Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 26 gennaio 2015
Estgot. Capitolo 12. La Dinastia del Serpente Rosso
<<Che cos'è esattamente la Dinastia del Serpente Rosso?>> volle sapere Waldemar, che sentiva di essere finalmente arrivato vicino ad una rivelazione importante.
Jessica aveva assunto un'aria solenne:
<<Io posso anche dirtelo, ma tu non ci crederai>>
Waldemar sorrise:
<<Quando me ne parlò Luca Bosco, riguardo al caso di Virginia Dracu, non ci credetti.
Poi me ne riparlò il Duca di Albany, negli stessi termini, e allora mi sembrò una singolare coincidenza. Adesso me ne parli tu e se la tua versione coinciderà con le precedenti, be', allora credo che la questione non si possa più liquidare come una leggenda metropolitana>>
Lei sospirò:
<<Luca Bosco e il Duca di Albany si stanno dando tutt'ora molto da fare, a New York, a quanto mi riferisce mia nonna Glynis. Conosco molto bene il caso di Virginia Dracu.
Una tragedia!>> lo disse però con un tono di noncuranza, come se in fondo non le importasse nulla <<Una storia inquietante, come del resto lo è tutta la storia del Serpente Rosso. Alcuni lo chiamano anche Drago Rosso, o Pendragon, e come tale è presente nella bandiera del Galles. Siamo tutti parenti, tutti una grande famiglia, unita da un unico sangue>>
Lui avanzò un'ipotesi:
<<Il Serpente Rosso sta a simboleggiare il sangue che vi unisce, una linea di sangue ininterrotta da millenni, non è così?>>
Jessica annuì:
<<Molto perspicace. Una lunga, sinuosa e sottile linea rossa. Rosso sangue, sangue nobile, purissimo così antico che le sue origini risalgono alla mitologia. Ma prima di entrare nel merito, va detto che un altro termine usato per parlare di noi, in termini romanzeschi, è I fiumi di porpora. La tesi che si sosteneva in quel romanzo è sostanzialmente giusta, perché noi siamo il risultato del più antico esperimento di eugenetica della storia dell'umanità>>
Waldemar non aveva letto il romanzo, ma aveva visto il film, ed il solo pensiero che ci fosse un nesso tra la Dinastia del Serpente Rosso e l'eugenetica lo fece rabbrividire:
<<La ricerca dell'uomo perfetto attraverso la selezione e l'accoppiamento di individui dalle eccezionali qualità in termini di salute fisica e di qualità intellettive. C'è un altro romanzo che ne parla, anzi, una serie di romanzi, per la precisione, che credo tu non conosca. Si tratta del ciclo di Dune di Frank Herbert, da cui fu tratto anche un film di David Linch, oltre che due miniserie televisive, molto ben fatte. In quel caso era l'Ordine delle Bene Gesserit che portava avanti il programma di riproduzione e selezione per ottenere l'individuo presciente...>>
Lei alzò una mano per interromperlo:
<<Lo conosco benissimo! Per quale motivo credi che mi abbiano chiamata Jessica?>>
Lui fu travolto da un lampo di intuizione e ne rimase quasi pietrificato:
<<Oh mio Dio... come ho fatto a non pensarci prima!? Il personaggio di Lady Jessica Atreides, duchessa di Caladan, una Bene Gesserit di rango segreto, colei che doveva generare l'individuo perfetto>>
Jessica annuì:
<<Affascinante, non trovi? Anche se suo figlio Paul Atreides fu piuttosto fallimentare, nel concreto, per non parlare degli altri membri di quella famiglia: uno più matto dell'altro.
Del resto, l'endogamia tende a produrre quegli antipatici effetti collaterali. Una cosa piuttosto imbarazzante: è così che si estinguono le grandi dinastie. Non so fino a che punto tu sia al corrente del legame di parentela tra Luca Bosco e Virginia Dracu, ma anche lasciando stare il loro caso, e rimanendo nel mondo della fantasia, possiamo notare che la letteratura ne è piena: la Bibbia, le tragedie greche, fino ad arrivare ai Buendia di Cent'anni di Solitudine, ai Dunedain di Gondor nei romanzi di Tolkien, per non parlare, in tempi più recenti, dei Targaryen e dei Lannister, con quel brutto vizio di riprodursi tra fratello e sorella, veramente deprecabile!>>
Lo diceva con un tono ironico e sarcastico, e una strana luce negli occhi.
Waldemar, imbarazzato, cercò di ricondurla alla domanda principale:
<<Come funziona concretamente questa "selezione e accoppiamento"? Mica si tratta di cavalli di razza!>>
Jessica esitò:
<<Alcune conoscenze sono riservate agli Iniziati e purtroppo, o forse per fortuna, io non sono stata ancora accettata nella loro setta. Non hanno gradito il fatto che abbia messo alla porta Andrei Ulienko. Ma esistono molte correnti, tra gli Iniziati, e forse le tue conoscenze con il dottor Bosco e con il Duca di Albany potrebbero tornarci molto utili>>
Waldemar si incupì:
<<Vuoi forse usarmi per arrivare a loro? E' per questo che sei rimasta qui ad Estgot invece di raggiungere tua nonna a Long Island?>>
Lei si offese:
<<Sei crudele a insinuare questo! Io ti sto aprendo il mio cuore in tutta onestà. Ti sto dicendo tutto quello che so, ma devo procedere lentamente, per gradi, altrimenti non capiresti>>
<<Cosa intendi dire?>> volle sapere lui.
