Da quando aveva rimesso piede a Lathena, lady Marigold Steinberg, Contessa di Gothian, si era preparata ad un incontro molto più importante di quello con Ellis. Dopotutto l'Imperatrice aveva una conoscenza limitata degli Arcani Supremi, mentre il Clero di Eclion era decisamente più informato, e l'Ordine della Grande Canonica era quello più informato di tutti.
Però mai quanto me! A differenza di loro, quando fu siglato il Patto, io c'ero!
La Dama Gialla era rimasta impressionata dall'imponenza sontuosa e variegata dell'edificio della Grande Canonica di Lathena.
Era una novità per lei, infatti era stata costruita molto dopo il suo ultimo soggiorno nella capitale dell'Impero.
Per la maggior gloria di Eclion? O piuttosto per mostrare il potere dell'Ordine dei Canonici?
Ufficialmente erano preti che assistevano il Sommo Sacerdote, ma in realtà si comportavano come un ordine monastico con un ampio margine di autonomia.
Persino il Sommo Sacerdote li teme!
Marigold invece no. Aveva dimenticato da tempo cosa volesse dire la paura.
L'invito da parte di Padre Ulume era anzi l'occasione giusta per incominciare ad attuare la parte più delicata del piano che lei e il Conte di Gothian avevano predisposto fin dal giorno del loro matrimonio, nell'anno della Primavera di Sangue.
E' il primo passo per arrivare al Priore Mollander, il vero tessitore di tutte le trame!
La Contessa di Gothian, era diventata la Prima Dama di compagnia dell'Imperatrice Vedova, e questo giustificava in parte, come atto di omaggio alla sovrana, l'invito di Ulume.
Che Ellis pensi pure a questo invito come ad un gesto di cortesia!
Il prete la attendeva nell’atrio della Canonica e la salutò con seria compostezza.
Si sta abituando alla mia presenza, anche se è ancora molto intimorito. E ne ha tutte le ragioni! Ha capito da tempo che non sono solo una sacerdotessa di Atar.
Dal modo in cui si scambiarono un
reciproco sguardo di diffidenza, era chiaro ad entrambi che quel colloquio era potenzialmente pericoloso.
Il sacerdote la accompagnò lungo interminabili corridoi fino al
suo sfarzoso studio e poi chiuse la porta.
«Milady, abbiamo lasciato molti discorsi in sospeso, dopo il nostro arrivo nella Città Santa»
Marigold mantenne un’espressione
neutrale.
«Ne sono consapevole, ma non so se quello che ho da dire vi piacerà»
«Ne sono consapevole, ma non so se quello che ho da dire vi piacerà»
Ulume apparve nel contempo irritato e spaventato: «E' una minaccia?»
La Dama Gialla era compiaciuta di
come il prete la temesse.
«Chiamiamola pure così, Padre»
Il sacerdote annuì:
«Prima di parlare, preghiamo Eclion perché illumini le nostre anime»
E rivolse gli occhi verso l'alto.
Il sacerdote annuì:
«Prima di parlare, preghiamo Eclion perché illumini le nostre anime»
E rivolse gli occhi verso l'alto.
Marigold non voleva permettergli di mantenere il controllo della conversazione.
Occorreva osare, colpire subito al cuore.
«Sono a conoscenza del vostro progetto di instaurare un regime teocratico a Lathéna»
Un progetto che durava da decenni, forse da secoli.
Un progetto che durava da decenni, forse da secoli.
Il sacerdote fece finta di non capire: «Ma di cosa state parlando?»
La Dama Gialla sorrise:
La Dama Gialla sorrise:
«Voi lo chiamate il Nuovo Patto. Lo conosco bene, perché, tra le altre cose, quel progetto prevede la mia eliminazione»
Ulume faticò a mantenere la compostezza: «Vi hanno informato male, Milady!»
La Contessa di Gothian si spazientì:
La Contessa di Gothian si spazientì:
«Avanti, Ulume! Siamo entrambi iniziati agli Arcani Supremi! Smettiamola con questi stupidi giochetti !»
Il sacerdote deglutì e a bassa voce le chiese: «Cosa volete da me?»
Marigold rispose scandendo bene le parole:
«Da voi niente!Voglio un colloquio privato col Priore Izùmir Mollànder!»
