Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 14 aprile 2015
Estgot. Capitolo 65. Alleanze e decisioni
Le parole di Isabel erano state come un balsamo per l'anima turbata di Waldemar, il quale sentì come se, dentro il suo cuore, un nodo si stesse sciogliendo.
La osservò a lungo e apprezzò l'armonia tra ciò che lei era esteriormente e la sua interiorità. Non c'erano inganni, non c'erano trappole:
<<Sento di potermi fidare di te, ed è una cosa che non mi succedeva da tanto tempo. Avevo quasi dimenticato come ci si potesse sentire, di fronte ad una persona positiva.
Accetto volentieri il tuo aiuto e ti offro la mia piena collaborazione e la mia lealtà>>
Lei sorrise timidamente:
<<Ne sono felice. Credo che tu abbia bisogno di tornare a poterti fidare di qualcuno. Sei stato strumentalizzato per troppo tempo ed è per questo che mostri gli aculei e sei confuso>>
Era vero. Era più che confuso: era come se brancolasse nel buio. I dubbi sulle scelte erano così assillanti. Persino respirare era uno sforzo:
<<Te ne sono grato. E ti chiedo aiuto, perché. a prescindere dalla veridicità delle premonizioni, io dovrò comunque prendere una decisione riguardo a Jessica>>
Isabel annuì:
<<Parlami di cosa provi per lei e di come sono i vostri rapporti>>
<<E' stata un'infatuazione. Lei mi ricordava Virginia. Quando sono arrivato qui e ero solo e disperato e lei, a modo suo, mi ha offerto consolazione.
C'è voluto del tempo per capire cosa c'era sotto: gli Iniziati, il Programma Genetico, i cloni e compagnia bella. Dopo che ho saputo queste cose, ho interrotto la relazione, ma lei ormai aveva già ottenuto il suo obiettivo: rimanere incinta. Vedi, io mi credo tanto intelligente e prudente, ma in certe questioni sono uno sciocco. Ciò non toglie, tuttavia, che io abbia dei doveri nei suoi confronti, a cui non posso venir meno>>
<<Ma avete parlato apertamente di matrimonio?>>
<<Ancora no. Jessica comunque lo dà per scontato>>
Isabel sospirò:
<<Vuole essere lei a sancire l'alleanza strategica tra l'Aristocrazia Nera e il Serpente Rosso e legittimare la nascita dell'erede come eventuale futuro capo della Dinastia>>
<<Sarà una bambina.
Atar ha già detto persino il suo nome: Igraine, come la madre di re Artù. E ha persino detto che Belenos, il Signore della Luce, la sceglierà come compagna per generare una dinastia di re. Pare che tutti questi riferimenti alla stirpe di Avalon siano fondati sul fatto che il padre di lady Margaret era un certo Arthur Lake, discendente di Viviana del Lago. Come se queste cose fossero esistite veramente!>>
<<Sono esistite. Nella mia biblioteca di Hollow Beach c'è la Collezione Burke-Roche, una raccolta di testi unici, antichissimi, che testimoniano senza ombra di dubbio che Viviana del Lago è esistita e che i Lake discendono da suo figlio Lancillotto e dalla moglie di lui, Elaine, attraverso il figlio Galhaad e la moglie di quest'ultimo, Nimue.
Immagino che tu sappia che Arthur Lake generò sia Margaret che sia sorella Vivienne con l'allora sedicenne Wallis Warfield, futura signora Simpson e futura Duchessa di Windsor>>
<<So tutto. E ho sempre considerato Wallis una donna attraente. E tu ne hai ereditato la regalità>>
Isabel sorrise e rispose scherzosamente:
<<E gli occhi azzurri, il collo lungo e anche certi tratti da donna fatale. Ma non certamente la sua mondanità>>
Anche Waldemar rise:
<<E nemmeno la sua eccessiva ambizione. E' meglio che quel tratto sia stato lasciato alle altre sue discendenti>>
<<Senza dubbio!>> dichiarò Isabel e poi ebbe come un'illuminazione <<Sai tutto questo parlare di re e di mancate regine, mi ha fatto venire in mente una possibile soluzione al problema delle pretese matrimoniali delle mie varie nipoti>>
<<E sarebbe?>>
<<Fai come fece Elisabetta I quando doveva scegliere tra il re di Spagna, il fratello del re di Francia e l'arciduca d'Austria. Per non scontentare nessuno e avere più margini di manovra, evitò di scegliere. Non sto dicendo che dovrai farlo per sempre, naturalmente!
