domenica 15 giugno 2014

Gothian (seconda edizione). Capitolo 10. Le verità svelate.



«E così tu credi che io sappia esattamente chi è stato il mandante del rapimento di tua madre e di tuo padre, e cioè la vera identità dell'uomo che si fa chiamare "lo Sciancato"» 
Lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia, sapeva che il momento della rivelazione di ogni segreto ormai era giunto. Non poteva tacere oltre la verità a suo nipote.
Marvin annuì, con uno sguardo determinato che non ammetteva ulteriori dilazioni:
«Lo so per certo. E so anche che, se non me l'hai mai detto, lo hai fatto per proteggermi da lui, ma ora è il momento che tu mi sveli tutta la verità»
Ariellyn sentì improvvisamente tutti i propri anni sulle spalle. Erano stati anni difficili, soprattutto gli ultimi, quelli dopo la Primavera di Sangue.
«Seguimi» disse al nipote, dirigendosi verso la propria stanza e poi si fermò di fronte ad un quadro che la ritraeva in gioventù: «Sposta il mio ritratto di quand'ero giovane»


Marvin eseguì l'ordine, immaginando che qualcosa di prezioso fosse nascosto in quel ritratto, ma vide invece che dietro di esso c'era una cassaforte.
Ariellyn tirò fuori dalla tasca del vestito una chiave e aprì la botola. Dentro c'erano alcune pergamene e un misterioso sacco di velluto blu, tenuto insieme da un cordone dorato.
Quando lo vide, Lady Vorkidian chiuse gli occhi e sospirò.
«Prendi quella sacca di velluto e guarda cosa c'è dentro»
Marvin non se lo fece ripetere due volte: il cuore batteva forte e l'emozione era così grande che quasi sentiva le vertigini.
Prese il sacco e sciolse il nodo dorato. C'erano due oggetti dentro: un ciondolo e un anello.
«Guarda prima il ciondolo» disse sua nonna con voce severa.


Marvin lo prese con delicatezza: era un grande zaffiro color indaco, incastonato in oro bianco e brillanti. Il suo valore doveva essere notevole.
«Dietro allo zaffiiro ci sono due iniziali ed una scritta. Leggile»
Il giovane guardò immediatamente il retro del gioiello, in oro bianco, e vide in effetti le due iniziali e la scritta:. 
E. e M. per sempre
Si accigliò. Non erano le iniziali dei suoi genitori, come si era aspettato. 
Rivolse alla nonna uno sguardo interrogativo.
Lady Ariellyn richiuse gli occhi, come se anche la sola vista di quel gioiello fosse motivo di dolore.
«Apparteneva a tuo padre. Gli era stato regalato, prima che si trasferisse qui e conoscesse mia figlia»
Marvin non capiva: «Sono le iniziali dei suoi genitori?»
La nonna sorrise, ma la sua voce era triste:
«No. Io credo che Halfgan ti abbia dato tutti gli elementi per capire, ma immagino che la tua mente si rifiuti persino di considerare una simile verità»
Halfgan aveva detto che tutte le sue domande avevano una sola risposta, un cognome.
 Il cognome di suo padre, che doveva essere lo stesso cognome dello Sciancato, il quale probabilmente era suo nonno. Queste erano le risposte che si era dato. Ma le iniziali dei due nomi, evidentemente una coppia di sposi o di innamorati, non gli dicevano nulla.
«Halfgan afferma che la risposta è un cognome. Tu invece mi indichi due nomi di una coppia sconosciuta»
La contessa di Keltar-Senia lo guardò con infinita tristezza.
«Magari fossero sconosciuti. E magari fossero una coppia. Erano fratello e sorella. La E è l'iniziale della sorella. La donna più famosa del Continente»
Marvin capì subito, anche se non riusciva a cogliere il nesso che legava quel ciondolo ai suoi genitori.
«Ellis, l'Imperatrice Vedova!»



Ariellyn annuì:
«E la M sta per Masrek, il nome di suo fratello»
Marvin sgranò gli occhi.
«Allora era questo il segreto che i miei genitori dovevano rivelare al Senato imperiale! L'incesto tra l'imperatrice e suo fratello!»
Sua nonna annuì gravemente, ma sollevò l'indice della mano destra verso il cielo e disse:
«Questa è solo una parte del segreto. Ce ne sono molte altre, di cui una ti riguarda in modo particolare. Tuo padre si chiamava Rekormas Roth. Con quel nome si presentò a noi, l'anno in cui l'imperatrice Ellis si sposò con Elner X e mise al mondo Elner XI. L'anno della Primavera di Sangue»
Marvin incominciava ad intuire la risposta non detta. 
«Rekormas Roth non era il suo vero nome. Roth è un cognome molto diffuso, ma il nome, Rekormas, questo nome...»
Lady Ariellyn lo fissò negli occhi: «E' un anagramma quasi perfetto del suo vero nome»
A quel punto non c'erano più dubbi.
Il giovane strinse forte il cindolo: «Masrek... sì, il principe Masrek Eclionner, figlio di Sephir, il Principe della Corona!»