«Da voi niente!Voglio un colloquio privato col Priore Izùmir Mollànder!»
Al solo sentir pronunciare il nome del suo superiore, Ulume scosse il capo:
«E' fuori discussione!»
La Dama Gialla era irritata da quelle resistenze.
«Io so che Mollander vuole uccidere l'imperatore Elner XI !»
Il sacerdote la fissò con sdegno: «Come osate insinuare una cosa simile?»
Il sacerdote la fissò con sdegno: «Come osate insinuare una cosa simile?»
Il suo maldestro tentativo di difesa la spazientì del tutto.
Occorre passare alle maniere forti. L'hai voluto tu!
I suoi occhi gialli pulsarono di pagliuzze dorate.
Occorre passare alle maniere forti. L'hai voluto tu!
I suoi occhi gialli pulsarono di pagliuzze dorate.
«Ne ho tutto il diritto, prete! Non mi riconosci? Hanno davvero distrutto tutti i miei ritratti?»
Le sue labbra si ritirarono in un ghigno
diabolico. I suoi canini apparvero quelli di un predatore.
Lo vedi? Sono anch'io una progenie divina! La figlia di Atar, dio del Fuoco!
Lo vedi? Sono anch'io una progenie divina! La figlia di Atar, dio del Fuoco!
Marigold gli strappò con violenza la catena, e la scagliò per terra.
«Sei più sciocco di quanto
credessi! Non sono un demone, sono la figlia di un dio!»
Tutto il potere di Atar la stava rendendo terrificante.
Per un attimo tornò ad essere veramente Edwina Ataris!
Tutto il potere di Atar la stava rendendo terrificante.
Per un attimo tornò ad essere veramente Edwina Ataris!
Il sacerdote si vide perduto, e implorò la protezione di Eclion.
La Dama Gialla, con una incredibile forza lo prese per il colletto: «Stai pregando
inutilmente! Eclion e Atar sono alleati! Eclion protegge me, perché suo figlio Arexatan mi amava!»
Il prete allora cedette.
«Edwina… la tua anima non ha dunque trovato pace?»
Il prete allora cedette.
«Edwina… la tua anima non ha dunque trovato pace?»
La risposta era fin troppo ovvia.
«Né la mia anima, né il mio corpo! Impedirò a Mollander di portare sul trono imperiale il Mezzosangue di Amnisia!»
Ulume sgranò gli occhi.
«Come fai a...»
Marigold non lo lasciò finire. Conosceva la domanda e la risposta da troppo tempo.
«Il Duca Gallrian lavora per me! Credevi che lasciassi al tuo confratello Sulmen il controllo di Marvin Vorkidian?»
Il sacerdote si limitò a fissarla.
«Rispondimi, Ulume! Come osi negare al mio amato la reincarnazione nel corpo di Elner XI, il suo discendente perfetto, puro sangue Eclionner, nato dall'incesto di due fratelli carnali?»
Ulume non rispose, il terrore glielo impediva.
Ora che ha capito, devo lasciarlo vivere per farlo obbedire ai miei ordini.
Si sentì improvvisamente stanca.
Ripensò al suo amato.
Ulume sgranò gli occhi.
«Come fai a...»
Marigold non lo lasciò finire. Conosceva la domanda e la risposta da troppo tempo.
«Il Duca Gallrian lavora per me! Credevi che lasciassi al tuo confratello Sulmen il controllo di Marvin Vorkidian?»
Il sacerdote si limitò a fissarla.
«Rispondimi, Ulume! Come osi negare al mio amato la reincarnazione nel corpo di Elner XI, il suo discendente perfetto, puro sangue Eclionner, nato dall'incesto di due fratelli carnali?»
Ulume non rispose, il terrore glielo impediva.
Ora che ha capito, devo lasciarlo vivere per farlo obbedire ai miei ordini.
Si sentì improvvisamente stanca.
Ripensò al suo amato.
Ho attraversato gli oceani del tempo per rivederti, Arexatan!
Troppo tempo. Quasi mille anni...
Non le pareva possibile che fosse ormai trascorso il Millennio, dalla morte del suo amato, il fondatore della dinastia Eclionner e dell'Impero Lathear, il divino Arexatan, figlio di Eclion.
