Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 15 aprile 2015
Estgot. Capitolo 66. Waldemar e Jessica: una tregua?
Jessica era molto cambiata nei giorni che erano seguiti all'Iniziazione e alla presa di potere di Waldemar.
Si era addolcita e sul suo volto c'era una nuova espressione di serenità non artificiosa.
E quando guardava Waldemar, non c'era più disapprovazione o preoccupazione, ma amicizia.
Ogni mattina gli portava la colazione in camera, assicurandosi che bevesse il tè corretto con la dose giornaliera di Acqua della Vita, da cui ogni Iniziato era dipendente.
Si trattava di un momento delicato: entrambi sapevano che c'erano sempre dei rischi, ogni volta che l'organismo doveva metabolizzare quella sostanza.
Eppure, era proprio in quel momento che l'Elisir (così veniva chiamato tra gli Iniziati) agiva sui tessuti, riparando ogni loro cedimento e garantendo, di fatto, una giovinezza estremamente prolungata.
E proprio perché ogni giorno erano diverse le esigenze di riparazione del corpo, la sensazione che si provava dopo aver assunto la sostanza cambiava.
<<Dicono che l'Elisir del mattino sia sempre diverso>> dichiarò Jessica, mentre Waldemar ingeriva il primo sorso.
<<A volte è miele, a volte è terra amara. Il mio corpo reagisce in maniera imprevedibile.
Oggi per esempio è stato come se il mio organismo fosse in astinenza da anni, come qualcuno che sta morendo di fame e sete e che improvvisamente ha addentato un frutto acerbo>>
Ma dopo la prima sensazione di sconcerto subentrava un lento diffondersi del calore e dell'energia.
<<Ora stai meglio?>>
Waldemar annuì:
<<Fisicamente sì, ma non mi piace l'idea di essere dipendente da questa sostanza. Non è sostanza tossica, lo so, è curativa, ma l'astinenza sarebbe mortale. Inoltre, io devo assumerne una dose superiore rispetto agli altri, perché la mia Iniziazione è avvenuta a livelli estremi.
Io sono uno di quelli per i quali l'assunzione della dose del mattino può essere molto dolorosa>>
Quella lamentazione avrebbe prodotto, nella Jessica di un tempo, una reazione tra l'annoiato e lo stizzito, invece parve sinceramente consapevole di quel peso:
<<Mi dispiace>>
E gli posò una mano sulla spalla e con l'altra gli accarezzò i capelli, mostrandosi insolitamente comprensiva.
Questa improvvisa tenerezza di Jessica era la cosa che più faceva star male Waldemar, perché gli rendeva ancor più difficile accettare ciò che aveva visto nella premonizione, riguardo al destino.
E' giovane e apparentemente in salute, ha ritrovato un suo equilibrio e una speranza nel futuro. Vede l'oggi come la premessa di una vita appagante. E io dovrei rovinare tutto questo rivelando una profezia?
<<La situazione è molto delicata, Jessica. Domani si riunirà il Consiglio degli Iniziati e dovrò convincere la maggioranza a convalidare la mia nomina e il mio programma>>
Lei annuì:
<<Il che implica evitare di mettersi in urto con lady Margaret, lady Glynis, lady Isabel e Ivan Kaspar . Il tutto senza offendere troppo la famiglia Dracu e quelli della Fonte Sacra>>
Waldemar sospirò:
<<Per loro contano solo il Programma Genetico e le alleanze matrimoniali.
Margaret vorrebbe che io sposassi Jennifer, mentre Glynis sostiene Joelle.
Ivan è dalla tua parte. Credo che per il momento sia meglio non prendere impegni>>
Jessica cercò di mostrarsi imparziale, ma alla fine le emozioni prevalsero e sul suo bel viso ritornò quell'espressione cupa che precedeva un temporale:
<<Se è vero che tu hai avuto una Visione del futuro, allora immagino che tu sappia già cosa è meglio, sia per te, che per me che per nostro figlio.
Se fosse per me, ti sposerei subito, perché so che sei l'uomo della mia vita, non ho dubbi su questo.
Noi abbiamo molto in comune, compreso il fatto che abbiamo sofferto molto: una cosa che, chi non ci è passato, non può capire.
Io ho passato mesi immobilizzata in ospedale dopo l'incendio in cui morirono i miei genitori adottivi. Mesi e mesi con il corpo ustionato e un dolore atroce nel corpo e nell'anima.
Mi fanno ridere quelli che dicono di "pensare positivo" e non hanno mai avuto malattie serie, non sono mai nemmeno entrati in un ospedale, come Isabel! Ah, è facile dire che la vita è bella quando sei sano e fortunato!>>
Waldemar cercò di fermare quella requisitoria:
<<Isabel ha sofferto molto per amore. E' stata abbandonata praticamente sull'altare e non credo si sia mai ripresa del tutto da quel trauma>>
Jessica rise:
<<Anch'io sono stata mollata dopo anni di fidanzamento da Andrei Ulienko! Ma non è certo stato quello a traumatizzarmi.
Isabel mi giudica, dall'alto delle sue sofferenze d'amore: ah, povera dolce Figlia dell'Estate, che ne sa lei del vero dolore? Della vera sofferenza? Quando sei immobile in un letto d'ospedale per mesi e le persone che ti hanno cresciuto sono morte?
Scusami, Roman, ma io non accetto lezioni da lei!
Io credo che potremmo stare bene insieme, ma se tu non vuoi non posso certo costringerti, soprattutto se hai visto ostacoli nel futuro.
Ma ciò che mi chiedo è se questo futuro possa essere cambiato...>>
Lui inarcò le sopracciglia:
<<Il discorso sul futuro è molto complesso.
Sinceramente non l'ho ancora capito. Agli eventi sono associati livelli di probabilità e correlazioni con altri eventi. Se si evita un evento molto probabile, le conseguenze su tutto il resto sarebbero enormi e la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Devo ancora comprendere questo enigma>>
Lei chiuse gli occhi:
<<Non ti invidio. Deve essere un peso enorme da portare>>
Waldemar annuì:
<<E' un incubo. La tentazione di cambiare gli eventi è continua. Ma la via di salvezza che è stata indicata presuppone uno scenario stabile. Ogni minima variante può spalancare una voragine sotto di noi. Non voglio assumermi questa responsabilità>>
Jessica gli massaggiò le spalle:
<<Io sento la tentazione di chiederti qualcosa, ma osservando l'effetto che fa su di te la conoscenza del futuro, credo di capire che sarebbe meglio non conoscerlo.
Convivere con una previsione negativa senza poterla cambiare dev'essere una tortura.
Come sta scritto, il presente ha già le sue inquietudini e a ogni giorno basta la sua pena>>
Cast
Mia Wasikowska - hon. lady Jessica Baumann Burke-Roche de Fenroy