Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 5 febbraio 2014
Gli Arcani Supremi. Capitolo 81. Il sole di York.
Dopo avere sentito il resoconto di sua figlia India, l'architetto Richard Stoker, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, dichiarò:
<<Se il Varco si è chiuso per sempre, per volontà di Vivien, e se non è stata approvata la linea di azione che io avevo stabilito, allora è giusto che mi faccia da parte. Sarai tu, India, il nuovo Priore e a te affido il compito di ridefinire le strategie della nostra congregazione>>
Lei annuì:
<<E' quello che intendo fare, ma senza fretta. Occorre muoversi con estrema prudenza. Dobbiamo arrivare alla stipula di un Patto che delinei i nuovi obiettivi e le nuove linee d'azione per raggiungerli, e per fare questo sarà necessaria la tua collaborazione, oltre che quella di Robert, il nostro Principe Promesso...
Dobbiamo tenere a bada anche tutti coloro che hanno ambizioni personali, come i Burke-Roche o i Fitzherbert. Insomma, ci vorrà almeno un anno di tempo per riuscire ad arrivare ad una soluzione condivisa>>
Stoker sospirò:
<<Ti faranno la guerra in tutti i modi possibili. Non so come si potrà arrivare ad un accordo. Non vedo margini di trattativa, non vedo nessun appiglio. Le cose sono andate troppo diversamente da come me le ero immaginate. Ed ora brancolo nel buio>>
Lei gli prese la mano:
<<Le tenebre non prevarranno. Un nuovo sole sta nascendo e i sopravvissuti potranno dire che "l'inverno del nostro scontento si è tramutato in fulgida estate, sotto i raggi di questo sole di York">>
L'incipit del Riccardo III di Shakespeare.
Richard Stoker chiuse gli occhi, mostrando di aver compreso il senso di quella citazione.
Era l'antico ed eterno adagio di ogni successione al trono: il re è morto, viva il re.
Quando riaprì gli occhi, sua figlia lesse nel suo sguardo la domanda rituale.
Cosa succederà al Re cervo, quando il cervo giovane sarà cresciuto?
India avrebbe voluto abbracciarlo, e piangere, e sfogare il proprio dolore, ma non era ancora il momento.
Nemmeno io ho potuto vedere come accadrà. So solo che, nella mia visione del futuro, lui non c'era.
Cercò di non far trasparire nulla della sua angoscia.
<<Avremo tempo per riflettere su tutto questo, ma ora è necessario decidere come comportarci con lady Edith Burke-Roche...>>
Esitò, ma suo padre le fece cenno di proseguire:
<<Io e Robert abbiamo pensato ad una possibile strategia. Se tu collaborerai con noi, potremo riuscire almeno a neutralizzare il pericolo immediato che proviene dalla sua fazione. Ascolta attentamente quello che ho intenzione di fare...>>
E gli spiegò tutto, o meglio, quella parte del tutto che lei e Robert avevano deciso di rendere nota.
Il resto sarebbe rimasto il supremo tra i segreti.
Ma ancora non saprei dire se il saper mantenere un segreto sia una virtù oppure soltanto ipocrisia.
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