Troppo tempo. Quasi mille anni...
Non le pareva possibile che fosse ormai trascorso il Millennio, dalla morte del suo amato, il fondatore della dinastia Eclionner e dell'Impero Lathear, il divino Arexatan, figlio di Eclion.
Il silenzio calò in quella stanza: troppe
cose erano state dette, e troppi segreti svelati.
Lei però attendeva ancora la risposta.
Lei però attendeva ancora la risposta.
Ulume se ne accorse e capì che forse si sarebbe potuto salvare: «Credimi Edwina, non abbiamo tradito il Patto. Il testo sacro non specifica chi sia il Predestinato, e non prevede che sia tu a deciderlo. Edwina devi credermi... non ti sto mentendo!»
Lei pareva non ascoltarlo più.
Edwina...
Sentire quel nome la faceva star male. Lo aveva detto al Conte Fenrik il giorno in cui si era risvegliata.
Il sogno che interrompi non tornerà più uguale.
Era stata quella l'amara lezione della sua vita.
Cosa ne sapevano loro? Come potevano capire quanto le fosse costato reinventarsi una nuova vita, ridare a se stessa una nuova opportunità?
La sua voce divenne improvvisamente calma.
«Ora sono Marigold, e non voglio essere chiamata in altro modo. Vengo a riprendere ciò che mi è stato tolto»
Lei pareva non ascoltarlo più.
Edwina...
Sentire quel nome la faceva star male. Lo aveva detto al Conte Fenrik il giorno in cui si era risvegliata.
Il sogno che interrompi non tornerà più uguale.
Era stata quella l'amara lezione della sua vita.
Cosa ne sapevano loro? Come potevano capire quanto le fosse costato reinventarsi una nuova vita, ridare a se stessa una nuova opportunità?
La sua voce divenne improvvisamente calma.
«Ora sono Marigold, e non voglio essere chiamata in altro modo. Vengo a riprendere ciò che mi è stato tolto»
Padre Ulume, percorso dai
brividi, annuì.
Marigold lesse nei suoi occhi una comprensione che prima non c'era.
Marigold lesse nei suoi occhi una comprensione che prima non c'era.
Lui sa che ho ragione!
Aspettò che il prete parlasse.
Ulume cercò di ritrovare la sua dignità.
Aspettò che il prete parlasse.
Ulume cercò di ritrovare la sua dignità.
«Padre Mollander non credeva alle voci sul tuo conto. Dopotutto in questa
storia nessuno sembra chi è veramente. Siamo confusi...»
Era sincero. Eppure gli elementi per capire c'erano tutti.
«Gli iniziati agli Arcani Supremi sono stati informati che Eclion è un demone, e che
Atar è il suo braccio destro e Gothar il suo braccio sinistro»
Il sacerdote scosse il capo:«Arexatan ci aveva nascosto l'Arcano più importante, e cioè che Eclion è il Signore delle Tenebre!»
Marigold sospirò: «Eppure era così evidente... gli Eclionner sono creature della notte, non nascondono la loro oscurità. Come può essere solare una stirpe dove i figli uccidono i padri e viceversa? No, Ulume... voi sapete bene che il dio del sole è Belenos, il progenitore della stirpe dei Vorkidian»
Era sincero. Eppure gli elementi per capire c'erano tutti.
«Gli iniziati agli Arcani Supremi sono stati informati che Eclion è un demone, e che
Atar è il suo braccio destro e Gothar il suo braccio sinistro»
Il sacerdote scosse il capo:«Arexatan ci aveva nascosto l'Arcano più importante, e cioè che Eclion è il Signore delle Tenebre!»
Marigold sospirò: «Eppure era così evidente... gli Eclionner sono creature della notte, non nascondono la loro oscurità. Come può essere solare una stirpe dove i figli uccidono i padri e viceversa? No, Ulume... voi sapete bene che il dio del sole è Belenos, il progenitore della stirpe dei Vorkidian»
Ulume non poteva mentire: «Sì lo sappiamo. Per questo Mollander ritiene che Marvin Vorkidian possa costituire il giusto equilibrio tra Eclion e Belenos, discendendo da entrambe le stirpi»
Quell'ammissione era per Marigold una vittoria importante. Ora la partita poteva essere giocata a carte scoperte.
