Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 13 aprile 2014
Virginia D. Capitolo 16. I love shopping.
Per scoprire alcuni lati nascosti del carattere di una persona, in particolare di una donna, è necessario accompagnarla durante lo shopping.
Non c'è bisogno di chiedere niente, basta osservare in quali negozi si ferma, quali oggetti le piacciono o le interessano, come si rapporta col personale addetto alle vendite, cosa decide di comprare e a che prezzo, quanto tempo le occorre per prendere una decisione e altre simili questioni.
Da lì si capiscono i gusti, gli interessi, il modo di relazionarsi con le persone, la capacità di autocontrollo emotivo e le priorità valoriali e materiali.
Quando accompagnai Virginia a fare shopping per la prima volta, riuscii a dare una risposta a molti interrogativi sul suo conto.
Partimmo dalla zona universitaria, dove io abito. In quella zona, i primi negozi che si incontrano sono le librerie. Per me sono una tappa obbligata: nei megastore legati alle case editrici vedo le novità, le ultime uscite o ristampe, gli sconti promozionali e le occasioni, ma le librerie in cui trascorro più tempo sono quelle dei libri usati, dove spesso mi capita di trovare dei veri tesori a prezzo stracciato.
Constatai con piacere che Virginia condivideva la mia attrazione per le librerie, sia dei libri nuovi che di quelli usati.
Era interessata a tutti i generi di testo, con un atteggiamento di curiosità consapevole, tipica di chi ama la lettura e le dedica un tempo significativo ogni giorno.
Mostrò di essere preparata su quasi tutti i generi di narrativa, poesia e saggistica.
Le piacevano molto i romanzi gotici e aveva una attrazione particolare e insospettabile per il genere horror alla Stephen King. Questo era in strana sintonia con un dato molto importante che la riguardava, ma lei liquidò la questione con una battuta, dicendo che il genere horror le serviva per non spaventarsi quando alla mattina si guardava allo specchio.
<<Credevo che leggessi solo i classici>> le dissi.
<<Lo studio dei classici è il mio lavoro, ma nel tempo libero leggo di tutto. Non ho preclusioni, né pregiudizi. Però se un testo mi delude, lo stronco con una critica spietata>>
Avevo notato questa sua attitudine alla critica, sempre sottile e ironica, ma molto tagliente, e questo nel contempo mi attraeva e mi spaventava.
Mi attraeva perché l'ironia, soprattutto quella fine, è un indice di intelligenza, di stile e di consapevolezza della realtà. Mi spaventava, però, perché spesso le persone ironiche sono più brave a demolire che a costruire.
Rimasi positivamente impressionato dalla sua competenza e cultura: mi sapeva dare consigli su testi e autori che a volte non avevo mai sentito nominare.
Quando le chiesi come riusciva a conciliare le esigenze della lettura con quelle necessarie per mantenere una perfetta forma fisica, Virginia sentenziò:
<<C'è un tempo per tutte le cose. Il mio obiettivo è essere una persona completa. Mens sana in corpore sano>>
In quel momento mi sentii orgoglioso di essere il suo ragazzo, anche se temevo che una donna con tante qualità avrebbe attirato infiniti corteggiatori, tra cui sicuramente uomini migliori di me.
Quando arrivammo in piazza iniziò la parte più classica dello shopping, quella dei negozi del centro, tutti incentrati sulla cura dell'immagine. Anche in quel campo era del tutto preparata e competente.
<<L'occhio vuole la sua parte, ed è una parte importante>>
Concordavo in pieno.
Lei era capace di leggere persino mentre si faceva fare la manicure. Trovavo la cosa molto eccitante.
Aveva una ben precisa strategia di acquisto: guardava con attenzione, valutava molto attentamente, memorizzava i dati e poi, quasi sempre, non comprava niente, a meno che non si trattasse di una vera occasione. Sapeva dove trovare le stesse cose a prezzi dieci volte inferiori.
Questa capacità di rimandare la gratificazione era uno degli indici del suo forte autocontrollo.
Da quel che riuscii a intuire, non aveva molti soldi da spendere, anche se nessuno, vedendola così elegante, non ci avrebbe creduto. In realtà, se si conoscono le giuste strategie, è possibile vestirsi bene senza spendere molto.
Le regalai alcuni capi di abbigliamento che le piacevano e che desideravo vederle indosso.
Lei accettò i regali con gioia, anche se non si trattava di capi costosi.
<<Una donna che indossa le cose giuste>> le dissi <<per me è più attraente di una donna completamente nuda>>
La cosa non la stupì:
<<E' tipico di noi feticisti. Le persone che non conoscono alcun feticismo sono molto noiose>>
Quella frase mi illuminò:
<<Sono d'accordo e credo che il segreto per una salda unione di coppia sia il fatto di avere qualche feticismo in comune>>
Virginia sorrise:
<<Ecco il motivo per cui sono certa che saremo una coppia indissolubile>>
Ci conoscevamo solo da due settimane e non avevamo ancora avuto un rapporto completo, ma lei aveva già capito che con me poteva dare libero sfogo alle sue fantasie, soprattutto a quelle che ad altri sarebbero parse troppo eccentriche.
Starring
Emmy Rossum - Virginia D.
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