sabato 22 novembre 2014

Italia: la mappa dei luoghi comuni regione per regione


Per chi non sapesse chi sono i Guidos, ecco un'immagine che spiega il concetto più di mille parole:





Guido" (pronuncia inglese: /ˈɡwiːdoʊ/) è un termine gergale che storicamente designava la classe operaia urbana italo-americana. Lo stereotipo del "Guido" ha assunto varie connotazioni nel corso del tempo. In origine, il termine era per lo più usato per indicare in maniera dispregiativa gli italo-americani. Successivamente, ha iniziato ad identificare gli italiani che si comportano come teppisti o che hanno un atteggiamento apertamente maschilista[1]. Il momento esatto in cui ha iniziato ad assumere quest'ultima accezione non è chiaro, ma alcune fonti indicano orientativamente gli anni tra il 1970 e il 1980[2][3][4].


Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Tale termine trae la propria origine dal nome proprio italiano "Guido" (molto comune tra gli immigrati) o, meno probabilmente, dal verbo italiano "Guidare"[5]. Qualche ricercatore ha ipotizzato che possa essersi sviluppato come insulto nell'ambito stesso della comunità italo-americana, nei confronti dei nuovi arrivati.

L'uso moderno e la reazione degli Italo-americani

Il termine è particolarmente diffuso nelle aree metropolitane del nord-est degli Stati Uniti, aree con una numerosa comunità di italo-americani (come BrooklynStaten Island,QueensBronxLong IslandConnecticutSouth PhiladelphiaLittle Italy a BaltimoraFederal Hill a ProvidenceJohnstonRhode Island e New Jersey)[6]. In altre zone, termini come "Mario" (Chicago) e "Gino" (East Haven, ConnecticutTorontoMontreal) hanno un significato analogo a Guido[4]. Anche se alcuni italiani identificano se stessi con il termine "Guido", questa parola molto spesso assume una accezione denigratoria, divenendo un vero e proprio insulto etnico[4][7].
Nel 2009MTV suscitò delle pesanti polemiche per l'utilizzo che fece di tale termine in alcuni spot pubblicitari per il reality show Jersey Shore, che vede protagonista un cast di italo-americani[4]. La protesta fu appoggiata da alcune organizzazioni italo-americane come Unico NationalNIAF, l'Ordine Figli d'Italia in America[8][9].

Lo stile stereotipico

L'abbigliamento associato alla sottocultura e allo stereotipo del "Guido" include: l'uso di gioielli come le catene d'oro, amuleti d'oro come il corno ("cornicello") o medaglioni dei santi, e anelli da mignolo; l'abbigliamento della classe operaia, canottiere (anche chiamate "guinea t" o "dago t", essendo, "guinea" e "dago", insulti etnici per gli italiani), giacche di pelle, coppole, tute da ginnastica, le camicie eleganti aperte con le canottiere sotto, e abbigliamento per la discoteca. Anche la pompadour e l'uso dei prodotti per i capelli sono associati con lo stile "Guido". Certi aspetti dello stile "Guido" sono simili allo stile stereotipico dei "tamarri" o "truzzi" italiani.

Note

  1. ^ Edward Guthmann, 'Guido' Light On Swagger in San Francisco Chronicle, 18 luglio 1997. URL consultato il 30 novembre 2010.
  2. ^ Libby Copeland, Strutting Season in The Washington Post, 6 luglio 2003. URL consultato il 30 novembre 2010.
  3. ^ Maria Miro Johnson, High school: Where the wrong sneakers can turn a Skate Rat into an outcast in The Providence Journal, 28 agosto 1988, pp. E-01. URL consultato il 30 novembre 2010.
  4. ^ a b c d Caryn Brooks, Italian Americans and the G Word: Embrace or Reject? inTime, 12 dicembre 2009. URL consultato il 30 novembre 2010.
  5. ^ Bondanella, P. E., p. 70, 2005.
  6. ^ (EN) Donald Tricario, Guido: Fashioning An Italian-American Youth Style in Journal of Ethnic Studies, vol. 19, nº 1, 1991, pp. 44–66. URL consultato il 30 novembre 2010.
  7. ^ Wayne Parry, NJ beach town mayor sez 'Fuhgeddaboudit!' to blog in USA Today, 19 luglio 2008. URL consultato il 30 novembre 2010. ("he referred to as 'guidos', employing a term widely considered an ethnic slur...")
  8. ^ Robert Allegrini, Lettera di protesta inviata a MTV in seguito agli eventi che hanno interessato il programma Jersey Shore, National Italian American Foundation (NIAF), 24 novembre 2009. URL consultato il 30 novembre 2010.
  9. ^ Joshua Rhett Miller, Italian-American Groups Ask MTV to Cancel 'Jersey Shore' inFox News, 25 novembre 2009. URL consultato il 30 novembre 2010.

Bibliografia

Voci correlate

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Comunisti al caviale




https://www.facebook.com/pages/Comunisti-al-caviale/1540144022897456

"Comunisti al caviale" è un'espressione idiomatica ironica per definire gli appartenenti alla ricca borghesia, i vip o gli snob appartenenti all'elite dirigente che, per seguire la moda, per esibizionismo o per farsi perdonare il loro successo e la loro vita agiata, ostentano idee e tendenze politiche affini alla sinistra radicale (come il comunismo) o comunque opposte al loro vero ceto di appartenenza.
Un atteggiamento frequente è l'ostentato disprezzo del denaro, o il non volersene occupare in prima persona quasi fosse tabù, quando in realtà si abbia uno stile di vita improntato al procacciamento dello stesso con attività che, quando osservate in altri, un radical chic non esiterebbe a definire in modo sprezzante, come volgarmente lucrative.
Inoltre tale atteggiamento sovente si identifica con una certa convinzione di superiorità culturale, nonché per l'ostinata esibizione di tale cultura "alta", o la curata trasandatezza nel vestire e, talora, per la ricercatezza in ambito gastronomico e turistico; considerando insomma come segno distintivo l'imitazione superficiale di atteggiamenti che furono propri di certi artisti controcorrente e che, ridotti a mera apparenza, perdono qualsiasi sostanza denotando l'etichetta snobistica.


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