«Per questo esigo di parlare con Mollander. In fondo Eclion sa perdonare. Sa persino amare! L'amore
non è un peccato, come alcuni di voi sostengono. I veri peccati sono quelli contro l'amore. E quelli sono imperdonabili!»
Il riferimento era evidente.
Arexatan era stato ucciso dal suo figlio primogenito ed erede al trono, il principe-sacerdote, Wechtigar I il Pio, sobillato dal Clero, che temeva lo strapotere di Edwina Ataris, imperatrice consorte, la sesta moglie, venuta dal nord per generare con lui una nuova stirpe. Ma quel sogno fu spezzato.
Wechtigar si era macchiato del crimine più grande.
Marigold ricordò quell'evento come se fosse successo in un'altra vita, in un altro mondo:
«Avrebbe voluto uccidere anche me. Fu Eclion stesso a fermarlo. Quel giorno di mille anni fa, gli dei e i demoni si incontrarono per l'ultima volta, e siglarono il Patto. Io fui risparmiata, e non solo perché ero figlia di Atar. Anche la dea della luce, Aenor, ebbe pietà di me. Persino Ulien, dea della luna, implorò Belenos e, tramite lui, Kevin Vorkidian, di risparmiarmi. E infine Gothar chiese a suo figlio, il Conte Fenrik, di portarmi con sé. Io e lui siamo gli ultimi testimoni viventi del Patto, ed ormai è giunto il tempo in cui tutto questo diverrà noto»
La mente di Ulume era confusa. Non conosceva i dettagli del Patto, nessuno aveva capito l'ampiezza e la vastità di quell'accordo, e le sue implicazioni.
«Il Patto fu un compromesso tra il Bene e il Male, per questo ora riteniamo che Marvin Vorkidian...».
«No! Io voglio un Eclionner puro al mio fianco! L'equilibrio sarà rispettato dall'unione dei Vorkidian con la stirpe di Alfarian. Marvin avrà Alienor e il regno dei Keltar, io avrò Elner e l'impero dei Lathear, e Fenrik avrà Alyx e il regno degli Alfar. Tutti gli altri dovranno essere eliminati: Ellis, Masrek, Kerelik, Gahel, Gallrian, Aryellin e Lilieth»
Era una menzogna, Marigold lo sapeva bene. Fenrik voleva molto di più, ma questo era meglio non rivelarlo ai sacerdoti.
Ci fu di nuovo silenzio. Ulume pareva aver accettato il Nuovo Patto.
Marigold si rilassò e con voce tranquilla concluse: «Riferisci tutto al Priore Mollander e digli che pretendo la sua sottomissione. Rimarrò in attesa ancora un po', ma quando scadrà il Millennio, ed il Dormiente si sarà risvegliato, allora dovrete ricordarvi bene una cosa: Lui-è-mio!»
Il riferimento era evidente.
Arexatan era stato ucciso dal suo figlio primogenito ed erede al trono, il principe-sacerdote, Wechtigar I il Pio, sobillato dal Clero, che temeva lo strapotere di Edwina Ataris, imperatrice consorte, la sesta moglie, venuta dal nord per generare con lui una nuova stirpe. Ma quel sogno fu spezzato.
Wechtigar si era macchiato del crimine più grande.
Marigold ricordò quell'evento come se fosse successo in un'altra vita, in un altro mondo:
«Avrebbe voluto uccidere anche me. Fu Eclion stesso a fermarlo. Quel giorno di mille anni fa, gli dei e i demoni si incontrarono per l'ultima volta, e siglarono il Patto. Io fui risparmiata, e non solo perché ero figlia di Atar. Anche la dea della luce, Aenor, ebbe pietà di me. Persino Ulien, dea della luna, implorò Belenos e, tramite lui, Kevin Vorkidian, di risparmiarmi. E infine Gothar chiese a suo figlio, il Conte Fenrik, di portarmi con sé. Io e lui siamo gli ultimi testimoni viventi del Patto, ed ormai è giunto il tempo in cui tutto questo diverrà noto»
La mente di Ulume era confusa. Non conosceva i dettagli del Patto, nessuno aveva capito l'ampiezza e la vastità di quell'accordo, e le sue implicazioni.
