Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 19 febbraio 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 50. La Profezia di Marvin, il sentiero dorato dell'Immortalità.
Marvin Vorkidian, re dei Keltar, ricevette il druido Halfgan con tutti gli onori, nella sala del Trono d'Argento di Caemlyn.
Sollevò una mano per salutarlo, mettendo bene in mostra l'Anello del Fuoco, Narya, e poi lo fissò con i suoi occhi inquietanti, divenuti color indaco dopo l'assunzione dell'Acqua della Vita, che aveva risvegliato in lui i ricordi degli antenati e le premonizioni sul futuro.
Sei tu che mi hai fatto diventare così, Halfgan. Lo sapevi fin dall'inizio, fin da quando ero bambino e tu mi accompagnavi nelle camminate lungo il fiume. E' lì che ho capito il senso dello scorrere, del divenire. Io ero la sorgente ed ora sono la foce.
Il suo cuore di aliante ora lo spingeva verso valle.
Io sono stato il tuo capolavoro, Halfgan. Per questo condividerò con te il peso della decisione che sto per prendere.
Halfgan, che pareva avergli letto nel pensiero, ricambiò il saluto con un formale gesto di benedizione.
Lo spettacolo sta per cominciare. E' tempo di imboccare l'ultima strada rimasta, il Sentiero Dorato. La Profezia deve essere rivelata.
Halfgan sapeva bene che il momento era giunto.
<<Venerabile Halfgan, quali notizie porti dalle mie terre natali? E quali ragioni ti spingono quassù a Caemlyn, la Camelot dei nostri giorni?>>
Il vecchio sentì in queste parole il segnale convenuto.
Sorrise lievemente, perché finalmente il momento che aveva atteso per tutta la vita si stava realizzando.
<<Pace e prosperità regnano al sud, Sire, e nella Contea di Keltar-Senia tutti benedicono il vostro nome e vi riconoscono come Re e Profeta, più grande di Vorkidex Pendragon e del suo antenato Arthur, che fu l'ultima speranza dei Celti prima del Grande Cataclisma>>
<<Per quanto riguarda la seconda domanda, Maestà, sarò sincero: sono qui perché l'Arcidruido mi ha mandato come mediatore per la questione del processo al druido Bendeigid. Egli è mio rivale nell'Assemblea, ma come ben sapete, anche l'opposizione ha i suoi diritti>>
Marvin si concesse un leggero sorriso.
Sta accadendo tutto alla perfezione, nei minimi particolari. Il Sentiero è stato imboccato e la corrente del fiume scorre verso valle.
Cercando di contenere l'effetto di "deja vu" delle stesse parole che stava per pronunciare, Marvin parlò:
<<Bendeigid ha partecipato ad una congiura contro di me. Ne avevo avuto la premonizione, per questo ho fatto seguire tutti i suoi spostamenti ed i suoi contatti. Ora sono in grado di dirvi chi sono tutti i congiurati, oltre allo stesso Bendeigid>>
<<Ora ti dirò quello che devi riferire sia all'Arciduido Celtico che all'Arcidruido Elfico>>
Marvin si sentiva come se stesse giocando in un gioco di ruolo, precedente al Grande Cataclisma.
Secondo alcuni il nome di quel gioco era Dungeons and Dragons, ed uno degli antichi eroi di cui narrava le avventure era il mago Raistlin Majere, che aveva conosciuto i draghi del crepuscolo d'autunno, della notte d'inverno e dell'alba di primavera.
In fondo anche Marvin aveva vissuto la sua Dragonlance, combattendo contro il Conte Fenrik di Gothian.
Nella sala cadde il silenzio. Nessun rumore era percepibile.
Nulla accade, nulla accade.
Le parole del Bu Ji, la formula della calma del Libro di Kreos degli antichi Fremen del deserto, recitata da Alia Atreides prima dell'Abominio, sembrò a Marvin quanto mai paradossale in quel momento, in cui tutto sarebbe cambiato.
L'Oracolo sta per parlare, e un giorno diranno "Also sprach Zarathustra", così parlò Zarathustra.
In fondo era nei suoi piani imprimere una svolta zoroastriana e mazdeista al paganesimo tradizionale dei druidi, ed era proprio questo ciò a cui i tradizionalisti si opponevano.
Marvin si alzò e parlò con voce potente:
<<Ecco i nomi dei congiurati! Elner XI Eclionner, imperatore dei Lathear, mio fratellastro...>>
<<L'onorevole Lady Susan Fuscivarian, suocera di Elner e potente cospiratrice...>>
<<Daemon e Daenerys von Steinberg, gli eredi di Gothian...>>
<<Lady Marigold Edwina Ataris von Steinberg, Contessa di Gothian>>
<<Morgil Thalion di Lumbar, comandante degli Elfi Oscuri....>>
<<Lord Gallrian de Bors, che già ci aveva tradito e che ora è fuggito al sud. Tengo a precisare che suo figlio Ser Ywain è completamente estraneo ai fatti, mentre un altro nobile è implicato, un membro del mio stesso Consiglio, presente qui, ora: Lord Idex d'Estin-Ferrat, Arciduca di Floriana e presidente della Federazione dei Duchi. Guardie, arrestatelo e portatelo nelle segrete insieme a Bendeigid, con cui ha congiurato contro di me>>
Lo stupore nella sala fu enorme, mentre le guardie arrestavano colui che era considerato più potente persino del re.
E questo è solo l'inizio.
