sabato 15 ottobre 2016

La Terza Guerra Mondiale

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La terza guerra mondiale è un'ipotesi storica di conflitto mondiale esaminata e presentata dai mass media in più occasioni, già a partire dal periodo immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale, a causa della Guerra fredda. È un tema spesso dibattuto da giornalisti, scienziati e politici ed è stato trattato, oppure è presente come antefatto, in molte opere di fantascienza apocalittica e post apocalittica, oltre ad essere stata oggetto di studi e pianificazioni sui possibili scenari da parte delle autorità militari e civili.
Il termine viene spesso associato all'utilizzo di un qualche tipo di arma di distruzione di massa, come armi nucleariarmi chimiche o biologiche.
Nella seconda metà del XX secolo si considerò che il confronto militare tra le due superpotenze poneva a rischio la pace mondiale, nei momenti particolari durante la guerra fredda che videro l'acuirsi del confronto tra i due blocchi controllati rispettivamente da Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica
Dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica, nel 1991, la locuzione è stata spesso ripresa per vari conflitti e crisi mondiali che hanno visto contrapposti gli schieramenti capeggiati dagli Usa e quelli capeggiati dalla Federazione Russa, guidata da Vladimir Putin..
Recentemente Papa Francesco, nel 2014, riferendosi a vari conflitti in corso nel mondo (guerra civile sirianacrisi della Crimea del 2014, la guerra dell'Ucraina orientale, guerra degli islamisti in Iraq e in Africa, il tutto in una situazione di crisi economica e proteste globali) e le operazioni militari in Afghanistan ha dichiarato che, a suo parere, il mondo è già entrato nella terza guerra mondiale.Dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, in un'intervista al direttore di Tv2000 il Papa ha nuovamente affermato che il mondo si trova in una guerra mondiale spezzettata.
Attualmente i fronti geopolitici che stanno portando ad una sempre più grave tensione tra gli Stati Uniti e la Russia sono: 
1) La Siria, dove la Russia è intervenuta per sostenere il governo del presidente Assad contro i terroristi dell'Isis e di altri gruppi islamisti sostenuti dagli Usa, dalla Turchia. dall'Arabia Saudita e dal Qatar. Controverso è il rapporto tra la Russia e la Turchia, che, pur essendo militarmente schierate su fronti opposti, si trovano nella necessità di collaborare a livello economico. La svolta filo-russa di Erdogan, dopo il fallito golpe sostenuto dagli occidentali, ha complicato ulteriormente la situazione della polveriera siriana.

2) L'Ucraina, nelle due regioni secessioniste della Crimea e del Donbass. Riguardo alla Crimea, che ora fa parte integrante della Federazione Russa, gli Stati Uniti si sono opposti fin dall'inizio alla secessione dall'Ucraina e all'annessione alla Russia. Il 15 maggio 2014 si è votato il referendum per l'annessione alla Russia da parte della Repubblica autonoma di Crimea. L'affluenza è stata di 1.548.197 votanti su 1.839.466 aventi diritto, pari all'84,2%. Il quorum di validità del referendum, fissato al 50%, è stato dunque superato, ma la legittimità del referendum è contestata da parte della comunità internazionale, sia sul piano del diritto internazionale, sia sul piano del diritto costituzionale interno.Tra le organizzazioni che l'hanno dichiarato illegittimo, vi è l'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa), l'Unione europea, dagli Stati Uniti d'America e dalla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa.
Gli Usa, l'Ue e i loro alleati hanno varato una serie di sanzioni economiche contro la Russia, dichiarando che l'embargo sarebbe durato fino a quando la Crimea avesse continuato a far parte della Federazione Russa e non fosse tornata a far parte dell'Ucraina.
Putin e la grande maggioranza della popolazione della Crimea non hanno nessuna intenzione di recedere.
L'Onu si è divisa. Ci sono alcuni Stati membri delle Nazioni Unite che riconoscono l'indipendenza della Repubblica di Crimea dall'Ucraina e l'annessione russa:
Vi sono anche Stati non membri delle Nazioni Unite che riconoscono l'indipendenza della Repubblica di Crimea dall'Ucraina e l'annessione russa:

La situazione nel Donbass è invece quella di una costante guerriglia. Se da un lato gli Usa e l'Ue accusano la Russia di appoggiare in ambito militare i ribelli dell'est dell'Ucraina contribuendo a fomentare le rivolte, la Russia ribadisce le violazioni da parte da quello che definisce come illegittimo governo di Kiev nel sopprimere le rivolte con la violenza, non curandosi dei diritti umani e bombardando i civili nella parte russofona del paese senza fare nulla per distendere la tensione. 

