.000.000 di abitanti.[7][8]
Antichissima città universitaria, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri e i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia.
La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., è stata un importante centro urbano, prima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani, poi ancora nelMedioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, giocò un ruolo fondamentale durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Dal secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra.
Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura" e dal 2006 è "città della musica" UNESCO[9].
In ambito scultoreo, operarono a Bologna artisti del calibro di Arnolfo di Cambio, Nicola Pisano, Pierpaolo dalle Masegne, Niccolò dell'Arca, Jacopo della Quercia, Michelangelo, Giambologna, Alfonso Lombardi, Properzia de' Rossi e, più recentemente, Nicola Zamboni, Quinto Ghermandi e Luigi Mainolfi.Bologna fu patria di numerosi pittori, quali Vitale da Bologna, Simone dei Crocifissi, Lippo di Dalmasio, Amico Aspertini, Francesco Francia, il Domenichino, i Carracci, il Guercino, Guido Reni,Elisabetta Sirani, Prospero Fontana, Lavinia Fontana. Vi operarono inoltre Giotto, Raffaello, Lorenzo Costa, il Parmigianino e Donato Creti. Le opere di questi artisti si possono ammirare nelle chiese e palazzi cittadini, nonché nella Pinacoteca nazionale. In epoca moderna, Bologna diede i natali a Giorgio Morandi (a cui è dedicato l'omonimo museo) e Piero Manai, mentre vi operarono artisti quali Concetto Pozzati.
Territorio
Bologna è situata nelle propaggini meridionali della Pianura padana, a ridosso dei primi rilievi collinari dell'Appennino tosco-emiliano, fra lo sbocco delle valli del fiume Reno e del torrenteSavena, che la bagnano longitudinalmente, rispettivamente a ovest e a est. L'altimetria del territorio comunale spazia dai 29 m s.l.m. della frazione Corticella ai 54 del centro del capoluogo, fino ai 300 circa di Monte Sabbiuno e del Colle della Guardia.
Clima
Bologna presenta un clima continentale; la Classificazione climatica è "zona E, 2259 GR/G".
Gli inverni possono essere anche molto rigidi (la minima temperatura invernale storicamente registrata nella zona, più precisamente a Molinella nella notte tra il 12-13 gennaio 1985, fu di -28,8 °C, causata dalla storica ondata di freddo del gennaio 1985) e non mancano le precipitazioni nevose, talvolta anche assai abbondanti per una zona di pianura: sono rimaste negli annali e nella memoria storica di molti bolognesi, quasi mitizzate, le precipitazioni del giugno 1491, con i suoi 30 cm e quella del febbraio 1929 (quando tutto il Nord-Est, e in particolare laRomagna, fu aggredito da una bufera di neve eccezionale[10]), con circa 130 cm di neve e con la città interamente bloccata per giorni da veri e propri "muri di neve" che arrivavano fino ai primi piani degli edifici, anche a causa della neve che apposite squadre di spalatori scaricavano dai tetti a rischio di crollo. Altre cospicue precipitazioni, quasi sempre nei mesi di gennaio e febbraio, si sono avute, in epoche più recenti, nel 1977 (con crolli di tetti), nel 1985, in gennaio (che causò tre giorni di completo black out a causa delle rottura di linee elettriche), nel 2004(oltre 70 cm di neve in una sola volta fra la fine di febbraio e l'inizio di marzo), nel febbraio 2012 (l'ondata di gelo ha portato un accumulo di 96 cm[11]), ma si ricordano anche nevicate di qualche decimetro addirittura in mesi primaverili, specie in marzo (recentemente il 17 aprile 1991). Con una nevosità media invernale di circa 40 cm, è sicuramente una delle città dellapianura padana con maggiore frequenza di nevicate.
La temperatura minima assoluta degli ultimi vent'anni in città è stata di -11,6 °C registrata il 9 febbraio del 1991[12], mentre le estati sono calde ma meno afose (meno percentuale di umidità) di altre città molto più a nord nella pianura padana; possono essere altresì assai lunghe e siccitose (come nel 2003 e nel 2012); in luglio e agosto è abituale il superamento dei +37 °C.[13]
Le mezze stagioni sono, in genere, miti e piovose e hanno breve durata.
Le precipitazioni medie in città oscillano, a seconda degli anni, da 450 mm a 900 mm[13] (le misurazioni si effettuano all'Aeroporto Guglielmo Marconi, mentre un tempo erano effettuate, per il centro storico, nella torretta della Specola dell'Università e si concentrano solitamente in primavera e autunno per almeno il 70%).
La ventosità modesta contribuisce alla formazione di nebbie e foschie e alla permanenza di un elevato inquinamento atmosferico conseguente sia al traffico locale e di transito, sia alle esalazioni dei prodotti della combustione degli impianti di riscaldamento (peraltro ormai convertiti per la maggior parte a gas metano) e degli impianti industriali. Occasionalmente, tuttavia, si sono avute giornate con raffiche anche a 120 km/ora (ad esempio il 26 dicembre 1996) per effetto di venti di tramontana (talvolta il buran delle steppe siberiane arriva fino ai piedi dell'Appennino); durante il mese di agosto, specialmente, forti raffiche, anche superiori a 100 km/ora, si possono registrare in occasione di nubifragi e altri eventi temporaleschi a carattere locale.
Storia
Storia antica
La zona di Bologna risulta abitata fin dal III millennio a.C., ma è soprattutto dal IX secolo a.C. che si registrano insediamenti di rilievo, come risulta dagli scavi effettuati a partire da metàOttocento nella vicina Villanova, frazione di Castenaso. In questo periodo, e fino al VI secolo a.C., la zona dove sorge oggi Bologna era occupata da nuclei insediativi appartenenti ad una popolazione dell'età del ferro detta civiltà villanoviana, dal nome del luogo della sua prima scoperta. Nel VII-VI secolo a.C. abbiamo testimonianze di un'apertura ai modelli culturali e artistici della vicina Etruria: anche la composizione etnica della popolazione cambiò, passando dagli Umbri agli Etruschi che la battezzarono Felsina (in etrusco Velzna o Felzna).
Successivamente (V-IV secolo a.C.), con la discesa dei Galli nella penisola gli Etruschi vennero progressivamente messi in minoranza. Il dominio gallico sulla zona durò fino al 196 a.C., anno in cui i Galli Boi furono soggiogati dai Romani. Nel 189 a.C. questi ultimi fondarono sul sito una colonia di diritto latino a cui diedero il nome di Bononia.
Storia medievale
Dopo la caduta dell'Impero, fu soggetta a Odoacre, a Teodorico il Grande (493-526), a Bisanzio e infine, nel 727, ai Longobardi, per i quali costituì principalmente un centro militare. Nel774 la città capitolò davanti a Carlo Magno, che la consegnò al papa Adriano I.
Ripopolatasi nel X secolo, Bologna iniziò a nutrire aspirazioni comunali, che riuscì ad affermare alla morte di Matilde di Canossa, nel 1115, ottenendo l'anno successivo una serie di concessioni giurisdizionali ed economiche dall'imperatore Enrico V. Il comune partecipò alla lotta contro il Barbarossa, conclusasi con la pace di Costanza nel 1183, dopo la quale conobbe una forte espansione, anche edilizia (periodo delle case-torri): fu uno dei principali centri di scambio commerciale grazie a un avanzato sistema di canali che permettevano il transito di grandi quantità di merci e fornivano l'energia necessaria ad alimentare numerosi mulini industriali. Alla fine del XIII secolo, con i suoi 50.000, forse 60.000 abitanti era, al pari con Milano, la quinta città europea per popolazione (dopo Cordova, Parigi, Venezia e Firenze) ed era il maggior centro industriale tessile d'Italia.
Al 1088 è convenzionalmente fatta risalire la fondazione di quella che è riconosciuta come la prima università del mondo occidentale (lo Studium). Tra i primi maestri vi furono i giuristiPepone, D'Accursio e Irnerio, che resero famosa in tutta Europa la scuola di giurisprudenza bolognese.
Nel XIII secolo Bologna fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, con alterne fortune. Nel 1249 i bolognesi riuscirono a catturare Re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia, il quale fu tenuto prigioniero fino alla sua morte (1272) nell'omonimo palazzo. Nel 1275, dopo un fallito tentativo da parte della guelfa Bologna di attaccare la ghibellina Forlì, le truppe diGuido da Montefeltro, Maghinardo Pagani e Teodorico degli Ordelaffi misero in fuga i bolognesi presso il fiume Senio, al ponte di San Procolo.
Nel 1257, per la prima volta in Italia e forse nel mondo, il Podestà Bonaccorso da Soresina promulgò il Liber Paradisus che aboliva la schiavitù e riscattava i servi della gleba, pagando gli ex proprietari con soldi pubblici e a prezzo di mercato.
A partire dal XIV secolo le lotte interne indebolirono le istituzioni comunali e la città andò progressivamente assoggettandosi all'autorità papale. Nel 1327 il legato pontificio Bertrando del Poggetto prese la città, per poi essere cacciato a furor di popolo nel 1334. Nel 1337 ebbe inizio la signoria dei Pepoli, definita da alcuni studiosi una "cripto-signoria" in quanto la famiglia cercò di governare ponendosi come "primi tra pari" piuttosto che come veri e propri signori della città.[14] Alla morte di Taddeo Pepoli il governo della città passò ai Visconti di Milano, poi nuovamente alla Chiesa. Dopo un effimero periodo comunale, nel 1401 la signoria della città passò ai Bentivoglio, che la mantennero - fra alterne vicende - fino alla cacciata ad opera dipapa Giulio II nel 1506.
Storia moderna
Nel 1507 Bologna passò allo Stato Pontificio, dove rimase fino al 1796, quando con Napoleone arrivarono a Bologna le truppe francesi. Tuttavia, dopo il Congresso di Vienna (1815) la città ritornò allo Stato Pontificio. Vi si stabilirono gli austriaci, per essere poi annessa, con il plebiscito del 11-12 marzo 1860, al Regno di Sardegna che diventerà Regno d'Italia esattamente dodici mesi dopo.
Seconda guerra mondiale
La città di Bologna fu esposta a numerose azioni di bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Il 16 luglio 1943 ebbe inizio una serie di bombardamenti i cui obiettivi erano essenzialmente strategici, ma con un raggio d'azione talmente vasto da coinvolgere gran parte del tessuto urbano e della popolazione. Le incursioni aeree ebbero sulla città effetti devastanti, tra i quali la perdita di oltre 3000 vite, la distruzione di monumenti, lo sconvolgimento della fisionomia di quartieri del centro storico e danni ingenti al principale scalo ferroviario. Al termine del conflitto il 44% del patrimonio edilizio della città era stato distrutto o gravemente danneggiato.
La mattina del 21 aprile 1945, in una Bologna ormai abbandonata dai tedeschi, entrarono in città fra il giubilo della popolazione i soldati del 2º Corpo Polacco dell'VIII armata britannica, i reparti avanzati della 91ª e 34ª divisione USA, avanguardie dei Gruppi di Combattimento italiani "Friuli" e "Legnano", e partigiani della "Brigata Maiella".
Storia recente
La città, dal 1945 al 1999, ha avuto ininterrottamente sindaci di sinistra, il più famoso dei quali è stato Giuseppe Dozza.
Durante l'amministrazione di Renato Zangheri, il 2 agosto 1980 alle ore 10.25 una bomba esplose alla stazione centrale di Bologna causando ottantacinque morti e oltre duecento feriti: questo avvenimento è passato alla storia come la strage di Bologna. I processi successivi appurarono la matrice del terrorismo nero.
Fra il 1987 e il 1994 imperversò in Emilia Romagna, e in particolare nel territorio bolognese, la banda della Uno bianca. L'azione più sanguinosa della banda, nota come la strage del Pilastro, avvenne il 4 gennaio 1991, quando vennero uccisi in un agguato tre carabinieri.
Nel 1999 la tradizione dei sindaci di sinistra si interruppe con la storica affermazione del candidato civico di centro-destra Giorgio Guazzaloca. Durante il suo mandato, il 19 marzo 2002venne ucciso dalle Nuove Brigate Rosse il giuslavorista e consulente di diversi ministri del lavoro Marco Biagi. L'esperienza del centro-destra terminò nel 2004 quando l'ex sindacalistaSergio Cofferati venne eletto primo cittadino. Il sindaco successivo, Flavio Delbono, fu eletto nel giugno del 2009, ma si dimise nel gennaio 2010 in seguito a indagini giudiziarie. Nel 2011, dopo un periodo di commissariamento guidato da Annamaria Cancellieri, venne eletto Virginio Merola, del Partito Democratico.
Simboli
Lo Stemma di Bologna è costituito da uno scudo ovato diviso in quattro parti, due contenenti una croce rossa su sfondo bianco sovrastata da un capo d'Angiò e le altre due la scritta colororo LIBERTAS su sfondo azzurro, il tutto sovrastato da una testa di leone posta di fronte.
La bandiera cittadina è una croce rossa in campo bianco, derivata dall'arma del comune, cioè dal primo e quarto quadrante dello stemma cittadino. La bandiera sventola insieme a quella europea e a quella italiana in tutte le sedi istituzionali dell'amministrazione Comunale.
Onorificenze
La città di Bologna è:
- il Popolo di Bologna è "Benemerito della Repubblica Romana e d'Italia" con Decreto n° 355 del 12 maggio 1849 (pubblicato sul Bollettino delle Leggi della Repubblica Romana - Edizione Officiale, n° 37 del 12 maggio 1849) da parte dell'Assemblea Costituente Romana della Repubblica Romana.
- la decima tra le 27 città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo delRisorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.
- tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare il 24 novembre 1946 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale | |
«In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell'episodio militare dell'8 agosto 1848. Nell'estate del 1848, gli austriaci invadono il territorio emiliano ed entrano in Bologna il 4 agosto. Provocati dai soldati, i bolognesi insorgono quattro giorni dopo, espugnano la Montagnola, prospiciente la Piazza d'Armi, e costringono il nemico a lasciare la città. Il 7 maggio 1849, gli austriaci assediano nuovamente Bologna, bombardandola e privandola del rifornimento idrico sino alla capitolazione, il 15 dello stesso mese.» |
Medaglia d'oro al valor militare | |
«Città partigiana, fedele alle antiche tradizioni, non volle soggiacere alla prepotenza del tedesco invasore, e col sangue purissimo di migliaia dei suoi figli migliori, con le sue case distrutte e in epici, diuturni combattimenti sostenuti con le armi strappate al nemico, fu all'avanguardia nell'impari lotta e nell'insurrezione che, nell'alba radiosa, dell'aprile 1945, portò la Patria alla riconquista della sua libertà.» — settembre 1943 - aprile 1945 |
Medaglia d'oro al valor civile | |
«A seguito del criminale attentato terroristico che sconvolse duramente la Città, l'intera popolazione, pur emotivamente coinvolta, dava eccezionale prova di democratica fermezza e di civile coraggio. In una gara spontanea di solidarietà collaborava attivamente con gli Organi dello Stato, prodigandosi con esemplare slancio nelle operazioni di soccorso. Contribuiva così per la tempestività e l'efficienza a salvare dalla morte numerose vite umane, suscitando il plauso e l'incondizionata ammirazione della Nazione tutta.» — agosto 1980 |
Monumenti e luoghi d'interesse
I portici
Bologna è la città dei portici: oltre 38 km nel solo centro storico[15]. Li si trova in quasi tutte le vie del centro e la loro origine è in parte da attribuirsi alla forte espansione che Bologna ebbe nel tardo Medioevo. Di qui la necessità di sfruttare al massimo gli spazi e aumentare la cubatura delle case espandendo i piani superiori, dapprima con la creazione di sporti in legno sorretti da travature, e successivamente da portici sorretti da colonne. Come anche in altre città vicinanti, i portici consentono di percorrere buona parte delle strade cittadine al riparo da pioggia e neve. In quanto area di incontro fra spazio pubblico e privato, furono anche un mezzo per l'espansione di attività commerciali e artigiane, nonché di socializzazione.
Architetture religiose
In Piazza Maggiore si trova la gotica e imponente basilica di San Petronio costruita per volere del Comune fra il 1390 e il 1659. Presenta un portale decorato da bassorilievi di Jacopo della Quercia, mentre all'interno si trovano alcune cappelle notevolmente decorate. Nella navata sinistra, sul pavimento, è visibile la meridiana più grande del mondo, progettata dal matematico Giovanni Domenico Cassini e realizzata nel 1655.
Di notevole interesse la chiesa di San Francesco del XIII secolo (anche se ha subito notevoli interventi nel XIX secolo e nel secondo dopoguerra), primo esempio di gotico francese in Italia[senza fonte]. Coeva è la chiesa di San Domenico, dove si trova l'arca in cui sono conservate le spoglie del santo, realizzata da Nicola Pisano e bottega, Niccolò dell'Arca e Michelangelo. Adiacenti ad entrambe le chiese si trovano i monumenti funebri dei glossatori.
In piazza Santo Stefano spicca il complesso di Santo Stefano, noto anche come "le Sette Chiese" a causa della sua articolazione in numerose chiese e cappelle collegate da un cortile e da un chiostro. Il nucleo originale fu edificato nell'VIII secolo su un tempio pagano del II secolo dedicato alla dea egizia Iside, del quale resta un architrave con dedica alla dea, murato all'esterno, e alcune colonne di granito africano. L'impianto architettonico principale è marcatamente romanico, nonostante alcune modifiche successive.
La cattedrale cittadina dedicata a San Pietro, sita in via Indipendenza, fu costruita nel XVII secolo sulle rovine dell'antico edificio paleocristiano. Altre rilevanti chiese cittadine sono San Giacomo Maggiore (1263), in stile gotico e con elegante portico rinascimentale; la Basilica di Santa Maria dei Servi (eretta tra il XIV e il XVI secolo), con una Maestà di Cimabue e un suggestivo quadriportico; Santa Maria della Vita (la chiesa del primo ospedale di Bologna, fondato nel 1260), al cui interno si trovano le preziosissime terrecotte delle Marie Piangenti, note come Compianto sul Cristo morto e realizzate da Niccolò dell'Arca tra il 1463 e il 1490.
Sul Colle della Guardia, a sud-ovest del centro storico, si trova il caratteristico santuario della Madonna di San Luca (1765), raggiungibile per una lunghissima e suggestiva via porticata del XVII e XVIII secolo (la più lunga al mondo, ben 3,796 km e dotata di 666 archi).
Poco lontano dal centro storico si trova il Cimitero della Certosa, che fu aperto nel 1801 sopprimendo e trasformando un importante convento certosino[16].
Chiese
- Cattedrale di San Pietro
- Basilica di San Petronio
- Basilica di San Francesco
- Basilica di San Martino
- Basilica di San Domenico
- Basilica di Santo Stefano o Complesso delle Sette Chiese
- Basilica di San Giacomo Maggiore
- Basilica di Santa Maria dei Servi
- Basilica di Sant'Antonio di Padova
- Chiesa di Santa Maria della Vita
- Chiesa di San Procolo
- Chiesa di San Gregorio e Siro
- Chiesa di San Giovanni in Monte
- Chiesa di San Paolo Maggiore
- Chiesa di San Clemente degli Spagnoli
- Chiesa della Santissima Trinità
- Chiesa di San Salvatore
- Chiesa di Santa Maria in Galliera
- Chiesa di Santa Maria Maggiore
- Ex chiesa di San Giorgio in Poggiale
- Chiesa di Santa Maria del Baraccano
- Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini
- Chiesa di San Sigismondo
- Chiesa di Santa Maria Maddalena
- Chiesa di San Benedetto
- Chiesa dei Santi Vitale e Agricola in Arena
- Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano
- Chiesa di Santa Caterina da Bologna
- Ex chiesa di Santa Cristina
- Chiesa di Sant'Isaia
- Chiesa di San Paolo di Ravone
- Ex chiesa di San Nicolò di San Felice
- Chiesa di Santa Maria della Carità
- Chiesa di San Girolamo alla Certosa
- Ex chiesa di San Colombano
- Ex chiesa di San Mattia
- Ex chiesa di Santa Lucia
- Chiesa del Sacro Cuore
- Chiesa di San Paolo in Monte (Convento dell'Osservanza)
- Monastero del Corpus Domini
- Cenobio di San Vittore
- Oratorio dello Spirito Santo
- Oratorio di San Rocco
- Santuario della Madonna di San Luca
- Santuario della Madonna della Pioggia
- Santuario di Santa Maria Lacrimosa degli Alemanni
- Santuario di Santa Maria del Monte
- Santuario della Madonna dei Poveri
- Santuario di Santa Maria della Visitazione al ponte delle Lame
- Santuario della SS. Annunziata
- Complesso di San Michele in Bosco
- Complesso dei Santi Francesco Saverio e Mamolo
Sinagoghe
Architetture civili
Torri
Le torri gentilizie di Bologna, di origine medioevale, sono uno dei tratti più caratteristici della città. Secondo il conteggio effettuato da Giovanni Gozzadini nel XIX secolo, le torri nel Medioevo sarebbero state addirittura più di centottanta (una enormità rispetto all'estensione della città di allora). Stime condotte con metodi più moderni riducono questo numero a novanta-cento tra torri e case-torri, un valore comunque considerevole considerando il notevole sforzo necessario all'epoca per edificare costruzioni simili. Di esse ne esistono ancora diciassette. Fra le torri superstiti si possono citare la Torre Azzoguidi (61 metri di altezza), la Torre Prendiparte (59,50 metri), e le ben più note Torre degli Asinelli e Garisenda.
Le due torri sono i monumenti simbolo della città: la Torre degli Asinelli (97,20 metri, la torre pendente più alta d'Italia) e la Torre della Garisenda (in origine alta 60 metri, ora 48) edificate per volere di nobili ghibellini nel XII secolo. La più pendente delle due, la Garisenda, fu citata più volte da Dante Alighieri, nella Divina Commedia (Inferno, XXXI, 136-140) e nelle Rime, a riprova del suo soggiorno a Bologna.
« Qual pare a riguardar la Garisenda 'sotto 'l chinato, quando un nuvol vada sovr'essa sì, che ella incontro penda tal parve Anteo a me che stava a bada di vederlo chinare ... » |
(Dante Alighieri - Inferno, XXXI, 136-140) |
Palazzi storici e ville
Affacciati su piazza Maggiore sorgono il Palazzo Comunale (o d'Accursio) (XIII-XV secolo) e il Palazzo del Podestà (ampiamente rimaneggiato nel 1485), accanto al duecentesco Palazzo Re Enzo (il cui aspetto attuale lo si deve al restauro neogotico di Alfonso Rubbiani del 1905).
La maggior parte dei palazzi di Bologna risalgono principalmente all'epoca in cui la città era inglobata nello Stato della Chiesa tra il XVI e il XVIII secolo e appartenevano alle famiglie senatorie che governavano Bologna a quei tempi. Alcuni furono costruiti altri, già presenti, solo ammodernati. I Bentivoglio precedentemente furono tra le prime famiglie a costruirsi un loropalazzo che però fu distrutto e le macerie si trovano ai Giardini del Guasto dei Bentivoglio, dietro il Teatro Comunale.
L'Archiginnasio di Bologna è uno dei palazzi più significativi della città: fu sede dell'antica Università, dal 1563 al 1803. Il palazzo fu costruito nel 1562 su progetto di Antonio Morandi (detto il Terribilia), ed è ricchissimo di storia e opere d'arte. Citiamo il complesso araldico murale (che si compone di più di 6000 stemmi studenteschi), e il teatro anatomico (che risale al 1637, sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue di illustri medici del passato e di modelli anatomici dell'artista Lelli). Dal 1838 è sede della Biblioteca Comunale.
Per quanto riguarda le ville, in alcuni casi si tratta di antichi conventi o luoghi di culto che, in età napoleonica, vennero venduti a privati e in qualche occasione trasformati appunto in ville. Queste sono state e sono ancora dimore appartenenti alle famiglie più agiate della città.
- Palazzo d'Accursio (o Comunale)
- Palazzo dell'Archiginnasio
- Palazzo Baciocchi o di Giustizia
- Palazzo dei Banchi
- Palazzo Bevilacqua
- Palazzo Bocchi
- Palazzo Caprara
- Corte Isolani
- Collegio di Spagna
- Palazzo Davia Bargellini
- Palazzo Fava
- Palazzo Felicini-Fibbia (Calzolari)
- Casa Carducci
- Palazzo Grassi
- Palazzo Hercolani
- Palazzo Magnani Salem
- Palazzo Malvezzi-de' Medici
- Palazzo della Mercanzia (o loggia dei Mercanti)
- Palazzo dei Notai
- Palazzo Pepoli Campogrande
- Palazzo del Podestà
- Palazzo Ghisilardi-Fava
- Palazzo Poggi
- Palazzo Re Enzo
- Palazzo di Residenza della Cassa di Risparmio di Bologna
- Palazzo Sanguinetti
- Palazzina della Viola
- Palazzo Zucchini Solimei
- Villa Aldini
- Villa Aldrovandi Mazzacorati
- Villa Cassarini
- Villa Hercolani
- Villa Gandolfi (o Pallavicini)
- Villa Impero
- Villa delle Rose
- Villa Spada
Fontane
Uno dei più noti simboli di Bologna è la fontana del Nettuno, sita nell'omonima piazza, adiacente a piazza Maggiore. Voluta dal cardinale legato Carlo Borromeo, fu progettata da Tommaso Laureti ed è sormontata da una statua rappresentante il dio del mare Nettuno, opera del Giambologna.
L'altra fontana cittadina degna di nota è la cosiddetta Fontana Vecchia, addossata al palazzo Comunale (oggi Sala Borsa) in via Ugo Bassi, opera dello stesso Tommaso Laureti che progettò la più famosa fontana del Nettuno nel XVI secolo.
Architetture militari
Mura
In epoca storica Bologna ebbe tre cerchie di mura: la più antica fu costruita in blocchi di selenite in epoca tardo-antica. La seconda cerchia, detta "dei Torresotti" o "del Mille" è tradizionalmente attribuita alla metà del XII secolo, anche se ora gli storici hanno preso in considerazione una retrodatazione di circa un secolo.
La terza e ultima più grande cerchia di mura risale al XIII e XIV secolo, e non ebbe mai un'efficacia difensiva. Di essa - dopo il discutibile abbattimento avvenuto all'inizio del XX secolo - sono rimaste dieci delle dodici porte e alcuni piccoli tratti murari.
Entro il tracciato di queste mura il tessuto urbano della città è rimasto in gran parte intatto: questo lo rende uno dei centri storici più estesi d'Italia.
Lunette e forti
Una linea difensiva ancora più esterna all'ultima cerchia di mura fu costituita da strutture militari non connesse tra di loro. Si trattava di diciassette lunette e nove forti, dislocati perifericamente nella porzione pianeggiante della città. Ne rimangono esempi esigui, talvolta solo nella toponomastica, come ad esempio il caso dell'area occupata dallo spazio pubblicoadibito a parco giochi, oggi noto come Giardino della Lunetta Gamberini.
La costruzione di questa linea difensiva ebbe inizio nel 1860 per volontà dal Gen. Manfredo Fanti[17], ministro della guerra del Regno di Sardegna a cui Bologna, con tutta la legazione delle Romagne, era appena stata annessa.
