martedì 13 maggio 2014

Olsen Twins style: lo stile delle gemelle Olsen




Ashley (bionda) e Mary-Kate (color tiziano) Olsen





File:Ashley Mary-Kate Olsen 2011 Shankbone.jpg

Mary-Kate Olsen e Ashley Fuller Olsen (Sherman Oaks13 giugno 1986) sono due attricistiliste e imprenditrici statunitensi gemelle.
Le due gemelle statunitensi sono apparse in televisione e al cinema sin dall'infanzia. Da allora hanno acquisito una certa notorietà anche all'estero, grazie a numerosi programmi televisivi, film, interviste e pubblicità nei quali appaiono sempre insieme.


Molto diverse caratterialmente, Ashley e Mary-Kate Olsen sono nate a Sherman Oaks (CA) il 13 giugno del 1986 da David Olsen e Jarnette Fuller. Attrici fin da piccole, hanno iniziato la carriera cinematografica a un anno "recitando" nella serie Gli amici di papà nella parte di Michelle Tanner. Nel 2004 Mary-Kate e Ashley hanno annunciato che si sarebbero iscritte al college, esprimendo la loro soddisfazione per la celebrità ottenuta prima dell'età universitaria. Le Olsen hanno studiato entrambe alla "New York University" fino a quando Mary-Kate ha deciso di ritirarsi per tornare nel 2005 in California. Mary-Kate ha deciso così di vivere sulla costa occidentale degli USA per seguire meglio la sua carriera con la DualStar. Le due sorelle hanno intrapreso, inoltre, una carriera nell'ambito della moda. Hanno infatti creato ben due linee di moda nelle stagioni 2006/2007. Mary Kate e Ashley hanno chiarito che il nome della loro seconda linea di moda non si riferisce ai nomi dei rispettivi fratello (James) e sorella (Elizabeth). Nel 2012 hanno vinto i Council of Fashion Designer of Americameglio conosciuti come CFDA , come migliori stiliste dell'anno .

Filmografia





Film-TV




Serie televisive



Fama e gossip

  • Le sorelle Olsen hanno una stella sulla "Hollywood Walk of Fame" dal 29 aprile 2004. Sono al momento le più giovani a ricevere un simile riconoscimento.
  • Secondo alcuni giornali il loro patrimonio è stimato in 150 milioni di dollari a testa.
  • Le gemelle sono state nominate da una compagnia pubblicitaria come le "Most Powerful Young Women in Hollywood" (le giovani donne più potenti di Hollywood)[1].
  • Il loro padre ha origini norvegesi, precisamente di Oslo mentre la madre ha origini italiane di Roma emigrati poi negli Stati Uniti.
  • Hanno una sorella minore, Elizabeth Olsen, la quale ha seguito le loro stesse orme. Hanno anche due fratellastri, Taylor e Jake, figli che il padre ha avuto in seconde nozze con Martha Mackenzie-Olsen.
  • Mary-Kate ha sofferto di anoressia e dipendenza da cocaina, ed è riuscita ad uscirne con l'aiuto della sorella.
  • Entrambe sono fumatrici dal 2003, anno in cui venne ufficializzato da notizie e foto riportate da riviste di teenagers e gossip.
  • La rivista statunitense di economia e finanza Forbes, ha pubblicato la classifica dei 20 ragazzi sotto i 25 anni con i più alti redditi nel 2006 (Top 20 under 25). Le gemelle Olsen sono classificate quinte, con 17 milioni di dollari a testa (circa 11,6 milioni di ).
  • Nel film Due gemelle a Parigi le gemelle Olsen hanno dato i loro primi baci cinematografici[2].
  • Mary-Kate è stata una grande amica dell'attore Heath Ledger scomparso nel gennaio del 2008; infatti alcuni sostengono che sia stata proprio lei la prima a sapere della morte del giovane attore australiano e che non abbia testimoniato sulla sua morte.



 

Mary Kate


Ashley


Twin





Golden deluxe style
















Interni di lusso








La villa di Versace a Miami



















Paesaggi e scenari

























Come funziona il sistema sanitario?



Il Servizio Sanitario Nazionale (in acronimo SSN), nell'ordinamento giuridico italiano, identifica il complesso delle funzioni, delle attività e dei servizi assistenziali svolti dai servizi sanitari regionali, dagli enti e istituzioni di rilievo nazionale e dallo Stato, volte a garantire l'assistenza sanitaria ovvero la tutela o salvaguardia della salute dei cittadini, come diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività, nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana.