3) Ai confini della Lettonia e dei Paesi Baltici si stanno concentrando truppe e armamenti della Nato, compreso un contingente italiano. La Russia, che si è sempre opposta all'ingresso di paesi ex sovietici nella Nato, ha ritenuto provocatoria questa operazione di accerchiamento militare (comprendente anche l'Ucraina e alcuni paesi dell'ex Patto di Varsavia) che sta avvenendo "nel cortile sotto casa". Come risposta diversi Iskander-M sono stati posizionati intorno a Kaliningrad (l'antica Koenigsberg prussiana) nella enclave baltica della Russia, puntati sull’Europa, e nell’area sono stati effettuati diversi voli dei bombardieri russi. A comunicare la notizia è stato lo stesso ministero della Difesa sostenendo, però, che la manovra rientra in “esercitazioni di routine” che prevedono l’uso di tali missili. “Queste unità missilistiche sono state schierate più di una volta (nella regione di Kaliningrad) e lo saranno ancora come parte di una esercitazione militare delle forze armate russe”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. Il generale ha inoltre affermato che uno dei missili è stato “volutamente esposto alla vista di un satellite spia americano”.

Riportiamo di seguito, su questi argomenti, un articolo di Peter Koenig, analista economico e geopolitico. E’ stato dipendente della Banca Mondiale e ha lavorato molto in tutto il mondo nei settori dell’ambiente e delle risorse idriche. Scrive regolarmente per Global Research, ICH, RT, the Voice of Russia (ora RIA Novosti), The Vineyard of The Saker Blog, e altri siti Internet. E’ autore di Implosione – un thriller economico su guerra, distruzione ambientale e avidità aziendale – finzione basata su fatti reali e 30 anni di esperienza di Banca Mondiale.
Washington è determinata a scatenare una guerra contro la Russia. Fa tutto parte del PNAC (Plan for a New American Century, Piano per un Nuovo Secolo Americano) per dominare il mondo. Dopo la Russia, la Cina dovrebbe seguirla. Questo è il piano. La Cina è circondata, ora, mentre ne parliamo. Non importa che Russia e Cina abbiano di recente concluso un patto, una stretta alleanza finanziaria e militare – quasi impossibile da sconfiggere.

A meno che – e qui sta il nocciolo della questione – a meno che Washington non inizi una guerra nucleare totale, distruggendo il pianeta, incluso se stessa – ma soprattutto l’Europa.

Dei 28 Paesi membri della NATO, 26 sono in Europa, di cui 12 in Europa orientale, Paesi che erano il “cortile di casa” della ex Unione Sovietica. E tutto ciò è accaduto nonostante la promessa di Washington, al momento della caduta del Muro di Berlino, di non di espandere la NATO verso est. Una menzogna e un vero affronto verso la Russia.

Questa provocazione è aggravata oggi dall’ulteriore rafforzamento delle basi NATO in Polonia e Lettonia da parte statunitense, e dalla considerazione che la NATO dà alla richiesta urgente dell’Ucraina – o meglio, dei teppisti nazisti di Kiev insediati da Washington – di protezione della NATO e di diventare Paese membro, non appena possibile.

Immaginate, la NATO alle porte di Mosca. Il Cremlino dovrebbe sottomettersi e accettarlo? Difficile. E con basi NATO in 26 Paesi europei – indovinate un po’ – quale sarebbe il centro logico del prossimo teatro di guerra?

I tirapiedi di Obama non ci arrivano? – I vassalli non hanno cervello? O i leader codardi (sic) scapperebbero in Florida, mentre i loro popoli vengono inceneriti? – Sveglia, Europa ! Svegliati! – Cittadini europei, riprendetevi i vostri Paesi dalle marionette neoliberali, dai vostri leaders vigliacchi senza cervello e spina dorsale.