Marvin valutò la propria intuizione. 
Mio padre era Masrek Eclionner. Halfgan ha detto:"Un cognome è la risposta a tutte le tue domande". Questo cognome è Eclionner. Mio padre era un Eclionner, anzi era il più importante degli Eclionner, l'erede al trono! 
Questo pensiero aveva troppe implicazioni. Prima di considerarle, doveva aver chiare anche le altre risposte. Se quel cognome rispondeva a tutto, allora...
Allora io sono un Eclionner. E contemporaneamente sono un Vorkidian. Halfgan ha detto: "Il profeta nascerà dall'unione di due nobili stirpi". Ma l'Antico Patto impediva questa unione! 
Aveva bisogno di altri dati.
Eclionner è anche la risposta su chi rapì i miei genitori. L'uomo che si fa chiamare lo Sciancato. Anche lui è un Eclionner. Sephir Eclionner.


Guardò sua nonna, che a sua volta lo osservava in silenzio:
«Chi è veramente "lo Sciancato"?»
Lady Ariellyn fece segno di sì col capo:
«Tutto ebbe inizio il giorno della battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Tu eri appena nato. Tuo padre era in guerra, al seguito di tuo nonno, Sephir Eclionner. Quando Masrek tornò, ci disse che Sephir era stato gravemente ferito e aveva trovato asilo presso il Conte di Linthael. Lì era stato raggiunto da un messaggero dei Servizi Segreti imperiali, con un documento firmato dall'imperatore Wechtigar XVI e dal primo ministro Fujivarian. In quella missiva Sephir apprese di essere stato diseredato, esiliato e condannato alla "damnatio memoriae". Fu allora che decise di vivere in incognito, per programmare la sua rivincita. Da quel momento si fece chiamare, a causa della sua ferita alla gamba, "lo Sciancato"»
Si fermò per lasciare a suo nipote il tempo di elaborare queste informazioni.
<<Se Sephir era lo Sciancato, perché ha rapito i miei genitori?>>
Ariellyn si strinse le spalle, come se la risposta fosse troppo ovvia per essere specificata:
«Lo ha fatto per salvarli da Ellis e da Fujivarian, che nel frattempo avevano eliminato il vecchio Wechtigar e dopo di lui la principessa Wensy e l'imperatore Elner X. Tuo padre era il legittimo erede al Trono e tua madre era una Vorkidian, appartenente alla dinastia rivale degli Eclionner. Se si fosse saputo che erano vivi, il potere di Ellis e di Fujivarian sarebbe crollato all'istante»
Marvin aveva aspettato quel momento per tutta la vita, ma ora che il flusso delle risposte si era scagliato su di lui come un'ondata oceanica, gli pareva di non essere in grado di reggere a tutte quelle rivelazioni:
«Se Ellis amava veramente mio padre, non poteva desiderare la sua morte»
Sua nonna si accigliò.
«Ellis voleva sposarlo, sfidando tutte le leggi umane e divine. Lei e Masrek avevano concepito un figlio. Bisognava che questo erede fosse legittimato da un matrimonio. Masrek si rifiutò e partì per la guerra. Ellis non gli perdonò mai quella decisione»
Una domanda però rimaneva in sospeso:
<<Dunque Elner XI è stato generato dall'incesto tra Ellis e mio padre?>>