Quando Sua Grazia l'Arciduca di Floriana uscì dalla sala, impassibile, tutti capirono che egli era fiero di aver partecipato alla congiura, per difendere i diritti dell'antica Federazione.
Marvin poi riprese a parlare, sempre con voce forte e alta:
<<Ci sono altri congiurati che operano nell'ombra. Uno in particolare, insospettabile, sta tramando per screditarmi. So chi è, l'ho visto nelle mie premonizioni, ma non posso arrestarlo ora, perché non ha ancora commesso alcun crimine. Ma lo farà, lo so per certo. Ormai il futuro si è delineato secondo un unico percorso. Nulla può essere cambiato, perché qualsiasi atto diverso da questo futuro, porterebbe alla catastrofe. Per questo non agirò preventivamente contro il congiurato segreto, perché ha un ruolo necessario nel futuro che ho scelto per voi, il futuro migliore possibile, che io chiamo "Il Sentiero Dorato". Non vi sembra un bel nome? Spero che vi piaccia, perché il Sentiero Dorato è tutto quello che c'è e tutto quello che sempre ci sarà>>
<<Ora non è più il presente a determinare il futuro, ma l'esatto contrario, poiché il futuro è ormai fisso e incrollabile. Sarà una medicina amara, e alcuni moriranno per i suoi effetti collaterali, ma i sopravvissuti potranno creare modelli interessanti>>
Nella sala il mormorio era diventato sempre più forte.
Si chiedono dove terminerà il mio Sentiero Dorato. A Ragnarok? A Kralizec?
Nessuno dei due, amici miei, nessuno dei due! Ci passeremo in mezzo, tra il ghiaccio e il fuoco, tra Leviathan e Behemot, ed il nostro Sentiero Dorato non avrà mai fine...
La sua voce suono nel contempo ieratica e suadente:
<<Tenete a mente queste parole, perché il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!>>
Marvin sapeva di averli spaventati, ma vedeva nei loro occhi anche la consapevolezza di aver assistito ad un momento storico e di essere parte di una realtà di cui essere fieri.
Monumentum exegi aere perennius. Ho edificato un monumento più duraturo del bronzo.
Le parole di Orazio risuonavano in lui, anche se la traduzione non rendeva la potenza dell'originale ode latina, o latheari classica.
Halfgan sapeva che ora toccava a lui:
<<Maestà, dove si trova il traditore?>>
Marvin guardò la platea:
<<E' qui presente, ma non sa ancora che è stato prescelto da uno dei congiurati per distruggermi.
E' uno di voi. Non dubitatene, perché in verità vi dico: uno di voi mi tradirà>>
Aveva volontariamente pronunciato quelle parole sacre, perché sapeva che è così che si fondano le grandi religioni.
Padre Ulume, Priore della Grande Canonica, che assisteva in sala, provò un brivido.
Anche Halfgan lo sapeva. Il rituale del sacrificio doveva procedere.
<<Maestà, in cosa consiste il Sentiero Dorato?>>
Marvin si compiacque della domanda di Halfgan:
<<E' l'unico futuro che prevede la sopravvivenza dell'umanità. In tutti gli altri casi si andrebbe incontro alla catastrofe. Non è però un sentiero semplice. Prevede molti sacrifici, da parte di tutti noi, a cominciare da me!>>
Ecco, il momento esatto era arrivato.
Sua moglie Igraine Canmore lo guardò con profonda consapevolezza.
E così fecero sua madre Lilieth e sua nonna Ariellyn.
Marvin si tolse l'anello e pronunciò le parole che avrebbero definitivamente sigillato il futuro per migliaia di anni:
<<Ecco, Halfgan, prendi questo anello in custodia, in nome di tutta l'umanità, perché le nostre fatiche saranno gravi ed esso ci sosterrà, proteggendoci dalla stanchezza. E' questo infatti Anello del Fuoco, Narya, destinato a riaccendere i cuori al valore di un tempo, in un mondo che si raggela. Un giorno, quando avrai compiuto la tua missione, me lo restituirai>>
Tutte le persone, nella sala del trono, si inginocchiarono spontaneamente.
La Sacerdotessa del Fuoco Rosso, Morgause Canmore di Lothian, si avvicinò al trono e benedisse l'anello. Era la classica donna celtica delle Highlands, ed era cugina della regina Igraine, di cui aveva la stessa regalità, addolcita però dalla grazia, una grazia angelicata quasi divina.
Marvin sapeva che quello sarebbe stato il momento più triste, e già il suo cuore ne era gravato:
<<Oggi mi venerate, ma un giorno mi maledirete, perché la vita è un dono doloroso. Mi chiamerete Shaitan, Imperatore della Geenna, e la ruota del destino continuerà a girare e girare e girare ancora intorno al mio Sentiero Dorato>>
When I am gone, they must call me Shaitan, the Emperor of Gehenna and the wheel must turn and turn and turn along the Golden Path.
Marvin sentì tutto il dolore per ciò a cui avrebbe dovuto rinunciare in nome di quell'immortalità.
Se ci fosse stata un'altra soluzione, qualunque altra, per salvarvi, l'avrei preferita mille volte a quella a cui sto per offrirmi: il bacio della vampira, la Divoratrice di Cuori e la trasformazione che ne seguirà.
Naturae accedere partis frigidus obtituerit circum preaecordia sanguis.
Se poi il sangue freddo intorno al cuore mi impedirà di accedere a questi aspetti della natura...
