Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 22 marzo 2014
Geopolitica dell'Africa Orientale (Somalia e Corno d''Africa)
La rivista Limes ci mostra l'attuale situazione della Somalia, che ormai da vent'anni vive in una situazione di totale anarchia.
Nella carta qui sotto, sempre tratta da Limes, si può osservare la situazione dell'Africa Occidentale.
Philipp Rösler - Nodo Windsor Club - Windsor knot - suit tie
Philipp Rösler (Khanh Hoa, 24 febbraio 1973) è un politico tedesco del Partito Liberale Democratico.
Nel novembre 2009 è stato nominato ministro federale della sanità nel Governo Merkel II, per poi passare a dirigere il ministero dell'economia nel maggio 2011. Contemporaneamente è stato nominato vice-cancelliere federale.
Il 13 maggio 2011 è stato nominato presidente del suo partito in sostituzione di Guido Westerwelle.
In precedenza ha detenuto la carica di ministro per l'economia e vice primo ministro del Land della Bassa Sassonia dal 18 febbraio 2009.
A noi interessa per il fatto che è un sostenitore del nodo Windsor doppio alla cravatta e quindi merita una puntata della nostra rubrica su questo blog dedicata al più elegante dei nodi di cravatta.
Philipp Rösler è nato a Khanh Hoa, in Vietnam; all'età di nove mesi è stato adottato da una coppia tedesca che aveva già due figli biologici naturali. È cresciuto ad Amburgo, Bückeburg e Hannover, dove ha conseguito la maturità nel 1992. Dopo la laurea in medicina ha conseguito ildottorato nel 2002. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica prestava servizio come medico militare. È cattolico e membro della Conferenza Generale del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi.
Rösler è stato un membro della FDP e della sua organizzazione politica giovanile dal 1992. È stato segretario del FDP nello stato della Bassa Sassonia dal 2000 al 2004. Dal 2001 fino al 2006 Rösler è stato membro della assemblea regionale di Hannover, dove è stato anche vice presidente del gruppo parlamentare. Nel maggio 2005 è stato eletto come osservatore del Comitato esecutivo federale FDP, ottenendo il 95% dei voti. Nel marzo 2006, Rösler è stato eletto presidente del partito della Bassa Sassonia, sostituendo Walter Hirche, che aveva deciso di dimettersi dopo dodici anni al timone. Nel mese di aprile 2008, Rösler è stato confermato presidente del partito FDP in Bassa Sassonia, ricevendo il 95% dei voti. In occasione della conferenza federale del partito nel giugno 2007, Rösler è stato rieletto come membro del comitato esecutivo del partito. Il mese successivo, si è presentato come principale candidato del suo partito nelle elezioni dello stato della Bassa Sassonia, tenutesi nel gennaio 2008. Alle elezioni, ha ricevuto il 10,9% dei voti nella sua circoscrizione elettorale locale, Hannover-Döhren. Dal 2003 è presidente del gruppo parlamentare FDP nel parlamento dello stato della Bassa Sassonia. Il 18 febbraio, Rösler è stato nominato ministro per l'economia, lavoro e trasporti, nonché vice primo ministro dello stato della Bassa Sassonia. Nel mese di ottobre 2009, è stato annunciato che sarebbe succeduto a Ulla Schmidt come ministro federale della Sanità nel secondo governo di Angela Merkel. Il 12 maggio 2011 è subentrato a Rainer Brüderle alla guida del ministero dell'economia, e il giorno dopo è stato eletto alla carica di presidente del Partito Liberal Democratico in sostituzione di Guido Westerwelle
Nuovo look di Barbara Berlusconi - Wide leg pants
Le bassezze dell'Alta società. Capitolo 7. La Bancaccia
Dopo i disastri finanziari dovuti alla pessima gestione patrimoniale del Conte Umberto Ozzani di Fossalta, l’esposizione debitoria della nobile famiglia nei confronti della Bancaccia (così veniva chiamato in famiglia, e non solo, l’istituto di credito “di fiducia” degli Ozzani) era diventata insostenibile.
Ciononostante la Bancaccia continuava a far
credito agli Ozzani, che garantivano i loro debiti con ipoteche sulle terre in loro possesso e persino sulla Villa.