Dico solo che per il momento è meglio che tu non prenda impegni con nessuno.
Solo quando avrai una risposta chiara dalla Profezia potrai avere le idee più chiare, sempre e comunque tenendo conto dei tuoi sentimenti.
Certo, se la morte di Jessica dovesse, disgraziatamente, risultare inevitabile, allora forse dovremo valutare l'eventualità di farle sapere qualcosa, o almeno chiederle se lo vuole sapere, perché credo che abbia il diritto di essere avvertita del poco tempo che le resta. Io almeno preferirei saperlo, per poter avere il tempo di fare oggi tutto ciò che altrimenti avrei rimandato al futuro>>
Lui valutò in silenzio, poi si espresse:
<<Mi sembra un piano valido, per quanto delicato. Se tu mi aiuterai, penso di potercela fare.
Parlerò con Jessica prima della riunione del nuovo Consiglio.
C'è bisogno di ricreare un certo equilibrio, sia fuori che dentro di me, prima di affrontare gli Iniziati e sottoporre loro il mio programma, sperando di trovare una maggioranza disposta a sostenermi.
Sei una preziosa alleata Isabel, e senza dubbio la migliore persona mai generata dalla famiglia dei Burke-Roche>>
Lei sorrise:
<<Forse è anche per questo che mi hanno scartata per il Programma Genetico. Per loro, quelli che a te sembrano pregi, sono difetti>>
bè pare che Waldemar si stia decisamente ridimensionado! ^^
RispondiEliminaPerò io continuo a non capire perchè dà tutta questa importanza al matrimonio con Jessica: voglio dire l'unico "dovere" che lui avrebbe in tutta questa faccenda sarebbe verso la bambina di cui è padre, ed in questo caso sarebbe sufficiente il riconoscimento... Un matrimonio così affrettato e senza per di più alcuna base sentimentale, mi farebbe pensare solo ad un'interesse ereditario, ma semmai queso potrebbe essere lo scopo di Jessica, non di Wlademar che non mi pare proprio ne abbia bisogno.
Ed anche sul dire a Jessica della premonizione io ci andrei cauta, e se decidesse di abortire, o una qualunque altra soluzione del genere? Mica ha un male incurabile, una gravidanza si può risolvere in molti modi e lei non mi pare proprio il tipo di persona che si sacrificherebbe per gli altri, anche se si dovesse trattare della sua bambina!
Comunque sono molto curiosa di assistere al suo dialogo con Waldemar! :)
Sono giuste la domande che poni e mi suggeriscono da un lato di ampliare la descrizione di un aspetto della personalità di Waldemar che non è emerso in maniera esplicita e cioè il fatto di essere perseguitato dai sensi di colpa, di sentirsi in qualche modo colpevole per non aver salvato Virginia, a cui Jessica assomiglia fisicamente essendone il clone. Ecco, la risposta sta proprio nel fatto che per Waldemar la morte di Jessica sarebbe come un rivivere il trauma della morte di Virginia. E' un elemento legato alla tematica del "doppio", del clone, ma anche della difficoltà dell'elaborazione del lutto, che può riguardare anche la separazione da persone ancora viventi, quindi è un tema universale.
EliminaE sono d'accordo anche sul discorso del rivelare la premonizione, tanto che avevo già stabilito che sarà Jessica stessa a dire, in generale, di non voler sapere nulla del futuro, vedendo l'effetto deprimente che questa conoscenza ha su Waldemar e questo comparirà proprio nel prossimo capitolo! ;-)
Grazie mille!!!^^