giovedì 3 aprile 2014

Geopolitica del Regno Unito



La carta illustra alcune delle più significative relazioni economiche e finanziarie che il Regno Unito intrattiene col resto del mondo, Commonwealth delle nazioni compreso.

Il totale degli investimenti diretti esteri britannici ammonta a 1.098 miliardi di sterline. Il primo destinatario è l’Ue (531.479 milioni), il secondo sono gli Usa (210.356 milioni). Fonte Ons, 2011.

Il paese che esporta più prodotti nel Regno Unito è la Germania, seguita da Stati Uniti (primo paese per l’export britannico) e Cina.

I poli finanziari con cui Londra tiene i rapporti più stretti sono New York, Tokyo, Hong Kong e Francoforte.

Infine la carta indica i paesi, al di fuori del Regno Unito, dove la Regina è capo di Stato: Canada, Antigua e Barbuda, Belize, Bahamas, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadines, Giamaica, Grenada e Barbados nelle Americhe; Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Tuvalu in Oceania.

Carta tratta dall'articolo di Fabrizio Maronta "Per salvare l'Europa aboliamo l'euro?" (Limes)


Elisabetta II a Roma: abito color glicine e spilla di zaffiro



Per la sua visita romana, la regina Elisabetta II ha optato per un outfit particolare, tutto incentrato intorno alla spilla di zaffiro e diamanti appartenuta a sua nonna, la regina Mary. 
Vestito color glicine, capello color lavanda, tre giri di perle, guanti bianchi, borsetta nera, scarpe nere basse.



Intrattenutasi piacevolmente con Napolitano (l'unico capo di stato al mondo ad essere più vecchio di lei!) ha pranzato al Quirinale e la conversazione si è protratta così a lungo da far ritardare il suo arrivo in Vaticano.



La regina ha chiesto scusa al Papa per il ritardo e tra i regali gli ha donato una bottiglia di whisky, un presente piuttosto insolito.



In tutto questo tempo il principe Filippo si è intrattenuto parlando con le hostess, le receptionist e le traduttrici, non smentendo la sua fama di attempato donnaiolo.



Le bassezze dell'Alta società. Capitolo 20. Nuove conoscenze.



Giunsero al cospetto di una donna bionda, magra, dagli occhi di un azzurro chiarissimo e dall'espressione imperscrutabile, sui quarantanni.
<<Madre>> disse Virginia <<vi presento la mia migliore amica, Giulia Federici>>
La donna la osservò attentamente, con un lievissimo accenno di sorriso.
Era la nobildonna Claudia Protonotari Bonaccorsi Ozzani, contessa di Fossalta.
Con un gesto indolente e languido, quasi blasé, concesse a Giulia di baciarle la mano.
C'era qualcosa di inquietante in lei, nel suo sguardo, nei suoi modi di fare.
<<Giulia Federici. La figlia del medico? Tuo padre ha lavorato per noi e devo dire che, tra i nostri servitori, è stato uno dei più solerti>>
Era un'offesa deliberata, un modo per dirle che lei doveva stare al suo posto: quello dei servi!
<<Mio padre è troppo buono. Ogni volta che un malato lo chiama, lui non sa dire di no. Non importa che siano conti o contadini. Se c'è qualcuno che ha bisogno di lui, mio padre non si tira indietro>>
Il volto della contessa Claudia mantenne quella smorfia di pigra superiorità, come se non avesse sentito nulla:
<<Lo spirito di servizio è un'ottima cosa, per la classe lavoratrice>> fu il suo lapidario commento, poi si voltò e fece cenno ad un'amica (sarebbe stato meglio dire ad una "dama di compagnia") di raggiungerla.



Approfittando di quel momento di distrazione della madre, Virginia prese per mano Giulia e la portò a conoscere altre persone.
<<Non devi fare caso ai modi di mia madre. E' convinta che la storia si sia fermata ai tempi dell'Ancien Regime di Maria Antonietta>>
Giulia sospirò:
<<Spero per lei che non faccia la stessa fine>>
Virginia sorrise:
<<Ah, chi può mai dirlo? Se vanno su i comunisti, potrebbe anche succedere!>>
Risero entrambe.
Poco dopo incontrarono due donne, una dai capelli color rame e l'altra, più giovane, dai capelli castano scuri.



<<Queste sono le mie zie Laura e Margherita>>
Erano note soprattutto "per fama".
Laura era la moglie del professore e poeta Adriano Trombadore, il donnaiolo più malfamato della città, e Margherita era la moglie del notaio Papisco, che era andato a vivere con la sua amante, la segretaria.
Le due sorelle parevano farsi coraggio reciprocamente.
<<Oh, ma chi è questo splendore di ragazza?>> chiese Laura