Ariellyn annuì:
<<Elner XI è il tuo fratellastro. E' nato alcuni mesi prima di te, ma i suoi diritti sul Trono sono nulli, in quanto egli, in realtà, è un figlio illegittimo. Il vero erede al Trono sei tu!>>
Marvin fu percorso da un brivido, ma poi si riscosse:
<<E come potrei dimostrarlo?>>
La lady lo invità a guardare l'anello:
 «Quello è il sigillo personale di Masrek. Quando lui e tua madre partirono per Lathena, mi disse di tenerlo. Se loro avessero fallito, un giorno questo anello mi sarebbe potuto tornare utile, per dimostrare che Masrek era mio genero»
Marvin aveva ancora una domanda:
«Perché mio padre, prima di andare in guerra, si era fermato qui. Cosa cercava?»
Sua nonna lo guardò negli occhi:
«Cercava l'erede di Vorkidex. Voleva porre fine all'antica frattura tra gli Eclionner e i Vorkidian. Voleva una pacificazione, ma non aveva messo in conto la variabile impazzita dell'amore. Lui e Lilieth si innamorarono e si sposarono in segreto. Ma così facendo violarono il Patto e segnarono il loro destino. Ora Sephir li tiene nascosti chissà dove...»
Si fermò, con le lacrime agli occhi.
Marvin non si dava pace:
 «Ma se sono vivi qualcosa si può ancora fare!»
Lady Vorkidian scosse il capo:
«E' troppo tardi. Elner XI è ormai pronto per ospitare la reincarnazione di Arexatan Eclionner, secondo quanto fu stabilito quando venne siglato l'Antico Patto. Ellis ne è consapevole e questo le impone, se vuole conservare la benevolenza del demone Eclion, di difendere fino all'ultimo il Trono di suo figlio»
Non rimaneva che un'ultima domanda:
 «Anche ho il suo sangue di Eclion. Cosa mi succederà allo scadere dell'Antico Patto?»
Aryellin scosse il capo:
 «Non lo so, Marvin. Questo solo l'Arcidruido può saperlo. Prima o poi dovrai andare a Floriana per parlare con lui. Ma adesso devi mantenere un atteggiamento prudente, come ho fatto io per tutti questi anni. Qualcuno ad Amnisia tiene d'occhio la nostra famiglia. E questo qualcuno, se sospettasse che tu sai la verità, potrebbe desiderare la tua morte»

Gothian (seconda edizione). Capitolo 9. Alienor e Marigold: una sorpresa non gradita.



Quando la nave fluviale che lungo il Dhain trasportava la principessa reale Alienor di Alfarian e il suo seguito, tra cui lady Marigold, contessa di Gothian e ser Gahel di Udsen, giunse all'enorme estuario, in vista del porto di Baralbeck, la principessa trovò ad attenderla una brutta sorpresa.



La flotta degli Alfar era infatti accompagnata da una enorme nave dal cui albero maestro sventolava la bandiera dei Lathear, quella col Sole Eclion, giallo su sfondo bianco.



L'ultima volta che una nave con quella bandiera aveva sostato presso il porto di Baralbeck, era stato nell'anno della Primavera di Sangue, e aveva portato Sephir Eclionner e le sue legioni, pronte a saccheggiare il regno e a massacrare gli Alfar.
Sulla piccola nave di Alienor, tutto l'equipaggio apparve fortemente contrariato dalla presenza dell'enorme imbarcazione dei Lathear.
Tutti, tranne Marigold di Gothian, che rimase impassibile, e Ser Gahel, che la imitò.
Alienor di avvicinò al capitano: «Cosa ci fa quella nave nel porto di Baralbeck? Non era nei piani la sua presenza!»



Il capitano scosse il capo, con aria preoccupata, e osservò il porto col cannocchiale: «Non ci posso credere! E' la nave ammiraglia dell'Impero! La "Dolce Ellis"!»



Marigold osservava la bandiera con l'aria di chi rivede una persona cara dopo moltissimo tempo.
Alienor non se ne accorse, era troppo arrabbiata per quell'ennesimo atto di prepotenza dei Lathear.
 «Si comportano già da padroni! Questo non era nei patti!»
 «L'Antico Patto è già stato violato diciassette anni fa! Tutti gli altri patti sono secondari» dichiarò la Dama Gialla.



Un lieve sorriso le increspava le labbra e gli occhi erano fissi in direzione della bandiera imperiale, mentre il sole le illuminava il viso ed i capelli.
Alienor ebbe un brivido
Non è stata mai così tremendamente radiosa come adesso! 
Avrebbe voluto chiederle il perché, ma ormai non c'era più tempo: stavano per entrare nel porto, e c'era una gran folla ad attenderli.
Una folla di Alfar, per fortuna!
La nave fece manovra ed entrò nell'insenatura prospiciente all'estuario del Dhain. che immetteva da un lato nell'Oceano Orientale e dall'altro nel porto di Baralbeck.



Di fronte al punto di attracco, Alienor notò un picchetto d'onore con alcuni personaggi che non erano certo Alfar.
Uno di essi era un giovane aitante dai capelli neri e dal corpo muscoloso, un Lathear sicuramente, e un altro era scuro di pelle e indossava una tonaca ancor più scura, che contraddistingueva il Clero di Lathéna.
Sempre peggio!
Gli altri però erano tutti Alfar, e parevano essere tranquilli, per cui la nave attraccò senza esitazione al molo, poco distante dalla minacciosa ed enorme presenza della "Dolce Ellis".
Il governatore di Baralbeck era sorridente, ma disturbato dalla presenza dei due intrusi.
«Vostra Altezza Reale, vi do il benvenuto nella città di Baralbeck» dichiarò mentre la aiutava a scendere dalla nave. La folla si inginocchiò di fronte alla Principessa Reale, che manteneva un aspetto guardingo e per nulla contento.


