















Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
SPEZZATO INFORMALE
È la divisa per eccellenza di chi pur vestendo chic lo fa ostentando una disinvoltura nonchalante, di chi osa abbinare due capi volutamente differenti, sicuro di riuscire nell’impresa. La regola d’oro, dunque, pare sia di spezzare in modo molto sicuro: differenziare in modo marcato sia i tessuti, sia l’abbinamento cromatico, senza lasciarsi tentare da richiami “rassicuranti” tra giacca e pantalone, da pendant troppo evidentemente studiati, dunque artificiosi.Il messaggio celato tra le righe è una mescolanza fatta di malinconica affezione a capi comodi e di qualità, difficili da eliminare dal proprio guardaroba, unita a estro e sicurezza nell’abbinamento originale dei capi. Per appuntamenti formali da giorno si può scegliere tra colori chiari come quelli dei pantaloni brith chino di J Brand, dal taglio classico in cotone con battitacco a vista, che si abbinano armoniosamente a una palette modulata nei toni sabbia, kaki e verde spento, come nella polo proposta da Lacoste. Gli accessori vanno scelti nella medesima famiglia di colori, dalla cintura sportiva tipo Hermès, orlata di color verde oliva, alla scarpa, bicolor, con doppia fibbia in camoscio e nabuk che unisce il deciso testa di moro al pallido avorio, come nella stringata proposta da Santoni.
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GRIGIO FORMALE
La “mezza tinta” per eccellenza, il grigio, che sembra permettere infinite varietà di sfumature, non a caso si presta a una scelta molto ampia di definizioni linguistiche, dal fumo di Londra all’antracite, al perla, solo per citare alcune nuance famose del lungo elenco. Il codice cromatico, anche nell’abbigliamento, va sempre regolato in base ad alcune convenzioni in uso, non solo affidandosi all’estro personale; il grigio oggi, per esempio, è associato al concetto di “moderatamente colorato”, quindi sinonimo di ricchezza e, ça va sans dire, sobrietà. Scelta ideale per occasioni business, di giorno o di sera basterà giocare sulle sfumature e sugli accessori per rendere l’insieme più o meno formale. Una camicia bianca classica come quella di Ermenegildo Zegna, indossata con una cravatta in seta regimental – classico accessorio di derivazione anglosassone, a righe oblique, immancabile nelle divise formali – come quella bicolore proposta da Hackett London, bastano per sostenere un abito formale scelto tra grigi desaturati. Un occhiale da sole, ovviamente solo per il giorno, dalla montatura solida e decisa con angoli accentuati come quella di Giorgio Armani, completa l’ensemble insieme alla raffinatissima stringata in vitello e bufalo intrecciato con fondo in cuoio proposta da Alberto Guardiani.
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BLU ELEGANTE
Definito dallo storico e antropologo, Michel Pastoureau, come il colore “più giudizioso di tutti”, il blu è indubbiamente il colore preferito nei paesi occidentali, proprio per la sua capacità di raccogliere consensi da ogni parte, senza dividere le folle. Colore docile e misurato, non è mai sbagliato in occasioni formali soprattutto se si tratta di tessuti leggeri, come nel look proposto da Carlo Pignatelli. Di giorno ma anche all’imbrunire, una camicia bianca in popeline come quella proposta da Hugo Boss, indossata sotto un abito blu, trasmetterà sempre la sensazione di freschezza e sicurezza. La giacca può essere blu fermo o leggermente lavorato, a seconda del tessuto, a trama o a piccoli scacchi optical, come quella a due bottoni di Luigi Bianchi Mantova, mentre l’abbinamento con cravatta e gilet va scelto in accordo con l’ufficialità delle occasioni. Talvolta potrebbe bastare una pochette bianca o blu a pois bianchi come quella di Pal Zileri a garantire l’etichetta. Per mantenere accesa la dialettica o il contrappunto tra formale e informale, si può scegliere un mocassino sfoderato con fascetta in vitello, delavato a mano, con suola in cuoio come quello di F.lli Rossetti.
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MARRONE URBAN
Unisci il nero all’arancione e otterrai il marrone. Colore presente in natura, la mezza tinta dalle svariate sfumature, dal nocciola al testa di moro, può assumere significati differenti a seconda degli accostamenti e permettere un look elegantissimo, quanto a volte stilisticamente poco efficace.Pur combinando un outfit improntato agli “umili” colori della terra, si può ottenere un completo perfetto per occasioni “urbane”, quando ci si può permettere di vestire colorazioni che esulano dalla palette istituzionale dei grigi e dei neri. Un raffinato abito destrutturato due bottoni in shantung nei toni scuri del moka come quello diCorneliani, si completa con camicia bianca e cravatta in seta a righe sottile o a fitte fantasie come nelle proposte in seta diSalvatore Ferragamo nei toni del verde, e come nel look di Daks. Ci si stacca invece volutamente dalle nuance dell’abito con la stringata marrone chiaro, da portare esclusivamente nei mesi estivi, a patto che sia impeccabile come quella di Church’s, mentre con la cintura si opta per un modello semplice, color testa di moro con fibbia argento, come quella diMassimo Dutti.
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