domenica 9 febbraio 2014

Sondaggio intenzioni di voto nei principali paesi dell'Unione Europea




Gran Bretagna
Media Sondaggi YouGovLab 39%, Con 32%, Ukip 12%, Libdems 9%
Proiezione seggi Camera dei Comuni:
Laburisti 353 seggi; Conservatori 245 seggi; Libdems 26 seggi; altri partiti 26 seggi;

Germania
Emnid:  Cdu 42%, Spd 25%, Verdi 10%, Linke (sx radicale) 9%, Afd (no euro) 4%,Liberali 4%, altri 7%
Forsa: Cdu 41%, Spd 23%, Verdi 10%, Linke (sx radicale) 10%, Afd (no euro) 5%,Liberali 4%, altri 7%

Spagna
Cis: Pp 32,1% (partito popolare, al governo), Psoe 26,6% (partito socialista), Iu11,3% (sinistra radicale), UPyD 9,2% (centro), Ciu 2,8% (nazionalisti catalani),Erc 2,2% (repubblicani catalani), Pnv 1,5% (nazionalisti baschi).

Francia - [elezioni europee]
Sondaggio Ifop:  Front National (destra) 23%, Ump (cdx) 21%, Socialisti (al governo) 18%, Modem (centro) 11%, Front de la Gauche (sx radicale) 9%, Verdi9%.

Olanda
Sondaggio Barometro Politico: Pvv (destra) 27 seggi, Vvd (liberali del premier Rutte) 24 seggi, D66 (liberali di sinistra) 23 seggi, Laburisti 19 seggi, Sp(socialisti) 16 seggi, Cda (centro) 16 seggi, 50 Plus (Pensionati) 6 seggi, Christian Union (centro) 6 seggi, Verdi 5 seggi, Animalisti 4 seggi;
Maurice de Hond: Pvv (destra) 29 seggi, Sp (socialisti) 24 seggi, D66 (liberali di sinistra) 21 seggi, Vvd (liberali del premier Rutte) 19 seggi, Cda (centro) 19 seggi, Laburisti 12 seggi, 50 Plus (Pensionati) 6 seggi, Christian Union (centro) 7 seggi, Verdi 6 seggi, Animalisti 4 seggi;

Austria
Sondaggio GallupFpÖ 25% (destra), SpÖ 23% (socialdemocratici, al governo),Ovp 19% (democristiani, al governo), Neos 15%, Verdi 14%, Lista Stronach 1%;

Grecia
Sondaggio Marc OpinionSyriza 23,3% (radicali sx), ND 21,1% (cdx, al governo), Alba Dorata 7,8% (estrema destra), Kke 5,2% (comunisti), Pasok 5,2% (csx, al governo), Anel 4,6% (destra), Dimar 4,3% (Alleanza di sinistra, al governo),Verdi 1,5%, Laos 1% (destra)

Ungheria - Si vota il 6 aprile 2014
Sondaggio Szazadveg: Fidesz 51% (destra, al governo), Socialisti 28%, Jobbik 14% (estrema destra), Together 2014 6% (csx), Democratic Coalition 3% (csx),Verdi 2%

Portogallo
AximageSocialisti 35,5%, Psd 29% (cdx, al governo), Cdu 9,2% (comunisti),CDS 8% (centro, al governo), BE 6,9% (blocco di sx)



Irlanda
Sondaggio Millward Brown: Fine Gael 30% (cdx liberale, al governo), Fianna Fail 26%, Sinn Fein 16%, Laburisti 12% (al governo), Verdi 2%, Independents15%

Finlandia
Sondaggio Yle:  Centre Party 23,6%, Coalizione Nazionale 18,7% (cdx, al governo), True Finn (destra) 17,8%, Socialdemocratici 15,5% (al governo), Verdi8,1% (al governo), Alleanza di Sinistra 7,5% (al governo), Swedish People’s Party 3,8% (al governo), Christian Democrats 3,7% (al governo);

Norvegia
Sondaggio Gallup: Coalizione rosso-verde 45% – Coalizione cdx (al governo) 42%

Svizzera: vince il referendum per limitare l'immigrazione

Svizzera

16.46 Diversi media danno per ufficiale la vittoria del sì nel «referendum» che prevede la modifica dei trattati tra Svizzera e Bruxelles sull'immigrazione. È un voto che potrebbe provocare un terremoto nelle relazioni tra Berna e l'Europa. La proposta di limitare l’immigrazione e rinegoziare l’accordo di libera circolazione passa con il voto favorevole dei cantoni di lingua italiana, tedesca e ladina.

I gatti più famosi della storia del cinema



Gatto

Audrey, protagonista immortale del Colazione da Tiffany di Blake Edwards. Perché nel film che porta al cinema (secondo alcuni, malamente, ma a noi piace così) il romanzo di Truman Capote, il gatto che abita con Holly ha un ruolo importante. Prima di tutto, è fondamentale per la psicologia della protagonista che questo gatto non abbia un nome (“ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome... perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio”, dice il personaggio della Hepburn), e poi perché per la conclusione della storia tra Holly e Paul è fondamentale che i due vadano alla ricerca del felino sotto un forte acquazzone.