Le parole di Virgilio nelle Georgiche si confusero con l'immagine di colei che avrebbe causato la trasformazione in vampiro. Daenerys von Steinberg, erede di Gothian, detta Hearteater, la Divoratrice di Cuori, la Regina Bianca, l'erede della rosa bianca degli York.
Non si sarebbe certo accontentata del castello di Gothian, per quanto nel suo tetro fascino, fosse divenuto il prototipo dei castelli gotici.
Presto si sarebbe arrivati alla resa dei conti.
Bellum omnium contra omnes. Homo homini lupus.
L'antico Hobbes avrebbe appoggiato la decisione di Marvin.
Col Sentiero Dorato sarebbe iniziata la Lunga Pace, l'assolutismo illuminato della Dinastia Eclionner Vorkidian, pronta a riunire tutti i regni e i popoli del Continente.
Il Celeste Impero dei Lathear e il Trono del Sol Levante sarebbero spettati a suo figlio. La Grande Muraglia non avrebbe diviso più i popoli.
Lascerò Caemlyn a mio figlio Arthur, quando diventerò ciò che devo diventare.
A lui spetterà l'anello dell'acqua, quello azzurro, Vylia, l'anello di zaffiro degli Eclionner, quello di fidanzamento della principessa della corona Wensy Fuscivarian, che poi donò a mio padre.
Ma nessuno doveva saperlo, tranne Halfgan.
Persino Ellis Eclionner non doveva essere informata.
Halfgan lo sapeva.
Lesse negli occhi del suo vecchio maestro la consapevolezza della gravità di quella scelta, ma anche la sua tacita approvazione.
Certo non poteva seguirlo in quel luogo selvaggio, ma almeno avrebbe garantito il sostegno dei druidi.
Marvin sentiva che ormai il suo ruolo di re aveva ceduto il passo a quello di Imperatore-Profeta.
Chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chi vive e crede in me non morirà in eterno.
Ma anche un Profeta poteva avere i suoi cedimenti.
Prima di ritirarsi, infatti, Marvin fu colto da un dubbio, che però era già stato previsto e a cui era già stata data risposta.
Vale veramente la pena sacrificarsi per salvare l'umanità?
Cast
Paul Atreides - Marvin Vorkidian
Ian McKellen (Gandalf) - druido Halfgan
Christopher Lee (Saruman) - druido Bendeigid
Samuel L. Jackson (maestro jedi Mace Windu) - padre Rudo Ulume.
Sophie Turner (Sansa Stark) - regina Igraine Canmore di Logres
Claire Forlani (Igraine di Camelot) - regina madre Lilieth Vorkidian di Linthael
Elizabeth Bathory (Erszebet Bathory) - the honourable lady Ariellyn Vorkidian, Contessa di Keltar-Senia.
Tom Hiddleton (Loki) - imperatore Elner XI Eclionner
Susan Sarandon (Wensicia Corrino) - the hon. lady Susan Fuscivarian (Fujiwara)
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steinberg di Gothian, la Divoratrice di Cuori
Lena Headey (Cersei Lannister) - lady Marigold Ataris von Steinberg, Contessa di Gothian
Thomas Howard, Duca di Norfolk - lord Idex d'Este, Arciduca di Floriana.
Eva Green (Morgana di Avalon, Angie in "Dark Shadows") - Ellis Eclionner, ex reggente imperiale
Jessica Chastain - Morgause Canmore di Lothian, Sacerdotessa del Fuoco Rosso.
Note
Il Sentiero Dorato è ispirato alla Via Aurea di Leto II Atreides nel ciclo di Dune du Frank Herbert.
Narya e Vilya sono i nomi di due dei tre anelli "ai re degli Elfi" nei romanzi di Tolkien. Come Cirdan il Timoniere, re degli Elfi dei Porti Grigi, lo donò a Gandalf, qui Marvin lo dona ad Halfgan perché gli infonda la forza per la sua missione. Marvin non potrà più essere custode del Fuoco Segreto, perché ciò è incompatibile con la mutazione che lo attende in cambio dell'immortalità. Per questo parla di "sangue freddo intorno al cuore". L'altro anello fu assegnato ad Elrond. Il terzo, Nenya, l'anello di diamante, fu assegnato a Galadriel.
Bendeigid è un nome tratto da "Le querce di Albion" di Marion Zimmer Bradley. Diventa Arcidruido dopo la morte del suocero Ardanos.
La mappa della Contea di Keltar-Senia è in parte ispirata alla Romagna centrale e in parte alla Contea degli Hobbit di Tolkien.
Gli eredi di Gothian. Capitolo 49. Elner sposa Irulan Eclionner
Per Elner XI, imperatore dei Lathear, quello era il terzo matrimonio. Dopo essere stato sposato con Marigold di Gothian e con Alienor di Alfarian, questa volta aveva scelto una componente della sua stessa famiglia, la principessa Irulan Eclionner.
L'ennesimo matrimonio senza amore. Ma era l'unico modo per evitare che i sostenitori di Irulan mi costringessero ad abdicare.
Ora non avevano più scuse.
Mentre scendevano la scalinata che portava alla grande sala delle udienze, Elner e Irulan non si guardavano nemmeno in faccia.
Dietro di loro la principessa Elian, sorella di Irulan, procedeva seguita dalla madre, lady Susan Fuscivarian e dalla cognata Jessica Antares.