Società
Evoluzione demografica
L'età media dei cittadini bolognesi è in crescita, ma dalla fine degli anni novanta aumenta anche il numero delle nascite.
Dopo la diminuzione di residenti avvenuta negli anni ottanta (in genere a beneficio dei comuni della cosiddetta area metropolitana, alcuni dei quali hanno anche raddoppiato la loro popolazione), all'inizio del XXI secolo si assiste a una ripresa del saldo migratorio. In particolare nel periodo gennaio 2002 - gennaio 2011 si possono evidenziare tre trienni: il primo triennio caratterizzato da una leggera crescita; il secondo triennio da una stagnazione demografica (con deflessione della popolazione del -0,2% annuo, circa); il terzo triennio da un rinnovato e costante slancio demografico (+0,7% annuo, circa), così da portare, al 1º gennaio 2011, la popolazione stabilmente sopra le 380.000 unità. Tuttavia, l'agglomerato urbano, comprendente la prima cinta di comuni adiacenti alla città, conta oltre 750.000 abitanti[18], mentre l'area metropolitana estesa (istituzionalizzata come città metropolitana)[19] supera il milione di abitanti[20].
Abitanti censiti[21]
Etnie e minoranze straniere
A Bologna è nata una delle prime "Chinatown" italiane.[22] I primi insediamenti di cinesi risalgono agli anni trenta, ampliatisi poi negli anni cinquanta e ottanta con nuovi arrivi. L'area in cui si stabilirono fin dall'inizio comprende le zone della Bolognina e di Corticella (soprattutto attorno a via Ferrarese).
A partire dagli anni novanta del XX secolo è in costante crescita il numero degli immigrati, che al 31 dicembre 2012[23] risultano essere 56.155, pari al 14,57% dell'intera popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania 7680
- Bangladesh 5201
- Filippine 5123
- Moldavia 4453
- Marocco 3996
- Ucraina 3388
- Pakistan 3104
- Cina 3096
- Albania 2663
- Sri Lanka 1547
Negli anni, la maggior presenza di immigrati si è concentrata prevalentemente all'interno del quartiere Bolognina, trasformando quest'ultimo in un quartiere multietnico[24].
Comunità gay
Bologna è la città italiana pioniera del movimento per i diritti LGBT. La più grande associazione nazionale per la tutela dei diritti LGBT in Italia, l'Arcigay, si è costituita a Bologna nel 1985con sede presso il cassero di Porta Saragozza. Tuttavia il primo movimento gay, il "Circolo di cultura omosessuale 28 giugno", si è attivato in città già nel 1978 e nel 1982 ha ottenuto dal Comune gli spazi di Porta Saragozza. Nel 2002 l'Arcigay si è trasferita in una nuova sede, alla Salara di via don Minzoni, sempre in uno spazio pubblico concesso dal Comune di Bologna. Ha sede in città anche il MIT - Movimento Identità Transessuale, una onlus fondata nel 1982, di cui è stata presidente fino alla sua scomparsa Marcella Di Folco.
Nel capoluogo emiliano si conta una comunità gay e gay-friendly molto numerosa, basti pensare che gli iscritti al circolo locale dell'Arcigay, il Cassero LGBT Center, sono circa diciottomila (in Italia è seconda solo a Milano con ventimila iscritti)[25]. Vi sono, pertanto, molte attività legate alla comunità gay, come bar e discoteche (a partire dal locale sottostante la sede del Cassero, la Salara), associazioni, e persino squadre sportive (per esempio Boga Volley e Boga Basket) e gruppi musicali (il coro Komos).
Ogni anno a Bologna si svolge la parata per i diritti LGBT denominata Gay Pride. In tre casi il Pride ha avuto il ruolo di manifestazione nazionale, mentre negli altri anni si è comunque svolto a carattere locale. Vi sono diverse altre manifestazioni in città legate a tematiche LGBT, quali per esempio: il Gender Bender, un festival internazionale che propone eventi di arte e cultura contemporanea sull'identità di genere e l'orientamento sessuale; l'Indie Pride, una rassegna di musica indipendente contro l'omofobia; Immaginaria, festival di cinema indipendente lesbico e femminista; Divergenti, il festival internazionale di cinema transessuale; Some prefer cake, il festival internazionale di cinema lesbico.
Negli ultimi tempi Bologna è più volte tornata alla cronaca per alcuni episodi legati alla tutela dei diritti delle persone omossessuali. Nel 2013 il Tribunale dei minori di Bologna ha affidato una bambina di tre anni a una coppia dichiaratamente lesbica, composta dalla mamma della bambina e dalla sua compagna[26]. Nel luglio 2014 il sindaco Merola ha annunciato il provvedimento per la trascrizione dei matrimoni gay celebrati all'estero nel registro di stato civile dell'anagrafe, purché entrambi gli esponenti della coppia siano residenti a Bologna[27].
Qualità della vita
Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
---|---|---|---|
2008 | 14º (-2) | 21º (-17) | 23º (-4) |
2009 | 13º (+1) | 15º (+6) | 9º (+14) |
2010 | 8º (+5) | 21º (-6) | 9º (0) |
2011 | 1º (+7) | 40º (-19) | 11º (-2) |
2012 | 10º (-9) | 35º (+5) | 11º (0) |
2013 | 3º (+7) | 24º (-13) |
Cultura
Nella cultura popolare Bologna è nota come la grassa (per la cucina), la dotta (per l'università) e la rossa (per il colore dei mattoni degli edifici del centro storico, anche se spesso l'aggettivo è riferito al pensiero politico "rosso" diffuso tra la popolazione della città).
Nel 2000 Bologna è stata Capitale europea della cultura, mentre nel 2006 è stato conferito alla città il riconoscimento da parte dell'UNESCO di Città creativa della musica, la prima in Italia, la seconda in Europa dopo Siviglia. La città partecipa attivamente a due "reti" proposte dall'UNESCO: la "Rete delle città creative" e la "Rete delle città europee contro il razzismo e la xenofobia"[28].. Nel 2008 lo Zecchino d'Oro dell'Antoniano di Bologna è diventato "Patrimonio UNESCO per una cultura di pace", prima trasmissione televisiva al mondo a ricevere un riconoscimento di questo tipo.
Nel 1988 a Bologna si è tenuta la Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, considerata la più importante vetrina mediterranea della creatività giovanile.[29]
Molte istituzioni culturali e universitarie hanno sede alla Manifattura delle Arti, un'area recentemente recuperata negli spazi dell'ex Manifattura Tabacchi e dell'ex macello.
Istruzione
Università
L'Università di Bologna è considerata la più antica università del mondo occidentale. La data della sua fondazione è stata fissata convenzionalmente nell'anno 1088 da una commissione presieduta da Giosuè Carducci.[30] La vita della città e quella dell'università sono intimamente connesse fin dal medioevo, facendole meritare l'appellativo di Bologna la dotta. Si articola in undici Scuole e trentatré Dipartimenti e nell'anno accademico 2012/13 ha ospitato circa 90.000 studenti. Secondo la classifica mondiale delle università QS World University Rankings, l'Università di Bologna è la prima università italiana e la 182ª nel mondo.[31] Risulta inoltre essere l'università italiana maggiormente scelta dagli studenti stranieri del Progetto Erasmus[32], con circa 1.700 presenze nel 2013. L'alto numero di studenti, provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo, ha un notevole impatto sulla vita della città. Se da una parte questo afflusso contribuisce a vivacizzare in maniera significativa un centro storico (in cui l'età media dei residenti sarebbe altrimenti molto alta), d'altro canto le amministrazioni locali devono spesso confrontarsi con problemi di ordine pubblico e di sporcizia legati all'animata vita notturna della zona universitaria.
Affianca la celebre università l'Accademia di Belle Arti di Bologna, che ha sede nella via omonima. Si considerano fondatori della prima accademia per l'insegnamento delle discipline artistiche in città i Carracci nel 1582, anche se è ritenuta come data di fondazione il 1710 col nome di Accademia Clementina. Importanti maestri hanno insegnato presso la scuola bolognese, fra i quali: Donato Creti, Giuseppe Galli Bibiena, Gaetano Gandolfi, Francesco Rosaspina, Virgilio Guidi, Giorgio Morandi, Pompilio Mandelli, Paolo Manaresi, Umberto Mastroianni, Milton Glaser. Ospita ogni anno circa millecinquecento studenti.
Il Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna è uno dei più antichi conservatori statali italiani e ha sede in Piazza Rossini, 2. La fondazione del conservatorio (Liceo musicale di Bologna, che raccolse l'eredità dell'Accademia Filarmonica di Bologna) risale al 1804 ed è considerata la prima scuola musicale pubblica in Italia. Fra i suoi studenti di rilievo, fra gli altri, si annovera Gioachino Rossini.
A Bologna è una delle sedi della prestigiosa università americana Johns Hopkins University - The Paul H. Nitze School of Advanced International Studies (SAIS), che conta nel centro scolastico emiliano più di 6.000 alunni di oltre cento nazionalità diverse.[33] In città vi è anche una sede del Dickinson College, con un programma attivo fin dal 1964, dove studiano circa un migliaio di ragazzi prevalentemente statunitensi.[34]
Sono poi presenti altre sedi di università straniere o programmi di studi, come ad esempio l'Alliance Française, il Bologna Consortial Studies Program (BCSP) dell'Indiana University, la Brown University, l'Eastern College Consortium (E.C.CO.) del Vassar College, l'Istituto di Cultura Germanica e la University of California.
Il capoluogo emiliano ospita anche alcune università private riconosciute, come L.UN.A. Libera Università delle Arti o l'Università Primo Levi.
Istituti di istruzione superiore
Sono presenti diversi licei e istituti superiori, sia pubblici sia privati.
I licei classici statali sono:
I licei scientifici statali sono:
- Liceo scientifico Augusto Righi
- Liceo scientifico Enrico Fermi
- Liceo scientifico Niccolò Copernico
- Liceo scientifico Albert Bruce Sabin
Il liceo linguistico e delle scienze umane:
Il liceo artistico:
- Liceo artistico Francesco Arcangeli
Gli istituti tecnici commerciali e per geometri:
- Istituto di Istruzione Superiore Pier Crescenzi e Antonio Pacinotti
- Istituto tecnico commerciale statale Rosa Luxemburg
Gli istituti tecnici industriali:
- Istituto tecnico industriale Odone Belluzzi
- Istituto tecnico industriale Aldini Valeriani-Sirani
Gli istituti professionali:
- Istituto professionale statale Artigianato e Servizi Aldrovandi - Rubbiani
- Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Aristotile Fioravanti
- Istituto professionale Statale per l’industria Artigianato Marcello Malpighi (sez. Odontotecnico)
Gli istituti aggregati:
- Istituto tecnico agrario A. Serpieri
- Istituto di istruzione superiore IPC Manfredi - ITC Tanari
Biblioteche
A Bologna si trovano più di cento biblioteche, fra cui 4 comunali, 11 di quartiere e più di 70 universitarie, dislocate in diverse zone della città. Fra le più note e frequentate vi sono laBiblioteca Comunale dell'Archiginnasio (ex sede dell'Università) e la Biblioteca Sala Borsa (inaugurata nel 2001). La più fornita, con oltre 1.300.000 volumi, è la Biblioteca Universitaria di Bologna. Di notevole interesse, e di capitale importanza in ambito nazionale ed europeo, è anche la Cineteca di Bologna, istituzione comunale dedicata al cinema e alla filmografia. Vi sono inoltre diverse biblioteche tematiche come quella sulla storia del Novecento dell'Istituto storico Parri Emilia-Romagna, quella dell'Istituto Gramsci, la Biblioteca Italiana delle Donne, labiblioteca del Museo internazionale della musica, la biblioteca emeroteca del MAMbo e numerose altre.
Musei
Bologna possiede quarantatré musei nei quali, accanto alle collezioni permanenti, sono organizzate mostre temporanee. I principali musei civici sono: le Collezioni comunali d'arte, il Museo civico archeologico, il Museo civico medievale, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo Morandi, il Museo civico d'arte industriale Davia Bargellini, il Museo del patrimonio industriale di Bologna, il MAMbo (Museo d'arte moderna di Bologna) e il Museo internazionale e biblioteca della musica. L'Università ha propri musei, quasi uno per ogni facoltà, fra cui spicca il Museo di Palazzo Poggi (comprendente numerose collezioni di storia naturale, anatomia e ostetricia, fisica e chimica, architettura militare, geografia e nautica, e arte orientale). Ad essi si aggiungono i musei religiosi.
Di più recente costituzione sono il Palazzo delle Esposizioni presso Palazzo Fava (inaugurato nel 2011), il Museo della Storia di Bologna presso Palazzo Pepoli (nel 2012) e il MAST. Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia (nel 2013).
