sabato 3 gennaio 2015

Altezza dei personaggi de "Lo Hobbit"

Altezza dei personaggi di Game of Thrones

Utensili dei tempi dei nostri bisnonni

Hogwarts e i suoi modelli





Tutti i castelli in stile neogotico che ho passato in rassegna nelle ultime settimane possono aver offerto degli spunti per il castello di Hogwarts, in cui sono ambientati i romanzi di J.K.Rawling e la serie di Harry Potter.




























Pare comunque che la location vera e propria sia stata il castello di Alnwick



Il castello di Alnwick è un castello che si trova nella città di Alnwick, nella regione inglese del Northumberland. Si presenta come il secondo più grande castello abitato dell'Inghilterra (secondo solo al castello di Windsor) costruito nel 1096 da Yves de Vescybarone di Alnwick.
Fu restaurato nei primi anni del Trecento ad opera di Percy di Alnwick di cui oggi restano la Abbot's Tower, il Medio e il Gateway Constable's Tower.
Il castello di Alnwick è stato usato per ambientare il castello di Hogwarts nella saga cinematografica di Harry Potter.

Storia

Yves de Vescy, barone di Alnwick, eresse la prima parte del castello nel 1096. Esso venne costruito per difendere i confini inglesi a nord, prevenendo le invasioni degli scozzesi. Esso venne assediato nel 1172 e nuovamente nel 1174 da Guglielmo "il Leone" di Scozia, ma lo stesso sovrano scozzese venne catturato appena fuori le mura del castello durante la Battaglia di Alnwick. Nel 1309 il castello venne venduto da Anthony Bekvescovo di Durham a Henry de Percy, I barone Percy e divenne quindi proprietà della famiglia Percy, conti e poi duchi di Northumberland che attualmente ne sono proprietari. Il primo lord Percy di Alnwick restaurò il castello e la Abbot's Tower, il Middle Gateway e la Constable's Tower che sopravvivono sino ai nostri giorni. Nel 1404-1405 i Percy si ribellarono a re Enrico IV, che assediò e prese il castello.
Durante la Guerra delle due rose il castello fu di proprietà di Edoardo IV d'Inghilterra sino alla sua resa verso la metà del settembre 1461 dopo la Battaglia di Towton, divenendo oggetto di nuove contese nel percorso della guerra.
Il castello di Alnwick in unacromolitografia di Alexander Francis Lydon, 1870
Dal maggio del 1463 Alnwick passò nelle mani dei Lancaster per la terza volta. Dopo il trionfo di Montagu nelle battaglie diHedgeley Moor ed Hexham nel 1464, Warwick giunse a Alnwick il 23 giugno ed ottenne la resa del castello il giorno successivo.
Henry Percy, VI conte di Northumberland apportò altri restauri al castello nel corso del XVI secolo. Nella seconda metà del XVIII secolo Robert Adam apportò altre alterazioni alla struttura: gli interni vennero largamente goticizzati sul modello di altri castelli inglesi, uno stile non del tutto tipico per Adam che era abituato a lavorare sullo stile neoclassico. Ad ogni modo, nel XIX secolo, Algernon Percy, IV duca di Northumberland rimpiazzò molti di questi interni con arredamenti meno sontuosi disegnati da Anthony Salvin. Ad ogni modo ancora oggi si può ammirare gran parte del lavoro fatto da Adam che rimane nelle sale principali, alcune delle quali sono state decorate in stile italiano durante l'Epoca vittoriana da Luigi Canina.

Uso attuale

Dalla seconda guerra mondiale parti del castello sono state adibite ad accogliere strutture scolastiche: dal 1945 al 1975 qui ha funzionato la Newcastle Church High School for Girls per poi essere usato sino al 1981 dal St. Cloud State University.
Nelle torri perimetrali del castello si tengono diverse mostre patrocinate dal duca di Northumberland in particolare relative al suo interesse nell'archeologia e negli affreschi di Pompei, dei reperti dell'antico Egitto e della cultura romano-britannica. La Constable's Tower viene utilizzata per ricostruzioni storiche che si tengono occasionalmente a riprendere il tentativo di invasione di Napoleone Bonaparte dell'Inghilterra. La Abbot's Tower accoglie ilNorthumberland Fusiliers Museum.
Il castello è stato utilizzato negli interni e degli esterni per dare le scene al Castello di Hogwarts nei film Harry Potter. In precedenza esso era già stato la location dei film BecketBlackadderRobin Hood: Principe dei ladri e altri.
Il castello è aperto al pubblico nel periodo estivo ed è la residenza ufficiale dei duchi di Northumberland.

