sabato 8 ottobre 2016

«Le Grand Remplacement», la grande sostituzione dei popoli.

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"Perché ricorrere alla teoria del complotto quando è tutto così palesemente sotto i nostri occhi? Vale per i danni dell’euro, vale per il suicidio politico ed economico dell’Unione Europea ed anche per la sostituzione di popolo in corso. E a dircelo chiaro e tondo è niente meno che il Fondo monetario internazionale.
In un documento nel quale si criticano le politiche di eccessiva austerity, spiegano dall’Fmi, “Il Patto di Stabilità e Crescita dovrebbe consentire un marginale allentamento dei target di bilancio per contemplare i costi dei rifugiati nel breve termine”. Costi che sono esplosi negli ultimi tempi, fino a superare abbondantemente – almeno per l’Italia – il miliardo di euro l’anno. Tanto che, sottolineano sempre dal Fondo monetario, le spese per gli immigrati potranno arrivare fino allo 0,2% del Pil per quelle nazioni più esposte sulla crisi: Austria, Germania, Finlandia e Svezia. Una cifra di tutto rispetto, ma che secondo i tecnici dell’ente rappresenta quasi un investimento.
Secondo i tecnici dell’ente guidato da Christine Lagarde, infatti, i flussi migratori possono aiutare i conti pubblici, “soprattutto nei paesi alle prese con l’invecchiamento della popolazione”. Lo 0,2% del Pil della Germania, per inciso, sono quasi 70 miliardi di dollari, grazie ai quali altro che problema di invecchiamento, caso mai – con politiche mirate al contrasto della denatalità – si rischierebbe perfino il problema opposto. Una soluzione forse troppo impegnativa per i dirigenti dell’Fmi, che valutano più comodo trasferire centinaia di milioni di persone da un posto all’altro con il risultato di depauperare il primo e sostituire tout court il popolo del secondo. Il tutto con la scusa della recessione, dato che i richiedenti asilo “posso stabilizzare il mercato del lavoro e avere un impatto positivo sulla crescita”. Rifugiati o sedicenti tali considerati alla stregua di un fattore produttivo, mancando peraltro totalmente il bersaglio: la crisi economica europa è una crisi di domanda, per cui affrontarla con modifiche dal lato dell’offerta (nuova forza lavoro, dumping salariale, riforme al patto di stabilità) è inutile e, visti i miliardi investiti, persino controproducente. D’altronde, gli ottimi risultati ottenuti dal Fondo monetario – insieme a Ue e Bce – nella gestione della crisi greca parlano già da soli."
Filippo Burla

http://www.imolaoggi.it/2016/09/22/sostituzione-etnica-la-svezia-che-non-esiste-piu/