Gli altri musei cittadini sono:
- Casa Carducci
- Collezioni dell'Accademia clementina e belle arti
- Donazione Putti e raccolta Rizzoli Codivilla
- Galleria d'arte moderna Raccolta Lercaro
- Museo apistico
- Museo C. Taruffi
- Museo civico del Risorgimento
- Museo dell'Istituto di anatomia umana normale
- Museo delle cere anatomiche L. Cattaneo
- Museo di anatomia comparata
- Museo di antropologia
- Museo di fisica
- Museo di mineralogia e petrogradia L. Bombicci
- Museo di San Domenico
- Museo di San Giuseppe
- Museo diocesano di San Petronio
- Museo di San Stefano
- Museo di zoologia
- Museo ebraico
- Museo Marsilianot
- Museo Mille voci e mille suoni
- Museo missionario d'arte cinese
- Museo paleontologico e geologico G. Cappellini
- Museo per la memoria di Ustica
- Museo storico del soldatino M. Massacesi
- Museo della tappezzeria
- Specola e museo di astronomia
- MEuS - Museo europeo degli studenti
Media
Radio
In via del Pratello a Bologna è nata nel 1976 Radio Alice, una delle prime radio libere italiane, chiusa dai Carabinieri durante le contestazioni del 1977,[35] seguita poco dopo da Radio Ricerca Aperta[36]. Nel bolognese occupano stazioni radiofoniche le principali emittenti italiane. Inoltre, alcune radio e syndication, anche a diffusione nazionale, hanno sede in quest'area. Le principali emittenti di Bologna e hinterland sono:
- Lattemiele
- Tam Tam Network
- Radio Città del Capo - Popolare Network
- Radio International
- Radio International Bologna
- Punto Radio
- Radio Nettuno
- Ciao Radio
- Radio Città Fujiko
- Radio Kairos
- Radio Tau
- Radio Italia Anni '60
- Play Studio - Dance Network
- Radio Sanluchino
- Paneburromarmellata
- Radio Budrio
- Radio Bologna Uno
- Alma Radio (web radio degli studenti dell'università)
- Radio Nebbia (web radio della provincia bolognese)
Televisione
Hanno sede a Bologna molte tv locali, nonché alcune reti e syndication nazionali, oltre alle sedi regionali RAI e Mediaset. Nel 2002 è nata Orfeo TV, il primo esperimento di televisione di strada, aderente al network Telestreet. I principali emittenti dell'area bolognese sono:
A Bologna sono ambientate le serie televisive Via Zanardi 33, L'ispettore Coliandro e L'ispettore Sarti. In una casa di Bologna è stato girato il primo reality show italiano, Davvero, trasmesso nel 1995 da Rai 2.
Stampa
Le principali redazioni dei quotidiani presenti a Bologna sono:
- Quotidiano Nazionale - Il Resto del Carlino
- La Repubblica
- Corriere di Bologna
- L'Unità
- Il Fatto Quotidiano
- Il Corriere dello Sport - Stadio
- Tuttosport
- Leggo
- Metro
Testate online
- Bologna Notizie
- BolognaToday
- Bologna News
- Prima Pagina On Line
- Oggi Notizie - Bologna
- Bologna Cult
- LiveBo
- Zerocinquantuno
- TuttoBolognaWeb
Editoria
Numerosi editori hanno sede nel bolognese, sviluppandosi principalmente nei settori della scolastica, della saggistica universitaria, della letteratura, del fumetto e dell'arte. Vi sono inoltre diversi service editoriali e agenzie letterarie. Alcune delle principali case editrici sono:
- Zanichelli
- Il Mulino
- Il Sole 24 Ore - Edagricole / Calderini
- CLUEB
- Edizioni Dehoniane
- FMR - Art'è
- Franco Panini Scuola
- Giannino Stoppani
- Arnaldo Forni
- Edizioni Pendragon
- Editrice Compositori
- Gruppo Perdisa Editore
- Fausto Lupetti Editore
- Bononia University Press
- Società Editrice Esculapio
- Pitagora Editrice
- Pàtron Editore
- Perseo libri (ora Elara libri)
- EMI Editrice Missionaria Italiana
- Odoya - Meridiano Zero
- Baskerville
- Gedit Edizioni
- Archetipo Libri
- Edizioni La Linea
- Caracò
- Minerva Soluzioni Editoriali
- Gruppo Persiani Editore
- Damiani Editore
- Promomusic - Corvino Meda Editore
- Giraldi Editore
- Editrice Il Campo
- Comma 22
- Coconino Press
- Kappa Edizioni
- Black Velvet Editrice
- Alessandro Editore
- Ren Books
- Italica Edizioni
- Edizioni del Borgo - Fatatrac
- Le Due Torri
- Cambridge University Press (sede italiana)
- Scripta Maneant
- Cappelli
Arte
In ambito scultoreo, operarono a Bologna artisti del calibro di Arnolfo di Cambio, Nicola Pisano, Pierpaolo dalle Masegne, Niccolò dell'Arca, Jacopo della Quercia, Michelangelo, Giambologna, Alfonso Lombardi, Properzia de' Rossi e, più recentemente, Nicola Zamboni, Quinto Ghermandi e Luigi Mainolfi.Bologna fu patria di numerosi pittori, quali Vitale da Bologna, Simone dei Crocifissi, Lippo di Dalmasio, Amico Aspertini, Francesco Francia, il Domenichino, i Carracci, il Guercino, Guido Reni,Elisabetta Sirani, Prospero Fontana, Lavinia Fontana. Vi operarono inoltre Giotto, Raffaello, Lorenzo Costa, il Parmigianino e Donato Creti. Le opere di questi artisti si possono ammirare nelle chiese e palazzi cittadini, nonché nella Pinacoteca nazionale. In epoca moderna, Bologna diede i natali a Giorgio Morandi (a cui è dedicato l'omonimo museo) e Piero Manai, mentre vi operarono artisti quali Concetto Pozzati.
Cinema
A Bologna ha sede la prestigiosa Cineteca di Bologna in via Riva di Reno, già presieduta dal regista Giuseppe Bertolucci, successivamente dal regista Carlo Mazzacurati e poi da Marco Bellocchio. Grazie all'apporto fornito dagli studenti del DAMS sono attive in città parecchie produzioni cinematografiche indipendenti.
In Italia, Bologna è la seconda città con maggior numero di posti in sale cinematografiche per abitanti (superata solo da Campobasso, che però ha una popolazione molto più esigua), e la diciannovesima in Europa.[37]
Numerosi sono i festival dedicati al cinema che si tengono in città, fra cui: Future Film Festival, Biografilm Festival, Human Rights Nights, YoungAbout, Il cinema ritrovato, Divergenti,Immaginaria, Some Prefer Cake, Visioni Italiane, Le parole dello schermo.
Film girati a Bologna
Elenco dei principali film girati totalmente o in parte nella città emiliana, data di presentazione e regista:
Letteratura
Bologna è patria, nativa e adottiva, di molti grandi scrittori e poeti italiani e alcuni fra i migliori giallisti, la cui tradizione in città è da sempre molto marcata. A Bologna sono inoltre ambientate opere letterarie italiane e straniere (fra le ultime è degna di nota Il broker di John Grisham).
Fra gli autori legati a Bologna vi sono: Guido Guinizzelli, Giulio Cesare Croce, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini, Roberto Roversi, Umberto Eco, Pier Vittorio Tondelli, Stefano Benni, Pino Cacucci, Carlo Lucarelli, Enrico Brizzi, Gianni Celati, Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, Giuseppe D'Agata, Valerio Evangelisti, Wu Ming, Valerio Varesi, Antonio Faeti, Ermanno Cavazzoni, Danila Comastri Montanari, Luigi Bernardi,Simona Vinci, Isabella Santacroce, Gianluca Morozzi, Francesca Mazzucato, Giampiero Rigosi, Grazia Verasani, Gian Ruggero Manzoni, Giordano Berti, Stefano Tassinari, Emidio Clementi, Kai Zen, Cinzia Bomoll, Silvia Avallone.
Fumetto
Bologna ha una lunga e radicata tradizione nel fumetto. Fin dal dopoguerra il fumetto ha preso piede in città, anche grazie ai numerosi disegnatori, sceneggiatori ed editori che vi hanno operato e si sono affermati come alcuni dei più importanti esponenti del fumetto italiano, come Magnus, Bonvi, Silver e Vittorio Giardino. Legati a Bologna sono anche Carlo Santachiara, Lorenzo Mattotti, Andrea Pazienza, Filippo Scòzzari, Igort, Gipi, Massimo Bonfatti,Onofrio Catacchio, Daniele Brolli, Luigi Bernardi, Giuseppe Palumbo, Vanna Vinci, Sara Colaone, Davide Toffolo, Marco Lupoi, Andrea Plazzi, Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni.
Fra le case editrici bolognesi che si occupano di fumetto troviamo: Coconino Press, Kappa Edizioni.
L'Accademia di belle arti di Bologna ha aperto nel 2004 la scuola sperimentale di fumetto e illustrazione, la prima in Italia, che ha fra gli insegnanti alcuni dei migliori disegnatori della scena italiana.[38] Dal 2007 si svolge il festival di fumetto BilBolbul, che propone artisti italiani e stranieri con mostre, incontri, dibattiti e laboratori.
Musica
« Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano e il culo sui colli. » |
(Francesco Guccini, Bologna) |
A Bologna sono presenti il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, il Conservatorio Giovanni Battista Martini, l'Accademia Filarmonica di Bologna e il Teatro Comunale di Bologna, sede dell'autorevole Orchestra della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, attiva dal dopoguerra. Nel capoluogo emiliano ha sede l'Orchestra Mozart, fondata nel 2004 da Carlo Maria Badini e diretta da Claudio Abbado. Nel 2006 Bologna è stata insignita del riconoscimento di "Città creativa della musica" UNESCO. È tuttora attivo un antico coro polifonico fondato nel1880, il Coro Euridice.
Bologna ha dato i natali a musicisti molto noti, come il contralto Antonio Maria Bernacchi, i tenori Luigi Antinori, Matteo Babini e Gianni Raimondi, il baritono Ruggero Raimondi, i compositori Giovanni Paolo Colonna, Giacomo Antonio Perti e Ottorino Respighi. A Bologna ha vissuto ed è morto il famoso Farinelli, e qui soggiornò (in due riprese, da marzo a ottobre1770) il giovanissimo e già geniale Wolfgang Amadeus Mozart. Ospite del conte Gian Luca Pallavicini, Mozart ebbe l'opportunità di incontrare musicisti e studiosi (dal celebre castratoFarinelli ai compositori Vincenzo Manfredini e Josef Mysliveček, fino allo storico della musica inglese Charles Burney e padre Giovanni Battista Martini). Mozart prese lezioni dicontrappunto da padre Martini, all'epoca considerato come il più grande teorico musicale e il più grande esperto d'Europa nel contrappunto barocco.[39] Il quattordicenne Amadeus nel 1770 fu aggregato all'Accademia Filarmonica di Bologna: la difficile e rigida prova di esame su "un'antifona di canto fermo" dell'ancora giovane Mozart non fu particolarmente brillante. Esistono due versioni della prova di esame, entrambe conservate al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, una delle quali scorretta. Dato che entrambe sono autografate da Mozart, questa è l'evidenza che padre Martini passò una sua rielaborazione del testo di esame ad Amadeus, per favorirne la promozione. Mozart si dimostrò sempre riconoscente per gli insegnamenti di padre Martini, al punto da scrivere:
« Reverisco devotamente tutti i Sgri. Filarmonici: mi raccomando sia sempre nelle grazie di lei e non cesso d'affliggermi nel vedermi lontano dalla persona del mondo che maggiormente amo, venero e stimo, e di cui inviolabilmente mi protesto di Vostra Paternità molto Reverenda umilissimo e devotissimo servitore » |
(W.A. Mozart, Lettere (1776)) |
Bologna è stata fra le prime città italiane a diffondere la cultura del jazz, anche grazie a festival di grande richiamo come il Bologna Jazz Festival e il più recente Alma Jazz, e a musicisti di calibro internazionale che qui sono nati o vi si sono stabiliti o formati, come Paolo Fresu, Jimmy Villotti, Teo Ciavarella, la Doctor Dixie Jazz Band, Moris Fabbri, il collettivo Bassesfere ecc. Spesso ha suonato in città il grande trombettista Chet Baker, come testimonia una sua incisione del 1985 intitolata Chet Baker in Bologna, e molti altri grandi nomi internazionali come Miles Davis, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Charles Mingus, Gato Barbieri ecc. Numerosi locali continuano a proporre con successo questo genere, fra cui alcuni specializzati. Il 17 settembre 2011 è stata inaugurata a Bologna la Strada del jazz, costituita da via Caprarie e via degli Orefici, con una manifestazione pubblica che ha ospitato numerosi concerti. La prima stella dei miti del jazz è dedicata a Chet Baker ed è posta sul marciapiede di fronte al portone dove un tempo sorgeva il Musiclub di Alberto Alberti[40].
Alla fine degli anni settanta, ed in particolare nel contesto del Movimento del '77 e delle prime esperienze di radio libere come radio Alice, Bologna divenne un luogo chiave del rock new wave in Italia. La scena rock bolognese, di cui facevano parte gli Skiantos, i Gaznevada, Luti Chroma, i Confusional Quartet, Rusk und Busk, i Windopen e molti altri, segnò la "rinascita" del rock italiano in chiave punk e new wave, ma spesso caratterizzata da toni ironici e dissacranti: nacque così il rock demenziale, termine coniato da Freak Antoni, cantante degli Skiantos.[41]Evento chiave di questa "rinascita" fu il bizzarro concerto Bologna Rock: Dalle cantine all'asfalto, tenutosi al palasport di Bologna il 2 aprile 1979.[42]
A partire dalla fine degli anni ottanta, Bologna è stata una delle città più importanti per la cultura hip hop, ospitando artisti e gruppi quali Neffa, Sangue Misto, Camelz Finezza Click, Joe Cassano, Deda, Inoki e molti altri, e grazie a luoghi presso la quale questa cultura veniva supportata e diffusa fin dai primi anni novanta, come il centro sociale Isola nel Kantiere. Negli Anni 2000 l'hip hop bolognese ha visto attivi gruppi come i Porzione Massiccia Crew, una delle prime crew hip hop multietniche in Italia fondata dal rapper Inoki, e i Fuoco negli occhi.
Durante gli anni novanta emerse a Bologna un punto di aggregazione devoto alla musica elettronica, il Link, al cui interno nascerà Netmage, uno dei maggiori festival italiani di live media ora confluito nel Live Arts Week.
