mercoledì 11 aprile 2012

Gothian. Capitolo 40. Ellis e Bial: l'addio.


Da quando era giunta alla Vedetta Lathearica, Ellis Eclionner aveva trascorso molti giorni in volontario isolamento e meditazione.


La Vedetta era una fortezza situata in riva all'Oceano Orientale, a sud della Grande Muraglia e ad est dela Sublime Porta, tra la pineta e il mare. 


Era una costruzione antichissima, di grande fascino.


Il silenzio della stanza personale di Ellis, profumata di incensi, venne interrotto da una implorazione:
«Maestà, vi prego tornate in voi!»
 La voce dell'eunuco Bial era roca, ed egli si passava nervosamente le mani tra i lunghi capelli neri, che sul suo corpo snello e androgino lo facevano apparire una triste odalisca.


«Ho già deciso»
Nelle parole di Ellis c’era la tranquilla fermezza di chi aveva preso una decisone irrevocabile.
Bial non capiva.
Ellis, perché lo fai?
Provò a ripetere per l'ennesima volta le solite obiezioni.
«Mia signora, al di là della Grande Muraglia troverete solo nemici! Da decenni covano il desiderio di vendetta contro l'Impero. Non ci hanno perdonato l'aggressione ad Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di sangue.»
La sovrana pareva una statua, nella sua bellezza sovrumana: il suo collo alto e sottile era coperto di ricami neri, ed il suo volto dai tratti aristocratici era immobile, e non lasciava trasparire emozioni.


«Non entrerò come una conquistatrice, ma come una supplice. Come ultimo mio atto politico, offrirò le mie legioni per proteggere la Federazione Keltar dalla grave minaccia che viene da Nord, da Gothian...»
L'eunuco non era convinto. Secondo i Servizi Segreti che lui dirigeva da diciotto anni, i Keltar non avrebbero affatto gradito che quindici legioni di Lathear alle dipendenze di Ellis varcassero la Sublime Porta per giungere in loro "soccorso".
Espresse questo suo pensiero all'impeatrice madre, la quale non si scompose.
«Mio padre e mio fratello mi aiuteranno»
«E come? Sono loro che hanno partecipato alla spedizione di Elenna sul Dhain! Le loro legioni hanno violato il patto! Hanno sulla coscienza la Primavera di Sangue!»
«E allora li aiuterò a ripulirsi la coscienza! E' la loro ultima occasione per redimersi, ed anche la mia»
La sua voce calma era qualcosa a cui Bial si doveva abituare, ma non ne avrebbe avuto il tempo.
Nobile semplicità e serena grandezza: Ellis non è mai stata così bella.
Bial non credeva di poter provare attrazione per una donna, ma avrebbe ingannato se stesso se non avesse ammesso che in quegli ultimi mesi ciò che provava per lei era diventato un sentimento importante.
Sapeva che ogni suo discorso ormai era inutile, eppure continuava a ribattere:
«Lo Sciancato e l'Eremita non sono affidabili. Mi è giunta voce che potrebbero persino sostenere un candidato al trono diverso da Elner. Siamo vicini a scoprire un segreto che ci è stato abilmente nascosto per diciotto anni. Masrek potrebbe aver avuto altri figli, forse anche legittimi!»
Ellis scrollò le spalle, e con un secco gesto del capo spostò i cepelli che le erano scesi sulla fronte.
«Masrek si trova a Colonia Fluvia. Tra pochi giorni gli parlerò e chiariremo tutto! Ho atteso fin troppo questo momento!»

L’eunuco scosse la testa: «Vi fidate troppo di Masrek. I tanti anni di eremitaggio potrebbero averlo cambiato. Se gli affidere il comando delle legioni, tutto il Continente sprofonderà nell’anarchia, e la Vedetta Lathearica brucerà come tutte le altre fortezze, fino alla stessa Lathena! »
Ellis annuì, con gli occhi lucidi: «Lathena… la città dai cieli di zaffiro… che io non vedrò mai più»