Nessun parente stretto per me. Mio nonno si è dato malato. Mia madre è a Caemlyn, a contendersi il favore di Marvin Vorkidian con le altre sue donne adoranti: Igraine, Lilieth, Alienor e chissà quante altre. Io invece sono solo, e mi sposo con una donna che non mi vuole.
Irulan era stata comunque gentile. "L'amore verrà" aveva detto senza troppa convinzione, ma cercando comunque di inviare segnali di pace.
Irulan è una moglie perfetta, e sarà anche una perfetta imperatrice.
La scelta non poteva essere migliore.
L'amore verrà...
Pareva il titolo di una canzone, e forse lo era sul serio.
Ma non voleva sposarsi, ed io l'ho costretta. Così come avevo fatto con Alienor. Perché le donne che amo non mi ricambiano?
Sapeva bene che era una domanda patetica e anche piuttosto scontata: chissà quanti altri uomini se lo stavano chiedendo in quello stesso istante.
Mi amano solo le donne di cui non sono innamorato.
Forse quella era una questione più interessante.
Forse quando sono innamorato divento ridicolo? Sì, gli innamorati sono ridicoli. Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole.
Fernando Pessoa lo aveva pensato e scritto molto tempo prima.
Todas as cartas de amor são
ridículas.
Não seriam cartas de amor se não fossem
ridículas.
L'uomo non innamorato si comporta in maniera più sicura, e comunica una immagine di forza.
Poteva essere vero.
Ma allora perché mi innamoro di quelle che non mi ricambiano? Cosa mi attrae in loro?
Aveva passato la vita a porsi quelle domande.
Forse perché erano tutte donne forti come mia madre?
Ellis Eclionner era una madre esigente e non era facile conquistarsi la sua approvazione.
Era bellissima, era inarrivabile.
Ed ora è con Marvin!
La gelosia lo divorava.
Eppure non riusciva a dare la colpa a suo fratello.
Marvin non è felice, questo lo so per certo. E tutte le donne che ha attorno tentano di manovrarlo e lo danneggiano.
Non ce l'aveva con Marvin, ma con le sue donne.
Compresa mia madre. Che non è sua madre. Chissà come si staranno sbranando tra loro lei e Lilieth, così come fecero per mio padre.
Anche Lilieth era stata una pessima madre.
Ma almeno adesso è con lui.
Marvin poteva anche essere sofferente, ma non era ridicolo.
Elner invece sentiva di non avere il suo fascino, il suo carisma.
Anche lui avrà scritto lettere d'amore, come tutte le altre, ridicole.
Ma forse meno ridicole delle mie.
Gli pareva di sentire la risata amara di Pessoa...
Também escrevi em meu tempo cartas de amor,
como as outras,
ridículas.
Ma in fondo sono le persone che non hanno mai scritto lettere d'amore ad essere ridicole.
Mas, afinal,
só as criaturas que nunca escreveram
cartas de amor
é que são
ridículas.
Gli eredi di Gothian. Capitolo 48. Halfgan a Caemlyn.
Il druido Halfgan giunse a Caemlyn alla fine di agosto dell'anno 1001 dopo la fondazione dell'Impero Lathear.
Ad accoglierlo c'era lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia e nonna di Marvin, re dei Keltar.
Dietro di lei c'era anche sua figlia Lilieth, contessa di Linthael e regina madre dei Keltar.
Mentre lady Ariellyn appariva imperturbabile come sempre, Lilieth era molto preoccupata e il suo sguardo era severo.
Halfgan trovò irritante quell'atteggiamento.
Troppo comodo indignarsi adesso, dopo aver sprecato la vita in cose inutili.
Lady Ariellyn, che invece aveva una lunga esperienza diplomatica, accolse l'amico druido con grande affetto.
<<Halfgan, non hai idea di quanto mi sei mancato!>>
<<Anche tu mi sei mancata, Ariellyn!>> poi si rivolse a Lilieth: <<Mia cara Lilieth, non mi aspettavo di trovarti qui>>
La donna lo fissò con occhi severi:
<<Non ti aspettavi di trovarmi qui? E dove dovrei essere mentre il mondo intero vuole la rovina di mio figlio? Cosa sta succedendo? Cosa avete fatto a Marvin? Tu e tutti gli altri druidi! Lo avete intrappolato nelle vostre profezie!>>
Halfgan sostenne il suo sguardo:
<<Noi non abbiamo fatto niente. Lui aveva già quelle profezie dentro di sé. Si sarebbero comunque risvegliate, e tu come sacerdotessa iniziata agli Arcani Supremi lo sai meglio di tutti! Quando sposasti Masrek Eclionner, non fu certo per caso. Era chiaro fin dall'inizio che il figlio che sarebbe nato dalla vostra unione era il Principe che ci fu promesso, il Figlio dei Cento Re, il Profeta dei Keltar, colui che ci indicherà la Via, il Sentiero Dorato>>
Lilieth scosse il capo:
<<Molti druidi non la pensano così. Bendeigid ha tentato di far passare Marvin per pazzo! Ma ti rendi conto? Ha solo vent'anni! Troppe responsabilità gravano sulle sue spalle, troppi nemici congiurano contro di lui! >>
Ci fu silenzio e lady Ariellyn ne approfittò per moderare la discussione:
<<Halfgan è qui per aiutarci a scoprire i nemici di Marvin che albergano anche in questo luogo. La Sezione Speciale ha il sospetto che ci sia un traditore insospettabile ed Halfgan ha sempre avuto un fiuto e un intuito particolare in queste situazioni>>
Lilieth sospirò:
<<Stavolta la situazione è più grave. Le forze dell'Oscurità stanno stringendo il loro cerchio intorno a noi. Gli Eclionner, gli Elfi Oscuri e i Vampiri Albini stanno preparando l'assalto finale. Ma prima cercano di indebolirci, screditando Marvin agli occhi del popolo! La Divoratrice di cuori gli ha giurato vendetta per la morte del Conte Fenrik>>