A partire dal 1995 a Bologna è organizzato il Concorso Internazionale di Composizione "2 Agosto": uno dei più importanti concorsi di composizione musicale al mondo. Ogni anno la sera del 2 Agosto le opere vincitrici ed altre commissionate ad hoc vengono suonate in Piazza Maggiore in un grande concerto gratuito.[43]
La città ha anche una grande tradizione nella musica leggera contemporanea, con molti musicisti e cantautori di successo e una miriade di artisti emergenti, tanto da poter definire una scena musicale bolognese. Fra questi, ricordiamo:
- Vasco Rossi
- Lucio Dalla
- Gianni Morandi
- Francesco Guccini
- Stadio
- Luca Carboni
- Samuele Bersani
- Lùnapop
- Cesare Cremonini
- Riccardo Fogli
- Andrea Mingardi
- Paolo Mengoli
- Dino Sarti
- Pooh
- Dodi Battaglia
- Skiantos
- Claudio Lolli
- Fio Zanotti
- Silvia Mezzanotte
- Federico Poggipollini
- Neffa
- Massimo Volume
- Moltheni / Umberto Maria Giardini
- Le Luci della Centrale Elettrica
- Gaznevada
- Marta sui tubi
- Cristina D'Avena
- GemBoy
- Beppe Maniglia
- Canzoniere delle Lame
- Garden House
- Joe Cassano
- Inoki
- Lo Stato Sociale
- Mariposa
- Beatrice Antolini
Teatro
Il teatro è stata una forma di intrattenimento molto diffusa a Bologna fino dal Cinquecento. Il primo teatro pubblico fu il Teatro della Sala, attivo a partire dal 1547 nel Palazzo del Podestà.
Una figura molto importante del teatro bolognese e italiano fu Alfredo Testoni, il commediografo autore de Il cardinale Lambertini, grande successo teatrale sin dal 1905, riproposto poi sullo schermo dall'attore bolognese Gino Cervi.
Nel 1998 il Comune di Bologna ha dato vita al progetto "Bologna dei Teatri", un'associazione che riunisce le principali strutture teatrali della città. Si tratta di un circuito di teatri dall'offerta culturale variegata, che spazia dalla commedia dialettale bolognese alla danza contemporanea, ma con una strategia di comunicazione e promozione unitaria. In concreto, gli spettacoli in cartellone nei vari teatri aderenti al progetto vengono pubblicizzati settimanalmente attraverso una locandina unica.
I principali teatri di Bologna sono:
- Arena del Sole, teatro stabile della città, dotato di tre sale e un cortile, con ampio repertorio italiano e internazionale
- Teatro Alemanni, tempio della commedia dialettale bolognese
- Teatro Antoniano, dedicato agli spettacoli per bambini e ragazzi
- Teatro delle Celebrazioni, dedicato ai comici e alla danza contemporanea
- Teatro Comunale, che ospita i propri spettacoli musicali di opera lirica e di musica sinfonica
- Teatro Dehon, teatro stabile di produzione, che offre diversi cartelloni popolari: gestisce pure il Teatro Tivoli
- Teatro Duse, teatro di prosa
- Teatro Europa Auditorium, che ospita anche commedie musicali
- Teatro Manzoni, dedicato agli spettacoli musicali di ogni genere
- Teatro San Martino, dedicato agli spettacoli per bambini e ragazzi
- Teatro Testoni Ragazzi, dedicato agli spettacoli per bambini e ragazzi.
Altri teatri o luoghi di spettacolo:
- Accademia Filarmonica
- Teatro Medica Palace
- Teatro delle Moline
- Teatro del Navile
- Teatro Ridotto
- Teatro San Leonardo
- Teatro la Soffitta
- Teatro Tivoli
- Teatri di Vita
Cucina
La fama internazionale della cucina bolognese risale al Medioevo, quando le potenti famiglie signorili impiegavano presso le loro corti i cuochi più celebrati del tempo, mentre numerose erano già nel Trecento le osterie cittadine. La tradizione gastronomica di Bologna è strettamente legata all'Università: la mescolanza di numerosi studenti e professori di nazionalità diverse arricchì la cultura gastronomica, e rese necessaria una buona organizzazione dell'approvvigionamento alimentare.
La cucina bolognese, così come quella di tutta l'Emilia, si distingue per l'abbondanza nell'uso di carne, in particolare maiale, e pasta all'uovo, tanto da far meritare alla città l'appellativo diBologna la grassa. Abbonda anche l'uso di latticini, quali il burro, il formaggio molle e il Parmigiano. Le numerose ricette di origine bolognese, diffuse in tutto il mondo come eccellenze della cucina italiana, e la proliferazione in città di attività commerciali legate al cibo, hanno spesso condotto la stampa italiana e straniera ad attribuire a Bologna l'appellativo di Città del cibo (City of food).[44][45]
Fra i prodotti tipici della cucina bolognese troviamo:
- Le tagliatelle
- I tortellini
- Il ragù bolognese
- Le Lasagne verdi alla bolognese
- La Zuppa Imperiale
- I passatelli
- Il friggione
- La mortadella di Bologna
- La galantina di pollo (o di cappone)
- La cotoletta alla bolognese
- Le crescentine
- La crescente bolognese
- Il certosino di Bologna
- La pinza bolognese
- La zuppa inglese
- La crema di mascarpone
Sui colli bolognesi vi sono numerose aziende vinicole che producono varie tipologie di vino tipiche, fra cui il Pignoletto DOCG[46].
Eventi
Oltre alle numerose fiere di respiro internazionale nell'area della Fiera di Bologna, la città ospita frequentemente importanti eventi, festival e rassegne. Nel 1911 si tenne a Bologna il IV Congresso internazionale di filosofia; vi parteciparono filosofi italiani e provenienti da ogni parte del mondo. Nel 1988 si tenne la Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
- Alma Jazz Festival (si svolge in autunno): è il primo festival italiano dedicato alle orchestre jazz universitarie, provenienti da tutta Europa.
- AngelicA - festival internazionale di musica (si svolge a maggio/giugno): si svolge da oltre vent'anni e si propone di rappresentare ogni forma di ricerca musicale che si muova in ambiti non convenzionali e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali.
- Arte e Scienza in Piazza (si svolge a febbraio): mostre, exhibit, incontri, spettacoli e laboratori in cui arte e scienza si intrecciano.
- ArteLibro - Festival del Libro d'Arte (si svolge a settembre): fiera dedicata a librai antiquari, editori di pregio, libri d'artista, facsimilari e riviste specializzate.
- Art White Night - La notte bianca dell'arte (si svolge a fine gennaio): notte bianca dedicata all'arte contemporanea, si svolge a Bologna in occasione degli eventi off di Arte Fiera: vernissage, mostre, iniziative, eventi e aperture straordinarie di negozi, musei e gallerie.
- BilBOlBul - Festival Internazionale del Fumetto (si svolge a marzo): rassegna dedicata al fumetto, presenta opere di grandi artisti e di giovani sulla scena nazionale e internazionale, con uno sguardo sulla produzione più innovativa, mettendo anche in relazione il fumetto con gli altri linguaggi della cultura contemporanea.
- Biografilm Festival - International Celebration of Lives (si svolge a giugno): è l'unico evento mondiale dedicato alle biografie e ai racconti di vita.
- Bologna Buskers Festival Pirata (si svolge a maggio/giugno): festival internazionale di arti di strada e circo itinerante.
- Bologna Jazz Festival - The Autumn Jazz Event (si svolge a novembre): il più antico festival jazz italiano, dal 1958 tappa dei più grandi musicisti mondiali del genere.
- Bologna Sì Sposa (si svolge a ottobre): fiera dedicata al matrimonio.
- Brasil Festival - Festival Brasiliano (si svolge ad aprile/maggio): dedicato alla cultura brasiliana, offre eventi di musica, cinema, arte, cucina ed è il festival brasiliano più longevo del mondo.
- Cioccoshow - La magia del cioccolato (si svolge a novembre): fiera del cioccolato.
- Danza Urbana - Festival internazionale di danza nei paesaggi urbani (si svolge a settembre): spettacoli di danza nelle piazze cittadine.
- Discesa della Madonna di San Luca (si svolge a maggio): ogni anno si celebra l'antica tradizione della "discesa della Madonna di San Luca", che avviene il 12 maggio tramite una processione dal Santuario della Madonna di San Luca fino al centro città.
- Divergenti - Festival internazionale di cinema transessuale (si svolge a maggio): rassegna cinematografica a tematica transgender, organizzato dal MIT (Movimento Identità Transessuale).
- Estragon Summerfestival (si svolge ad agosto/settembre): rassegna di musica rock che si svolge in occasione della Festa de l'Unità di Bologna.
- Far Game - Le frontiere del videogioco tra industria, utenti e ricerca (si svolge a maggio): presso la Cineteca, un evento interamente dedicato al videogioco e alla sua relazione con gli altri media.
- Festa di San Petronio (si svolge all'inizio di ottobre): iniziative organizzate in occasione delle Celebrazioni per il Santo Patrono della città (4 ottobre).
- Festival Internazionale di Santo Stefano (si svolge a giugno): rassegna di musica nella suggestiva piazza Santo Stefano.
- Festival of Festivals (si svolge a novembre): singolare festival dedicato ai grandi festival italiani, suddiviso in sezioni: Cinema, Musica, Culture, Teatro, Scienze.
- FestUnità - Festa de l'Unità di Bologna (si svolge ad agosto/settembre): tradizionale Festa de l'Unità regionale, organizzata dal Pd, che si svolge al Parco Nord; Bologna è la città che ha ospitato più volte (ben sei) la festa nazionale.
- F.I.S.Co. - Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo (si svolge ad aprile): dedicato alle nuove forme di spettacolo e all'innovazione dei linguaggi scenici, ospita le realtà più rappresentative delle arti contemporanee (teatro, danza, performance, arti visive), dal 2012 confluito in Live Arts Week.
- Frontier (si svolge a giugno-luglio): festival di street art.
- Future Film Festival - Festival Internazionale di Cinema, Animazione e Nuove Tecnologie (si svolge ad aprile): il primo e più importante festival italiano dedicato al cinema d'animazione e alle nuove tecnologie.
- Gender Bender - International & Contemporary Issues on Gender (si svolge a ottobre/novembre): festival interdisciplinare, presenta gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea internazionale, legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale.
- Giardini & Terrazzi - Garden Show Mostra Mercato (si svolge a maggio): esposizione di giardini, mostra mercato di piante, fiori, arredi, antiquariato, artigianato artistico, dimostrazioni e incontri tecnici.
- Gran Festival Internazionale della Zuppa (si svolge ad aprile): degustazione e divertente competizione tra le zuppe di tutto il mondo.
- Green Social Festival (si svolge a marzo): festival interculturale, nuovi modi e tempi di vita sostenibile.
- Homework Festival (si svolge a marzo/maggio): festival di musica e arti applicate.
- Human Rights Nights International Film Festival (si svolge a ottobre, ideato e diretto da anni da Mariagiulia Grassilli): festival sulle espressioni cinematografiche in tema di diritti umani, propone anche una competizione internazionale di lungometraggi e corto-mediometraggi e diversi eventi collaterali.
- Iceberg (si svolge in primavera): premio e festival promossi dall'Area Cultura del Comune di Bologna e dedicati alle opere di giovani artisti nelle varie discipline (arti plastiche, fotografia, musica, spettacolo, fumetto, design ecc.).
- Il cinema ritrovato (si svolge a giugno/luglio): festival cinematografico dedicato alla riscoperta di film muti e sonori riemersi e classici restaurati; è diretto da Peter von Bagh e ospita anche la Fiera dell'Editoria Cinematografica.
- Il Salotto del Jazz (si svolge a luglio/agosto): tavolini e concerti all'aperto, nella parte alta di via Mascarella chiusa al traffico.
- IT.A.CÀ - Migranti e viaggiatori (si svolge a maggio): festival del turismo responsabile.
- I-Day Festival - Independent Days (si svolge a settembre): rassegna di musica rock.
- Le Parole dello Schermo (si svolge a novembre): festival che indaga sui rapporti fra cinema e lettura.
- Live Arts Week (si svolge in primavera); rassegna di arti perfomative.
- Molteplicittà (si svolge a luglio): incontri, dibattiti e spettacoli sulla città che cambia. Festival multiculturale promosso da Legacoop.
- MortadellaBO (si svolge a ottobre): festival dedicato alla mortadella.
- Netmage - International Live-Media Festival (si svolge a gennaio): appuntamento internazionale dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, dal 2012 confluito in Live Arts Week
- Palii delle Felsinarie: Palio dei Quartieri e Palio dei Comuni della Provincia (si svolgono a maggio) all'Ippodromo Arcoveggio, corse al trotto e corteo storico, mostre, intrattenimenti, animazioni, mercatini di prodotti del territorio.
- Par Tòt Parata (si svolge a giugno): la "parata per tutti", una grande parata multiculturale e intergenerazionale con musica dal vivo e arti di strada.
- PerAspera - Drammaturgie possibili (si svolge a giugno): festival di arti innovative.
- Pilastrada (si svolge a giugno): parata di musica e spettacoli nel quartiere Pilastro.
- Repubblica delle idee (si svolge a giugno): rassegna di eventi organizzata dal quotidiano la Repubblica.
- RoBOt Festival - Digital Paths into Music and Art (si svolge a settembre/ottobre): rassegna di musica elettronica e arte digitale.
- Rocker Festival (si svolge a maggio): rassegna musicale patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna.
- Sbam! - Cultura a porte aperte (si svolge a novembre): Manifestazione per scoprire il patrimonio culturale bolognese.
- Smell - Festival Internazionale dell'Olfatto (si svolge a maggio): incontri, eventi, laboratori, presentazioni, workshop interamente dedicati al mondo dei profumi.