Il direttore generale della Bancaccia, l’avvocato Davide Rubini, Cavaliere di Gran Croce, era stato in gioventù un attendente del generale De Toschi, e
per questo nutriva un'immotivata ammirazione nei confronti della famiglia
Ozzani.
Inoltre, segretamente, aspirava ad entrare a far parte dell'aristocratica famiglia, cullando il sogno che la sua unica figlia, Esther, potesse un giorno diventare la moglie di Alessio Ozzani di Fossalta, il figlio ed erede del conte Umberto.
Inoltre, segretamente, aspirava ad entrare a far parte dell'aristocratica famiglia, cullando il sogno che la sua unica figlia, Esther, potesse un giorno diventare la moglie di Alessio Ozzani di Fossalta, il figlio ed erede del conte Umberto.
Ciò lo aveva convinto non solo a concedere crediti sempre
più consistenti al Conte, ma anche ad assumere come Capo Ufficio Controllo Crediti il fratello minore del conte, il commendatore Carlo Ozzani, diplomato ragioniere con una passione per la contabilità.
Carlo Ozzani di Fossalta non era sposato: l’unico grande
amore della sua vita erano i cavalli (e secondo le malelingue anche gli
stallieri). Quando era morto il suo cavallo prediletto, chiamato modestamente
“Carlo Magno”, lo aveva fatto imbalsamare e collocare presso una apposita
dependance delle stalle di Villa Ozzani.
In ufficio Carlo Ozzani si comportava in modo ambiguo: da un
lato ostentava sobrietà, autocontrollo, distacco e una certa freddezza.
Dall’altro lato però il suo carattere mostrava inquietanti
segni di lunaticità e nevrosi.
Quando invece era di cattivo umore, cioè quasi sempre,
diventava dispotico, puntiglioso e petulante. Bastava il minimo
errore o il più piccolo sgarro di un dipendente per causare inquietanti minacce o funeste manie di perfezionismo.
Una tipica rappresaglia che in quei momenti si dilettava a esercitare sui
malcapitati che quel giorno gli stavano particolarmente antipatici era quella
di far riscrivere loro i documenti ufficiali più e più volte, cambiando le
parole, ma non il senso del discorso.
Se per esempio uno scriveva: «Il cliente si è dimostrato
inadempiente», il dott. Ozzani gli faceva correggere: «Il cliente ha mostrato
inadempienze», ma poteva benissimo accadere il viceversa con un altro
dipendente, o magari con lo stesso una volta che avesse apportato la
correzione.
I componenti dell’Ufficio Controllo Crediti, però, si erano abituati a
queste stravaganze e non ci facevano quasi più attenzione. Erano disposti a
passar sopra a tutto, purché non li si costringesse a lavorare sul serio. Ciò
sarebbe stato per loro assolutamente inaccettabile.
L’Ufficio Controllo Crediti era stato soprannominato “Ufficio Raccomandati” e tale appellativo non richiedeva ulteriori spiegazioni.
In effetti, a ben vedere, tutti i componenti di tale ufficio, potevano vantare un “pedegree” di una certa importanza, almeno localmente.
Per il Vicecapo Ufficio il lavoro in banca era una sorta di
“sinecura”: il grosso dei suoi introiti derivava da consulenze esterne a cui
dedicava tutto il tempo, comprese le ore di ufficio.
Fortunatamente c’era il giovane dottor Valentini, fanatico
giurista, che si faceva carico anche del lavoro degli altri, sia per il gusto
di eccellere nella sua materia, sia per un certo sadismo nel decretare la rovina finanziaria di una famiglia o di una azienda insolvente.
Le due raccomandate di ferro erano le signore “Petruzzelli
& Baldini”, ironicamente associate come una società commerciale non solo
perché amiche e alleate di ferro, ma anche perché i rispettivi mariti,
l’ingegner Petruzzelli e il commercialista Baldini, erano soci in affari.
Paola Petruzzelli e Francesca Baldini erano diplomate al
liceo classico, non sapevano nulla di questioni di ufficio e tanto meno di
questioni tecniche o legali: a dire il vero non si sapeva neppure quali fossero i loro
incarichi e le loro mansioni.