«Il Patto fu un compromesso tra il Bene e il Male, per questo ora riteniamo che Marvin Vorkidian...».
«No! Io voglio un Eclionner puro al mio fianco! L'equilibrio sarà rispettato dall'unione dei Vorkidian con la stirpe di Alfarian. Marvin avrà Alienor e il regno dei Keltar, io avrò Elner e l'impero dei Lathear, e Fenrik avrà Alyx e il regno degli Alfar. Tutti gli altri dovranno essere eliminati: Ellis, Masrek, Kerelik, Gahel, Gallrian, Aryellin e Lilieth»
Era una menzogna, Marigold lo sapeva bene. Fenrik voleva molto di più, ma questo era meglio non rivelarlo ai sacerdoti.
Ci fu di nuovo silenzio. Ulume pareva aver accettato il Nuovo Patto.
Marigold si rilassò e con voce tranquilla concluse: «Riferisci tutto al Priore Mollander e digli che pretendo la sua sottomissione. Rimarrò in attesa ancora un po', ma quando scadrà il Millennio, ed il Dormiente si sarà risvegliato, allora dovrete ricordarvi bene una cosa: Lui-è-mio!»
N.d.A.
Marigold di Gothian è qui rappresentata da Melisandre di Asshai, ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Izumur Mollander è Christopher Lee nel ruolo del Conte Dooku, o Darth Tyranys in Guerre Stellari.
Belenos è il dio Belenus dei Celti.
La Grande Canonica è la cattedrale della Sagrada Familia di Barcellona, opera dell'architetto Gaudì.
Arexatan Eclionner è rappresentato da Feanor ne "Il Silmarillion" di J.R.R. Tolkien.
Appero' hai capito chi e' marigold? Non mi riesce a stare antipatica pero'
RispondiEliminaAh ah, ci avrei scommesso! Infatti era nelle mie intenzioni che Marigold, pur essendo "cattiva" risultasse però affascinante, carismatica e persino simpatica, perché in fondo anche lei è mossa da una ragione d'amore!
Elimina;-)
Bella e terribile!
RispondiEliminaEh sì, devo dire che lei ed Ellis sono i miei due personaggi più riusciti!
Elimina;-)
lovely photos.
RispondiEliminaxoxo;
Style Diaries
Bella e tenebrosa, passa da me, nuovo post ;)
RispondiEliminawww.celyneglam.blogspot.com
Subito!!!
Elimina;-)
Bellissime foto!!!
RispondiEliminaGreat post, and these photos are a perfect choice.
RispondiEliminaThanks Dimitri!!!
Elimina;-)
Mamma mia, ogni incontro con Marigold è potenzialmente letale!
RispondiEliminaE il bello è che alla fine non riesci nemmeno ad odiarla, hai creato un personaggio davvero affascinante (anche se la mia preferenza va comunque ad Alienor, per me è moooooolto più semplice identificarmi con lei)!
Lo so che rischio di essere ripetitiva, ma voglio davvero farti i miei complimenti per come hai scritto (ed inventato) questo romanzo, ormai aspetto con ansia il giono del post con il nuovo capitolo! ^^
Eh sì, Marigold, più che una donna fatale, è una donna "letale"! ;-)
EliminaPerò, come giustamente scrivi, non la si riesce ad odiare, come era nelle mie intenzioni. Per esempio ho scelto di far pronunciare a lei le parole più importanti sull'amore: "Non esistono peccati d'amore, esistono solo peccati contro l'amore". Una frase simile messa nella voce di un personaggio malvagio è un rischio enorme che ho voluto correre, e sono contento che sia apparso tutto sommato coerente col personaggio di una donna che certamente ha enormi poteri ed è potenzialmente letale, ma che tutto sommato ha sia ottime ragioni per comportarsi in quel modo, sia una intelligenza di fondo che la porta a risparmiare la vita di tutti coloro che le possono tornare utili.