Struttura

Il Servizio sanitario nazionale non è dunque un'unica amministrazione, ma un insieme di enti ed organi che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di tutela della salute dei cittadini. Lo compongono infatti:
  • il Ministero della Salute, che coordina il piano sanitario nazionale, ferme le competenze costituzionalmente garantite delle Regioni;
ed una serie di enti e organi a livello nazionale, quali:

Servizi sanitari regionali

Finanziamento

Il finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale trova le proprie fonti in:
  • entrate proprie convenzionali e ricavi delle aziende sanitarie;
  • compartecipazione da parte delle regioni a statuto speciale;
  • IRAP, Imposta Regionale Attività Produttive;
  • IRPEF, Imposte di Reddito sulle Persone Fisiche.
Il 97,95% delle risorse stanziate viene dedicato ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero, i servizi e le prestazioni standard che il Servizio Sanitario Nazionale deve assicurare ad ogni cittadino, in maniera gratuita o compartecipata attraverso le risorse acquisite con il sistema fiscale.
I LEA sono ridistribuiti a loro volta destinando il:
  • 5% alla prevenzione verso la collettività ed il singolo;
  • 45% all'assistenza ospedaliera;
  • 50% ai distretti presenti sul territorio.
Tra le Regioni e le Province autonome, i LEA vengono ripartiti per quota capitaria differenziata pesata, ovvero secondo alcuni criteri che prendono in considerazione l'età, il sesso, il livello di assistenza riguardanti i cittadini residenti, i tassi di mortalità, gli indicatori territoriali epidemiologici.
Ciascuna Ulss viene finanziata dalla regione di appartenenza con il Fondo Sanitario Regionale attraverso la quota capitaria. Per livelli assistenziali superiori a quelli previsti dal Piano Sanitario Nazionale, ogni Regione deve impiegare proprie risorse con le quali si dovranno andare a coprire anche eventuali disavanzi sanitari di gestione delle aziende.
I sistemi di finanziamento si differenziano tra Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere, infatti:
  • nelle ASL
    • finanziamento a funzione, per costi di attività particolari
    • quota capitaria;
  • nelle AO
    • finanziamento a prestazione, per prestazioni ospedaliere e specialistiche;
    • finanziamento a funzione;
    • entrate proprie.
La dotazione per il 2012 del Fondo Servizio Sanitario Nazionale è stata ridotta dalla Legge 135/12 da 108.78 miliardi a 107.96 miliardi, di cui 105.06 per il finanziamento dei LEA, da ripartire tra le 20 regioni italiane. La delibera del Cipe è stata pubblicata il 26 aprile 2013 sulla Gazzetta Ufficiale.
La compartecipazione dei cittadini italiani alla spesa sanitaria nazionale (ovvero i ticket da loro pagati) è pari ad un importo di 4.4 miliardi di euro (4 nel 2011), di cui 2 miliardi per l'acquisto di farmaci, 755 milioni per i ticket corrisposti per visite ed esami fatti nelle strutture private ma convenzionate con il SSN e 1.5 miliardi per ticket per prestazioni in ambulatori e ospedali pubblici, e per accessi al Pronto Soccorso e visite specialistiche.

Programmazione sanitaria

Il Servizio sanitario nazionale è caratterizzato da un sistema di "programmazione sanitaria" che si articola:
  • nel Piano sanitario nazionale;
  • nei piani sanitari regionali.
Il "Piano sanitario nazionale" ha durata triennale (anche se può essere modificato nel corso del triennio) ed è adottato dal Governo, su proposta del Ministero della Salute sentite le commissioni parlamentari competenti, nonché le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative, tenendo conto delle proposte trasmesse dalle regioni.
Esso indica:
  • le aree prioritarie di intervento, anche ai fini di una progressiva riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali nei confronti della salute;
  • i livelli essenziali di assistenza sanitaria da assicurare per il triennio di validità del Piano;
  • la quota capitaria di finanziamento assicurata alle regioni per ciascun anno di validità del Piano e la sua disaggregazione per livelli di assistenza;
  • gli indirizzi finalizzati a orientare il Servizio sanitario nazionale verso il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza, anche attraverso la realizzazione di progetti di interesse sovra regionale;
  • i progetti-obiettivo, da realizzare anche mediante l'integrazione funzionale e operativa dei servizi sanitari e dei servizi socio-assistenziali degli enti locali;
  • le finalità generali e i settori principali della ricerca biomedica e sanitaria, prevedendo altresì il relativo programma di ricerca;
  • le esigenze relative alla formazione di base e gli indirizzi relativi alla formazione continua del personale, nonché al fabbisogno e alla valorizzazione delle risorse umane;
  • le linee guida e i relativi percorsi diagnostico-terapeutici allo scopo di favorire, all'interno di ciascuna struttura sanitaria, lo sviluppo di modalità sistematiche di revisione e valutazione della pratica clinica e assistenziale e di assicurare l'applicazione dei livelli essenziali di assistenza;
  • i criteri e gli indicatori per la verifica dei livelli di assistenza assicurati in rapporto a quelli previsti.
Il "piano sanitario regionale" rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale anche in riferimento agli obiettivi del Piano sanitario nazionale. Le regioni, entro centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale, adottano o adeguano i piani sanitari regionali.