Fondamentalmente la Petruzzelli e la Baldini fungevano da
Gazzetta Ufficiale del Pettegolezzo: nulla di ciò che accadeva presso l’alta
società cittadina sfuggiva al capillare controllo della rete di amicizie delle
due interessatissime signore.
I loro dialoghi perenni toccavano comunque anche altre
“essenziali” questioni.
Paola Petruzzelli, bigotta e conservatrice, era
specializzata in argomenti tradizionali come aste di beneficenza, iniziative
parrocchiali, ricette di cucina, oroscopi, estrazioni del lotto, teleromanzi,
parole crociate.
Francesca Baldini, più progressista, era invece l’ arbitra
elegantiarum in fatto di ultime mode, acconciature, vestiario, viaggi, villeggiature.
Tra la scrivania della Petruzzelli, alla destra rispetto
all’ingresso, e quello della Baldini, alla sinistra, c’era il tavolo di lavoro
del ragionier Poponi, un ometto basso e grasso sulla cinquantina, trasandato,
scarmigliato, distratto, volenteroso ma mediocre lavoratore. Scribacchiava
continuamente scarabocchi incomprensibili su polverosi registri e fogliacci
semiaccartocciati, tentava poi di ricopiare sulla macchina da scrivere i suoi
appunti, sbagliando continuamente e borbottando tra sé.
Non parlava molto: di lui si sapeva che aveva una famiglia
numerosa e problematica, con una moglie gelosissima, una suocera terribile, due
cognate nubili a carico e cinque figlie una più brutta e antipatica dell’altra.
Altro personaggio che faceva parte per se stesso era il
geometra Cipressi: uomo alto, magro, taciturno, riservatissimo, pareva sempre
immerso in qualche fondamentale questione di lavoro, anche se nessuno avrebbe
saputo dire esattamente quali pratiche stesse seguendo. Neppure il Capo ufficio
Carlo Ozzani riusciva a svelare il mistero che circondava il geometra Cipressi:
quando gli chiedeva di cosa si stesse occupando, Cipressi era evasivo, cupo, terreo,
quasi sdegnato. Se veniva messo alle strette, si chiudeva in un ostinato
mutismo, interrotto solo da vaghe allusioni a un suo carissimo amico, ex
attendente del generale De Toschi. Al che, ogni questione subito si stemperava
in un nulla di fatto.
Tutti questi personaggi ebbero poi un ruolo più o meno importante in quello che fu chiamato in seguito "lo scandalo Ozzani", di cui si parlerà ampiamente in seguito.Gli Hipster: i nuovi radical-chic (peggio ancora degli originali)
In uno dei post precedenti ho suggerito l'idea che l'attuale hipster sia la forma in cui si presenta la nuova generazione dei radical-chic, di cui hanno assimilato tutti i difetti, aggiungendone poi dei nuovi.
Quindi possiamo dire che un hipster si riconosce dalle seguenti caratteristiche:
- E' un radical-chic
- Si veste in modo ridicolo (basta guardare l'immagine qui sopra)
- Ha un vero e proprio culto per i prodotti della Apple e dei marchi collegati
- E' un ambientalista e animalista fanatico
- E' vegetariano/vegano e predilige prodotti da agricoltura biologica
- Crede nelle utopie e nelle rivoluzioni
- Ritiene che le persone come lui siano moralmente superiori al resto dell'umanità
- Si sposta in bicicletta
- E' uno studente eterno, che protrae questo status fino al dottorato di ricerca
- E' esterofilo, specie dopo l'obbligatorio Erasmus e disprezza i nazionalisti
- E' favorevole all'immigrazione e ai matrimoni gay
- Odia tutto ciò che è "mainstream", cioè che può essere etichettato come fenomeno di massa
- Accusa gli altri di essere dei "poser", cioè di volersi mettere in mostra
Date queste premesse, è evidente il motivo per cui ritengo che gli hipster siano la parte peggiore dei nuovi radical-chic.
Hanno infatti tutti i difetti dei radical-chic (di cui ho già parlato), ma sono più pericolosi, perché sono ancora più fanatici, più narcisisti, più snob, ma meno colti, meno intelligenti e meno consapevoli della loro ridicolaggine.