Quel tono così rassegnato e definitivo preoccupava l'eunuco più di ogni altra cosa.
«Voi potete vincere la guerra e tornare a Lathena da Imperatrice Regnante!»
La risposta di Ellis fu rapida e incontrovertibile:
«No! Lascerò ad altri il compito di vincere questa guerra, ammesso che vincere le guerre sia un merito. Ora io ora sono un’altra persona, ho altre speranze.  Devo porre rimedio a tutto il male che ho fatto. Ho commesso peccati imperdonabili, guidata solo dalla lussuria, dalla rabbia, dall’invidia, dalla superbia e dalla sete di potere! E ora cosa sono… Bial guardami mentre ti parlo! Guardami in faccia... non vedi i segni del male sul mio viso?»
Bial non li vedeva.
«Maestà, voi siete più bella che mai: non vedete che meraviglia vi restituisce il vostro specchio di argento?»
La donna scosse il capo: «Guarda meglio. Vedrai nel mio volto le ferite dell'anima»
Bial era sempre più sconvolto:
«Ma... se per caso Masrek non volesse collaborate? » si azzardò a chiedere, con un filo di voce.
Ellis pareva aver contemplato anche questa eventualità.
«Se lui non vuole, allora, per me, finisce qui» ebbe un attimo di smarrimento, poi: «Ti lascerò un testamento, ci saranno le mie ultime volontà, ed eredità per tutti, riconoscimenti e lasciti per ognuno di voi, e in particolare per te, amico mio. Io esco di scena, esco dalla Grande Storia, forse, ma non dalla storia di questa famiglia, gli Eclionner, che cercano un riscatto dopo mille anni di dispotismo e prevaricazione. Dobbiamo tutti pagare, ed io più di tutti gli altri!»
Parlava mantenendo gli occhi fissi, che non guardavano nulla, ma riflettevano la profondità del suo pensiero. Non c’erano più le pagliuzze violacee di rabbia, anzi, l’indaco degli Eclionner quella sera si era attenuato e addolcito in una sorta di color lavanda.
Bisognerebbe ritrarla ora, scolpirne ora l’effigie: rimarrebbe un’icona nei millenni.


«Non potete parlare sul serio, Maestà»
Ellis sorrise e gli accarezzò il volto: «Amico mio, qualunque cosa mi accada, racconta la mia vita ai posteri, fa’ che conoscano chi ero, nel bene e nel male, senza trascurare nulla. E’ l’ultimo mio desiderio, prima di iniziare questa avventura senza ritorno…»
Bial chinò il capo, per nascondere le lacrime che rigavano il suo ancor efebico viso da fanciulla: «Maestà… voi siete tutta la mia vita»
La sovrana finalmente lo guardò, e anche i suoi occhi blu si sciolsero in lacrime, ma continuò a sorridere nel pianto, e poi, abbracciò l’amico di sempre.
Si scambiarono, sussurrandole, parole dolcissime.
Poi Ellis abbandonò l’abbraccio e tornò ad essere statuaria e determinata:
 «Domattina mi guarderai per l’ultima volta mentre me ne andrò via. Ma non ti abbandonerò mai del tutto: entrerò nei tuoi pensieri, in una notte che non dormi, e mi sentirai vicina. Entrerò dentro ai tuoi sogni, quando sarà già mattino, e per quel giorno tu mi porterai con te...»


N.d.A.

Ellis Eclionner è ritratta in questo capitolo come una Dark Lady o una Dark Queen, una regina delle tenebre. Nei capitoli successivi sarà invece interpretata da Eva Green nel ruolo della fata Morgana di Avalon in "Camelot".
La Vedetta Lathearica è ispirata come posizione nella mappa alla città alta di Ancona e come roccaforte al Castello Aragonese di Ischia, che compare anche nella foto.
Lathena ha "i cieli di zaffiro" così come Bandalong, la capitale del pianeta Tleilax nell'universo di Dune di Frank Herbert, ha "i cieli carneliani" cioè del colore della corniola.
Il tema dell'espiazione delle colpe non solo proprie, ma anche degli antenati, avvicina Ellis Eclionner alla figura di Ermengarda, nell'Adelchi: "tu della rea progenie degli oppressor discesa... te collocò la provvida sventura infra gli oppressi / muori compianta e placida, scendi a dormir con essi / alle incolpate ceneri nessuno insulterà".
Le due righe finali del capitolo sono state ispirate dalla canzone "Non è mai un errore" di Raf.



25 commenti:

  1. la scelta di Bill Kaulitz a rappresentare Bial è sicuramente perfetta!!!!

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  2. Buongiorno Riccardo! Spero di leggere i tuoi racconti in serata al momento ti auguro una buona giornata. Da me pioggia e freddo.

    Ciao Marcella

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    1. Più che racconti sono capitoli di un romanzo!
      Buona giornata!

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  3. Riccardo sono rimasta affascinata dal tuo blog, per cui non posso che essere onorata e, ovviamente, avevo già ricambiato vil follow ;)
    In queste vacanze ho rivisto volentieri La trilogia del signore degli anelli, complice il montaggio di un nuovo sistema dolby... credo che riuscire a scrivere storie fantasy sia la cosa più difficile del mondo. complimenti!

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    1. Grazie, sei gentilissima!!! La trilogia cinematografica del Signore degli Anelli è meravigliosa, ha reso con grande efficacia e fedeltà il romanzo di Tolkien! Io l'avrò rivista almeno cinque o sei volte!!! ;-)
      Scrivere fantasy non è difficile, specie per chi ha letto moltissimi romanzi fantasy. E' lo scrivere in generale che è difficile e richiede molto impegno, anche se poi dà molta soddisfazione!
      Ti ringrazio tantissimo!!!
      A presto!
      ;-)

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  4. «Domattina mi guarderai per l’ultima volta mentre me ne andrò via. Ma non ti abbandonerò mai del tutto: entrerò nei tuoi pensieri, in una notte che non dormi, e mi sentirai vicina. Entrerò dentro ai tuoi sogni, quando sarà già mattino, e per quel giorno tu mi porterai con te...» poesia. Malinconica poesia