Distretto sanitario

Il Distretto Sanitario, o "distretto socio sanitario" è la struttura territoriale deputata all'erogazione delle cure primarie attraverso i medici di libera scelta e la gestione a livello locale delle domande di prestazioni specialistiche e di diagnostica, nonché delle domande di prestazioni ospedaliere in regime ambulatoriale e di ricovero. Il sistema delle cure primarie a livello territoriale comprende i servizi e le prestazioni dell'assistenza primaria e specialistica, consultoriale, domiciliare e semiresidenziale. Il Distretto svolge quindi un ruolo chiave anche per allargare o restringere l'offerta di servizi e per integrare le esigenze dei diversi soggetti che concorrono alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e delle disabilità, ai servizi sociali e socio-sanitari.
I Distretti Socio-Sanitari assicurano: - medico di famiglia e pediatra - accesso a esami e prestazioni specialistiche in ambulatori, poliambulatori e ospedali - emergenza sanitaria: guardia medica e raccordo con 118 e pronto soccorso - prevenzione: vaccinazioni, informazione e screening - tutela della salute: ambiente, alimenti, lavoro, veterinaria - assistenza farmaceutica - assistenza riabilitativa e protesica - assistenza domiciliare - acceso all'assistenza ospedaliera - acceso all'assistenza residenziale e semi-residenziale - consultori per l'infanzia, la maternità e la famiglia - informazione e assistenza amministrativa per l'utilizzo dei vari servizi sanitari e socio sanitari

La teoria dei 5 fattori della personalità

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La teoria dei Big Five di McCrae e Costa, tra la moltitudine di modelli incentrati su un approccio nomotetico allo studio della personalità, risulta uno dei più condivisi e testati, sia a livello teorico che empirico.
La teoria dei Big Five consta di cinque dimensioni, emerse in numerosi contesti linguistici e culturali quali ItaliaStati UnitiGermaniaOlandaGiapponeFilippineTaiwan, mentre altri studi evidenziano come questi non emergano in paesi come la Cina. Lo strumento di misurazione validato da Costa e McCrae è il NEO-PI, nel quale i Big Five sono chiamati: Estroversione, Gradevolezza, Coscienziosità, Nevroticismo, Apertura all'esperienza.
Nel contesto italiano sono stati sviluppati diversi strumenti per la misurazione dei Big Five: il più rilevante per diffusione è il "Big Five Questionnaire", che è stato tradotto successivamente in altre lingue e trova largo impiego nelle procedure di selezione del personale.
Questi tratti di personalità sono definiti nella versione italiana dello strumento di misura come:
  • Estroversione / Introversione
  • Socievolezza / Ostilità
  • Coscienziosità / Irresponsabilità
  • Stabilità emotiva / Instabilità emotiva
  • Apertura mentale / Chiusura mentale
Per gli autori della versione italiana , ognuna di queste cinque dimensioni è costituita di due sottodimensioni che vengono così definite:
Sottodimensioni dell'Estroversione:
  • Dinamismo
  • Dominanza
Sottodimensioni dell'Amicalità:
  • Cooperatività/Empatia
  • Cordialità/Atteggiamento amichevole
Sottodimensioni della Coscienziosità:
  • Scrupolosità
  • Perseveranza
Sottodimensioni della Stabilità Emotiva:
  • Controllo delle emozioni
  • Controllo degli impulsi
Sottodimensioni della Apertura Mentale:
  • Apertura alla cultura
  • Apertura all'esperienza

Albero genealogico della famiglia imperiale giapponese

Il dominio dell'Impero d'Austria e degli Asburgo-Lorena sull'Italia dopo il congresso di Vienna



Dopo il congresso di Vienna, grazie all'abilità del principe Metternich, la famiglia dell'imperatore d'Austria Francesco I d'Asburgo-Lorena si ritrovò a controllare, direttamente o indirettamente, anche la penisola italiana. Il regno Lombardo-Veneto venne direttamente annesso all'Impero austriaco e quindi il sovrano ne fu lo stesso Francesco I. Il Ducato di Parma fu assegnato a Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, figlia dell'imperatrore Francesco I e seconda moglie di Napoleone Bonaparte, esiliato a Sant'Elena. Il Ducato di Modena era retto dagli Asburgo-Este e il Granducato di Toscana era governato da un fratello dell'imperatore, il granduca Ferinando. Il Regno delle Due Sicilie aveva come sovrana Maria Carolina, sorella di Maria Antonietta e zia dell'imperatore Francesco.