- Some Prefer Cake - Bologna Lesbian Film Festival (si svolge a dicembre): festival di cinema lesbico.
- Sotto le Stelle del Cinema (si svolge a luglio): in piazza Maggiore, rassegna di film d'autore in lingua originale (con sottotitoli) con interventi di importanti esponenti del cinema e dello spettacolo, videocontributi, interviste.
- Tortellino Day (si svolge a ottobre): eventi, gare e degustazioni dedicate al tortellino; manifestazione inserita nella rassegna "Wine Food Festival” dell'Emilia-Romagna.
- Visioni Italiane (si svolge a febbraio): il meglio delle produzioni indipendenti di cortometraggio in Italia in visione al Cinema Lumière.
- YoungAbout International Film Festival (si svolge a marzo): festival internazionale giovani e cinema.
- Zecchino d'Oro (si svolge a novembre): storica rassegna canora internazionale di musica per l'infanzia, che si svolge all'Antoniano di Bologna.
Partecipazione all'Expo 2010 di Shanghai
La città di Bologna, insieme ad altre 45 città del mondo, ha partecipato, previa selezione e invito, all'Esposizione Universale di Shanghai 2010 intitolata Better city, better life (Città migliore, Vita migliore), tenutasi dal 1º maggio al 31 ottobre 2010 nella metropoli cinese.[28] La giuria internazionale dell'Expo ha inserito la città felsinea nell'area Liveable city (Città vivibile), giudicandola esempio di eccellenza nelle categorie: Cultura e creatività; Innovazione tecnologica; Inclusione sociale; Trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali[47]. Le altre due città italiane invitate a questa edizione dell'Esposizione Universale sono state Venezia (area Protection and Utilization of Historical Heritages) e Milano (area Sustainable Urbanisation).
Persone legate a Bologna
Sono numerose e varie le personalità di ogni epoca che a Bologna sono nate, hanno vissuto a lungo o comunque hanno operato significativamente e hanno stabilito dei saldi rapporti con la città, il suo spirito e i suoi ruoli.
Geografia antropica
Area metropolitana[modifica | modifica wikitesto]
L'area metropolitana di Bologna costituisce una delle prime 10 città metropolitane italiane e conta una popolazione di oltre 1 milione di abitanti,[48] con una rilevante influenza economica e culturale sulle città e regioni limitrofe. A questo proposito lo scrittore Carlo Lucarelli, nel suo romanzo Almost Blue, fa dire ad uno dei personaggi «Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica ... dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini ... è una strana metropoli ... che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini».
Secondo la classificazione detta FURs (perimetrazione basata sui flussi pendolari)[49] il nucleo urbano della città di Bologna ha una popolazione di 991.385 abitanti (al gennaio 2013).
La città e la sua area metropolitana, parametrate anche su scala economica, culturale, commerciale, industriale, congressuale, fieristica, finanziaria e sociale, rivestono quindi un'importanza, in ambito nazionale ed europeo, assai superiore a quanto espresso dal semplice parametro demografico (men che meno a quello della popolazione ufficialmente residente nel ristretto ambito comunale). La conferma di questo arriva da uno studio condotto nel 1989 dal gruppo Reclus di Montpellier e commissionato della DATAR (Délégation à l'Amenagement du Territoire et à l'Action Régionale), nel quale si formula una classificazione per grado d'importanza delle città con più di duecentomila abitanti di quattordici Stati dell'Europa Occidentale e mediterranea: Bologna, con Firenze e Venezia, si situava in posizione più avanzata di città più popolose, quali Dublino, Leeds, Liverpool, Lilla, Norimberga, Essen, Dortmund, Brema, Hannover, Saragozza, Malaga, Bilbao, Salonicco, Palermo, ecc.[50]
Nonostante l'esigua popolazione comunale Bologna è stata anche inserita, dal gruppo di studio GaWC, tra le cento città globali (o Città del Mondo), in virtù della sua importanza culturale ed economica (invero in categoria D, cioè città globali in formazione, con bassa evidenza)[51].
Suddivisioni amministrative
Il comune è suddiviso amministrativamente in nove circoscrizioni di decentramento, a cui lo statuto attribuisce il nome di "quartieri": Borgo Panigale, San Donato, San Vitale, Savena, Navile, Porto, Saragozza, Santo Stefano,Reno.
Urbanistica
Il centro storico di Bologna è uno dei più antichi e vasti d'Europa. In virtù di un'attenta politica di restauro e conservazione avviata dalla fine deglianni sessanta del secolo scorso, esso ha conservato gran parte della città medievale, a dispetto dei gravi danni causati dagli sventramenti urbanistici della fine del XIX secolo e dalle distruzioni belliche della seconda guerra mondiale. In alcune case si trovano ancora le fondazioni della città romana risalente al II secolo a.C., e in altre abitazioni pare addirittura che vi siano tracce datate all'età del ferro[52]. La struttura del centro storico composta dalla sovrapposizione di due modelli planimetrici, quello romano ortogonale e quello medievale a raggiera, con piazza Maggioreposta in mezzo e i "raggi", a partire dalle due strade centrali della via Emilia - via Rizzoli e via Ugo Bassi - che si sviluppano fino alle varie porte che si aprono lungo i resti delle mura.
Caratteristica principale delle abitazioni, ereditata dall'architettura del passato e riproposta anche in chiave moderna in quasi tutta la città, è quella di avere all'esterno i portici. La città ha infatti la più alta concentrazione di portici al mondo[53], circa 42 km, fra cui alcuni molto antichi come il portico di Casa Isolani risalente al XIII secolo e il famoso Portico di San Luca, che con le sue 666 arcate è considerato il più lungo del mondo[54]. I portici di Bologna sono un bene culturale candidato come “patrimonio dell'umanità” dell'UNESCO.
In epoca moderna, la città ha visto la riqualificazione architettonica e urbana di vaste zone prima considerate degradate. In un'area destinata allo sviluppo della città, fra via Stalingrado e ilquartiere San Donato, nel 1967 l'amministrazione comunale commissionò al noto architetto giapponese Kenzō Tange la progettazione del Centro direzionale nell'area della fiera, la cui costruzione iniziò nel 1975. Nacque così il Fiera District, destinato a diventare la sede della Regione Emilia-Romagna, del Palazzo degli Affari, della Fiera di Bologna e di altre importanti istituzioni economiche. I grattacieli di Tange sono un esempio di progettazione moderna che richiama, seppure in modo astratto e in chiave assolutamente contemporanea, elementi propri della tradizione urbana emiliana, come le torri e i portici. Al centro del Fiera District fu progettata una zona pedonale, piazza della Costituzione, la cui costruzione fu affidata a Isamu Noguchi.[55].
Fra gli ultimi esempi di riqualificazione attraverso l'architettura contemporanea, troviamo il complesso del nuovo palazzo comunale nella zona della Bolognina: Palazzo Bonaccorso e piazza Liber Paradisus. Un progetto di investitori privati, invece, ha portato alla realizzazione della Torre Unipol, un grattacielo alto 127 metri, sito nella periferia est della città.
Economia
Bologna ospita un'importante rete di industrie meccaniche, elettroniche e alimentari e un gran numero di imprese di artigianato. Bologna e la sua provincia ospitano, in proporzione, il maggior numero di imprese per abitanti in Italia. La CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), registra all'inizio del 2007, un numero di 16.500 imprese associate[56], quantità inferiore solo a quelle di Milano e Roma. Fra le industrie di grande rilevanza, nel bolognese troviamo: nel settore alimentare la Granarolo, la Cirio, la Fabbri, la Segafredo Zanetti, la Montenegro, la Valfrutta, la Derby Blue, la Valsoia, la Yoga, la Jolly Colombani, la Eridania, l'Alcisa, la Majani, la Carpigiani, la Cerelia Acqua Minerale, oltre alle sedi nazionali delle cooperative alimentari Coop, Conad, Sigma, SISA e Despar; nel settore della profumeria vi sono la sede delle Profumerie Limoni e del gruppo Douglas; nell'ambito dei motori vi sono la Ducati, la Lamborghini, la Malaguti, la Volvo, la Saab Italia, la Moto Morini, la BredaMenarinibus; nel settore metalmeccanico la Malossi, la Marzocchi, la Paioli, laMotorparts, la Minarelli, la Viro; nel settore delle produzioni industriali (holding) il Gruppo Industriale Maccaferri; nel settore dei macchinari elettronici e delle macchine automatiche, ilgruppo Coesia (G.D - A.C.M.A. Volpak - Cima - Sasib)[57], la Saeco, la Datalogic, la Beghelli, la Faac; nel settore ambientale l'Hera; nell'arredamento la Mercatone Uno; nel settore farmaceutico l'Alfa Wassermann; nel settore immobiliare l'Uni Land, la IGD; nel settore grafico e stampa la Poligrafici Editoriale, le Grafiche Damiani, la Cantelli, la Labanti e Nanni, laTipografia Moderna; nell'e-commerce la Yoox; nel settore dei servizi finanziari la Crif; e molte altre nei diversi ambiti.
Negli ultimi anni nel capoluogo emiliano sono nate numerose start-up nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, alcune delle quali hanno avuto grande successo come Knowmark, Spreaker, Econoetica ecc., e qui ha aperto nel 2013 Working Capital, uno degli acceleratori per imprese di Telecom Italia. Questo proliferare di attività legate al settore informatico ha portato spesso i media a definire Bologna come la Silicon Valley italiana[58][59].
Nel bolognese hanno sede, inoltre, alcune fra le grandi case di moda e pelletteria: Borbonese, La Perla, Les Copains, Bruno Magli, Furla, WP Lavori in Corso (marchio Woolrich), a.testoni, Collection Privèe?, AMEN, Elisabetta Franchi, Stone Island, Gianantonio A. Paladini, Fiorentini + Baker, Jeckerson, Gaetano Navarra, Carla G, Daniele Alessandrini, Imperial, Jey Coleman,Mandarina Duck, Piquadro, le filiali italiane di Nike e Ralph Lauren ecc.
Dall'ultima ricerca dell'European Institute of Urban Affairs Bologna risulta essere, con un reddito pro capite di 28.282 euro, la 36ª città più ricca d'Europa e la seconda in Italia dopo Milano[60]. Secondo i dati dell'European Regional Economic Growth Index (E-REGI) del 2013, Bologna è la seconda città italiana per indice di crescita economica (dopo Milano) e la 55ª in Europa[61]
La crisi economica che ha investito dal 2008 tutto il mondo occidentale ha colpito anche l'industria bolognese. Tuttavia, nel 2009, il calo produttivo nella provincia di Bologna, registrato nel Rapporto della Giornata dell'Economia2010, è stato del -2,9%, inferiore quindi alla flessione registrata in Emilia Romagna (-4,5%) e in Italia (-4,9%). Il rallentamento della crescita produttiva ha colpito prevalentemente l'industria manifatturiera e i settori dei servizi e del commercio, mentre c'è stata una lieve inversione di tendenza nella meccanica e nell'elettronica.
È un importante centro fieristico che con la Fiera di Bologna ospita numerose fiere di caratura internazionale (Arte Fiera, Saie, EIMA, Cersaie, Cosmoprof, Motor Show, Lineapelle, Sana, Fiera del Libro per Ragazzi, Music Italy Show, ecc.). In Italia, BolognaFiere è per fatturato il secondo grande nucleo fieristico dopo Milano[62].
Nel capoluogo emiliano hanno sede importanti istituti bancari nazionali e regionali. Alcuni di essi sono:
- UGF Banca (Unipol Gruppo Finanziario)
- UniCredit Banca
- Carisbo (Gruppo Intesa)
- Emil Banca - Credito Cooperativo
- BER Banca (Banco Emiliano Romagnolo)
- Banca di Bologna
- CoBaPo - Consorzio fra le Banche Popolari dell'Emilia-Romagna e Marche
Commercio
L'area di Bologna è un polo commerciale di primaria importanza (con il Centergross nell'area metropolitana, che per un lungo periodo è stato dalla fondazione nel 1977 la più grande cittadella commerciale all'ingrosso d'Europa, e l'Interporto).
Avendo una grande tradizione culinaria, a Bologna sono molto diffusi i negozi di prodotti tipici. Nel Quadrilatero (una zona del centro storico delimitata dalle strade: via Rizzoli, via Castiglione, via Farini, via dell'Archiginnasio), separato da piazza Maggiore dal Palazzo dei Banchi, troviamo l'antico Mercato di Mezzo, dove le strade portano ancora i nomi degli artigiani che qui, nel Medioevo, avevano ubicato le loro botteghe: via degli Orefici, via Drapperie (sarti), via Pescherie Vecchie, via Clavature (fabbri), via Caprarie (macellai)[63]. Attraverso un'attenta politica comunale di conservazione, tuttora sono rimaste intatte le antiche insegne delle botteghe, restaurate, sopra le nuove attività. Nel mercato all'aperto, fra i vari banchi, si possono acquistare prodotti che vanno dalla frutta e la verdura ai pesci, dai tortellini ai mazzi di fiori. È inoltre presente un mercato coperto che nel 2014 ha riaperto al pubblico completamente rinnovato.
Sempre nel distretto commerciale del Quadrilatero sono presenti, inoltre, moltissime attività di abbigliamento, gioielli, artigianato, bistrot, oltre a numerose boutique e showroom di alta moda, concentrate in particolar modo fraGalleria Cavour, via Farini, il Pavaglione e via D'Azeglio pedonale[64]. Altre strade dedicate allo shopping, ma di carattere più mainstream, sono le tre vie che formano la cosiddetta "T": via dell'Indipendenza, via Rizzoli e via Ugo Bassi. Da quest'ultima, si prosegue in via San Felice, che ospita diverse boutique e alcuni monomarca. In via delle Moline e dintorni, nella zona universitaria, troviamo attività artigianali di abbigliamento e arredo. Corte Isolani, una galleria medievale che collega Piazza Santo Stefano a Strada Maggiore è stata recentemente ristrutturata, diventando sede di piccole boutique, caffè, ristoranti e un laboratorio di marionette, e ospita rassegne e mostre e, in maggio, un'esposizione di orchidee[65]. In Via Rizzoli è presente un Apple Store, il primo in Italia non situato in un centro commerciale, ma in centro storico.