La Swedish Organizzazione “IM” (Individuell Människohjälp), una ONG globalista con obiettivi comparabili a quelli della “‘Open Society Foundation” di George Soros , ha rilasciato un nuovo video che promuove apertamente e celebra il genocidio e la sostituzione etnica degli svedesi nel loro stesso paese. Nella pubblicità agghiacciante, che sembra arrivare dritta una da distopico film di fantascienza, ai cittadini svedesi viene detto di accettare il “cambiamento irreversibile” del loro paese e viene richiesto di integrarsi nel “nuovo paese” plasmato da un’immigrazione di massa senza restrizioni dai paesi del terzo mondo.
La scena di apertura dice tutto: “Non si può tornare indietro – La Svezia non sarà mai piu’ quella di una volta”. Accompagnato da una musica rilassante, l’annuncio promuove essenzialmente il genocidio etnico degli svedesi affermando che i “vecchi svedesi ” devono fare posto a “una nuova generazione di svedesi”, frase che è una diretta violazione della Convenzione sul genocidio delle Nazioni Unite del 1948, l’articolo II:
Il genocidio è definito come:
… Uno qualsiasi dei seguenti atti commessi nell’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:
(C) sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;
(D) misure miranti a prevenire le nascite all’interno del gruppo;
(E) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro gruppo.
Gli svedesi nativi presumibilmente devono imparare a “integrarsi” in “The New Country (nel nuovo paese)”, vale a dire un’utopia multiculturale.
Gli Svedesi etnici non hanno più il diritto di rivendicare che sono svedesi, secondo l’annuncio. Tutti nel mondo possono essere svedesi, “non importa il luogo di nascita, non importa la razza”.
Questo è in diretta violazione dei punti 1, 2, 4, 7 e 9 se 12 dei “12 modi per nascondere un genocidio“, come specificato da Genocide Watch presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti:
1. Mettere in dubbio e ridurre al minimo le statistiche.
Centinaia di migliaia di giovani, africani e arabi maschi si sono riversati in un piccolo paese di soli 8 milioni di abitanti, alterando gravemente il rapporto femmine-maschio nei gruppi di età più giovane. Ovviamente questo non è nulla di cui preoccuparsi, in quanto aumenta solo la “diversità”.
2. Attaccare le motivazioni di chi dice la verità.
Chiunque menziona il genocidio etnico degli svedesi viene accusato di essere razzista, xenofobo, islamofobo sessista e nazista che diffonde espressioni di odio.
4. sottolineare l’estraneità delle vittime.
I bianchi sono responsabili della maggior parte del male del mondo. La civiltà occidentale è la ragione della disuguaglianza e di tutte le cose orribili che accadono in tutto il mondo. L’immigrazione di massa e la loro estinzione è la loro redenzione.
7. Evitare di inimicarsi gli autori dei genocidi
Chiunque  menzioni le ONG come la Open Society Foundations e i loro finanziatori principalmente ebrei come George Soros è un razzista anti-semita.
8. giustificare il rifiuto a favore degli interessi economici attuali.
L’immigrazione di massa  è l’unica soluzione alla crisi demografica. Bassi tassi di natalità degli svedesi etnici possono essere compensati attraverso l’immigrazione di massa.
9. sostenere che le vittime stanno ricevendo un buon trattamento,
La Svezia è un paese ricco! Nessuno sta dicendo che non ci possono essere ancora alcuni svedesi etnici! Gli Svedesi possono ancora essere svedesi, ma devono adattarsi alle nuove tradizioni musulmane!
10. rivendicazione che quel che accade non puo’ essere definito genocidio.
E’ il punto più importante. Chiunque menzioni la violazione della Convenzione sul genocidio delle Nazioni Unite viene ritenuto un teorico della cospirazione.
11. Colpa delle vittime.
Gli svedesi sono razzisti, responsabili per la schiavitù, opprimono le minoranze, sfruttano i lavoratori del 3° mondo e non sono abbastanza tolleranti. La loro cultura è razzista e odiosa. Essi meritano di essere sostituiti.
12. affermare che la pace e la riconciliazione sono più importanti che incolpare le persone per genocidio
Aiutare le persone bisognose è più importante! La pace mondiale può essere raggiunta solo quando i popoli europei saranno sostituiti da un mix multiculturale, privo delle rispettive identità nazionali.
Secondo l’annuncio, il pezzo di terra chiamato “Svezia” è semplicemente uno “spazio sicuro per le persone in cerca di rifugio” (sic!).
Poiché i “vecchi svedesi” sono in via di estinzione a causa di bassi tassi di natalità e le famiglie fuggono da quella nave che affonda che è la Svezia socialista, gli svedesi etnici rimanenti devono essere “tolleranti” e imparare a “convivere” con la visione della futura Svezia – abitata interamente da immigrati del 3° mondo.
Campagne pubblicitarie di manipolazione, che dicono che i nativi dei paesi europei devono accettare i costumi dei migranti, non sono una novità. Alla TV tedesca, gli annunci che incoraggiano le giovani ragazze tedesche a indossare l’hijab sono solo un assaggio della follia dei media di Stato controllati.

Uno dei principali fautori della "sostituzione dei popoli" è il finanziere George Soros.

Ho già accennato a qualcuna delle peculiarità psicologiche di Soros; come i suoi modi narcisisti quando sembra assumere un tono regale e dice “noi”. Atteggiamento che stabilisce bene le distanze quando parla de “Il nostro fallimento collettivo nello sviluppare e attuare politiche efficaci”. Se vuol farci credere che parla come governo, dobbiamo ricordarci che Soros non è mai stato eletto in nessuna nazione.

Ma questo non gli impedisce, tuttavia, di immischiarsi nei nostri affari interni e dare il proprio sostegno a insurrezioni, come le cosiddette rivoluzioni colorate,  in Georgia e Ucraina, o alimentare il caos con il  BLM negli Stati Uniti.

Come si sa ha anche attaccato la sterlina inglese, guadagnandoci un miliardo di dollari.

Soros vuole far sentire il lettore dalla sua parte usando il  “noi”. Ma NOI non siamo inclusi (nel suo mondo); stiamo semplicemente ascoltando quello che ci dice dovrà succedere.

Poi scrive dei “benefici provati  che potrebbe portare una maggior integrazione”. Questo è quasi un enigma di retorica; lui ed i suoi avvocati si aspettano – non senza ragione – che la maggior parte dei lettori interpreteranno, secondo le proprie ragioni, quello che viene scritto. Parla di prova, ma non dà nessuna prova di quello che dice – e questa è una grave omissione,  visto che ci si aspetta che tutto il nostro futuro culturale ed economico si basi sulle sue sole affermazioni.

Molti paesi, tra cui il Giappone, la Cina, UAE, Israele e Singapore, sono estremamente attenti nel concedere la cittadinanza. Se i benefici di cui parla Soros fossero “provati”, sicuramente, anche questi paesi sarebbero dalla sua parte

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