Guarda, fai benissimo a ripetermeli i complimenti, perché ne ho bisogno, nel senso che a questo romanzo ho dedicato moltissime energie, con la paura di scrivere l'ennesima storia banale dell'eroe che salva la dama indifesa, o l'ennesima storia di cappa e spada, o ancora l'ennesima storia di magia. Ultimamente il fantasy si è inflazionato, e si sta cercando di canonizzarlo secondo alcuni parametri del tipo: battaglie, armi, draghi, mostri, magia a valanga... ecco, io non ne potevo più... il mio romanzo, nel suo piccolo, è nato come ribellione contro il fantasy canonico... ogni volta che leggevo un romanzo fantasy mi veniva da pensare: qui io avrei fatto diversamente, il tale capitolo è troppo lungo, il tale romanzo è troppo prolisso... insomma, il romanzo è nato come una forma di negazione dello stereotipo e solo in seguito è diventato un qualcosa di nuovo, che vuole andare oltre l'orizzonte di attesa, per stupire il lettore con l'Inaspettato!
Per anni ho studiato estetica della ricezione, in ambito letterario, per cui per me è fondamentale capire come viene percepito il romanzo, quali sono i personaggi che piacciono di più, a quali lettori.
Per esempio nel tuo caso c'è la preferenza per Alienor, che è un personaggio "puro alla sorgente", quindi giovane, bella, delicata, sensibile, raffinata, ma anche ingenua e vulnerabile. Il suo profilo evolverà verso una maturazione attraverso le dure prove che dovrà affrontare, che saranno però delle sorprese inaspettate.
Insomma, se uno decide di fare un fantasy, deve usare la fantasia creando qualcosa di nuovo!
E il fatto di avere persone che si sono lasciate coinvolgere dal romanzo e dai suoi personaggi, è un motivo in più, per me, di rendere ogni giorno i capitoli più sorprendenti e ricchi di novità!
Grazie di cuore!!! ^^
Va beh il male ha il suo fascino...crudele ma attraente!
RispondiEliminaEh, sì, senza alcun dubbio!!!
Elimina;-)
bellissimi personaggi!
RispondiEliminaGrazie!!! ;-)
Eliminawow, grandi rivelazioni! Marigold mi fa sempre più paura, ma quindi ora più che tra una guerra tra uomini sta diventato una guerra tra dei! Povera Ellis, ora mi sembra così innocua! :D Ho una domanda per te: non so se me lo son perso o dimenticato, o se ancora non se ne è accennato, ma il gelidissimo Fenrik si sa già cosa vuole combinare esattamente?
RispondiEliminaDevo dirti però che Marigold oltre che farmi paura mi ha anche un po' "intenerita" oggi..sta creando un macello senza paragoni solo per un uomo che ha amato in passato? Questa storia è sempre più interessante, ci sono moltissimi intrecci e spero di non dimenticarmi qualche pezzettino qua e là. Complimenti, come sempre! :)
Ciao!!! Sì, è una guerra tra dei oltre che tra uomini, ho voluto tirare in ballo anche il soprannaturale, in una maniera un po' pagana, ma credo che questo renda il tutto più eccitante ;-)
EliminaMarigold è certamente il personaggio chiave perché è l'unica protagonista a conoscere tutti gli eventi passato alla perfezione e a "dirigere" gli eventi del presente e del futuro. Ellis invece ha solo una visione parziale, e da qui incomincia l'aspetto della sua crisi, e quindi poi anche del cammino di espiazione e di redenzione.
Il Conte Fenrik vuole in primo luogo invadere il regno degli Alfar, ed in secondo luogo la parte nord di quello dei Keltar, e diventare in un certo senso il numero 3 del regime, dopo Marigold stessa ed Elner, venendo a rappresentare la trinità malvagia: Gothar, Atar ed Eclion.
A loro si oppongono Marvin, Lilieth ed Alienor, che rappresentano la trinità buona: Belenos, Ulien ed Aenor, anche se in Marvin ci sarà una parte malvagia derivante dal sangue Eclionner.
Mi fa molto piacere che Marigold ti abbia suscitato anche tenerezza, perché il suo movente non è, come lei diceva prima, solo il potere, ma anche, e soprattutto, l'amore per Arexatan Eclionner, che fu ucciso e la cui anima fu bandita per mille anni dal Patto. La frase "Ho attraversato gli oceani del tempo per ritrovarti" è una citazione dal film "Dracula di Bram Stoker" diretto da Francis Ford Coppola, un vero capolavoro sotto tantissimi punti di vista.
