La crisi petrolifera del 1973-1974 è stata orchestrata da una organizzazione segreta creata negli anni 50’ da David Rockfeller, conosciuta col nome di Bilderberg Group. Nel maggio 1973 David Rockfeller e i capi delle principali aziende petrolifere americane e britanniche si sono incontrati in Svezia, a Saltsjoebaden, per l’incontro annuale di Bilderberg, al fine di pianificare la crisi petrolifera. Avrebbero attribuito la colpa all’”avidità degli sceicchi arabi del petrolio”. Ha evitato la caduta del dollaro americano e ha reso le banche di Wall Street, tra cui la Chase Manhattan di David Rockfeller, tra le più grandi al mondo. Io posseggo il rapporto “confidenziale” di quel meeting in cui la strategia dell’aumento dei prezzi è descritta sei mesi prima della guerra arabo-israeliana (la documentazione è disponibile nel mio libro “a Century of War”). Negli anni 70’ Kissinger ha riassunto la strategia mondiale di David Rockfeller: “se controlli il petrolio, controlli tutte le nazioni; se controlli il cibo, controlli le persone; se controlli il denaro, controlli il mondo intero”.
‘Controllare il denaro’
David Rockfeller è stato il presidente della banca di famiglia, la Chase Manhattan Bank. E’ stato responsabile di portare Paul Volker, il vice presidente della Chase, alla carica di presidente della Federal Reserve sotto la presidenza Carter, e di causare la crisi del tasso di interesse che, come la crisi petrolifera, ha salvato dalla svalutazione il dollaro americano e i profitti bancari di Wall Street, tra cui la Chase Manhattan, a spese dell’economia mondiale.
David Rockfeller è stato il presidente della banca di famiglia, la Chase Manhattan Bank. E’ stato responsabile di portare Paul Volker, il vice presidente della Chase, alla carica di presidente della Federal Reserve sotto la presidenza Carter, e di causare la crisi del tasso di interesse che, come la crisi petrolifera, ha salvato dalla svalutazione il dollaro americano e i profitti bancari di Wall Street, tra cui la Chase Manhattan, a spese dell’economia mondiale.
La terapia shock del tasso di interesse di Volker nell’ottobre 1979, ideata da Rockfeller, ha dato origine negli anni 80’ alla “terza crisi del debito mondiale”. Rockfeller e Wall Street hanno utilizzato questa crisi del debito per forzare le privatizzazioni di stato e le drastiche svalutazioni delle monete nazionali in paesi come Argentina, Brasile, Messico. Rockfeller e i suoi amici, come George Soros, hanno così acquistato a due soldi i “gioielli della corona” di Argentina, Brasile e Messico .
Il modello era simile a quello utilizzato dalle banche britanniche nell’Impero Ottomano dopo il 1881, quando hanno di fatto preso il controllo delle finanze del Sultano controllando il gettito fiscale attraverso l’Ente Ottomano del Debito Pubblico (OPDA). Gli interessi di Rockfeller hanno sfruttato la crisi del debito degli anni 80’ per saccheggiare i paesi indebitati dell’America Latina e dell’Africa, utilizzando il Fondo Monetario Internazionale come loro poliziotto. David Rockfeller era amico intimo di alcuni dei più crudeli dittatori in America Latina, tra cui il Generale Jorge Videla in Argentina o Pinochet in Cile. Entrambi devono la loro posizione ai golpe che la CIA aveva organizzato su ordine dell’allora Segretario di Stato Henry Kissinger, per conto degli interessi della famiglia Rockfeller in America Latina.
Attraverso organizzazioni come la sua Commissione Trilaterale, Rockfeller è stato il principale architetto della distruzione delle economie nazionali, e ha anticipato la cosiddetta globalizzazione, politica che avvantaggia le più grandi banche di Wall Street e della City londinese, e seleziona le corporazioni globali, le stesse che sono ammesse come membri della Commissione Trilaterale. Rockfeller ha creato questa Commissione Trilaterale nel 1974, e ha dato incarico al suo amico personale Zbigniew Brzezinski di scegliere membri in Nord America, Giappone e Europa.
Se parliamo di una rete invisibile e potente, che qualcuno chiama “Deep State” [Stato Profondo], possiamo dire che David Rockfeller si è posto come patriarca di questo Deep State. Le sue vere azioni devono essere viste per ciò che esse furono davvero, e cioè misantropiche e non filantropiche.
Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg, club Bilderberg o clan Aisna Masne) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi.[1] I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa[2][3] ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media.[4]
Le Bilderberg Conferences sono considerate uno dei "think tank" dell'ideologia neoliberista insieme al Cato Institute e la Heritage Foundation negli Stati Uniti, l'Adam Smith Institute e l'Institute of Economic Affairs in Gran Bretagna, la Mont Pelerin Society fondata in Svizzera nel 1947, la Trilateral Commission, nata nel 1973 su iniziativa delle precedenti.[5]
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto, come ad esempio quella sostenuta da Daniel Estulin nel libro Il Club Bilderberg.[6] Gli organizzatori della conferenza, tuttavia, spiegano questa loro scelta con l'esigenza di garantire ai partecipanti maggior libertà di esprimere la propria opinione senza la preoccupazione che le loro parole possano essere travisate dai media.[7]
Storia
La prima conferenza, nata per iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller, si tenne il 29 maggio 1954 presso l'hotel de Bilderberg a Oosterbeek, vicino Arnhem, nei Paesi Bassi. L'iniziativa di tale prima conferenza fu presa da molte persone, incluso il politico polacco Józef Retinger, preoccupato dalla crescita dell'antiamericanismo nell'Europa occidentale e col fine di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico, economico e militare.[7][8]
Per quella prima conferenza furono contattati il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il primo ministro belga Paul Van Zeeland e l'allora capo della Unilever, l'olandese Paul Rijkens. Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld a sua volta coinvolse Walter Bedell Smith, capo della CIA.[9] La lista degli ospiti fu redatta invitando due partecipanti per ogni nazione, uno per la parte liberale e l'altro per l'opposta parte conservatrice.[8] Cinquanta delegati da undici paesi europei insieme a undici delegati statunitensi parteciparono a quella prima conferenza.[10]
Il successo di questo primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente con Retinger nel ruolo di segretario permanente. Alla morte di Retinger divenne segretario l'economista olandese Ernst van der Beugel nel 1960 e in seguito la posizione fu rivestita da Joseph E. Johnson, William Bundy e altri.[11] Molti partecipanti al gruppo Bilderberg sono capi di Stato, ministri del tesoro e altri politici dell'Unione europea ma prevalentemente i membri sono esponenti di spicco dell'alta finanza europea e anglo-americana.
Struttura organizzativa
La conferenza è organizzata da una commissione permanente (Steering Committee) della quale fanno parte due membri di circa 18 nazioni differenti.[12] Oltre al presidente della commissione è prevista la figura di segretario generale onorario.[13] Non esiste la figura di membro del gruppo Bilderberg ma solo quella di membro della commissione permanente ("member of the Steering Committee").[14] Esiste anche un gruppo distinto di supervisori.[15]
Presidenti della Steering Committee
- Bernhard van Lippe-Biesterfeld (1954–1975)[16]
- Walter Scheel (1975–1977)[10]
- Alec Douglas-Home (1977–1980)[16]
- Eric Roll (1986–1989)[17]
- Peter Carington, VI barone Carrington (1990–1998)[10]
- Étienne Davignon (1998-2001)[12]
- Henri de Castries (dal 2001)
Cronologia degli incontri
Di seguito vengono riportate la data e la collocazione degli incontri effettuati dal gruppo:[18][19]
- 29-31 maggio 1954: Oosterbeek, Paesi Bassi.
- 18-20 marzo 1955: Barbizon, Francia.
- 23-25 settembre 1955: Garmisch-Partenkirchen, Germania Ovest.[18]
- 11-13 maggio 1956: Fredensborg, Danimarca.[18]
- 15-17 febbraio 1957: St Simons Island, Georgia, USA.
- 4-6 ottobre 1957: Fiuggi, Italia.[18]
- 13-15 settembre 1958: Buxton, Inghilterra.[18]
- 18-20 settembre 1959: Yeşilköy, Turchia.
- 28-29 maggio 1960: Bürgenstock, Svizzera.[18]
- 21-23 aprile 1961: Manoir St Castin, Lac-Beauport, Canada.
- 18-20 maggio 1962: Saltsjöbaden, Svezia.
- 29-31 maggio 1963: Cannes, Francia.[18]
- 20-22 marzo 1964: Williamsburg, Virginia, USA.
- 2-4 aprile 1965: Villa d'Este, Cernobbio, Italia.
- 25-27 marzo 1966: Wiesbaden, Germania Ovest.