«Governatore, che significa tutto ciò?» chiese Alienor guardando la nave ammiraglia della flotta imperiale.
«Ehm, forse ve lo potrà spiegare meglio l'ammiraglio Auran Travemund, comandante della flotta dei Lathear»



Il giovane muscoloso dai capelli neri fece un profondo inchino, e poi disse: «Vostra Altezza, io ed il mio equipaggio siamo giunti in pace e senz'armi, con l'unico compito di farvi da scorta d'onore fino a Lathena!»
Alienor attese alcuni istanti, prima di porgerli la mano.
 «L'Imperatrice non doveva disturbarsi a mandare la propria nave ammiraglia con tanto di comandante ed equipaggio. Noi non l'avevamo richiesto»
Rimanendo inchinato, dopo il baciamano, e con il ginocchio piegato, l'ammiraglio Travemund, con la massima gentilezza possibile, dichiarò: «Sua Maestà l'Imperatrice Madre vuole, con questo gesto di omaggio nei vostri confronti, mettere a tacere ogni voce calunniosa secondo cui ella si sarebbe opposta alle vostre nozze con suo figlio. Vi preghiamo umilmente di accettare questo gesto distensivo, animato solo dal desiderio di pace tra i nostri due regni e i nostri due popoli»
Alienor sospirò e il suo sguardo si spostò verso il sacerdote:
 «Vedo che anche il Clero di Lathena ha voluto onorarmi con la sua presenza»
Il prete non era rimasto né inginocchiato, né inchinato. Si presentò con voce ferma e grave: «Sono Padre Rudo Ulùme, confratello della Grande Canonica»


Alienor gli tese la mano, e lui le concesse un rapidissimo gesto di ossequio, per poi tornare a fissarla con un misto di severità e di curiosità.
La Grande Canonica! E' l'ordine più potente del Clero. Questo Ulùme deve essere un seguace di Padre Mollànder, il confessore personale dell'Imperatrice, e secondo molti anche il più esperto esorcista e negromante del mondo conosciuto.
La situazione era già imbarazzante di per sé, ma quando Ulume scorse la Contessa di Gothian dietro alla principessa, sgranò gli occhi e si ritrasse, come se avesse visto il più terribile dei démoni.
«Padre Ulume» esclamò Màrigold scendendo regalmente dalla nave, e ignorando tutti gli altri «la vostra fama vi precede. Sono una sacerdotessa di Atar, il Fuoco Segreto, e mi è giunta voce fino al castello di Gothian, dove andai sposa al Conte Fenrik, che voi siete un valente esorcista, il migliore, dopo il vostro maestro, Padre Mollander, naturalmente!»
Il prete ebbe un attimo di puro terrore sul volto, ma si ricompose quasi subito:
«Anche la vostra fama vi precede, lady Marigold» disse in tono severo, senza inchinarsi e senza aggiungere altro.
Alienor era sempre più preoccupata per le reazioni strane che la sua tanto "fidata" dama di compagnia suscitava in tutte le persone di potere che la incontravano.
Appena la vedono, tutti rimangono sconcertati, come se avessero davanti un fantasma. Possibile che io in sedici anni di vita abbia avuto come confidente una persona tanto temibile? Ha ammesso di essere una sacerdotessa di Atar, ma questo di per sé non vuol dire nulla.
In ogni caso, doveva cercare di riprendere il controllo della situazione:
«Bando ai convenevoli, io e il mio seguito siamo stanchi per il lungo viaggio, e vorremmo riposare qui almeno una notte, prima della partenza »
Il governatore annuì con l'aria di qualcuno che doveva farsi perdonare molte cose, e risposte gentilmente:
«Naturalmente, Vostra Altezza: ho preparato la dimora reale per voi e per tutti coloro che vi accompagneranno a Lathena»
Alienor annuì, e gli fece cenno di accompagnarla verso l'alloggio.
Non vide lo sguardo d'intesa tra Ser Gahel e l'ammiraglio Travemund, e nemmeno quello tra Marigold di Gothian e Padre Ulume. Un'intesa che avrebbe segnato il suo destino.







N.d.A.