Costruzione

Alnwick Castle in un dipinto delCanaletto, circa 1750
Il castello è composto di due principali costruzioni ad anello. L'anello interno si articola intorno ad un piccolo cortile e contiene le sale principali del castello. Questa struttura è al centro di un grande Motte e bailey. Dal momento che il blocco centrale non era abbastanza grande per contenere tutte le stanze richieste nei secoli successivi, vennero costruite nuove stanze presso l'area sud che sono state collegate con le strutture preesistenti. Vi sono delle torri a intervalli regolari attorno alle mura del cerchio perimetrale esterno. Un sesto delle mura sono state atterrate il che di fatti fornisce attualmente una spaziosa vista sul grande parco retrostante.
Il castello di Alnwick Castle dispone di due parchi. Immediatamente a nord del castello si trova un parco relativamente piccolo attraversato dal fiume Aln che venne disegnato da Lancelot Brown e da Thomas Call nel XVIII secolo; localmente è conosciuto col nome di The Pastures. Nei pressi di questo parco si trova il grande parco detto Hulne Park, che contiene tra l'altro le rovine del Priorato di Hulne.

Alnwick Garden

Il giardino con la fontana sullo sfondo
La fontana a cascata
Adiacente al castello, l'attuale duchessa di Northumberland, Jane, ha fondato il The Alnwick Garden, un giardino articolato attorno ad una fontana a cascata. La prima parte dello sviluppo di quest'area del parco è stata aperta nell'ottobre del 2001, iniziando dalla creazione della fontana e dalla piantagione delle prime piante. Nel 2004 è stata aggiunta una grande serra di circa 560 metri quadrati che include anche un caffè e si distingue come la più grande serra al mondo.
Il parco è aperto al pubblico assieme al castello e dall'anno del suo completamento nel 2004 è il terzo parco più visitato in Inghilterra con quasi mezzo milione di turisti all'anno.

Bibliografia

  • Glen Lyndon Dodds, (Albion Press, 2002) Historic Sites of Northumberland & Newcastle upon Tyne pp 18–27
  • Plantagenet Somerset FryThe David & Charles Book of Castles, Newton Abbot, David & Charles, 1980, pp. 177–178, ISBN =0-7153-7976-3.
  • Johnson, Paul (1989). Castles of England, Scotland and Wales. London: Weidenfield and Nicolson, ISBN 0-297-83162-3.

Neuschwanstein innevato

Castelli


Bodiam Castle, England 




Cardiff;
Reichsburg Castle, Germany 

Gand




Castello di Leeds




Castello di Savoia

venerdì 2 gennaio 2015

Storia delle spade



Una spada è un'arma bianca a lama lunga, spesso, ma non sempre, a doppio filo, adatta a colpire di punta e di taglio usata dalle più varie civiltà, in ogni luogo del mondo e in ogni epoca, sebbene prevalentemente in Eurasia e in nord Africa. Il termine spada deriva dal greco spathe e dal latino spatha. È composta, nella sua struttura fondamentale, da una lunga lama e dal fornimento, ossia l'impugnatura e quella parte che provvede alla protezione della mano. L'intenzione e la fisica di base della spada sono rimaste sostanzialmente invariate nei secoli, ma sono cambiate molto le tecniche di realizzazione, variabili anche in base alla cultura: come conseguenza, si hanno differenze nel disegno e nello scopo della lama. I nomi dati a molte spade nella mitologia, nella letteratura e nella storia riflettono l'alto prestigio dell'arma.

Generalità

Una spada è divisibile in due parti fondamentali: la lama e il fornimento. La lama è normalmente in acciaio, con almeno un lato affilato, ed adatta a colpi di punta e taglio. Il fornimento è composto da un'impugnatura costituita dal codolo della lama a cui sono fissate due "guance" in legno o osso (spesso ricoperta con cuoio o materiali affini), in un elso in metallo e in un pomolo.
Il concetto fondamentale alla base dell'arma è costante, ma le tecniche di utilizzo e la forma stessa dell'arma variano ampiamente attraverso le epoche e nelle varie culture che la utilizzano. Questa forma d'arma ha comunque mantenuto un'enorme importanza simbolica (per esempio per i cristiani rappresentava la croce, per i musulmani la mezzaluna) attraverso tutte le culture che l'hanno utilizzata, come si può facilmente riscontrare dalla vasta terminologia specifica, e dalla sua ricorrente presenza in tutte le opere mitologiche e letterarie.
Spesso, in particolare nel medioevo, la spada assume importanza tale che, a volte, ha un nome proprio o contiene addirittura reliquie di santi. Ne sono esempio le famose spade Excalibur (la spada di re Artù, di cui vengono narrate le gesta nei racconti del ciclo arturiano e nella Vulgata) e Durindarda o Durlindana (la spada di Orlando, il paladino di Carlo Magno, narrata nella Chanson de Roland).

Spada (tp. Spada a due mani): nomenclatura delle parti

Lama

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Lama (oggetto).