- 31 marzo-2 aprile 1967: Cambridge, Inghilterra.
- 26-28 aprile 1968: Mont-Tremblant, Canada.
- 9-11 maggio 1969: Hotel Marienlyst, Helsingør, Danimarca.
- 17-19 aprile 1970: Bad Ragaz, Svizzera.
- 23-25 aprile 1971: Woodstock, Vermont, USA.
- 21-23 aprile 1972: Knokke-Heist, Belgio.
- 11-13 maggio 1973: Saltsjöbaden, Svezia.
- 19-21 aprile 1974: Megève, Francia.
- 25-27 aprile 1975: Çesme, Turchia.
- 22-24 aprile 1977: Torquay, Inghilterra.
- 21-23 aprile 1978: Princeton, New Jersey, USA.
- 27-29 aprile 1979: Baden, Austria.
- 18-20 aprile 1980: Aquisgrana, Germania Ovest.[20]
- 15-17 maggio 1981: Bürgenstock, Svizzera.
- 14-16 maggio 1982: Sandefjord, Norvegia.
- 13-15 maggio 1983: Montebello, Canada.
- 11-13 maggio 1984: Saltsjöbaden, Svezia.
- 10-12 maggio 1985: Rye Brook, New York, USA.
- 25-27 aprile 1986: Gleneagles, Scozia.
- 24-26 aprile 1987: Villa d'Este, Cernobbio, Italia.
- 3-5 giugno 1988: Telfs-Buchen, Austria.
- 12-14 maggio 1989: La Toja, Spagna.
- 11-13 maggio 1990: Glen Cove, New York, USA.
- 6-9 giugno 1991: Baden-Baden, Germania.
- 21-24 maggio 1992: Evian-les-Bains, Francia.
- 22-25 giugno 1993: Atene, Grecia.
- 3-5 giugno 1994: Helsinki, Finlandia.
- 8-11 giugno 1995: Zurigo, Svizzera.
- 30 maggio-1º giugno 1996: Toronto, Canada.
- 12-15 giugno 1997: Lake Lanier, Georgia, USA.
- 14-17 maggio 1998: Turnberry, Ayrshire, Scozia.
- 3-6 giugno 1999: Sintra, Portogallo.
- 1-4 giugno 2000: Genval, Bruxelles, Belgio.
- 24-27 maggio 2001: Stenungsund, Svezia.
- 30 maggio-2 giugno 2002: Chantilly, Virginia, USA.
- 15 maggio-18 maggio 2003: Versailles, Parigi, Francia.
- 3-6 giugno 2004: Stresa, Italia.
- 5-8 maggio 2005: Rottach-Egern, Germania.
- 8-11 giugno 2006: Ottawa, Canada.
- 31 maggio-3 giugno 2007: Istanbul, Turchia.
- 5-8 giugno 2008: Chantilly, USA.
- 14-16 maggio 2009: Atene, Grecia.
- 3-6 giugno 2010: Sitges, Spagna.
- 9-12 giugno 2011: Sankt Moritz, Svizzera.
- 31 maggio-3 giugno 2012: Chantilly, USA.
- 6-9 giugno 2013: Watford Chandler's Cross (Hertfordshire), Gran Bretagna.
- 29 maggio - 1º giugno 2014 - Copenaghen Marriott, Danimarca.
- 11-14 giugno 2015 - Telfs-Buchen, Austria.
- 9-12 giugno 2016 - Dresda, Germania
- 1-4 giugno 2017: Chantilly, USA.
L’edizione del 2017 è iniziata ufficilamente oggi. Il Gruppo Bilderberg, un club molto esclusivo che, dietro la facciata del think tank, riunisce ogni anno in un hotel le 130 personalità più importanti nel campo economico, politico e bancario, si è dato appuntamento a Chantilly (Virginia), città a una trentina di miglia dalla Casa Bianca.
All’ordine del giorno, secondo quanto riportato da Russia Today, ci sono la Russia di Vladimir Putin e l’ordine internazionale, l’amministrazione di Donald Trump, la guerra dell’informazione, la Cina, la difesa dell’alleanza transatlantica, la direzione dell’Unione Europea e la crescita dei movimenti populisti.
Nato nel 1954 il Gruppo Bilderberg riunisce, fino al 4 giugno, nello stesso posto i più importanti esponenti della politica (tra i tanti il segretario generale della Nato e l’ambasciatore cinese), della finanza e dell’economia. Non mancano, ovviamente, editori e commentatori dei maggiori giornali (da Bloomberg all’Economist, dal Financial Times al Wall Street Journal).