Marigold di Gothian è interpretata da Sarah Gadon.
Alienor di Alfarian è interpretata da Jessica Brooks nel ruolo di Ghanima Atreides nella serie "Children of Dune", dal romanzo "I figli di Dune" di Frank Harbert.
Padre Rudo Ulume è interpretato da Samuel L. Jackson nel ruolo del Maestro Jedi Mace Windu, nella prima trilogia di Star Wars, Guerre Stellari.



Il Castello di Mey: l'eredità della Regina Madre che Elisabetta II ha deciso di mettere in affitto

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Era il castello di proprietà della regina madre Elisabeth Bowes-Lyon (1900-2002), il suo rifugio nella punta estrema della Scozia. Ma ora per coprire gli alti costi di gestione lo splendido maniero di Mey (nella foto) diventa la prima residenza reale a venire affittata. Come rivela il Mail on Sunday, la fondazione che lo amministra, di cui il principe Carlo è presidente, lo offre a clienti «selezionatissimi» per 50 mila sterline (62mila euro) a fine settimana 



The Castle of Mey (formerly Barrogill Castle) is located in Caithness, on the north coast of Scotland, about 6 miles (9.7 km) west of John o' Groats. In fine weather there are views from the castle north to the Orkney Islands.



Welcome To The Castle and Gardens of Mey


The Castle of Mey, Caithness, Scotland

HM Queen Elizabeth The Queen MotherQueen Elizabeth Bowes-Lyon (1901-2002), the late Queen Mother, first saw what was then Barrogill Castle in 1952, while mourning the death of her husband, King George VI Windsor.Falling for its isolated charm and hearing it was to be abandoned, she decided to save it.
Having acquired the most northerly inhabited castle on the British mainland, The Queen Mother renovated and restored it and created the beautiful gardens you see today. For almost half a century she spent many happy summers here and shorter visits at other times of the year.
Visit Scotland 5 StarsGreen Tourism GoldThe Castle and Gardens of Mey have held Visit Scotland's highest award of a 5 Star quality assurance grading every year since their first unannounced visit in 2007. Their annual assessments include all aspects of the castle, gardens, animal centre, gift shop and tearoom. This is a great accolade for the castle and visitor centre, and well-earned recognition for all the hard work and enthusiasm of the staff.
We hope that you too will enjoy your visit to The Castle and Gardens of Mey, including the visitor centre and animal centre.



The Castle of Mey was the property of Queen Elizabeth The Queen Mother from 1952 until 1996, when Her Majesty generously gifted it with an endowment to the Trust.
The castle is situated on the north coast of Caithness, in the parish of Canisbay, about 15 miles east of Thurso and six miles west of John O'Groats. It stands on rising ground about 400 yards from the seashore, overlooking the Pentland Firth and the Orkney Islands. It is thought that a fortified granary occupied the site originally.

The Castle of Mey


Constructed on a z-plan, the castle was built between 1566 and 1572. Seen from a distance, its turreted aspect is very striking. The jutting towers and corbelled turrets are typical of that period of the 16th century, particularly the chequered character of the corbelling of the smaller turrets. The parapet of the large turret is supported on winged cherub heads as corbels, similar to those on Carberry Tower, Midlothian.
There are numerous gun slits throughout the ground floor, several in the angles of the tower and more at first-floor level. The round arched entrance to the courtyard, on the north aspect is unaltered.
The walled garden and parkland to the west and the east border and parkland to the east are protected by the Great Wall of Mey - 12 feet high - which gives very necessary protection from the severe gales and salt spray.




The gardens of Mey



The Gardens
When Her Majesty Queen Elizabeth The Queen Mother bought the Castle of Mey in 1952, the gardens had been neglected for some years and the head gardener James Sinclair and after him Sandy Webster did much to bring them back to their former glory. In 2000 Grant Napier became head gardener and gradually and successfully adapted the gardens so that there is more for the visitors to enjoy during the season when the gardens are open to the public. Gardening Consultant Day Howden has been giving input to help with extending the season.


The gardens consist of the Walled Garden and the East Garden with a woodland area, the overall design remains much as it was in The Queen Mother s time. However, a good deal of thought, experience and trial and error have been put into the selection of many more varieties of plants to cater for visitors over the extended season. The Walled Garden is separated into sections by mixed hedges both to work as windbreaks and to create surprises around each corner. The hedges have been there for many years and are made up of a variety of hardy shrubs. The fruit, vegetables and flowers grown in the garden and greenhouse are used by HRH The Prince Charles, Duke of Rothesay when he is staying in the castle. HRH takes a great interest in the development of His Grandmother s garden and in the effects of the Caithness climate. The produce is also used by the tearoom and any surplus is sold at the plant-stall outside the greenhouse together with an assortment of home-grown plants. The fruit trees have been in the garden for very many years.
The Queen Mother's experienced green fingers ensured that the garden at The Castle of Mey has prospered. She even managed to nurture her favourite old rose, Albertine, into scented abundance behind the Great Wall of Mey. The garden is full of marigolds, pansies, dahlias, primulas and nasturtiums, while old-fashioned shrub roses and climbers form the highlights of the Shell Garden, where The Queen Mother used to sit with her corgis in the afternoons. It is as it was in Her day, and the same Albertine rose still grows on the wall, as does the London Pride surrounding each rose bed. A new addition is a Sensory Border which contains plants of interesting textures, smells, taste and colours..