L’Occidente, guidato dall’Imperatore nudo, sta conducendo una guerra contro la Russia su diversi fronti: implacabile propaganda russofoba e anti-Putin da parte degli MSM Anglo-Sionisti; armando ed equipaggiando i criminali di guerra di Kiev, che ha portato al massacro di almeno 5.000 abitanti del Donbass, la maggior parte dei quali civili, donne e bambini, e più di un milione di profughi rifugiati in Russia; operazioni sotto falsa bandiera ispirate dalla CIA, come l’abbattimento del volo MH17 della Malaysian Air da parte dell’aviazione di Kiev, uccidendo 298 persone; una salva di innumerevoli sanzioni economiche, nonostante danneggino più l’Europa che la Russia; e una guerra valutaria, con una caduta calcolata del rublo, in combinazione con un crollo artificiale dei prezzi del petrolio, ottenuto cospirando per la sovrapproduzione con i clown sauditi: una pugnalata non solo alla Russia, ma anche alle altre economie che rifiutano di piegarsi a Washington, come l’Iran e il Venezuela.

La Russia sta prendendo tutto con calma. Vladimir Putin è un eccellente giocatore di scacchi, in grado di spiazzare l’Occidente ad ogni mossa. Oltre alle grandi riserve in valuta estera della Russia – stimate in quasi mezzo trilione di dollari equivalenti – Ms. Elvira Nabiullina, presidente della Banca Centrale di Russia, ha stipulato un accordo di currency swap con la Cina, mettendo le loro economie combinate, che costituiscono circa il 27% del PIL mondiale (stima 2014: 85 trilioni di dollari) contro le aggressioni economiche occidentali.

Pochi giorni fa la Banca Centrale russa ha iniziato il riacquisto di rubli svalutati e declassati con le sue riserve di valuta estera in eccesso. La valuta russa ha guadagnato il 10 % solo il 17 dicembre, ultimo giorno di contrattazione prima del fine settimana. Con la caduta del rublo, azionisti stranieri di società russe, soprattutto in Europa e Stati Uniti, temevano le perdite dovute al crollo del rublo. Hanno quindi ceduto le loro quote – che la Russia ha rapidamente rimpatriato, e in tal modo non solo è tornata in possesso delle partecipazioni estere nel mercato russo, ma ne ha anche incassato i dividendi. Secondo alcune fonti (Spiegel Online), solo con questa mossa la Russia ha guadagnato circa 20 miliardi di dollari.

Apparentemente la guerra economica e di propaganda la sta vincendo la Russia. Anche sul fronte politico le cose si stanno sgretolando per l’Occidente. Il governo ungherese, membro dell’UE e della NATO, ha appena dichiarato un’alleanza con la Russia contro Washington. La Turchia, un tempo candidata ad entrare nell’UE, è disgustata dell’Europa e punta invece a diventare membro della SCO (Shanghai Cooperation Organization, Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione).
La Turchia è un membro strategico della NATO. Altri seguiranno il suo esempio, dal momento che sempre più stanno scoprendo la nudità dell’Imperatore e la sua malignità?

I veli stanno cadendo. Uno dopo l’altro. Cosiddetti alleati dell’Impero sono cauti da tempo. Timorosi di “sanzioni”, o peggio, di un possibile intervento della spietata macchina di morte, hanno annuito e collaborato. Ma, come vedono possibile l’implosione della bestia, hanno sempre più il coraggio di saltar giù dalla nave.

Europa – stai in guardia! Il centro della prossima guerra potrebbe di nuovo essere l’Europa. Una bestia morente non conosce pietà. Distrugge l’universo e se stessa piuttosto che lasciare sopravvissuti. A meno che i suoi tentacoli velenosi non vengano paralizzati: dall’isolamento economico; abbandonando il dollaro; facendo diventare irrilevante e obsoleta questa moneta senza valore. Una volta per tutte.

Europa – non è troppo tardi! Il vostro futuro economico è nella vostra indipendenza; in un’alleanza di voi, l’Europa, una coalizione di nazioni sovrane, con l’Est – un’alleanza con l’annunciata nuova Via della Seta. L’offerta della scorsa primavera del signor Xi Jinping alla signora Merkel è ancora valida. Il pensiero neoliberista è pensiero a breve termine. Profitto immediato per debito immediato.

Europa, prendi l’iniziativa. Staccati dal sistema corrotto del dollaro, un casinò che genera debiti. Un nuovo sistema monetario basato su rublo e yuan è in divenire. E presto potrebbe estendersi ad altre valute dei BRICS – e, chissà, forse all’Euro? – I nostri figli, nipoti e i loro figli meritano un futuro di pace, armonia e benessere.




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