Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 29 gennaio 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 14. Ulume arriva a Caemlyn.
Nell'attraversare la pianura amnisiana fino alla fortezza di Caemlyn, nel Nord, il priore padre Rudo Ulume aveva potuto constatare come il Regno dei Keltar fosse diventato ricco e potente nel giro di un solo anno dall'incoronazione di Marvin Vorkidian.
Marvin ha riunito le loro tribù, i loro clan, i loro villaggi e i loro duchi, ne ha fatto un Regno e li ha condotti alla conquista di Impero.
Erano gente perduta sulla terra, non avevano neanche un padrone.
Poi avevano sconfitto il Conte di Gothian e invaso il Regno degli Alfar, per liberarlo, come dicevano loro.
Certo non potevano lasciarlo in mano ai vampiri, ma ormai sia gli elfi luminosi che quelli oscuri erano in grado di governarsi e proteggersi da soli.
La verità era che ai Keltar piaceva molto l'idea di aver conquistato un impero e di essere finalmente diventati una potenza militare ed economica.
La gente nova e i sùbiti guadagni, orgoglio e dismisura han generato.
Certo non si poteva dire che Marvin Vorkidian fosse un "homo novus", poiché discendeva per parte di madre dalla stirpe reale dei Keltar e per parte di padre dalla Dinastia imperiale dei Lathear, gli Eclionner.
Quando nasce un Eclionner gli dei lanciano una moneta, per decidere se sarà un grande uomo o un pazzo. Ma restano comunque due facce della stessa moneta.
Quando finalmente era arrivato alla rocca di Caemlyn, padre Ulume l'aveva trovata molto cambiata. Era divenuta una vera e propria reggia, quasi più imponente della piramide imperiale di Lathena.
Erano state costruite due cerchie di mura esterne, e quelle interne erano state rafforzate.
Il nuovo tempio di Ahura Mazda deve aver fatto infuriare i druidi tradizionalisti.
Provò invidia per i Keltar, che potevano apertamente adorare il dio del Bene, senza doverlo nascondere dietro le facce dei suoi intercessori, o peggio ancora dei demoni come Ecliom.
Ufficialmente a Lathena il culto di Eclion rimaneva l'unico legale, secondo la volontà delle alte gerarchie.
Per questo il Sommo Sacerdote Caiphas e l'arcivescovo di Lathena, cardinale Augustin Arenga, hanno partecipato alla congiura contro Marvin.
Ulume e tutto l'ordine della Grande Canonica erano stati reintegrati nei loro ruoli dopo la caduta di Marigold di Gothian, che ne aveva mandato al rogo una gran parte.
Se la congiura di Elner dovesse aver successo, saremmo tutti di nuovo in pericolo.
Per questo Ulume aveva deciso di recarsi da Marvin per conto di Bial l'Eunuco, e di sollecitarne l'intervento.
Marvin mi dovrà spiegare perché sta tergiversando!
Quando si trovò di fronte al grande ponte levatoio della prima cerchia di mura, Ulume rimase estasiato dalla sua imponenza.
Il ponte era calato e sotto di esso scorreva un torrente, che a valle, raccogliendo le acque di vari affluenti, sarebbe divenuto il grande fiume Amnis, quello che aveva dato il nome alla grande pianura su cui regnavano i Keltar.
Quando le guardie lo identificarono, accolsero con grande onore sia lui che la sua scorta.
Fate bene a onorarmi, perché presto il mio aiuto vi sarà indispensabile.
Nel momento in cui entrò, Ulume poté vedere quando fosse meravigliosa la città che era sorta tra le due mura della rocca. C'erano le abitazioni dei Duchi e dei Ministri e degli alti dignitari di corte, oltre ai templi, dove vivevano i sacerdoti, e alle caserme dei soldati.
Questo ambiente trasuda ricchezza e sfarzo da tutti i pori.
Naturalmente doveva esserci un progetto dietro a tutto questo. Marvin aveva voluto creare qualcosa che unisse in sé la solennità di Camelot e lo sfarzo di Versailles, per far sì che tutti i nobili risiedessero vicino a lui, in modo da poterli controllare meglio. E mentre i Duchi si divertivano a corte, il re aveva mandato i suoi uomini ad amministrare i Ducati.
Ma i più potenti sono gli uomini della regina Igraine.
Igraine, che molti consideravano più potente di re Marvin, apparteneva alla gloriosa famiglia Canmore, che da millenni controllava le Highlands, i territori degli altopiani e delle brughiere del Nord.
I clan delle Highlands erano i più accesi sostenitori di Marvin, quelli che costituivano la sua Guardia Reale personale, comandata da sir Angus Canmore, cugino della regina Igraine.
La regina aspetta un figlio. In lui scorrerà il sangue di tre dinastie: i Canmore, i Vokidian e gli Eclionner. Agli dei non basterà una moneta per deciderne il carattere. Il nascituro costringerà gli dei a giocare a dadi.
Non provava simpatia per Igraine, il cui fanatismo era superato solo dal gelo altezzoso del suo modo di fare.
Forse persino Marvin si sente schiacciato da lei.
In ogni caso, ormai non si poteva più tornare in dietro. I giochi erano fatti, anche se Elner avrebbe presto ricominciato la partita.
Il gioco del Trono ritornerà, e con lui la guerra. Se non sarà Elner ad aprire le danze, lo saranno Daemon e Daenerys von Steinberg, gli Eredi di Gothian.
La congiura aveva alleati ovunque, forse persino tra quelle mura.
Quando finalmente, superata la terza cerchia, arrivarono di fronte alla rocca, Ulume si domandò se quell'imponenza ieratica avesse fatto perdere a Marvin il senso della realtà.
Un drappello di guardie, guidate dall'unico sacerdote Lathear ammesso a corte, padre Grizinga, accolse padre Ulume e la sua scorta e li guidò verso i loro appartamenti.
Grizinga baciò l'anello di ametista del suo superiore e dopo alcuni convenevoli gli disse, a voce bassissima:
<<Meno male che siete arrivato. Qui la situazione sta diventando insostenibile. Le varie fazioni si sbranano tra loro e il re non riesce a tenerle insieme e deve far ricorso agli uomini della regina>>
Ulume, sentendo confermate le sue paure, annuì:
<<Devi far sapere al re che devo parlargli al più presto!>>
Grizinga sospirò:
<<Le liste d'attesa per tutti coloro che vogliono parlare al re "al più presto" sono molto lunghe, ma vedrò di fare tutto quello che sarà necessario>>
Cast
Jon Snow - Marvin Vorkidian
House Targaryen (Targaryens) - dinastia imperiale Eclionner
Samuel L. Jackson - priore Rudo Ulume
Pianura amnisiana -pianura padana
Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore di Lorgres
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