Tornerò a parlare di loro prossimamente...
Natalia Poklonskaya, la splendida Procuratrice Generale della Crimea.
Natalia Poklonskaya, 33 anni, è il nuovo Procuratore Generale della Crimea, la repubblica autonoma che si è staccata dall'Ucraina per aderire alla Federazione Russa.
Laureata in giurisprudenza a Yalta, di professione avvocato, è stata collaboratrice alla Procura Generale di Kiev. Dopo la caduta del presidente Yanukovich, la Poklonskaya ha preso posizione contro il nuovo governo ucraino, dal quale è stata licenziata e accusata di tradimento. Tornata in Crimea, ha manifestato il proprio appoggio alla secessione della repubblica e alla sua unione con la Federazione Russa. Il premier della Crimea l'ha nominata alla guida della Procura della neo repubblica l'11 marzo 2014.
La conferenza stampa della Poklonskaja ha fatto letteralmente impazzire il web, non per quanto detto, ma per la sua avvenenza.
La Poklonskaya ha cominciato a spopolare su internet dopo una conferenza stampa tenuta il 19 marzo, in seguito all'uccisione di un soldato ucraino da parte di militari russi.
Il suo viso in pochi minuti ha fatto il giro del mondo, tanto da diventare anche un'immagine manga.
Dai disegni alla vita reale il passo è stato breve e alcune foto in borghese della 33enne ragazza hanno fatto il giro del web.
Poklonskaya graduated from the University of Internal Affairs in Yalta, and went on to work in Simferopol as an inter-district environmental prosecutor.Following that, she was transferred to the Ukrainan Prosecutor General's Office in Kiev.
She was appointed Prosecutor of the Autonomous Republic of Crimea on 11 March 2014. She was appointed to the position by Sergei Aksyonov after the previous prosecutor had remained loyal to the government in Kiev; the position had also been reportedly rejected by four other men before Poklonskaya accepted. She had previously voiced criticism of the opposition protests in Ukraine and described the change of government in Kiev as an "anti-constitutional coup".In response, the Ukrainian government launched a criminal case against her and stripped her of the civil service rank of "counsellor of justice"
Una procuratore filo-russo - Prima della sua nomina la Poklonskaya ha lavorato come avvocato presso l'ufficio del procuratore generale ucraino nella capitale Kiev, come riportato da Rossiyskaya Gazeta, il giornale ufficiale del governo russo. Il nuovo procuratore generale è fermamente filo-russa. La carica che ricopre è estremamente rischiosa, e le ha procurato una denuncia per tradimento da parte del nuovo governo ucraino, ma il successo del referendum in Crimea ha di fatto garantito la protezione russa ai nuovi funzionari secessionisti.
L'effetto mediatico della conferenza stampa di Natalia Poklonskaya è stato enorme.
L'emozione e l'apparente fragilità di questa giovane donna, nell'assumere questo incarico di estrema delicatezza, unito al suo aspetto angelico ha ispirato prima di tutto i disegnatori giapponesi, anche per il loro noto feticismo per le uniformi femminili (del resto il fascino della divisa vale anche quando la indossano le donne).
Divenuta nel giro di 24 ore una vera e propria icona del web, la bella Natalia ha ispirato i disegnatori di mezzo mondo. I post su Youtube si sono susseguiti con velocità virale.
Ammetto di essere stato immediatamente colpito dal candore angelico di quello sguardo da cerbiatta e da quel look da studentessa.
Non è mancato, naturalmente, il sarcasmo della rete - Sui social network non sono mancati commenti ironici. "Bene, ora sappiamo che la ragione per cui Putin vuole Crimea" il commento di un utente.
Chiedo perdono alle mie lettrici, ma io questa ragazza LA AMO! Guardate che occhi meravigliosi, che espressione così triste, sembra che stia per mettersi a piangere. E' troppo dolce!
NATALIA I LOVE YOU <3
http://www.youtube.com/watch?v=fTOqplOTKjU
Ed ecco la reazione di Natalia dopo aver visto i primi manga in cui lei stessa è protagonista.
Direi che l'ha presa bene! ;-)
Per chi fosse interessato, c'è anche il calendario...