È in notevole crescita il commercio dell'usato. Bologna è la città in Italia che registra il maggiore aumento di negozi dell'usato: si vendono dai libri ai vestiti, dai mobili agli oggetti di design. Nella provincia di Bologna il mercato dell'usato è cresciuto dell'8,3% rispetto al 2009, seguita dalle provincie di Brescia e Milano[66].
Terme
A Bologna e nell'area metropolitana sono presenti diversi stabilimenti termali, alcuni risalenti ai tempi degli antichi Romani.
Infrastrutture e trasporti
La città e la sua area metropolitana sono poste al centro dei traffici dell'Italia produttiva. In linea generale si può affermare che questa funzione di crocevia è resa possibile dalla particolare posizione geografica che, pur collocandola al margine meridionale della Pianura Padana, la pone, quasi come punto di passaggio obbligato, al centro delle vie di comunicazione che collegano il Nord dell'Italia col Mezzogiorno, sia attraverso la direttrice "adriatica" da Torino, Milano, il Veneto fino alla Puglia, assai più rilevante per traffico di quella "tirrenica" da Genova a Roma, sia attraverso la cosiddetta "dorsale appenninica" per Firenze e Roma (che sfrutta, almeno nel primo tratto, la storica ed importante via di penetrazione appenninica rappresentata dalla valle del fiume Reno): infatti proprio queste due direttrici s'incontrano a Bologna.
Strade
Principale snodo autostradale d'Italia, confluiscono nel nodo di Bologna: la A1 "Autostrada del Sole" Milano-Firenze-Roma-Napoli; l'asse adriatico A14 Bologna-Ancona-Taranto; la A13Bologna-Padova. Il raccordo autostradale che circonda la città ad ovest, nord ed est è affiancato per circa 22 km dalla tangenziale. La situazione del traffico stradale ed autostradale di Bologna è critica. La densità di traffico è una delle più elevate d'Italia ed anche l'ambiente e la qualità dell'aria ne risentono fortemente: all'inquinamento proprio del traffico di un'area urbana di un milione di abitanti si aggiunge, nel caso di Bologna, quello di un traffico "di transito" che non ha eguali in Italia, specie in rapporto alla grandezza dell'agglomerato. Sono allo studio (ed alcuni già in atto) progetti che mirano alla decongestione e al potenziamento del raccordo autostradale e della tangenziale (costruzione della terza corsia dinamica sulla A14 e ammodernamento degli svincoli della tangenziale tramite la sostituzione dei semafori con rotatorie nell'innesto con le strade urbane), in modo da rendere il traffico più fluido e ridurre l'inquinamento. Già l'apertura (dicembre 2006) del nuovo casello autostradale "Fiera", che dall'autostrada immette direttamente dentro il quartiere fieristico, ha portato consistenti ed innegabili benefici in termini di decongestionamento della tangenziale urbana, soprattutto in occasione delle grandi manifestazioni fieristiche.
È allo studio, inoltre, la realizzazione del cosiddetto Passante Nord che, staccandosi dalla A14 nella zona di Castel San Pietro Terme, dovrebbe collegarsi alla A1 prima di Castelfranco Emilia, transitando, a nord della città, vicino all'Interporto ed al Centergross, in modo da allontanare dall'agglomerato urbano il traffico di solo transito (ed anzi, avvicinarlo a taluni nodi generatori di traffico, quali, ad esempio, proprio i due citati); in tal modo il semianello tangenziale alla città verrebbe lasciato interamente a disposizione del traffico urbano.
Altre strade importanti che toccano la città sono la Strada statale 9 Via Emilia che la collega con tutti i capoluoghi dell'Emilia-Romagna, tranne Ravenna e Ferrara, più Lodi e Milano; l'ex Strada statale 253 San Vitale che la collega con Ravenna; l'ex Strada statale 65 della Futa che la collega con il capoluogo toscano e la Strada statale 64 Porrettana che proviene da Pistoia e prosegue per Ferrara.
Ferrovie
Bologna costituisce un grande nodo ferroviario, con la linea di cintura e con le due stazioni principali seguenti:
- Bologna Centrale (stazione viaggiatori di passaggio) è fra le più grandi stazioni italiane per traffico passeggeri (circa 58 milioni all'anno) e per numero di treni giornalieri in transito.
- Bologna San Donato (scalo di smistamento, situato nel nord-est della città alla cintura ferroviaria merci), è uno dei maggiori scali ferroviari merci d'Europa, per lungo tempo il primo in assoluto, con decine di binari che s'allungano paralleli formando, planimetricamente e nel suo complesso, una caratteristica struttura a goccia, allungata per circa 4 km dal Quartiere San Donato fino alla località di Villanova di Castenaso, e con una larghezza anche di mezzo chilometro.
Altre stazioni in uso per servizi di tipo metropolitano:
- Bologna Corticella
- Bologna San Ruffillo
- Bologna Borgo Panigale
- Bologna San Vitale
- Bologna Mazzini
- Bologna Santa Rita
- Bologna Via Larga
- Bologna Zanolini
- Bologna Rimesse
- Bologna Roveri
- Casteldebole
Sono inoltre in costruzione nuove stazioni, anch'esse destinate all'uso per il Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna.
Si stima che attraverso lo snodo ferroviario di Bologna transiti oltre l'85% del traffico nazionale fra Nord e Sud, escludendo i traffici via La Spezia (per Milano e la Francia) e quelli minori via Ravenna - Ferrara e via Ferrara - Suzzara - Parma.
Le ferrovie offrono, oltre al servizio di collegamento regionale, nazionale e internazionale, anche alcuni servizi di tipo metropolitano.
Le linee ferroviarie della RFI più importanti sono:
- la Bologna-Milano (che collega le città capoluogo emiliane, con l'eccezione di Ferrara, nonché Genova e Torino), a cui, da dicembre 2008, è stata affiancata la corrispondente linea ad alta velocità;
- la Bologna-Ancona-Bari (che dirigendosi verso la Romagna ne tocca tutti i capoluoghi ad eccezione di Ravenna, per poi seguire l'intera lunghezza della costa adriatica verso sud fino in Puglia);
- la Bologna-Firenze-Roma (detta "Direttissima"), affiancata dal dicembre 2009 dalla nuova linea ad alta velocità fra Bologna e Firenze, che prosegue, poi per Napoli e la Calabria;
- la Bologna-Verona-Brennero (che la collega ad Austria e Germania attraverso il valico del Brennero);
- la Bologna-Venezia, che la collega anche al Friuli-Venezia Giulia ed all'Est Europa;
Altre linee d'importanza locale:
- la Bologna-Porretta Terme-Pistoia (detta "Porrettana"), che, fino alla costruzione, nel 1934, della "Direttissima", era la linea principale di collegamento fra Nord e Sud, realizzata nel 1864, quasi tutta lungo la valle del fiume Reno (da Casalecchio di Reno fino a Pracchia), con opere d'ingegneria ferroviaria assolutamente all'avanguardia per l'epoca, specie nel tratto fra Porretta Terme e Pistoia: gallerie lunghe anche 3 km, talvolta addirittura a tornanti in forte pendenza dentro le montagne, imponenti muraglioni di sostegno, viadotti in forte pendenza ed in curva, opere di regimazione idraulica e di salvaguardia dall'azione erosiva del fiume, ecc.;
- la Bologna–Portomaggiore;
- la Bologna-Casalecchio-Vignola, che condivide l'infrastruttura della Bologna-Porretta da Bologna fino a Casalecchio.
Servizio ferroviario metropolitano
Il Servizio ferroviario metropolitano di Bologna è un servizio ferroviario suburbano ad elevata frequenza, che vedrà il completamento con la piena attivazione della stazione di Bologna Centrale AV. Al giugno 2013 sono attivi il 70% dei servizi previsti nell'assetto base e le prime 8 linee della rete (S1A, S1B, S2A, S2B, S3, S4A, S4B, S5).
Tranvie extraurbane
In seguito alla difficile situazione economica che caratterizzò il primo e secondo dopoguerra e all'orientamento generale poco favorevole al mantenimento di infrastrutture di trasporto di massa, sono state soppresse in tempi diversi le tranvie che mettevano in comunicazione Bologna con il territorio provinciale:
- la tranvia Bologna-Pieve di Cento, inaugurata nel 1889 e soppressa nel 1955
- la tranvia Bologna-Malalbergo, inaugurata nel 1891 e soppressa nel 1957
- la tranvia Bologna-Imola, inaugurata nel 1885 e soppressa nel 1935
- la tranvia Bologna-Casalecchio-Vignola, inaugurata nel 1883 e soppressa nel 1938, sostituita dalla ferrovia
Aeroporti
L'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è un'infrastruttura di crescente importanza, dopo l'allungamento della pista a 2,8 km nell'estate del 2004 e i lavori di ampliamento e restyling del 2013.
L'importanza dell'aeroporto (il cui bacino d'utenza è stimato in almeno dieci milioni di persone) è data, in buona misura, dalla posizione come "baricentro produttivo" d'Italia. Se ora la sua funzione è al servizio dell'intera zona produttiva emiliana e marchigiana (gli altri aeroporti emiliani, Parma-Verdi, Forlì-Ridolfi e Rimini-Miramare, ancorché quest'ultimo possieda una pista più lunga di quella del Marconi, non possono competere in termini di traffico con lo scalo bolognese), la realizzazione della linea ad Alta Velocità per Firenze (città nella quale ci si può recare in appena 37 minuti di treno da Bologna), convoglierà probabilmente molti passeggeri turistici da e per Firenze (il cui circondario, sia per ragioni di densità urbana, sia per ragioni orografiche, non ha sufficienti spazi per dotarsi di un grande aeroporto intercontinentale adeguato all'importanza della città ed ai suoi flussi turistici).
Mobilità urbana
I trasporti pubblici urbani sono assicurati da TPER, che offre un servizio di autobus e filobus, con linee urbane, suburbane e interurbane. Sono presenti alcune linee notturne che percorrono la città a orario cadenzato durante tutta la notte e altre, denominate Night Bus, e attive nei fine settimana, che alla sera collegano alcuni paesi della provincia con il capoluogo.
Sono invece gestiti dalla City Red Bus alcuni autobus a piano scoperto che percorrono un giro turistico in centro storico con fermate stop and go (salita e discesa su richiesta), dotati di hostess multilingue.[67]
A Bologna è presente anche il servizio pubblico non di linea: servizio taxi (anche per disabili) e servizio di noleggio con conducente (ncc)[68]. Per il servizio taxi sono presenti numerosi posteggi distribuiti sul territorio comunale e provinciale[69] dotati anche di colonnina telefonica, è presente inoltre il servizio radiotaxi su tutta la provincia di Bologna effettuato da Cotabo[70], tramite telefono o applicazione smartphone, e Cat[71]. Mentre il servizio di noleggio con conducente è svolto principalmente da Cosepuri[72], Saca[73] e EssediEsse[74].
A Bologna sono attivi inoltre un servizio di car sharing e uno di bike sharing. Dalla primavera 2010 è in funzione in centro un servizio gratuito di taxi su bici, chiamato Bi-Bo.[75]
Crealis
Sono in corso i lavori per dotare la città di 49 nuovi filobus denominati Crealis Neo 18. Si tratta di una sorta di tram su gomma (possiede ruote carenate) a parziale guida ottica, che andrà a sostituire l'ormai affossato Civis, accantonato per problemi di sicurezza[76]. Il Crealis collegherà San Lazzaro di Savena con il centro di Bologna e con la Stazione Centrale, passando per via Mazzini e Strada Maggiore (a novembre 2014 sono stati riaperti questi due tratti di strada a seguito dei lavori di adattamento al mezzo e di ripavimentazione)[77]. I lavori dovrebbero concludersi nel 2015. Attualmente le strade interessate ai cantieri sono le vie centrali Ugo Bassi e Rizzoli, completamente chiuse al traffico.
Piste ciclabili
Bologna dispone di una fitta rete di piste ciclabili. La rete è lunga circa 120 km[78] ed è suddivisa in cinque itinerari radiali, che partono dal centro e arrivano alle periferie.[79] È previsto nei prossimi anni[78] un ampliamento delle piste ciclabili e un aumento del numero di biciclette per il bike sharing, che arriveranno ad essere un migliaio.[78] Attraverso una campagna di sensibilizzazione alla mobilità dolce e alla sicurezza stradale, il Comune vuole portare, entro il prossimo decennio, la percentuale degli spostamenti in bicicletta al 15% del totale della mobilità urbana.[78] A settembre 2014 è stato inaugurato il primo tratto della cosiddetta tangenziale delle biciclette, che segue il percorso dei viali di circonvallazione intorno al centro storico[80].
Inoltre, all'inizio del 2010 sono stati avviati i lavori per la costruzione della prima autostrada delle biciclette italiana, che collegherà la città di Bologna con Verona attraverso una pista ciclopedonale, seguendo l'antica linea ferroviaria[81].
Amministrazione
Consolati[modifica | modifica wikitesto]
A Bologna sono presenti i consolati generali del Marocco, della Moldavia, della Romania e di San Marino. Vi si trovano inoltre i seguenti consolati onorari: Austria, Belgio, Brasile, Costa Rica, Francia, Germania, Grecia,Lussemburgo, Malta, Messico, Monaco, Nicaragua, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Ungheria, Uruguay, Venezuela.
