domenica 2 dicembre 2012

Origine del genere fantasy



Il genere fantasy nasce come una rielaborazione narrativa degli argomenti e dei temi contenuti nella mitologia, nelle fiabe, nei poemi epici e cavallereschi e nei romanzi d'avventure.
Passiamo brevemente in rassegna questi generi che hanno fornito al fantasy una miniera da cui attingere per le ambientazioni, i personaggi e le tematiche.
1) La mitologia. Nella civiltà occidentale europea ci sono almeno tre mitologie fondamentali che hanno trovato infinite rielaborazioni nella letteratura. La mitologia classica greco-romana, la mitologia celtica e la mitologia germanica.
2) La fiaba. E' una narrazione nata dalla tradizione popolare, sotto forma di racconto caratterizzato dalla presenza di personaggi inventati, spesso sovrumani o non umani, come fate (tradizione celtica), maghi, orchi, elfi (tradizione germanica), semidei ed eroi (tradizione classica).
3) I poemi epici. Sono poemi che si basano sulle gesta militari o collegate ad eventi militari, in una cornice tematica e valoriale tradizionalistica caratterizzata da forte religiosità, patriottismo ed esaltazione dei legami familiari, conunitari e militari. Nella tradizione classica abbiamo la triade fondamentale: Iliade, Odissea ed Eneide. Nella tradizione cristiana abbiamo le Chancons de geste (come la Canzone di Orlando) e nella tradizione germanica abbiamo il Nibelungenlied (Canto dei nibelunghi) e il Beowulf (epico-mitologico)
4) I poemi cavallereschi. Rispetto ai poemi epici, i poemi cavallereschi, pur trattando le gesta dei cavalieri (e quindi avendo una forte base militare) mostrano più attenzione nei confronti dell'avventura, dell'amore cortese, degli elementi fiabeschi e di fantasia.
5) I romanzi d'avventure. Sono forme narrative lunghe, che trattano avventure, prevalentemente inventate e di fantasia, in uno sfondo che può essere storico, mitologico, fiabesco o cavalleresco.

File:Riddaren rider, John Bauer 1914.jpg

Mentre i temi della mitologia classica dominano la letteratura europea anche in età cristiana, specie durante l'umanesimo, il rinascimento e il neoclassicismo, tutti gli altri elementi trovano una valorizzazione e una tendenza alla fusione nel periodo del romanticismo.
Il romanticismo, specie quello germanico e anglosassone, mostra una grande attenzione verso le mitologie nordiche, le fiabe, i poemi epici e cavallereschi e i romanzi di avventure, contribuendo a creare un immaginario collettivo che colora di leggenda e di fiaba il medioevo epico e cavalleresco.
Il Medioevo viene come reinventato in età romantica, trasformandosi in un mondo molto diverso da ciò che fu nella realtà.
Questo immaginario diventa, all'incirca a metà dell'Ottocento, la materia per un nuovo genere di romanzi, che si discosta dal realismo e dà vita ai primi esempi di genere fantasy per ragazzi.
Nel 1865, "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carrol può essere considerato un prototipo di romanzo fantasy, così come, nei primi del Novecento, "Il meraviglioso mago di Oz" di L.F.Baum o "Le avventure di Peter Pan" di James M. Barrie.



Il primo romanzo fantasy per adulti è però considerato "The gods of Pegana" (1905) di Lord Dunsteny, autore anche di "The king of Elfland's daughter".
Da quel momento incomincia l'interesse per questo genere letterario ormai canonizzato all'interno della forma del romanzo.
Il secondo autore di romanzi fantasy (ma non solo di quelli) è H.P. Lovecraft, di cui va ricordato il ciclo dei "Miti di Cthuhlu" del 1925.
Si noti come il genere fantasy nasca nelle letteratura in inglese, sia britannica che americana.
Il terzo autore è R.E.Howard, autore del celebre "Conan il Cimmero" che ha poi ispirato una serie di altri romanzi e film con lo stesso protagonista.