Halfgan rimase impassibile:
<<Marvin sa benissimo cosa deve fare con Daenerys di Gothian. E sa benissimo anche cosa devo fare io. Ognuno di noi ha un ruolo ben preciso in questa storia. Io ho riconosciuto il mio, così come ha fatto Ariellyn. Tu invece hai il cuore diviso tra Marvin, che rappresenta il tuo passato, e tuo marito Vyghar, e il figlio che porti in grembo, che rappresentano il tuo futuro. Avverto il conflitto che è in te. Ora devi prendere una decisione. Che ruolo intendi scegliere?>>
Lilieth non esitò a rispondere:
<<Prima di ogni altra cosa, io sono e sarò sempre la madre di Marvin. E sarò al suo fianco, come un angelo custode>>
Halfgan allora sorrise:
<<Questo è giusto. Noi teniamo alla salvezza di Marvin più che ad ogni altra cosa. Se saremo uniti, potremo salvare sia Marvin che il nostro popolo>>
Lady Ariellyn mise una mano sulla spalla del druido:
<<Ti accompagno al tuo alloggio, Halfgan. Marvin ti riceverà il prima possibile. Mi ha chiesto di riferirti queste parole: "Dopo essere risaliti alla sorgente, dovremo ridiscendere fino alla foce">>
Il druido annuì:
<<E' il "bambino del mare" che parla dentro di lui, il suo nucleo più solido e genuino. Ma la sua croce è sapere con certezza che la sua vita, che adesso è un fiume, presto diventerà un oceano>>
Cast
Gandalf - druido Halfgan
Elizabeth Bathory (Erzsebet Bathory) - lady Ariellyn Vorkidian
Catelyn Tully Stark - Lilieth Vorkidian
Maestro Luwin - druido Halfgan
Jon Snow - Marvin Vorkidian
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steiberg, erede di Gothian, la Divoratrice di Cuori.
Gli eredi di Gothian. Capitolo 47. La principessa Aurora e ser Ywain de Bors
La principessa Aurora di Alfarian, vestita con un meraviglioso abito di seta verde, passeggiava nel cortile di marmo del palazzo reale di Elenna sul Dhain, in compagnia di ser Ywain de Bors, duca di Amnisia e vice-reggente degli Alfar.
<<In quel punto ci starebbe benissimo un gazebo, non trovate, ser Ywain?>>
<<Un gazebo? La città sta per essere messa sotto assedio e voi pensate ad un gazebo?>>
La principessa gli sorrise:
<<E' per comunicare sicurezza al popolo. Un trucco per tenere alto il morale. Se i regnanti costruiscono qualcosa, allora vuol dire che credono di rimanere nel luogo dove si trovano, e di difenderlo>>
Ser Ywain annuì:
<<Devo ancora imparare molto sull'arte di regnare, anche se sono solo un reggente, anzi un vice-reggente>>
Aurora gli rivolse un'occhiata divertita:
<<Se fosse per Marvin Vorkidian, voi potreste essere anche il re!>>
Lui scosse il capo:
<<Mi è appena arrivato un plico da Caemlyn, scritto da Marvin in persona. Mi avverte che vostra nipote Alienor reclama i diritti di successione>>
La principessa rise:
<<Ah! I diritti di successione... bene, che se li venga a guadagnare qui sul campo di battaglia! Tanto varrebbe allora incoronare subito quell'idiota di Hans Axel!>>
<<Vorrei tanto mandare vostro nipote in prima linea, contro i vampiri albini, ma ho promesso a Marvin che non gli avrei torto neanche uno dei suoi preziosissimi capelli biondi>>
Aurora sorrise. Trovava divertente la compagnia di Ser Ywain.
E' un vero cavaliere, di quelli di una volta! Forse è l'ultimo sopravvissuto.
Quando era con lui i pericoli della guerra sembravano sotto controllo, facevano meno paura.
<<Vorrei tanto sapere da che parte sta il vostro Marvin!>>
Ser Ywain sospirò:
<<Dalla parte del giusto. Quando l'ho conosciuto era solo un ragazzo senza esperienza, ma aveva un grande senso della giustizia. Riguardo alla successione al trono degli Alfar, vuole solo che sia rispettata la legge, e la legge salica dice che Hans Axel...>>
Aurora lo interruppe:
<<La legge salica! Vi sembra una cosa giusta che le donne siano escluse dalla successione?>>
Ywain assunse un'aria imbarazzata:
<<Dura lex, sed lex>>
La principessa non era d'accordo:
<<Quella legge non è dura, è semplicemente stupida!>>
Il cavaliere inarcò le sopracciglia:
<<Altezza, perdonatemi, ma la tradizione....>>
Lei fece un ampio gesto con la mano:
<<Al diavolo la tradizione! Hans Axel è un incapace, e Marvin lo sa benissimo, dal momento che ha rinviato "sine die" la sua incoronazione>>
Ywain non poteva negare la validità di quella argomentazione:
<<Se fosse per me, darei ordine di incoronare voi, oggi stesso, regina degli Alfar! Ma prima di tutto dobbiamo salvare questo regno dalla morsa dei vampiri albini a nord e degli elfi oscuri a sud. Per ora ci sono state solo scaramucce, ma presto ce li troveremo sotto le mura, e allora importerà ben poco chi sia il successore... anzi, sarebbe il primo ad essere eliminato dai nemici>>
Quella prospettiva parve interessante ad Aurora:
<<Uhm... forse Marvin ha in mente qualcosa di simile. Potrebbe aver visto nel futuro...>>
<<E' un'ipotesi plausibile. Gli occhi di Marvin sono sempre rivolti al futuro>>
Aurora aveva presente un ritratto di Marvin che guardava un punto all'infinito con occhi accigliati, vestito di nero e con un corvo sulle spalle. Era uno dei tre o quattro ritratti canonici che venivano ricopiati in tutto il regno.
