giovedì 2 aprile 2015

Estgot. Capitolo 58. Waldemar contro Eclion




L'oscura e alata sagoma di Eclion, il Signore delle Tenebre, torreggiava su Waldemar, quando la Visione profetica terminò, ed egli si ritrovò nuovamente di fronte ai Signori degli Elementi.

Eclion impugnava una spada e la sua voce era cupa come il suo aspetto:
<<Ora che hai conosciuto i Misteri degli Arcani Supremi, devi giurarci fedeltà!
I Signori degli Elementi, e in particolare noi Quattro Immortali, ti abbiamo scelto come nuova guida degli Iniziati. Avrai enormi poteri, sia fisici che mentali, ma dovrai rispettare le nostre richieste, secondo la Legge dei Quattro Immortali (Atar, Belenos, Eclion e Gothar) e secondo la Profezia della Nuova Terra, dei suoi popoli e delle sue dinastie regnanti!
Tu non sei stato chiamato per abolire la Legge e la Profezia, ma per portarle a compimento>>

Atar confermò a sua volta:
<<Così è stato deciso. Belenos approva e Gothar non si oppone. Ora la decisione spetta a te>>
Waldemar fece appello ai nuovi poteri che sentiva crescere dentro di sé:
<<E se io mi rifiutassi?>>

Eclion accennò a un sorriso:
<<I Varchi verrebbero chiusi. Rimarreste sul vostro pianeta morente. La razza umana si estinguerebbe nel giro di duecento anni. Lo sai benissimo, lo hai visto>>

Waldemar tenne lo sguardo fisso su di lui:
<<Perché non vi scegliete un altro complice? O meglio ancora, perché non intervenite direttamente?>>

Gli occhi di Eclion divennero rossi, e il suo aspetto terrificante.



<<Perché proprio tu? Nessun mortale è mai riuscito a parlare con me. L'ultimo che parlò con Atar fu Zarathustra e l'ultimo che parlò con Belenos fu un druido. Gothar parla con i vampiri, non con gli umani. Ma tu... tu sei il primo Iniziato che è riuscito a comunicare così a lungo con tutti noi Immortali e ad avere una visione così ampia del passato e del futuro. La tua mente è dotata di speciali poteri, che cresceranno. Grandi poteri mentali in un corpo sano e longevo! Per questo io voglio che i miei discendenti abbiano il tuo patrimonio genetico!>>

Waldemar, nonostante l'acuto dolore inflittogli dal raggio di Eclion, trovò la forza di ribattere:
<<Perché non intervenite direttamente? Siete o non siete i Signori degli Elementi? Avete o non avete i poteri di una divinità?>>

Eclion tornò ad essere cupo:
<<Non siamo divinità e non siamo onnipotenti. Ci sono solo due Dei nell'Universo, gli Arcani Supremi, Ahura Mazda, Dio del Bene e Deva Ahriman, Dio del Male, sul cui equilibrio si regge tutto il cosmo. Noi dobbiamo rispettare la loro volontà e una delle regole primarie che gli Arcani Supremi ci hanno posto è che noi non dobbiamo intervenire direttamente, ma soltanto per il tramite dei nostri alleati. Persino la manipolazione degli elementi ha un limite, se gli Arcani Supremi si accorgono che la loro legge è stata violata>>

A questo punto comparve Belenos, Signore della Luce, e cercò di essere più conciliante:
<<Vi stiamo offrendo una seconda possibilità, e questo grazie al fatto che gli Iniziati sono riusciti a fare in modo che la tua mente arrivasse fino a qui>>

Atar tornò al suo ruolo di mediatore:
<<Ci sono degli equilibri da rispettare. Il corpo e l'anima dell'umanità sono soggetti alle stessi leggi universali che governano ogni altro corpo e ogni altra anima. Il che significa che il Nobile Scopo della sopravvivenza comporta inevitabili sacrifici>>

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Waldemar aveva molte obiezioni da porre:
<<Il fine non giustifica i mezzi. Nemmeno la sopravvivenza. Cos'è la sopravvivenza se il prezzo da pagare è commettere azioni malvagie? Il Nobile Scopo di cui parlate non sarebbe poi così tanto nobile>>

Eclion apparve tremendamente annoiato:
<<Tu non sai di cosa parli. Se gli umani fossero stati così moralisti come tu li fai sembrare, il nostro intervento non sarebbe stato necessario. Voi non sapete, non potete sapere, non avete la minima idea della complessità dell'equilibrio su cui l'intero Universo si regge!
Per questo la Nuova Terra dovrà essere dominata da dinastie fondate da noi, con popoli scelti da noi! La dinastia imperiale degli Eclionner renderà concreta la Profezia del Regno Millenario!>>