Quest’anno il nostro Paese è largamente rappresentato. Ci sono John Elkann, Lilli Gruber e le “new entry” Beppe Severgnini e Maurizio Molinari. E ancora: il sottosegretario per gli Affari europei Sandro Gozi e della fisica italiana e direttrice generale del Cern Fabiola Gianotti.
Per tutta la durata dell’incontro, come spiega Russia Today, le discussioni sono chiuse al pubblico e, ovviamente, alla stampa.“I partecipanti possono usare le informazioni ricevute ma senza rivelare l’identità dello speaker – si legge – non viene stilato alcun rapporto”.
Note
- ^ (EN) Pepe Escobar, The masters of the universe, Asia Times, 22 maggio 2003. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ (EN) Bilderberg Announces 2008 Conference, Business Wire, 5 giugno 2008. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ (EN) Official 2008 Bilderberg Participant List, Info Wars, 6 giugno 2008. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ (EN) Jonathan Duffy, Bilderberg: The ultimate conspiracy theory, BBC, 3 giugno 2004. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La cività del denaro in crisi, Einaudi.
- ^ Il gruppo Bilderberg, Italian Samizdat, 22 aprile 2012. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ a b Emanuele Menietti, Monti, i Bilderberg e la Trilaterale, Il Post, 14 novembre 2011. URL consultato il 5 agosto 2013.
- ^ a b (EN) Alden Hatch, The Hôtel de Bilderberg, in H.R.H. Prince Bernhard of the Netherlands: An authorized biography, Londra, Harrap, 1962.
- «The idea was to get two people from each country who would give the conservative and liberal slant».
- ^ (EN) Valérie Aubourg, Organizing Atlanticism: the Bilderberg Group and the Atlantic Institute 1952–1963, in Giles Scott-Smith; Hans Krabbendam (a cura di), The Cultural Cold War in Western Europe 1945-1960, Londra, Frank Cass, 2003, pp. 97-98, ISBN 978-1-135-76344-2.
- ^ a b c (EN) David Rockefeller, Memoirs, Random House, 2002, p. 412, ISBN 978-0-679-40588-7.
- ^ (EN) Bilderberg: List of Invitees (PDF), Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, 31 gennaio 1996. URL consultato il 6 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2006).
- ^ a b (EN) Inside the secretive Bilderberg Group, BBC News, 29 settembre 2005. URL consultato l'11 marzo 2014.
- ^ (EN) Bilderberg Meeting of 1997 Assembles, PR Newswire, 13 giugno 1997. (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).
- ^ (EN) Parliamentary questions. Answer given by Mr Prodi on behalf of the Commission, Parlamento europeo, 15 maggio 2003. URL consultato il 6 agosto 2013.
- ^ (EN) Conrad Black, in The International Who's Who, Europa Publications, 2000.
- ^ a b (EN) Twenty-fifth Bilderberg meeting held in St joseph MO, Facts on File World News Digest, 14 maggio 1977.
- ^ (EN) Who's Who, A&C Black, 1999.
- ^ a b c d e f g (EN) Conferences, Sito ufficiale del Gruppo Bilderberg. URL consultato il 14 settembre 2014.
- ^ Nel 1976 non ci fu alcuna conferenza poiché il Principe Bernhard fu coinvolto nello scandalo Lockheed e, di conseguenza, fu costretto a dimettersi dalla presidenza della Steering Committee.
- ^ (EN) Bilderberg Meetings. Bad Aachen Conference. 18-20 April 1980 (PDF), WikiLeaks. URL consultato il 6 agosto 2013.
Bibliografia
- Vito Bruschini, I segreti del club Bilderberg. Il romanzo del potere, Roma, Newton Compton, 2013. ISBN 978-88-541-5838-2.
- Michele Capaccioli, Il punto non è quanto viviamo ma come viviamo, Padova, Altromondo, ISBN 978-88-6281-265-8.
- Daniel Estulin, Il Club Bilderberg. La storia segreta dei padroni del mondo, Bologna, Arianna Editrice, 2009, ISBN 88-87307-78-4.; 2012. ISBN 978-88-6588-033-3.
- Domenico Moro, Club Bilderberg. Gli uomini che comandano il mondo, Reggio Emilia, Aliberti, 2013. ISBN 978-88-6626-089-9.