Città gemellate[modifica | modifica wikitesto]
Bologna è gemellata con quindici città del mondo[82]:
- Lipsia dal 2 maggio 1962
- Zagabria dal 5 maggio 1963
- Charkov dal 5 agosto 1966
- Valencia dal 27 marzo 1976
- Salonicco dal 29 ottobre 1981
- Tolosa dal 23 novembre 1981
- Coventry dal 21 aprile 1984
- Saint-Louis dal 30 luglio 1987
- San Carlos dal 21 maggio 1988
- La Plata dal 23 novembre 1988
- Saint-Louis dal 9 dicembre 1991
- Tuzla dal 21 luglio 1994
- Portland dal 28 aprile 2004
- Bari dal 18 novembre 2009[83][84]
- Pollica dal 23 giugno 2012[85]
Inoltre sono stati sottoscritti vari protocolli di cooperazione con le città di:
- Firenze[86]
- Belo Horizonte dal 10 ottobre 1997
- Chongqing, dal 1989
- Craiova dal 26 gennaio 2006
- Itabashi (Tōkyō) dal 7 luglio 2005
- Nižnij Novgorod dall'8 ottobre 1998
- Torino[87]
- Siviglia dal 12 ottobre 2007
Sport
Calcio
Come nel resto d'Italia, il calcio è la disciplina più popolare e seguita. La squadra di calcio locale è il Bologna FC, sette volte campione d'Italia (1925, 1929, 1936-1937, 1939, 1941 e 1964): ha inoltre vinto per due volte la Coppa Italia (1970 e 1974) e per tre la Coppa dell'Europa Centrale (1932, 1934, 1961). Gioca nello stadio Dall'Ara e attualmente milita in Serie B.
Pallacanestro
A Bologna la pallacanestro è uno sport molto radicato. Negli anni novanta la città si è guadagnata l'appellativo di Basket City ("la città della pallacanestro") grazie alla contemporanea militanza ai vertici dell'Europa delle due squadre bolognesi: la Virtus, vincitrice di 15 Scudetti e 2 Eurolega-Coppa Campioni, che milita in Serie A, e la Fortitudo, che ha vinto per 2 volte il campionato e invece milita in Serie B, a seguito di un fallimento societario. Il basket femminile è rappresentato dalla Libertas Basket Bologna, in Serie A2 dal 1993. Nella serie C nazionale maschile militano la Salus e la Libertas.
Nel capoluogo emiliano hanno sede i principali enti che organizzano i campionati di pallacanestro italiani e l'All-Star Game: la Lega Basket (Serie A) e la Legadue.
Pallavolo
La Zinella Volley ha vinto il campionato italiano nel 1984/85, la Coppa Italia nel 1983/84, la Coppa delle Coppe nel 1986/87 e una Coppa di Lega nel 1985/86. Attualmente si trova in Serie B2 italiana di pallavolo maschile
Baseball
La Fortitudo Baseball ha vinto nove campionati italiani (l'ultimo nel 2014), otto Coppe Italia e cinque Coppe dei Campioni. Nel 2015 milita nel massimo campionato italiano di baseball, la Italian Baseball League.
Gli Athletic's Bologna partecipano dalla stagione 2011 alla Serie A Federale, mentre i Bologna Longbridge 2000 militano nel campionato di serie B.
Gli Athletic's Bologna partecipano dalla stagione 2011 alla Serie A Federale, mentre i Bologna Longbridge 2000 militano nel campionato di serie B.
Ciclismo
Bologna è stata diverse volte sede di tappa del Giro d'Italia, a partire dal 1909 quando, nella prima edizione del "Giro", fu sede d'arrivo della prima tappa, vinta da Dario Beni. Nel 1910 vi si registrò la prima vittoria di tappa di un ciclista straniero, il francese Jean-Baptiste Dortignacq. Nel 1933 fu sede di partenza della prima tappa a cronometro della storia del Giro (Bologna-Ferrara, 62 km), vinta da Alfredo Binda. Nel 1956 Bologna fu sede di arrivo di una tappa in linea seguita, il giorno dopo, dalla cronoscalata al Santuario della Madonna di San Luca. Nel 1994 Bologna è stata sede di partenza e di arrivo della prima tappa del Giro, divisa in due semitappe: una in linea e l'altra a cronometro. Nell'edizione del centenario il Giro ha fatto tappa a Bologna con arrivo in salita a San Luca.
Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Bologna
- 1909 1ª tappa Milano - Bologna: vinta da Dario Beni
- 1910 2ª tappa Udine - Bologna: vinta da Jean-Baptiste Dortignacq
- 1911 7ª tappa Milano - Bologna: vinta da Dario Beni
- 1912 2ª tappa Padova - Bologna: vinta da Vincenzo Borgarello - Legnano[88]
- 1920 6ª tappa Macerata - Bologna: vinta da Jean Alavoine
- 1921 2ª tappa Merano - Bologna: vinta da Costante Girardengo
- 1922 3ª tappa Portorose - Bologna: vinta da Gaetano Belloni
- 1923 7ª tappa Chieti - Bologna: vinta da Costante Girardengo
- 1924 9ª tappa Perugia - Bologna: vinta da Arturo Ferrario
- 1926 9ª tappa Terni - Bologna: vinta da Alfredo Binda
- 1933 12ª tappa Riccione - Bologna: vinta da Giuseppe Olmo
- 1934 13ª tappa Firenze - Bologna: vinta da Giuseppe Olmo
- 1939 10ª tappa Firenze - Bologna: vinta da Olimpio Bizzi
- 1946 4ªb tappa Prato - Bologna: vinta da Fausto Coppi
- 1948 13ª tappa Firenze - Bologna: vinta da Bruno Pasquini
- 1951 13ª tappa Rimini - Bologna: vinta da Luciano Maggini
- 1952 1ª tappa Milano - Bologna: vinta da Giorgio Albani
- 1956 15ª tappa Lucca - Bologna: vinta da Michel Stolker
- 1956 16ª tappa Bologna: (cronoscalata): vinta da Charly Gaul
- 1984 3ª tappa Bologna: vinta da Moreno Argentin
- 1994 1ªa tappa Bologna: vinta da Endrio Leoni
- 1994 1ªb Bologna (cron.indiv.): vinta da Armand de Las Cuevas
- 2009 10ª tappa Firenze - Bologna: vinta da Simon Gerrans
Football americano
Nel football americano, Bologna si impose negli anni ottanta tra le realtà del campionato della massima serie di quello sport, allora emergente, conquistando il superbowl nel 1985 e nel 1986, rispettivamente con i Doves e con iWarriors. I Warriors, inoltre, hanno raggiunto il superbowl nel 1983, nel 1984, nel 1988, nel 2005, nel 2008 e nel 2011. Entrambe le squadre hanno lo Youngbowl, Campionato italiano Under 21: i Doves nel 1986 e i Warriors nel 2006 e nel 2008. Una terza squadra attualmente presente è quella dei Neptunes, che è diventata famosa anche nel campionato femminile. Dalla stagione 2015, le società di Doves e Neptunes si uniranno come prima squadra formando i Seahawks.
Ippica
Bologna possiede dal 1932 un ippodromo comunale, l'Arcoveggio, che ospita corse al trotto tutto l'anno esclusa la pausa estiva di luglio e agosto. La città è un po' la patria del trotto nazionale, sia per la sua centenaria e gloriosa storia ippica, sia per aver espresso personaggi che hanno contribuito a fondare la moderna ippica italiana. Il campionissimo indigeno Varenne detiene tuttora il record della pista con il tempo di 1.13.1 sui 2060 metri, segnato il 19 settembre 1999 correndo il Gran Premio Continentale.
Motori
Nel panorama sportivo bolognese spicca inoltre la Ducati, storica azienda di Borgo Panigale fondata nel 1926 che, nell'immediato dopoguerra, ha iniziato la produzione di motoveicoli. In particolar modo, negli ultimi vent'anni, l'azienda ha conquistato un invidiabile palmarès di vittorie nel campionato mondiale Superbike (moto da corsa derivate dalla produzione di serie - quattordici titoli mondiali Costruttori e dodici titoli mondiali Piloti), e dal 2003 è diventata una delle protagoniste del Campionato del Mondo della classe MotoGP, vincendo il titolo mondiale nel 2007 con Casey Stoner. Inoltre a Sant' Agata Bolognese si trova la fabbrica delle prestigiose auto Lamborghini.
Altri sport
Fra gli altri sport di buon livello figurano la pallanuoto (President Bologna, CUS Bologna e Rari Nantes Bologna) il cricket (Pianoro Cricket Club e Bologna Cricket Club), la pallamano (Bologna United Handball), il rugby (Rugby Bologna e Reno Rugby Bologna), l'hockey su prato (HT Bologna e CUS Bologna Hockey) e l'hockey su ghiaccio (Wizards Bologna Hockey Club). Nel Wheel-chair hockey giocano la Rangers Pallavicini Bologna (partecipante al campionato nazionale in molte fasi finali e con diversi atleti della nazionale italiana), mentre nel basket in carrozzina i Bradipi Bologna, che militano in serie B. A Bologna ha inoltre la sede la Sala d'Arme Achille Marozzo, la più grande associazione nazionale per la pratica della scherma antica.
Personalità sportive legate a Bologna
Tra le personalità bolognesi dello sport, si ricordano la velocista Ondina Valla (la prima donna italiana a vincere un oro olimpico), il calciatore Giacomo Bulgarelli (considerato dai tifosi di ogni età come la bandiera del club rossoblu), lo sciatore Alberto Tomba, l'arbitro di calcio Pierluigi Collina, il pilota automobilistico Alex Zanardi e la nuotatrice Carmen Longo (morta nell'incidente aereo di Brema, a lei è dedicata la piscina nei pressi dello stadio).
Note
- ^ Questo curioso soprannome, col quale Bologna è nota in tutta Italia, si deve a tre caratteristiche del territorio: laDotta, in quanto sede dell'Università da quasi mille anni; la Grassa, grazie alla sua cucina; e la Rossa, in quanto il rosso è il colore prevalente in tutte le sue strutture antiche e nuove
- ^ Comune di Bologna. URL consultato il 06-04-2015.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
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- ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ Comune di Bologna. URL consultato il 06-04-2015.
- ^ Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale del 30/03/04 individua nella Provincia di Bologna l'estensione spaziale dell'area urbana. Questa dunque si estende su una superficie di 3702,5 km² e comprende sessanta Comuni, la maggior parte in collina (1329,61 km²) o in montagna (790,13 km²). Gli abitanti sono 984.342 (474.125 uomini e 510.217 donne), fra i quali 94.777 sono cittadini stranieri che hanno la residenza nel bolognese (dati anagrafici al 31/12/2009).Dati: www.provincia.bologna.it e cst.provincia.bologna.it/ptcp/
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- ^ City Red Bus | Chi siamo
- ^ Taxi | Mobilità e strade | Rete Civica Iperbole
- ^ Posteggi radiotaxi | Cotabo Taxi Bologna
- ^ Cotabo Taxi Bologna
- ^ Taxi CAT
- ^ COSEPURI Autonoleggio con conducente - Noleggio Bus - Trasporto merci
- ^ Saca autonoleggio - Bologna
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- ^ Il progetto "Bi-Bo"
- ^ Design, vetrate e muso arrotondato arriva Crealis, il filobus trasparente
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Sulla via Emilia
- Antonio Saltini, Via Emilia - Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Bologna, 2003, ISBN 978-88-506-4958-7.
Sulle chiese
- Mauro Fanti, Le Chiese di Bologna, L'inchiostroblu, 1992.
- Marcello Fini, Bologna sacra, Pendragon, 2007.
Sui teatri
- Corrado Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Successori Monti, 1888.
- Corrado Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII: storia aneddotica, A. Forni, 1965.
Voci correlate
- Città metropolitana di Bologna
- Arcidiocesi di Bologna
- Università di Bologna
- Antoniano di Bologna
- Zecchino d'Oro
- ATC Trasporti Pubblici Bologna
- Bologna Football Club 1909
- Cimitero militare polacco di Bologna
- Costruzioni più alte della città di Bologna
- Dialetto bolognese
- Foto Casadio
- Liber Paradisus
- Pietra di Bologna
- Processo di Bologna
- Quartieri di Bologna
- Grattacieli di Bologna
- Repubblica Bolognese
Ciao Riccardo, a Bologna sono stata diverse volte per lavoro e trovo che sia una città bellissima, poi la sera è molto viva, spero di tornarci presto con la bambina per fargliela scoprire, oltretutto si mangia divinamente
RispondiEliminaSì, è molto bella e la sua bellezza consiste nell'aver conservato l'aspetto medievale e i portici antichi, oltre che un colore ocra che la rende unica!
EliminaPurtroppo c'è stato un po' di degrado negli ultimi anni, dovuto ad un eccessivo lassismo della giunta comunale e ad una presenza enorme di immigrati, rom, venditori abusivi, senzatetto, spacciatori ecc ecc e i casi di furti e rapine con violenza sono in tragico aumento.
Ciononostante io qui sono molto felice, perché come giustamente hai detto, è una città molto viva, sia di giorno che di sera e si mangia davvero divinamente!!! :-D
Purtroppo il degrado c'è stato ovunque, anche perchè i soldi per curare le città se li mangiano i politici e rimane poco per la manutenzione del nostro straordinario patrimonio artistico. L'aspetto medievale è proprio quello che mi ha colpita del centro di Bologna
EliminaNel caso di Bologna buona parte degli introiti di Imu e Tasi vanno a enti amici della giunta comunale e a tutta la galassia delle cooperative sociali che gestiscono l'accoglienza dei migranti e l'integrazione dei rom.
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