roses

Although The Queen Mother contributed greatly to many royal gardens, it is perhaps the Castle of Mey's that are more hers than any other. It is no coincidence that her grandson, Prince Charles, is today one of our most celebrated royal gardeners. He is helping the Trustees with their plans to extend the growing season for the benefit of our early season visitors, which is­ no easy task this far north. He greatly enjoys the gardens during his annual visits, just as his grandmother did before him.
This romantic and unique garden is a reminder that, however daunting the weather, it is often possible with a little vision and energy to create and maintain a garden in the most unlikely of locations.
The East Garden is on the other side of the castle. This too is dissected by Fuschia hedges for shelter. The different sections are planted with woodland plants such as Primulla, Meconopsis, Astilbes, Hellebores, Hostas, Ferns and Foxgloves. Visitors are very welcome to follow the paths through the woods.

Tre generazioni alla stessa età



Grace Kelly (later Princess Grace of Monaco) and her daughter Princess Caroline of Monaco and granddaughter Charlotte Casiraghi (daughter of Princess Caroline) at the same age, 27 y.o.



Grace Patricia Kelly (Filadelfia12 novembre 1929 – Monaco14 settembre 1982) nasce a Filadelfia, in Pennsylvania, figlia terzogenita di John Brendan Kelly Senior (1889-1960) e Margaret Katherine Majer (1899-1990), e sorella di John Brendan Kelly Jr. (1927-1985), Margaret Katherine Kelly (1925-1991) ed Elizabeth Anne Kelly (1933-2009).
La sua famiglia di origine irlandese era una delle più importanti della città, saldamente cattolica e di recente ricchezza; tutta l'educazione di Grace e dei suoi fratelli si basò sui principi del cattolicesimo, che diventerà il collante dell'unione tra la Kelly e il principe Ranieri.
Suo padre fu un milionario self-made-man, "re del pomodoro", vincitore di tre medaglie d'oro nella specialità del canottaggio a due olimpiadi; suo fratello Jack seguì questa tradizione. La strada di Filadelfia Kelly Drive è intitolata a John Junior, che fu membro del consiglio comunale. Si racconta che a stimolare il lato artistico della giovane Grace fu lo zio paterno George Kelly, commediografo vincitore di un premio Pulitzer. La madre Margaret Majer (1899-1990), invece, nacque a Schloss Helmdorf in Germania, e si trasferì a Filadelfia in giovane età con la famiglia. Grande atleta, energica e determinata, la signora Majer fu la prima donna a insegnare educazione fisica nella University of Pennsylvania, mentre la sua avvenenza teutonica le consentì un discreto successo come cover girl. Secondo tutti i biografi, comunque, il vero eroe della futura principessa rimane il padre John Kelly: bellissimo, carismatico e vincente sarà per sempre il faro di Grace.




Nonostante l'opposizione della famiglia al suo desiderio di lavorare nel cinema, Grace Kelly, unanimemente ritenuta una delle più belle attrici mai apparse sullo schermo, iniziò come indossatrice e, all'età di 22 anni, ebbe la sua prima parte nel film 14ª ora (1951), mentre l'anno seguente fu co-protagonista con Gary Cooper nel western Mezzogiorno di fuoco(1952).
Il film successivo fu Mogambo (1953), pellicola di genere drammatico ambientata nella giungla del Kenya e incentrata sul triangolo amoroso tra la Kelly, Clark Gable e Ava Gardner. L'interpretazione fece guadagnare a Grace Kelly la nomination all'Oscar per il titolo di miglior attrice non protagonista, che invece andò a Donna Reed per la sua interpretazione in Da qui all'eternità (1953).
In seguito Grace Kelly interpretò tre film per la regia di Alfred HitchcockIl delitto perfetto (1954), La finestra sul cortile (1954) e Caccia al ladro (1955). Fu sul set di quest'ultimo film, girato nel Principato di Monaco, che conobbe il futuro marito.
A proposito di Hitchcock, è da ricordare l'ossimoro che il maestro del brivido creò per definirla, "Ghiaccio bollente", per sottolineare l'algida bellezza e la sensualità che l'attrice sprigionava dal grande schermo.