<<Credete veramente che Marvin sia un profeta?>>
<<La parte religiosa del suo messaggio è quella che conosco meno, ma mi fido di lui. L'ho conosciuto bene, ho potuto constatare la sua maturazione, soprattutto quando bevve l'Acqua della Vita, e si risvegliarono in lui le "altre memorie" degli antenati e le prime premonizioni. Non erano coincidenze, né inganni. Un giorno, mentre cavalcavamo nella foresta di Broceland, mi ordinò improvvisamente di allontanarmi da dove mi trovavo, e poco dopo, nel punto stesso dove stavo prima, cadde un enorme ramo di abete. Lui l'aveva previsto, e mi salvò la vita. Potrei raccontare molti altri casi come questo>>
Aurora valutò quelle informazioni:
<<L'Acqua della Vita. Tutti gli iniziati agli Arcani Supremi devono superare quella prova. A piccole dosi è un potente narcotico. A dosi più elevate è un veleno mortale. In molti hanno tentato>>
Ywain non era esperto in alchimia, e tanto meno nei misteri religiosi:
<<Hanno tentato e hanno fallito?>>
Aurora divenne improvvisamente seria:
<<Hanno fallito e sono morti>>
Cast
Athenodora Volturi - principessa Aurora di Alfarian, zia di Alienor
Caius Volturi - principe Hans Axel di Alfarian, fratello minore di Alienor
Theon Greyjoy - ser Ywain de Bors, duca di Amnisia, vicereggente del regno degli Alfar
Jon Snow - Marvin Vorkidian, re dei Keltar e reggente degli Alfar
Gli eredi di Gothian. Capitolo 46. Gli Eclionner: riunione di famiglia
Nella sala dei marmi, al centro della Grande Piramide dell'Acropoli di Lathena, gran parte dei membri della Dinastia Eclionner si era riunita in attesa dell'arrivo dell'anziano patriarca, il principe della corona Sephir Eclionner.
Albero genealogico della Dinastia imperiale Eclionner
(in grassetto sono indicati i personaggi ancora in vita)
_______________________________________
| | |
Wechtigar XVI Barbablù Vorian Eclionner Diana Eclionner
+ + +
Sophie Tessier-Ashpool Melania Orwell William Richese
| | !
Sen. Sibelius Fuscivarian Sephir Eclionner Ivar Eclionner Helena Richese
| + + +
Kato Fuscivarian - - - Wensy Fuscivarian - - - Susan Fuscivarian Conte di Linthael
+ ________ |________ _ _ _!_____ |
Jessica | ! | | | Vyghar
Antares Masrek --- --+ ----Ellis Eclionner-+ Elner X Irulan Elian di Linthael
_| _ + | Eclionner
| | Lilieth Vorkidian Elner XI
Hito Leto | +
Fuscivarian Marvin Alienor di Alfarian
+ Vorkidian |
Chani Corrino + Eleanor Eclionner
Igraine Fenmore
Igraine Fenmore
Erano presenti, inseme all'imperatore Elner XI, le principesse Irulan ed Elian, la loro madre, lady Susan Fuscivarian, la cognata di lei, Jessica Antares, con i figli Hito e Leto Fuscivarian e la nuora Chani Corrino, oltre al conte Vyghar di Linthael.
La riunione era di fondamentale importanza, perché si doveva stabilire una volta per tutte la linea di successione al trono, insieme ai matrimoni dinastici.
Il vecchio Sephir Eclionner arrivò in tarda serata, di pessimo umore come al solito, specie quando era costretto a viaggiare.
Almeno il mio esilio a Yuste è finito. Giuro che non lascerò mai più Lathena in vita mia!
Era vestito con una preziosa marsina di seta color indaco, lo stesso dei suoi occhi, come tutti gli Eclionner del ramo principale, i cosiddetti principi del sangue.
Dopo un rapido sguardo sui presenti, sentì una fitta al cuore.
Mancano i migliori. Sono morti o comunque se ne sono andati. Mia moglie, i miei figli, mio nipote Marvin e la mia pronipote Eleanor. E anche i gemelli che ho avuto da Marigold.
Sono rimasto solo con una manica di buoni a nulla.
La tristezza pervase il suo animo in maniera persistente.
Ubi est gloria nunc Babiloniae... nomina nuda tenemus...
A così poco si era ridotta la sua famiglia?
Per un attimo interminabile pensò all'enormità del suo fallimento come figlio, come marito, come padre, come nonno e persino come bisnonno. Non aveva mai visto la sua pronipote.
