Mappa dell'Isis dopo l'intervento della Russia e della Francia nella guerra civile siriana.



La Russia ha dato inizio alle operazioni militari contro i terroristi dell'Isis e a sostegno del presidente siriano Assad. La Francia è intervenuta con incursioni aeree contro l'Isis, ma a sostegno dei ribelli nemici del presidente Assad (linea concordata con gli Stati Uniti, che fino ad ora hanno evitato ogni intervento diretto nella speranza che l'Isis provocasse la caduta di Assad, considerato un nemico a causa della sua alleanza con la Russia, a cui ha concesso i porti di Latakia e Tartus come basi mediterranee della flotta russa.
Una cosa è certa, dopo questi interventi i sogni espansionistici dell'Isis sono destinati a fallire.

Mappa della guerra tra Armeni e Azeri

1A9799F0-3057-4BE6-AA47-F08F61F95E84_mw1024_s_n

La regione contesa è il Nagorno-Karabackh, di etnia e lingua armena, ma facente parte, ufficialmente, dell'Azerbaijan. L'Armenia ne controlla il territorio, sostenuta dalla Russia, mentre l'Azerbaijan, sostenuto dalla Turchia, dalla Georgia e dagli Usa, vuole riconquistare il territorio e forse operare una vera pulizia etnica.

Possibile spartizione dell'Ucraina su basi storiche ed etnico-linguistiche



La regione della Galizia (Leopoli) in giallo ocra, alla Polonia. La regione della Rutenia (in verde) all'Ungheria, la regione della Bucovina (in viola) alla Romania, la regione di Kiev (in blu) resterebbe l'Ucraina propriamente detta, la regione di Odessa e Donetsk (in giallo limone) alla Russia come repubblica autonoma di Novorossia, Crimea e Donbass.