Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 21 febbraio 2013
Abbigliamento e moda maschile ai primi del Novecento.
Gli anni tra il 1901 e il 1910 sono passati alla storia come "Età edoardiana", con riferimento al regno di Edoardo VII, sovrano dell'Impero Britannico, successore della regina Vittoria e padre di Giorgio V.
In generale, gli anni tra il 1900 e il 1914 sono chiamati "Belle epoque", perché rappresentarono un periodo di pace e benessere, prima della Grande Guerra 1914-18, che sconvolse completamente la civiltà europea e occidentale.
L'illustrazione di copertina di questo post mostra i tre tipi principali di abbigliamento maschile da giorno dei gentleman, cioè della classe medio-alta.
Possiamo analizzarli, da sinistra a destra.
1) L'uomo a sinistra indossa una giacca a doppio petto scura e aperta per mettere in mostra il gilet chiaro. I dati rilevanti sono: la presenza del colletto della camicia rigido, inamidato e non legato alla camicia stessa.
Come è mostrato qui sopra i tipi di colletto erano molto numerosi e si distinguevano per l'altezza, l'apertura delle vele, che all'epoca era piuttosto stretta, ma anche per la forma delle punte, che potevano essere oppure arrotondati. Il bavero poteva essere rialzato e piegato nelle punte belle ali.
La cravatta era stretta e con un nodo piccolo, salvo le eccezioni dei dandies, che preferivano nodi più grossi e cravatte più larghe e più lunghe, o di foggia diversa, specie per gli abiti da sera.
Un esempio di dandy dell'epoca è Robert de Montesquiou, che ispirò a Marcel Proust il personaggio del barone di Charlus.
Il dandy aveva giacche più lunghe, cravatte più originali, come quella di tipo "ascot" che oggi si usa spesso per gli abiti da matrimonio dello sposo.
Il gilet del dandy era spesso a doppiopetto.
Ma torniamo all'illustrazione iniziale dove possiamo vedere che il gentiluomo al centro indossa una giacca ad un solo bottone, una cravatta a farfalla o papillon (in inglese bow tie).
Il terzo a destra si distingue per un doppiopetto chiuso, un colletto della camicia rialzato e piegato nelle punte ed un cappello a bombetta, mentre gli altri indossano un cappello a paglietta, derivato dalla moda dei canottieri, o uno di tipo Panamà, a sinistra.
Le scarpe risultano appuntite e i pantaloni, con la riga, si restringono verso il basso.
L'acconciatura prevedeva capelli corti, baffetti di piccole dimensioni o anche volto completamente rasato.
Nel prossimo post mostrerò gli abiti da sera maschili dell'epoca del primissimo Novecento.
Un'epoca meravigliosa per la moda maschile (non ti conosco, ma ti collocherei in quel periodo :) ).
RispondiEliminaHo fatto un post sulla moda femminile dell'epoca edoardiana, se ti interessa... .
Federica
Anche io mi collocherei in quel periodo, però con la garanzia di essere figlio di un lord!
Elimina;-)
p.s. il post è del 10 gennaio 2013!
RispondiEliminaVado subito a vederlo!
EliminaQuesto blog è interessante,non c'è che dire... Quando andavo al liceo,in classe passavo il tempo a disegnare personaggi variegati con abiti del primo Novecento ;)
RispondiEliminaGrazie! A me fanno ricordare un po' Charlie Chaplin nei suoi film.
Elimina;-)
A quel tempo desideravo pubblicare una victorian romance :) Un fumetto realizzato da me ambientato per l'appunto nel novecento ma in Francia.
EliminaBeh, sei ancora in tempo per il tuo victorian romance!
Elimina;-)
Quando qualcuno mi finanzierà,potrei togliermi un'esigenza adolescenziale XD
EliminaAh ah, oppure puoi fare come ho fatto io, che il mio romanzo l'ho pubblicato sul blog, e anche i primi 50 capitoli del sequel ;-)
EliminaPer me è diverso :) Frequento un corso professionale di fumetto, quindi disegno perchè voglio imparare una professione ed esercitarla :)
EliminaOttimo! Fai bene a valorizzare il tuo talento! E non c'è niente di più bello che fare un lavoro per il quale si è portati!
EliminaIn bocca al lupo!
;-)
Crepi,il povero lupo!
EliminaMolto interessante e chiaro!! volevo solo chiederti quali fonti hai utilizzato per questo pezzo, grazie
RispondiEliminaTi ringrazio!!! Riguardo alle fonti si tratta di conoscenze storiche di vita quotidiana che ho acquisito attraverso la lettura di vari romanzi ambientati in quell'epoca, per esempio i volumi della "Recherche" di Proust, oppure "La montagna incantata" di Thomas Mann.
EliminaLe immagini sono state tratte da ricerche via internet specifiche sui singoli capi di abbigliamento a cui mi sono riferito.
Spero di esserti stato utile.
Un saluto e grazie ancora!!!
Queste informazioni mi sono state davvero d'ispirazione, per caso sai qualcosa riguardo l'abbigliamento della classe meno abbiente?
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