Cos'è stata la mia vita se non un inanellarsi di fallimenti? A cosa sono serviti quei fugaci momenti di felicità, se poi tutto era destinato a svanire?
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più.
Più che l'assenza e gli sentiva la mancanza: l'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno, un non esser più. E la felicità era come un figlio unico: se lo perdi, perdi anche il senso della tua vita. Meglio allora non avere figli, non conoscere la felicità. Meglio quest'ombra, questa caligine.
Il sole è tramontato sul deserto della mia anima.
Dovette farsi forza per affrontare uno dei più scadenti Consigli di Famiglia della sua vita.
Salutò tutti con un cenno severo, e chinò quasi impercettibilmente la testa di fronte a suo nipote, l'imperatore Elner XI.
<<Qual è l'ordine del giorno?>> chiese senza preamboli.
L'imperatore Elner e lady Susan si scambiarono un'occhiata di intesa.
Fu Elner XI a parlare per primo:
<<Come sapete, ho divorziato dalla mia seconda moglie Alienor di Alfarian ed ho diseredato sia nostra figlia Eleanor, sia il figlio che porta in grembo. Ora intendo risposarmi con la principessa Irulan Eclionner>>
Sephir guardò Irulan, che rimase impassibile.
A parlare fu la madre di lei, lady Susan Fuscivarian
Sephir non aveva mai sopportato lady Susan, sia perché era figlia del senatore Fuscivarian, l'uomo che aveva quasi distrutto la Dinastia, impedendo a Sephir stesso e a suo figlio Masrek di salire al trono, sia perché non tollerava l'idea che la principessa Wensy, sorella di Susan e moglie di Sephir, fosse morta tragicamente, mentre l'altra sorella continuava a vivere e a tramare.
Lady Susan era riuscita, con il metodo del bastone e della carota, a piegare la volontà di sua figlia Irulan ed a costringerla ad accettare la proposta di matrimonio dell'imperatore.
<<Mia figlia ha accettato con grande onore la proposta di Sua Maestà>>
Sephir sbottò:
<<Sei sempre ben pronta a parlare al posto suo! Ha più di trent'anni, maledizione! Sarà pur in grado di parlare senza che tu le faccia da ventriloquo!>>
E rivolse la sua attenzione nuovamente ad Irulan:
<<Sei veramente sicura? E' il terzo matrimonio per mio nipote, e spero vivamente che sia l'ultimo! Non vorrei certo una replica del regno di Elner VIII, che ebbe sei mogli e ne fece decapitare due!>>
Irulan allora parlò con molta umiltà:
<<La mia devozione verso l'imperatore Elner XI e verso tutta la Dinastia mi hanno convinta a rinunciare alla vita appartata che fino ad ora mi era stata concessa. Ora sono l'umile serva del mio signore. Ecce ancilla Domini>>
Sephir trovò la citazione sacra un po' troppo pretenziosa e fuori luogo, ma dovette ammettere che rendeva perfettamente lo spirito di sacrificio con cui Irulan accettava la proposta.
<<Se qualcuno è contrario, parli ora o taccia per sempre>>
A quel punto Leto Fuscivarian scattò in piedi:
<<Irulan era stata promessa a me!>>
A quel punto si alzarono in piedi anche sua madre Jessica, sua cognata Chani e la sorella di Irulan, la principessa Elian, che voleva sposare Leto.
Sephir li osservò attentamente, sforzandosi di celare il suo disgusto.
Non valgono la corda per impiccarli!
Ma dovette essere diplomatico:
<<Non esiste alcun contratto che lo dimostri>>
Leto si adirò:
<<Susan mi aveva dato la sua parola!>>
Sephir sorrise:
<<E tu ti fidi della parola di un Fuscivarian? Conosci così poco la tua stessa famiglia?>>
Leto non si lasciò intimidire:
<<Esigo soddisfazione!>>
Sephir perse la pazienza:
<<Ti sposerai con l'altra tua cugina, la principessa Eilan! Spero che avrai il buon senso di accettare, se non vorrai che la tua testa sia infilzata su una picca davanti alla porta del Nord!>>
Leto guardò Elian. Era una fanciulla bella e dolce.
Si immaginò un futuro con lei, e ritenne che era preferibile alla decapitazione.
Sephir però capì che Leto non si sarebbe ritirato dal Gioco del Trono.
Ebbe una fugace visione di un ragazzo sul Trono del Sole, ma non lo riconobbe.
Non portava la corona, e forse non era nemmeno l'Imperatore, ma solo un suo discendente.
Di chi era figlio?
Un figlio di Elner e Irulan, oppure quello che Alienor portava in grembo? Un figlio di Marvin, oppure Anakin, il figlio che lui stesso, Sephir, aveva avuto da Marigold di Gothian?
Quella premonizione di un futuro lontano almeno quindici anni, gli mostrò il volto del figlio di colui che avrebbe vinto il Gioco del Trono, ma non gli diede alcun mezzo per indovinare chi fosse.
Quanto tempo ancora avrebbe dovuto aspettare per sapere chi avrebbe vinto, definitivamente, il Gioco del Trono?
Dopo un rapido sguardo sui presenti, sentì una fitta al cuore.
Mancano i migliori. Sono morti o comunque se ne sono andati. Mia moglie, i miei figli, mio nipote Marvin e la mia pronipote Eleanor. E anche i gemelli che ho avuto da Marigold.
Sono rimasto solo con una manica di buoni a nulla.
