Per le Chiese ortodosse orientali, che seguono il calendario giuliano, il Natale cade il 6 gennaio e il 7 gennaio per le Chiese ortodosse slave.
La Chiesa ortodossa bizantina o calcedonese è l'erede della cristianità dell'antico Impero romano d'Oriente, chiamato poi Impero bizantino, e in seguito Ottomano, allora suddivisa negli antichi quattro Patriarcati storici di Gerusalemme, Antiochia, Alessandria e Costantinopoli, senza il quinto, d'Occidente. Essa ritiene che solo al proprio interno, quindi in via esclusiva, sussista la continuità della Chiesa universale fondata da Gesù Cristo (come lo ritiene da parte sua la Chiesa cattolica romana).
Tale Comunità riconosce un primato d'onore alla sede patriarcale di Costantinopoli (autodefinitasi "ecumenica" in un sinodo tenuto a Costantinopoli nel 587,[7][8] dopo l'autopromozione gerarchica nel Concilio di Calcedonia del 451, nonostante le proteste degli altri Patriarcati), dal momento che la principale sede patriarcale, quella di Roma o d'Occidente, alla quale, in base alla tradizione e ai Concili ecumenici tale primato spettava e spetterebbe, dal 1054 non è più in comunione con le 4 antiche sedi patriarcali e le loro affiliazioni orientali.
Le Chiese ortodosse più conosciute sono la Chiesa ortodossa greca e la Chiesa ortodossa russa, riconosciute dal patriarcato ecumenico di Costantinopoli rispettivamente nel 1850 e nel 988. Di queste la seconda è numericamente maggiore. Nel suo complesso, la Chiesa ortodossa, sia euro-orientale sia medio-orientale, ecc., è per dimensioni la terza maggiore confessione cristiana: contando 250 milioni di fedeli in tutto il mondo, anche se in larga prevalenza nei paesi dell'Europa orientale, ora per opera dei fenomeni di immigrazione anche diffusa in Europa e in tutto l'Occidente.
Le Chiese ortodosse orientali sono quelle che, pur riconoscendo i primi tre concili ecumenici, non accettano il quarto (il Concilio di Calcedonia del 451) e seguenti. Alcune sono sorte in territori appartenenti, fino alle conquiste degli arabi nel VII secolo, all'Impero romano: la Chiesa copta (le cui Chiese figlie in Etiopia e Eritrea sono diventate autonome solo nel XX secolo) e la Chiesa siriaca. La Chiesa Armena è sorta invece fuori dell'Impero.
Lista della Chiese ortodosse orientali
Pur essendo legate ad un singolo popolo o a una determinata lingua liturgica, le Chiese ortodosse orientali sono in comunione tra loro. Esse sono:
Chiesa | Popolo | Lingua liturgica | Cristologia |
Chiesa ortodossa siriaca | Area siro-libanese [5] | Siriaco | Monofisismo |
Chiesa apostolica armena | Armenia [6] | Armeno | Miafisismo |
Chiesa ortodossa copta | Egitto | Copto | Miafisismo |
Chiesa ortodossa etiope | Etiopia | Gheez | Miafisismo |
Chiesa ortodossa eritrea | Eritrea | Gheez | Miafisismo |
La Chiesa assira d'Oriente, diffusa in Mesopotamia e Persia, non è in comunione con le Chiese ortodosse orientali. Essa riconosce validi solo i primi due concili ecumenici e professa il Nestorianesimo. Ad essa fa capo una chiesa nestoriana indiana, la Chiesa ortodossa siro-malabarese. Dalla Chiesa assira d'Oriente sono nate due chiese cattoliche: la Chiesa cattolica caldea in Medio Oriente e la Chiesa cattolica siro-malabarese in India.
Nessun commento:
Posta un commento