<<Ci sono cose che ancora non saresti pronto ad accettare. Come reagiresti, per esempio, se ti dicessi che Arthur Lake, il mio trisavolo, discendeva dalla stirpe reale di Avalon e quindi da Lancillotto del Lago?>>
Lui si mise a ridere:
<<Ah, buona questa! E adesso magari mi dirai che si chiamava Arthur perché pensavano che fosse una reincarnazione di re Artù! O che discendeva dal matrimonio di Gesù Cristo con la Maddalena, come ne Il codice Da Vinci. Ma anche lasciando stare i romanzi esoterici di pseudostoria, e le varie mitologie e leggende, sappiamo bene che ogni dinastia ha sempre cercato di nobilitarsi inventando origini divine o quasi. I Cesari dicevano di discendere dalla dea Venere, i Tudor da re Artù. i Merovingi dal Messia in persona! Adesso ci manca solo che tu dica che la stirpe del Serpente Rosso discenda dai re di Atlandite e custodisca il Santo Graal e abbiamo fatto il pieno dei luoghi comuni dell'occultismo da best seller!>>
Jessica rimase seria e delusa:
<<Ogni leggenda contiene un fondo di verità. E quella verità, molto spesso, è stata fatta sparire perché era scomoda. Ora stammi bene a sentire.
Il dominio dei faraoni della dinastia Hyksos, la deposizione dei Merovingi, la crociata contro gli Albigesi, la persecuzione dei Templari, la detronizzazione degli Stuart, l'abdicazione di Edoardo VIII, sono tutte vicende collegate da un unico elemento: la conoscenza della verità riguardo alla Dinastia del Serpente Rosso e alle manovre dell'Aristocrazia Nera per soggiogarne i discendenti>>
Waldemar sospirò:
<<Tutto questo è pazzesco. Un tempo mi sarei limitato a riderne. Non ero un sostenitore delle teorie del complotto, ma poi ci fu una vera e propria cospirazione ai miei danni, di cui peraltro il Duca di Albany mi aveva avvertito. Ma io non l'avevo preso sul serio. Mi aveva detto una cosa troppo ridicola: sosteneva che la mia famiglia appartenesse, senza che io lo sapessi, all'Aristocrazia Nera, di cui tanto si parla in certi siti internet gestiti da qualche paranoico.
Ma a volte i paranoici scoprono complotti realmente esistenti.
E allora dimmi, Jessica: cosa ne sai, tu, dell'Aristocrazia Nera?>>
Caspita in che sitazione si è andato a ritrovare quel poveretto di Waldemar!!!
RispondiEliminaDi sette e società segrete io ne ho sentito parlare solo nei romanzi e a Mistero (che, quanto a fantasia, è più o meno la stessa cosa), ma due cose hanno in comune tutte le descrizioni: il fatto che sono composte da pazzoidi e non combinano mai niente di buono!
Oltretutto qui mi pare che vadano ad intrecciarsi due diverse società segrete (anche se ancora non si capiscono bene gli obbiettivi di entrambe), il che mi fa immaginare che la situazione si complicherà ancora di più!
Se fossi in Waldemar mi guarderei bene da una come Jessica (che mi sembra palese che voglia usarlo peri suoi scopi) e casomai mi attiverei (se ne avesse la possibilità) per fare in modo di limitare il potere di queste organizzazioni! :)
Eh sì, è proprio vero: le caratteristiche costanti delle sette segrete sono due, e cioè il fatto di essere composte per lo più da psicopatici e per il fatto di avere intenzioni o effetti fortemente dannosi. Grazie al cielo anche io ne ho sentito parlare solo su romanzi, testi di saggistica, programmi televisivi o film e sarei terrorizzato se una di esse dovesse prendermi di mira. °-°
EliminaNel caso di Waldemar la situazione è ancora più pericolosa di quanto appare, nel senso che le sette segrete che lo hanno preso di mira sono molte, e Jessica rappresenta soltanto una di esse, ma come se non bastasse c'è un'ulteriore elemento che impedisce a Waldemar di chiamarsi fuori, e si scoprirà nel prossimo capitolo.
Concordo pienamente con il fatto che Waldemar deve difendersi da Jessica e deve fare ciò che è in suo potere per disinnescare la minaccia costituita dai programmi di queste sette, tra cui una sorta di manipolazione eugenetica con elementi di endogamia. Sembrano cose campate in aria, ma secondo me la genetica, oggi, ha il potere di fare questo ed altro, e noi non sappiamo quello che nei laboratori di ingegneria genetica, si sta scoprendo o comunque ricercando. Il sogno di ottenere l'individuo perfetto attraverso la selezione e l'incrocio è qualcosa che ha avuto troppo successo nell'ambito animale per rimanervi confinato, almeno nelle intenzioni di qualche scienziato pazzo, in stile professor Moriarty o barone Frankenstein :-D :-D
Grazie mille per questo commento molto efficace e preciso e per la lettura di questi capitoli che sono oggettivamente molto impegnativi: grazie!!!! *-*