Mi fa piacere che questa storia ti interessi! A volte ho paura che tutti questi intrecci disorientino i lettori e quindi li allontanino, ed ho bisogno di qualche commento che mi faccia capire invece che, se il romanzo interessa, si riesce a stare dietro alla trama, seppure con qualche dubbio (dubbi legittimi e a volte anche voluti da me, nel senso che un romanzo è interessante se non dice proprio tutto "spiattellato", perché perderebbe quell'aura di mistero che un fantasy, specie se gotico, deve avere per forza! E in generale qualsiasi romanzo piace di più se c'è una quantità ragionevole di mistero ;-)
Grazie mille per il tuo commento!!!
p.s. Domani torna il Pirata, che va a parlare con Sephir Eclionner, lo Sciancato, una new entry di cui si è parlato molto fin dal prologo!!! Il condottiero sconfitto della Primavera di Sangue...
Ah, come mi auto-esalto, quando parlo dei miei personaggi e degli eventi "epici" di cui sono stati protagonisti... ;-)))
Grazie ancora e a presto!!!
;-)
giusto giusto giusto, ecco cosa mi ricordava quella frase! :D gran film! Guarda, secondo me, per il lettore può effettivamente essere un po' difficile ricordare tutti i dettagli (ma questi credo siano i minimi inconvenienti delle "puntate" e del fatto che magari la gente non riesce a leggere un pezzettino ogni giorno) però essendoci tu a chiarire ogni dubbio, il problema è minimo! Infatti ti avevo chiesto di Fenrik proprio perché non ricordavo più bene tutti gli intrighi! Mi piace questa contrapposizione di dei buoni e cattivi, tutti in numero di tre. Non vedo l'ora di arrivare al punto in cui nascerà una nuova Ellis! Ah, bellissimo anche il fatto che Marvin sia un eroe (che poi proprio un classico eroe non è) con una duplice natura. Yeah, domani non mi perdo il Pirata, e sono molto curiosa di conoscere finalmente lo Sciancato!
EliminaTi svelo un segreto: il mio romanzo è pieno di citazioni come quella, e se vuoi te le indicherò, e ti parlerò anche del perché determinati film sono importanti anche dal punto di vista della semiotica del testo (ho appreso il Verbo dalla voce di Eco, qui a Bologna, e quindi sono partito avvantaggiato. Hai ragione sugli inconvenienti delle puntate: io cerco di venire incontro rispondendo ad ogni dubbio e accettando con interesse i consigli di tutti. Per esempio per capire meglio il personaggio di Fenrik è molto importante il prologo, dove c'è il risveglio di Marigold e la frase, che qui ho ripetuto: "Il sogno che interrompi non tornerà più uguale" che è una citazione di una canzone semi-sconosciuta di Gianna Nannini (ebbene sì, io sono un fan della Gianna nazionale!) "California", che ha un incipit mozzafiato: "E la storia si ferma, quando i padri sono stanchi", una frase che sento molto vera. Ho scritto anche delle poesie al riguardo, sul sito Aphorism. Ma tornando al romanzo: per ogni dubbio chiedimi pure tutto. Io credo molto nella collaborazione con il lettore, quello che si chiama "patto narrativo". Mi fa piacere il fatto che tu abbia apprezzato la contrapposizione delle due trinità: è qualcosa che è nato dai miei studi nell'esame di storia delle religioni, un misto tra la religione zoroastriana e il paganesimo. Marvin vivrà il conflitto interiore tra Eclion e Belenos, e questo sarà il suo vero campo di battaglia. Mi voglio impegnare per il capitolo di domani! Sono due personaggi molto carismatici e quindi non voglio deluderti!
EliminaMi sono di grandissimo aiuto i tuoi commenti! Non finirò mai di ringraziarti!!!
A domani!!! ;-)
Sarei felicissima di scoprire queste citazioni, rendono il romanzo più particolare e creano un legame col lettore! E poi se lo dice il maestro Eco, allora mi prostro e piango! La Nannini non la conosco molto (a parte le solite canzoni più conosciute)quindi mi ascolterò California. Son felice che tu sia sempre disposto a chiarire e rispondere, questo in parte mi fa apprezzare di più il romanzo, lo sento come una cosa a cui mi sono affezionata! Non sei come la nostra cara Ferragni, che dall'alto del suo trono nemmeno risponde ai poveri lettori! :D Il tuo romanzo non mi delude mai, anzi..è un piacere lasciarti i commenti perché così ho anch'io l'opportunità di chiarire alcune cose..spero di non essere troppo prolissa o ripetitiva! :D A domani!