Il quarto autore merita una trattazione a sé, in quanto è da molti considerato il vero fondatore del genere fantasy, per quanto lui non si ritenesse tale: sto parlando naturalmente di J.R.R. Tolkien, di cui parlerò la prossima volta.

12 commenti:

  1. Se posos dire la mia, nulla per me batte la mitologia greca, altro che fantasy. Io ancora ad oggi sono affascinata dall'olimpo e dintorni...
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    1. La critica letteraria ufficiale la pensa come te, e così anche i laureati in lettere classiche. Della mitologia greca ci sono stati tramandati tutti i poemi e le tragedie, per cui ne conosciamo ogni minimo aspetto. Invece sia la mitologia celtica che quella germanica venivano tramandate oralmente, e quindi ci sono rimaste solo pochissime fonti. Per quel che riguarda il confronto tra la mitologia classica e il fantasy, bisogna vedere quali opere si scelgono come punti di riferimento. Secondo me alcuni cicli fantasy possono stare alla pari con i poemi omerici. Tolkien è stato l'Omero del fantasy, e nel prossimo post spiegherò il perché.
      A presto!
      ;-)

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  2. Anche io la penso come Francesca!
    Anche se amo il genere fantasy, la mitologia greca e romana ha un fascino senza paragoni (e infatti l'hanno presa un sacco di volte come spunto anche autori di fantasy, come nella saga di Percy Jackson)!
    Cmq anche oggi ho imparato qualcosa, pensa che io credevo che tutte quelle categorie che hai elencato facessero parte del genere fantasy o fantastico, ma si chiamassero diversamente solo eprchè il termine non era stato ancora inventato!^^

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    1. Credo che il termine inglese per indicare in modo onnicomprensivo tutta la letteratura di invenzione sia "fiction". Il fantasy quindi diventa una categoria interna all'ambito della fiction.
      E' vero il discorso che la mitologia classica è stata utilizzata per alcuni romanzi fantasy, per esempio "La torcia" di Marion Zimmer Bradely, oppure "Il re deve morire" di Mary Renault.
      Persino io, nel mio piccolo, ho scritto anni fa un romanzo mitologico, intitolato "Il trono del toro", riguardante la caduta dell'impero minoioco di Creta. Chi fosse interessato, lo può trovare a questo indirizzo http://www.fmboschetto.it/racconti/Il_Trono_del_Toro.pdf
      Grazie e a presto!
      ;-)

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  3. Mi piace passare dal tuo blog Riccardo! :) ogni volta imparo qualcosa di nuovo! :)

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  4. Continuo a leggerti e ad approfondire l'argomento, sto imparando così molte info interessanti. Lovecraft ad esempio lo associavo solo alla fantascienza, grazie a te ho scoperto che rientra in pieno nel fantasy. C'è davvero molto materiale cui attingere se pensiamo alle mitologie della civiltà occidentale!
    L'altra volta dimenticavo di citare proprio le fiabe, un'altra delle mie letture preferite nel genere (conservo ancora una serie di libri splendidamente illustrati che nell'infanzia mi hanno fatto conoscere, oltre a Biancaneve&Co., una miriade di fiabe affascinanti da tutto il mondo).

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    1. Lovecraft scrive sia testi di fantascienza, sia testi di fantasy, sia testi di genere "fantastico". Io ho citato i testi che possono considerarsi fantasy, ma lui ne ha scritti molti altri che non rientrano nel genere.
      Anche io ho conservato molte fiabe, due collane, una era I racconta storie, e l'altra aveva una sigla che faceva "di mille ce n'è, nel mio cuore, di fiabe da narrar".
      ;-)

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    2. Sìì, ho presente anche la musichetta "di mille ce n'è..." :)

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    3. Sai che l'ho vista in una pubblicità proprio stasera: si chiamano "Le fiabe sonore"!

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