Grace Kelly ne Il delitto perfetto(1954).

Grace Kelly in Caccia al ladro(1955).
Nel 1955 vinse il Premio Oscar come miglior attrice protagonista per La ragazza di campagna (1954), prevalendo sulla favorita Judy Garland in È nata una stella (1954). Durante le riprese del film, ebbe una breve relazione con il protagonista Bing Crosby, che non venne pubblicizzata per proteggere la reputazione di entrambi.

Principessa di Monaco

Nel film Il cigno (1956), Grace Kelly interpretò il ruolo di una principessa al fianco di Alec Guinness e Louis Jourdan, un ruolo che assumerà anche nella realtà poco dopo. La commedia musicale Alta società (1956), infatti, fu il suo ultimo film. 
Il suo matrimonio con il Principe Ranieri III di Monaco segnò il suo ritiro dalle scene, all'età di 27 anni.
Prima del suo matrimonio ebbe relazioni con gli attori Clark GableGary CooperBing CrosbyRay MillandWilliam Holden e Jean-Pierre Aumont, e con lo stilista Oleg Cassini.
Hollywood non si rassegnò facilmente alla perdita di colei che era stata la sua principessa ben prima di sposare un sovrano, e Grace non smise di ricevere copioni che però puntualmente rifiutò. In due occasioni prese in considerazione l'idea di ritornare al cinema: per Hitchcock naturalmente, che la voleva protagonista di Marnie (1964), nel ruolo andato poi a Tippi Hedren, e per Herbert Ross, che le offrì il ruolo di Deedee in Due vite, una svolta (1977), interpretato infine da Shirley MacLaine.

Grace Kelly in Alta società (1956), il suo ultimo film
La fede cattolica e l'abilità nel crescere i bambini furono i fattori principali per cui Ranieri la scelse come sposa. Il Principato di Monaco sarebbe infatti passato alla Francia in assenza di un erede (non è più così dal 2002, dopo un trattato con la Francia), e anche se non è indispensabile la celebrazione di un matrimonio con rito religioso, non è pensabile che un principe cattolico divorzi per risposarsi, se la moglie non riuscisse a dargli figli.
Prima di Grace Kelly, Ranieri ebbe un fidanzamento di sei anni con l'attrice francese Gisèle Pascal, che lasciò quando una visita medica ne accertò l'infertilità (in seguito l'attrice sposò il collega Raymond Pellegrin, da cui ebbe una figlia).
Il principe Ranieri e la principessa Grace hanno avuto tre figli:

La scomparsa


La tomba della principessa Grace di Monaco, nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione.
Il 13 settembre 1982 la principessa rimase vittima di un incidente stradale.
Diversamente dalla consueta abitudine di farsi accompagnare dall'autista, quella sfortunata mattina fu la principessa stessa a guidare la propria auto. Ciò fu dovuto al fatto che il giorno successivo avrebbe dovuto raggiungere Parigi con la figlia minore Stéphanie, pertanto aveva fatto caricare numerosi bagagli e anche un abito per il ricevimento che avrebbe avuto luogo la sera stessa a Palazzo Grimaldi, fatto stirare dalla governante nella residenza estiva di Roc Agel, dove aveva trascorso le vacanze. Per far sì che non si sciupasse, l'aveva fatto adagiare sui sedili posteriori insieme ad altri piccoli bagagli; così facendo non vi era posto sul divano posteriore e quindi lei e la figlia Stéphanie presero posto nell'auto da sole.
Lasciata la grande villa di Roc Agel per il breve tragitto verso Monaco, la principessa era alla guida della Rover 3500S V8 quando, percorrendo la carrozzabile D 37 per La Turbie nel comune francese di Cap d'Ail, in corrispondenza del tornante detto coude du diable ("gomito del diavolo"), perse il controllo della vettura che precipitò in una scarpata capovolgendosi più volte e atterrando nel giardino di una villa una decina di metri più in basso. La figlia Stéphanie si salvò pur riportando serie ferite e fratture, mentre le condizioni della madre, già livida e priva di conoscenza, apparvero subito disperate.
La principessa Grace fu immediatamente trasportata all'ospedale di Monaco dove venne operata d'urgenza dal dottor Jean Duplay ma morì nella notte a 52 anni, senza più aver ripreso conoscenza. La tragica notizia venne divulgata ufficialmente soltanto il giorno successivo e venne proclamato lutto cittadino per svariati giorni.
In seguito all'autopsia emerse la presenza di gravi fratture e di due emorragie cerebrali: la prima lieve, mentre la seconda estesa e fatale; in base a questo referto il personale medico ipotizzò che, probabilmente, mentre era alla guida, un malore causato da un piccolo ictus le fece perdere il controllo della vettura. Oltre all'assenza di segni di pneumatici sull'asfalto, a sostenere quest'ipotesi vi sarebbe anche la testimonianza del conducente di un autocarro che precedeva la vettura condotta dalla principessa, che dichiarò di non aver visto frenare in prossimità del tornante. Inoltre i familiari e i domestici riferirono di aver sentito lamentarsi la principessa di una forte emicrania nei due giorni precedenti.
Tuttavia, per fugare ogni dubbio, la famiglia Grimaldi richiese anche una perizia sull'auto per chiarire se vi fosse stato un guasto all'impianto frenante, ma dei tecnici della Rover, giunti apposta dalla Gran Bretagna, non rilevarono alcuna anomalia.
Il 18 settembre furono celebrate le solenni esequie nella Cattedrale di Monaco dall'arcivescovo Charles-Amarin Brand, alla presenza dei rappresentanti di stato di decine di paesi, della principessa Diana, di Nancy Reagan, dell'amico attore Cary Grant e dell'affezionato popolo monegasco. L'evento venne trasmesso in diretta televisiva e fu seguito da circa 100 milioni di spettatori.
La salma della principessa fu tumulata nell'abside della cattedrale ed è tuttora visitabile, accanto a quella del consorte Ranieri III, scomparso nel 2005.
Poco prima della sua morte, Grace Kelly stava lavorando a un nuovo film, Rearranged di Robert Dornhelm, a ventisei anni dalla sua ultima apparizione sul grande schermo. L'opera rimase incompleta per l'improvvisa scomparsa dell'attrice e il principe Ranieri non volle che il film, del quale era stata girata già oltre un'ora, fosse distribuito.

Grace Kelly con la first lady Nancy Reagan nel 1981.



Carolina e sotto sua figlia Charlotte



Charlotte Marie Pomeline Casiraghi (born 3 August 1986) is the second child of Caroline, Princess of Hanover, and Stefano Casiraghi, an Italian industrialist. She is fifth in line to the throne of Monaco.



The Prince's Palace of Monaco is the official residence of the Prince of Monaco. Built in 1191 as a Genoese fortress, during its long and often dramatic history it has been bombarded and besieged by many foreign powers. Since the end of the 13th century, it has been the stronghold and home of the Grimaldi family who first captured it in 1297. The Grimaldi ruled the area first as feudal lords, and from the 17th century as sovereign princes, but their power was often derived from fragile agreements with their larger and stronger neighbours.

Thus while other European sovereigns were building luxurious, modern Renaissance and Baroque palaces, politics and common sense demanded that the palace of the Monegasque rulers be fortified. This unique requirement, at such a late stage in history, has made the palace at Monaco one of the most unusual in Europe. Indeed, when its fortifications were finally relaxed during the late 18th century, it was seized by the French and stripped of its treasures, and fell into decline, while the Grimaldi were exiled for over 20 years.

The Grimaldi's occupation of their palace is also unusual because, unlike other European ruling families, the absence of alternative palaces and land shortages have resulted in their use of the same residence for more than seven centuries. Thus, their fortunes and politics are directly reflected in the evolution of the palace. Whereas the Romanovs, Bourbons, and Habsburgs could, and frequently did, build completely new palaces, the most the Grimaldi could achieve when enjoying good fortune, or desirous of change, was to build a new tower or wing, or, as they did more frequently, rebuild an existing part of the palace. Thus, the Prince's Palace reflects the history not only of Monaco, but of the family which in 1997 celebrated 700 years of rule from the same palace.
During the 19th and early 20th centuries, the palace and its owners became symbols of the slightly risqué glamour and decadence that were associated with Monte Carlo and the French Riviera. Glamour and theatricality became reality when the American film star Grace Kelly became chatelaine of the palace in 1956. In the 21st century, the palace remains the residence of the current Prince of Monaco.




Sopra, Alberto II e la moglie Charlene, sposati da tre anni. La principessa è in attesa del primo figlio.
Sotto, Tatiana Santo Domingo e Andrea Casiraghi, il giorno delle loro nozze, un anno fa circa.




Andrea Casiraghi, son of Princess Caroline and second in the line of succession to the Crown of Monaco, has married Tatiana Santo Domingo, on Saturday 31st of August 2013, just before noon at the Princely Palace in Monaco. We forward All our wishes to the newlyweds on their special day.