EliminaNon lo sei affatto!!! Ti indicherò molto volentieri le mie fonti! E' un grande piacere per me. Trovare lettori con le tue qualità, capaci di una lettura profonda, è il motivo principale per cui ho iniziato il blog!
EliminaE' piuttosto tardi (è più o meno l'una di notte!) e mi riproponevo di dare una letta al post - lo confesso, ho aperto blogger solo per questo... - e di commentare domani, visto che in questi giorni il tempo mi è scarseggiato.
RispondiEliminaE invece, caspita, con questo post sulla MIA Marigold mi hai spiazzato e devo per forza scrivere adesso.
Magari, come spesso hai anticipato, Marigold non ha redenzione e rimane un personaggio totalmente negativo. Eppure, adesso che hai spiegato le motivazioni che stanno alla base del suo agire, forse di questa redenzione non c'è nemmeno bisogno.
Marigold agisce per amore. Marigold è stanca, Marigold si sente sola. Mille anni senza il suo amato... Ah, questi déi così umani e disperati. Le hai regalato una dimensione tragica e terribile, è spietata e sconsolata.
Marigold non potrà ottenere quello che vuole. In un modo o nell'altro non riavrà il suo amato, qualunque sia la modalità con cui questo avvenga (o meglio, non avvenga) io credo che, proprio alla fine, lei non potrà che sapere che tutto ciò che ha fatto, tutto il tempo, tutto il dolore, tutto quanto è stato inutile.
No, non ha bisogno di redenzione, è già tutto detto in queste righe!
Te l'ho detto fin dall'inizio, lei è il mio personaggio.
Complimenti, come sempre!
Attendevo con ansia il tuo commento su questo capitolo decisivo! Anch'io ho fatto tardi questa sera, e quando ho visto il commento della Tubino, non potevo certo andare a dormire!
EliminaApprezzo moltissimo il fatto che tu abbia profondamente compreso sia l'importanza centrale di questo capitolo, sia la vera condizione del personaggio di Marigold.
La sua è una figura tragica nel senso pieno del termine, quello che affonda le sue origini nella tragedia greca e arriva fino a Shakespeare, e poi al Faust. Gli ipotesti di letteratura classica sono stati nascosti perché questo capitolo doveva sorprendere.
Hai colto perfettamente questo elemento! La natura del tragico nasce dal fatto che il protagonista deve compiere le sue vendette, anche se sa che il vendicatore deve sempre preparare due tombe: una per il nemico ed una per se stesso.
La vendicatrice è spietata e sconsolata, non avrà pace finché non avrà portato a termine il suo compito, quello che l'ha tenuta in vita per mille anni.
Il suo sogno spezzato. Il sogno che non tornerà mai più uguale.
Questo capitolo chiarisce il senso del dialogo tra lei e Fenrik nel prologo, quel dialogo che ti ha conquistata, facendo di Marigold il TUO personaggio.
Lei non cerca redenzione, cerca di ridare vita al suo amato, e non importa se questo amato è il figlio del Signore delle Tenebre, perché anche i malvagi possono amare. Questo è nel contempo ciò che nobilita Marigold e ciò che la renderà vulnerabile.
Come giustamente hai scritto, non ha bisogno di redenzione! Fino ad ora non ha commesso alcun crimine, non ha ucciso nessuno, eppure qualcuno deve fermarla per impedire che i demoni trionfino.
Nessun lettore riesce ad odiarla, nemmeno quando lei dichiara che combatte per la reincarnazione del principe dei demoni.
L'amore redime in quanto tale.
Grazie per questo commento: ora sono convinto di essere riuscito in un intento molto difficile, far amare il personaggio malvagio senza che esso rinunci a nessuno dei suoi propositi, e lotti fino all'ultimo per portare a termine la sua missione.
Domani tornerà in scena il Pirata, che riceverà dallo Sciancato, Sephir Eclionner, un incarico della massima importanza!
Grazie ancora, e a presto!!!