<<Giulia Federici. E' mia compagna di banco al ginnasio>>
Laura si mise a ridere:
<<Perdonami cara, ma temo che mio marito ti abbia già messo gli occhi addosso. Non fa altro che dire che tra le giovani ginnasiali c'è una biondina che dev'essere intelligentissima e che andrebbe valorizzata. Non mi stupirei se ti offrisse lezioni private gratuite di italiano e latino>>
Giulia sorrise, imbarazzata:
<<Sarebbe la terza persona che mi offre lezioni, dopo quelle di greco della signorina De Toschi e quelle di equitazione del cavalier Carlo>>
A quel punto intervenne Margherita:
<<Come vedi, piccola cara, noi siamo una famiglia molto caritatevole>>
Due donne acidamente ironiche, che sfogavano le loro frustrazioni contro chi suscitava la loro invidia.
<<Me ne sono accorta. Spero comunque che riserverete la vostra carità per chi ne ha veramente bisogno>>
Se voleva farsele nemiche, c'era riuscita nel giro di una frazione di secondo.
Virginia si congedò velocemente dalle zie, tirandosi dietro Giulia di peso:
<<Lo so che ti sembrano tutte persone snob. Ma devi tener conto che hanno sofferto molto, ognuna a modo suo. Sii superiore alle loro manchevolezze>>
Giulia annuì:
<<Per amor tuo farò questo ed altro>>


Cast

Joely Richardson - contessa Claudia Protonotari Bonaccorsi Ozzani di Fossalta

Emma Thompson - Laura Ozzani di Fossalta, signora Trombadore

Helena Bonham-Carter - Margherita Ozzani di Fossalta, signora Papisco

Erin Heatherton - Giulia Federici

Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo



Una delle coppie più invidiate del momento: belli, ricchi, aristocratici, eleganti e molto innamorati. Ecco alcune foto scattate al matrimonio di Felix del Lussemburgo.





Beatrice Borromeo and Pierre Casiraghi - Religious Wedding Of Prince Felix Of Luxembourg & Claire Lademacher

Beatrice Borromeo and Pierre Casiraghi - Religious Wedding Of Prince Felix Of Luxembourg & Claire Lademacher

Lo zenzero cura lo stomaco e scioglie i grassi, anche quello addominale



Lo zenzero è una pianta erbacea perenne di cui si utilizzano le radici fresche o essiccate. È originario dell’Asia ed arrivò in Europa all’epoca dei Romani. Contiene olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini, che conferiscono alla radice le sue proprietà medicinali. Di recente alcuni ricercatori dell’Università hanno messo in evidenza le qualità antiossidanti dello zenzero, oltre che proprietà antitumorali; esso infatti avrebbe una funzione protettiva contro i tumori del colon retto. Inoltre, possiede un effetto termogenico, ossia produce calore e fa bruciare calorie. Ciò lo rende adatto per chi vuol dimagrire, purché usato nell’ambito di una dietra equilibrata. Seguici e scopri come utilizzarlo…
Zenzero e salute
È aromatizzante, aperitivo, digestivo (favorisce soprattutto la digestione di carboidrati e proteine), stimolante, antireumatico; elimina i gas intestinali; migliora la circolazione sanguigna e allevia il mal di denti e il mal di testa. È efficace nell’affaticamento e nelle sindromi da perdita di memoria (usato regolarmente come condimento). Può essere adoperato per favorire la crescita della flora batterica intestinale e contrastare così colite, stitichezza e diarrea.
È utile per contrastare la nausea, in particolare quella dovuta a viaggi (mal d’auto, mal di mare ecc.) e alla gravidanza. Anche i crampi provocati da dolori di stomaco o da dolori muscolari sono alleviati dal consumo regolare di questa spezia.
Come inserirlo nella dieta quotidiana
In cucina si adopera lo zenzero fresco o in polvere per aromatizzare zuppe, pesce, verdure, dolci (biscotti, pan di spezie, pan pepato ecc.). Viene impiegato nella fabbricazione di liquori, sciroppi e birra; nella cucina indiana entra nella composizione del curry. Può essere candito.
Ma per usufruire delle sue proprietà antinausea e dimagranti, basta semplicemente masticare un pezzettino di radice fresca di zenzero all’occorrenza o più volte al di.
Fresco o essiccato?
Sarebbe meglio usare la spezia fresca (è una caratteristica dello zenzero quella di perdere il suo speciale aroma pungente durante il processo di macinazione e col passare del tempo) e conservarla in contenitori sottovuoto in un luogo fresco, buio e asciutto. Ricordiamo però che anche la polvere di radice è efficace come rimedio naturale, anche con meno sapore.
Quanto ne basta?
Dovrebbero bastare 500-2000 mg di radice di zenzero in polvere prima di ogni pasto principale per ottenere ottimi risultati.
Una ricetta: frullato di mela e zenzero
Questo succo abbina le proprietà antiossidanti della mela a quelle toniche e stimolanti dello zenzero. Per prepararlo, centrifuga 4 mele rosse con la buccia e 10 centimetri di zenzero fresco tagliato a fettine. Metti in un bicchiere, aggiungendo miele a piacere e due foglie di menta spezzettata.
La variante
Utilizza sciroppo d’acero al posto del miele e pere in sostituzione delle mele. Oppure, miscelare un centrifugato di mela con una manciata di mirtilli. Con questo drink (adatto soprattutto a chi pratica sport) si fa il pieno di vitamine, liquidi ed energia.