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    1. Ogni tanto mi piace abbandonarmi a qualche slancio poetico e lirico, soprattutto nei momenti in cui l'addio riguarda personaggi che hanno passato una vita insieme.
      Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato questo punto, che per me è più importante di tutto il resto del capitolo!
      Ti ringrazio moltissimo!!!
      ;-)

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  5. Forse il mio capitolo preferito! Non avevo commentato gli ultimi perchè avevo problemi con blogspot, ma erano avvincenti come sempre

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  6. hai portato Bill Kaulitz nelle tue storie? geniale! :)

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    1. Ah, ah, quando pensavo all'eunuco mi veniva in mente Bill Kaulitz, com'era alcuni anni fa, e infatti ho chiamato Bial il personaggio,limitandomi a sostituire una "l" con una "a". Non so se sia stato un colpo di genio, ma almeno non devo fare troppa fatica per cercare le immagini su internet!!! ;-)))

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    1. Grazie!!! Tra i due c'era una profonda amicizia, e anche se insieme hanno commesso dei crimini, il lato umano del loro rapporto meritava una trattazione particolare, e mi fa piacere che questo sia stato apprezzato!
      Buona serata!
      ;-)

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  8. Piano piano tutti quanti i personaggi (tutti, tranne Marigold a dire il vero...) sembra stiano cambiando, sei stato veramente bravissimo a rendere così bene i diversi mutamenti degli animi dei vari protagonisti!
    Questo capitolo però è un pò triste, adesso che Ellis si è liberata della parte peggiore di sè sembra che rimanga sempre più sola poverina... :(
    Sono davvero curiosa di vedere come andrà avanti la sua storia!

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    1. Ti ringrazio molto!!! L'introspezione psicologica dei personaggi è una delle cose che più mi interessano in un romanzo. Tutti i personaggi stanno cambiando, tranne i conti di Gothian, come hai giustamente scritto. Il cambiamento di Ellis passa attraverso il dolore: prima doveva separarsi dal potere, poi dalle persone più care. Ma la sua solitudine non sarà lunga, perché nel suo futuro c'è Masrek e c'è anche Marvin...
      Non anticipo altro! ^^
      Grazie ancora e a presto!!!
      ;-)

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  9. This is an excellent post and these photos and illustrations are a great choice.

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  10. Mi sono accorto adesso che stasera in Tv davano "La stanza di Marvin", un film molto bello con Meryl Streep e Leo Di Caprio, agli esordi. Questo mi ha fatto tornare alla mente dove per la prima volta ho sentito il nome Marvin, che poi ho deciso di dare al protagonista maschile del mio romanzo...

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  11. Veramente commovente questo addio. Ellis è ormai una nuova persona, è stato veramente triste leggere queste sue parole, anche se aprono per lei un nuovo cammino. Quanta poesia in questo capitolo!

    (p.s....Bill Kaulitz dei vecchi tempi ha sicuramente l'aspetto di un eunuco, però la mia mente, dopo aver ascoltato i tokio hotel, si rifiuta di associarlo al buon Bial!)

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    1. Sì, la trasformazione di Ellis ora è completa. Doveva rinunciare a tutto ciò che aveva di più caro, e lo ha fatto. Ciò che rende commovente il capitolo è, oltre all'introspezione e allo slancio lirico che si esprime nel dialogo e nel finale, è il senso di "definitivo" che c'è nelle parole di Ellis. Si capisce che non tornerà mai più a Lathena e non rivedrà mai più Bial. E' come una morte: Ellis assiste alla morte di una parte di lei, e dichiara che quella parte non tornerà più.
      Sono contento che tu abbia apprezzato la sfumatura elegiaca, con punte drammatiche, di questo capitolo, al quale tengo molto anche perché ci ho lavorato molto...
      Quanto a Bill Kaulitz, non ho mai ascoltato le sue canzoni, a parte Monsoon, quindi per me è soltanto qualcosa di visivo... ;-)))
      Bial è molto più pericoloso ;-)))
      Grazie del commento e a presto!
      ;-)

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  12. Che bello riccardo, nella lettura le malinconia e' piu' emozionante della gioia, questo capitolo mi ha emozionato e rattristato;((((elena www.tuttepazzeperibijoux.com

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    1. Grazie!!! Sì, la malinconia nella lettura è più emozionante della gioia, sono assolutamente d'accordo! Credo che questo avvenga perché nella vita è molto più frequente la condizione di sofferenza di quella della gioia, e quindi, se la letteratura descrive qualcosa di doloroso, assume una valenza universale. Questo romanzo vuole essere anche una analisi del dolore, che è una particolare forma del male, la quale a volte può avere una capacità di espiazione e di redenzione. Molto più difficile da accettare è invece il dolore che accade agli innocenti.
      Ti ringrazio per questo commento che ha toccato un tema di grande interesse, almeno per me! ;-)
      A presto!!!
      ;-)

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