Waldemar allora pronunciò una requisitoria destinata a entrare nella leggenda:
<<Con il dovuto rispetto, sento di poter dire che da voi Immortali mi sarei aspettato una maggiore saggezza.
Oh, certo, voi credete di essere saggi, eppure, nonostante tutte le vostre sottigliezze, mostrate di non avere discernimento.
Vi proclamate moralmente superiori a noi umani, ma da come parlate e da come agite non direbbe.
Voi siete vissuti miliardi di anni, avete vagato per l'intero spazio, e siete di certo più eruditi di noi, eppure c'è una cosa che non vi è del tutto chiara.
Noi umani abbiamo una coscienza. 
Sentiamo e crediamo, abbiamo opinioni. 
Alcune potrebbero essere persino più interessanti delle vostre. 
Riteniamo per esempio che la schiavitù sia una condizione inaccettabile.
Crediamo che il potere possa corrompere.
Rifletteteci.
Il vostro modo di porvi di fronte ai mortali è una forma di autoidolatria. 
Ci imponete sacrifici di sangue. Vorreste trasformarci in una teocrazia dogmatica dedita alla vostra adorazione. 
Come potremmo mai, in simili condizioni, raggiungere quello che voi chiamate, pomposamente, un Nobile Scopo?
Dovremmo vagare per il cosmo soltanto per trasformarci, definitivamente, in una società segreta retta da un'oligarchia senza scrupoli?
Se questo è il prezzo per la nostra sopravvivenza, la mia risposta è no!>>

Eclion pareva pietrificato:
<<Atar, spiega a questo mortale che io, in quanto Signore delle Tenebre e servitore di Deva Ahriman, non ho alcuna intenzione essere saggio. Fagli capire quali sarebbero le conseguenze della mia ira. 
Non vi conviene mettervi contro di me!
Io non intendo tollerare oltre la sua insolenza!>>

Atar comparve in una nuvola di fuoco e mostrò un certo compiacimento per il coraggio del suo protetto.




<<Roman Waldemar, ascoltami! C'è del vero in quello che dici. Se dipendesse solo da me, porrei condizioni diverse. Ma la Luce è soltanto la mano sinistra delle Tenebre. Non possono esistere separatamente. Occorre che trovino un equilibrio, non fosse altro per porre un argine alla malvagità ben più terribile di Gothar e delle sue orde di vampiri!

Prendi tempo per riflettere.
Non è necessario che tu risponda subito. La tua Prova di Iniziazione sta per concludersi e presto ti risveglierai. Non è il momento di prendere decisioni affrettate.
Ricorda soltanto quello che ti stiamo offrendo.

Una Nuova Terra, dove i Prescelti dagli Iniziati potranno andare attraverso i Varchi spazio-temporali.

I Prescelti saranno suddivisi in tre popoli, a seconda delle loro caratteristiche.

Quelli scelti da me, secondo caratteristiche che ti spiegherò in seguito, avranno il nord e si chiameranno Alfar. Quelli scelti da Belenos avranno il centro e si chiameranno Keltar.

Quelli che invece faranno un patto con Eclion, in cambio di un maggiore potere politico, costituiranno il popolo dei Lathear e ad essi spetterà la dignità imperiale. L'Impero dei Lathear sarà la potenza formalmente egemone, anche se gli altri ne argineranno le mire.



Le tre dinastie che governeranno questi popoli, discenderanno dall'unione delle tue prime tre figlie, Igraine, Valyria ed Helena rispettivamente con Belenos, me ed Eclion.

Ricordati Roman, questo è il compito che noi assegniamo a te e ai tuoi discendenti.

Governare i popoli con una giusta autorità, stabilire la pace sulla base di principi morali superiori, essere generosi con gli sconfitti e debellare i superbi>>

Waldemar si sentì come Enea di fronte alla profezia di Anchise: Tu Romane, memento, regere imperio populos, pacique imponere morem, parcere subiectis ed debellare superbos. 
C'era stato lo zampino di Atar anche ai tempi dell'impero romano.

<<Tu dici che non ci sono alternative. Io valuterò se questo è vero o è falso. In ogni caso, non mi farò strumentalizzare. Il futuro che mi avete prefigurato è solo un'ipotesi. Io so di poterlo modificare e se le conseguenze non saranno gravi, io lo cambierò!>>

Belenos ed Eclion rimasero impassibili di fronte a queste parole.
Atar annuì:
<<Ne riparleremo. Gli Iniziati attendono con ansia il tuo risveglio. Destati, dunque! La tua prova è stata superata, ma ti terremo sotto controllo>>