Serie di spade XV-XVII secolo

Spada persiana del VII secolo.
La lama viene idealmente divisa lungo la sua lunghezza e la divisione più comune è quella in tre parti più o meno uguali in lunghezza: debolemedio eforte. Il debole è la parte più lontana dalla impugnatura, il forte quella più vicina e il medio quella situata fra i due. Durante l'uso, la spada ferisce con il debole, poiché dotato di maggiore velocità, e para con il forte, poiché maggiormente stabile e robusto.
I lati affilati della spada prendono il nome di filo dritto (o diritto) e filo falso (o rovescio). Il filo dritto è quel filo che guarda l'avversario ed è nella stessa direzione delle nocche di chi impugna la spada. Il filo falso è quello che rimane rivolto verso chi la impugna e nella direzione del pollice, all'attaccatura. In alcune spade il filo falso viene affilato solo per metà della lunghezza; altre presentano solo un lato affilato, e prendono in questo caso il nome di mezze spade. In generale, il filo dritto si utilizza per tagli diretti ed affondi, mentre il filo falso viene utilizzato per i colpi di rovescio. La distinzione tra diritto e rovescio non è sempre univoca: se in alcuni casi la forma dell'elsa o della lama stessa è tale da definire con chiarezza quale è il filo dritto, in altre spade a geometria simmetrica tale distinzione dipende semplicemente da come si impugna l'arma.
Spesso la lama della spada presenta sul lato piatto delle scanalature lungo la sua lunghezza. Queste servono per alleggerirne la struttura (e quindi aumentarne la flessibilità) e per facilitare l'estrazione della lama dopo un affondo di punta dal corpo dell'avversario diminuendo l'effetto "ventosa". Nei coltelli da combattimento moderni queste scanalature sono definite "scolasangue" o "scorrisangue". Inoltre, la spada può presentare una lama dritta o curva. La lama dritta termina solitamente con una punta più o meno stretta, ed è perciò adatta principalmente agli affondi e alle stoccate; la lama curva è più adatta ai colpi di taglio e rientra nelle tipologie chiamate sciabola o scimitarra, o in altri nomi a seconda del periodo storico e della provenienza geografica dell'arma.

Fornimento

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Fornimento.

Fornimento di una spada all'italiana damascata in argento, 1580 circa.
"Fornimento" è il termine con cui si identificano le diverse parti della spada atte alla presa ed al controllo della lama.
Oltre che dall'impugnatura vera e propria, un fornimento tipico è costituito dal pomolo e da un'elsa o elso. Dobbiamo dire che forse per una associazione errata dalla lingua anglosassone, l'uso comune della parola è diventato "guardia". L'elsa assicura protezione alla mano che regge l'arma; nelle spade europee pre-medievali, ad esempio nei gladii romani, l'elsa non sporgeva eccessivamente dal piano della lama; questo tipo di elsa viene chiamata coccia. A partire dal medioevo in poi, la maggior parte delle elsa vennero dotate di bracci laterali, adatti a proteggere le mani dai colpi che potevano scivolare lungo la lama: questo tipo di elsa viene chiamata "crociata" o "cruciforme". Un altro tipo di elsa è quella tipica del fioretto e, in generale, degli stocchi, di forma tondeggiante, atta a proteggere interamente la mano dagli affondi degli avversari.
Il pomolo, costituito da un pomello di metallo di varia foggia situato alla base dell'impugnatura, è invece necessario per assicurare un bilanciamento ottimale dell'arma, oltre che per migliorare la presa.
Fa formalmente parte del fornimento anche il codolo, la parte terminale della lama che, allungata, penetra nell'impugnatura e viene ad essa fissata, con vari metodi, in modo da assicurare l'assemblaggio del tutto. Le tecniche per assicurare il fissaggio dell'elsa al codolo variano grandemente a seconda delle epoche e delle culture, e rappresentano in effetti uno degli aspetti cruciali della fabbricazione di una spada. Il punto di attacco tra lama e codolo viene chiamato ricasso.

Fodero

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Fodero.
Il fodero è il contenitore atto al trasporto fisico della spada.
Nel corso della storia, è stato realizzato con diverse tipologie di materiale: legnocuoiometallo (ferroacciaiobronzoottone ecc.) ed oggi plastica e suoi derivati. Ha due funzioni principali: protezione (garantire una corretta conservazione della lama ed, al contempo, l'incolumità di chi la utilizza) e sostegno (assicurare l'arma ad una cintura). Generalmente, lascia scoperta l'elsa dell'arma[1] e può disporre o meno di un sistema di fermo (solitamente lacci) per non far scivolare la lama all'esterno involontariamente.
Sontuosamente decorato nel caso di armi di rappresentanza o nel contesto di culture guerriere (CeltiAntichi romani, ecc.) attribuenti particolare importanza all'ostentazione del lusso tramite abbellimento delle armi portate in battaglia, il fodero divenne in alcuni casi una vera e propria opera d'arte poi esposta al pubblico o utilizzata per decorare le pareti delle residenze nobili.

Tecniche di utilizzo

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi Scherma e Tecniche di spada.

Tipi di spade

Note

  1. ^ Una interessante variazione al modello "canonico" di fodero è la custodia in cuoio del puukko, il "coltello da foresta" della Scandinavia. L'arma in questione viene integralmente coperta dal fodero che lascia esposto solo il pomolo dell'impugnatura.

Bibliografia