La tristezza pervase il suo animo in maniera persistente.
Ubi est gloria nunc Babiloniae... nomina nuda tenemus...
A così poco si era ridotta la sua famiglia?
Per un attimo interminabile pensò all'enormità del suo fallimento come figlio, come marito, come padre, come nonno e persino come bisnonno. Non aveva mai visto la sua pronipote.
Cos'è stata la mia vita se non un inanellarsi di fallimenti? A cosa sono serviti quei fugaci momenti di felicità, se poi tutto era destinato a svanire?
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più.
Più che l'assenza e gli sentiva la mancanza: l'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno, un non esser più. E la felicità era come un figlio unico: se lo perdi, perdi anche il senso della tua vita. Meglio allora non avere figli, non conoscere la felicità. Meglio quest'ombra, questa caligine.
Il sole è tramontato sul deserto della mia anima.
Dovette farsi forza per affrontare uno dei più scadenti Consigli di Famiglia della sua vita.
Salutò tutti con un cenno severo, e chinò quasi impercettibilmente la testa di fronte a suo nipote, l'imperatore Elner XI.
<<Qual è l'ordine del giorno?>> chiese senza preamboli.
L'imperatore Elner e lady Susan si scambiarono un'occhiata di intesa.
Fu Elner XI a parlare per primo:
<<Come sapete, ho divorziato dalla mia seconda moglie Alienor di Alfarian ed ho diseredato sia nostra figlia Eleanor, sia il figlio che porta in grembo. Ora intendo risposarmi con la principessa Irulan Eclionner>>
Sephir guardò Irulan, che rimase impassibile.
A parlare fu la madre di lei, lady Susan Fuscivarian
Sephir non aveva mai sopportato lady Susan, sia perché era figlia del senatore Fuscivarian, l'uomo che aveva quasi distrutto la Dinastia, impedendo a Sephir stesso e a suo figlio Masrek di salire al trono, sia perché non tollerava l'idea che la principessa Wensy, sorella di Susan e moglie di Sephir, fosse morta tragicamente, mentre l'altra sorella continuava a vivere e a tramare.
Lady Susan era riuscita, con il metodo del bastone e della carota, a piegare la volontà di sua figlia Irulan ed a costringerla ad accettare la proposta di matrimonio dell'imperatore.
<<Mia figlia ha accettato con grande onore la proposta di Sua Maestà>>
Sephir sbottò:
<<Sei sempre ben pronta a parlare al posto suo! Ha più di trent'anni, maledizione! Sarà pur in grado di parlare senza che tu le faccia da ventriloquo!>>
E rivolse la sua attenzione nuovamente ad Irulan:
<<Sei veramente sicura? E' il terzo matrimonio per mio nipote, e spero vivamente che sia l'ultimo! Non vorrei certo una replica del regno di Elner VIII, che ebbe sei mogli e ne fece decapitare due!>>
Irulan allora parlò con molta umiltà:
<<La mia devozione verso l'imperatore Elner XI e verso tutta la Dinastia mi hanno convinta a rinunciare alla vita appartata che fino ad ora mi era stata concessa. Ora sono l'umile serva del mio signore. Ecce ancilla Domini>>
Sephir trovò la citazione sacra un po' troppo pretenziosa e fuori luogo, ma dovette ammettere che rendeva perfettamente lo spirito di sacrificio con cui Irulan accettava la proposta.
<<Se qualcuno è contrario, parli ora o taccia per sempre>>
A quel punto Leto Fuscivarian scattò in piedi:
<<Irulan era stata promessa a me!>>
A quel punto si alzarono in piedi anche sua madre Jessica, sua cognata Chani e la sorella di Irulan, la principessa Elian, che voleva sposare Leto.
Sephir li osservò attentamente, sforzandosi di celare il suo disgusto.
Non valgono la corda per impiccarli!
Ma dovette essere diplomatico:
<<Non esiste alcun contratto che lo dimostri>>
Leto si adirò:
<<Susan mi aveva dato la sua parola!>>
Sephir sorrise:
<<E tu ti fidi della parola di un Fuscivarian? Conosci così poco la tua stessa famiglia?>>
Leto non si lasciò intimidire:
<<Esigo soddisfazione!>>
Sephir perse la pazienza:
<<Ti sposerai con l'altra tua cugina, la principessa Eilan! Spero che avrai il buon senso di accettare, se non vorrai che la tua testa sia infilzata su una picca davanti alla porta del Nord!>>
Leto guardò Elian. Era una fanciulla bella e dolce.
Si immaginò un futuro con lei, e ritenne che era preferibile alla decapitazione.
Sephir però capì che Leto non si sarebbe ritirato dal Gioco del Trono.
Ebbe una fugace visione di un ragazzo sul Trono del Sole, ma non lo riconobbe.
Non portava la corona, e forse non era nemmeno l'Imperatore, ma solo un suo discendente.
Di chi era figlio?
Un figlio di Elner e Irulan, oppure quello che Alienor portava in grembo? Un figlio di Marvin, oppure Anakin, il figlio che lui stesso, Sephir, aveva avuto da Marigold di Gothian?
Quella premonizione di un futuro lontano almeno quindici anni, gli mostrò il volto del figlio di colui che avrebbe vinto il Gioco del Trono, ma non gli diede alcun mezzo per indovinare chi fosse.
Quanto tempo ancora avrebbe dovuto aspettare per sapere chi avrebbe vinto, definitivamente, il Gioco del Trono?