Il gatto di Ernst Stavro Blofeld

Anche il persiano bianco che vediamo sempre in braccio al supervillain della serie di James Bond, Ernst Stavro Blofeld, non ha un nome. O meglio, forse lo avrà, ma in nessuna delle sue apparizioni cinematografiche ci è stato rivelato. La sua funzione. fondamentale ed essenziale, è quella di completare l’immagine del cattivo bondiano: svolta in maniera tanto iconica da essere parodiato esattamente come il suo padrone nella serie di Austin Powers: ilMr. Bigglesworth del Dottor Male è però diventato uno Sphynx , poiché questi sono stati gli effetti della capsula criogenica sul povero animale (in origine, si dice, anche lui un persiano).

Lo stregatto

Sornione e inquietante più del silente gatto di Blofeld, è lo stregatto di Alice nel paese delle meraviglie, forse il nostro preferito tra tutti i felini apparsi nei cartoon Disney, dal Figaro diPinocchio fino a gli odiosi Si e Am di Lilli e il vagabondo e Lucifero di Cenerentola. Certo, poi c’è tutta la banda degli Aristogatti, ma loro in questa sede sono fuori concorso. Tornando alloStregatto citazione d’obbligo per la sua versione in CGI nel film in live action firmato da Tim Burton qualche anno fa.

Cagliostro

Con tutto il suo apparire e sparire, i poteri magici dello Stregatto disneyano sono ben poca cosa rispetto a quelli, più understated, di Cagliostro, il siamese di Kim Novak in Una strega in paradiso, la gradevolissima commedia romantica diretta da Richard Quine nel 1958 che, oltre alla bionda attrice, all’apice del suo splendore, vedeva nel cast Jimmy StewartJack Lemmoned Elsa Lanchester. Cagliostro non era solo un gatto, ma un vero e proprio stregone, incarnazione di un avo della bella strega di cui s’innamora Stewart.

Church

E se i poteri dei gatti non fossero magici? O meglio, queste capacità paranormali non fossero benefiche? Perché la vulgata vuole che i felini abbiano le proverbiali sette vite, ma a volte il loro ritorno in vita non è esattamente auspicabile. Pensate ad esempio a Church, il gatto della piccola  Ellie Creed in Cimitero vivente, l’horror di Mary Lambert tratto dal romanzo “Pet Semetery” di Stephen King. Ma anche, volendo rimanere in argomento, a Rufus, il gatto zombie di Re-Animator. E, parlando di gatti nel cinema horror, impossibile non citare il gatto nero di numerosi film più o meno direttamente tratti dal racconto omonimo di Poe, da quello conBoris Karloff del 1934 fino alle versioni di Fulci del 1981 e di Argento nel suo segmento diDue occhi diabolici.

Generale Sterling Price

A volte nel cinema horror i gatti non sono nemici, ma d’aiuto. è il caso di Generale, il gatto che è il filo conduttore de L’occhio del gatto e che è protagonista con Drew Barrymore del segmento finale. Quel gatto viene chiamato dal personaggio della Barrymore Generale, e Generale, per la precisione Generale Sterling Price, è anche il nome del gatto di John Wayne ne Il grinta. Quello che diede lo spunto per la celebre battuta “I gatti non appartengono a nessuno”: che, non a caso, riecheggia quella di Holly Goolightly. Chissà come mai i Coen, dai quali siamo partiti, non hanno invece voluto il gatto nel loro recente remake di questo celebre western: che Ulisse sia nato per colmare quella lacuna?

Tonto

Rimaniamo in ambito di cinema classico parlando di Tonto: no, non del sidekick indiano de Il cavaliere solitario, ma del gatto che accompagna il vedovo Harry interpretato da Art Carney in un lungo viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti dopo che l’uomo è rimasto senza casa per via della demolizione del palazzo dove abitava per anni. Per la parte in Harry e Tonto, bizzarro film della New Hollywood diretto da Paul Mazursky, Carney vinse nel 1975 il premio Oscar cui aspiravano anche alcune mezze calzette come Albert Finney, Dustin Hoffman, Jack Nicholson e Al Pacino. Nessuna notizia di premi, invece, per il soriano rosso che interpretò Tonto.

GG

Classico, a modo loro, è anche FBI: Operazione gatto, il film live action della Disney diretto nel 1965 dallo stesso regista di Mary PoppinsRobert Stevenson. In questa commedia dalle tine solo vagamente gialle che vede Dean Jones e Hayley Mills capofila tra gli interpreti in carne ed ossa, G.G., un furbo e smaliziato gatto siamese, diventa centrale in un’operazione dell’FBI per liberare una donna rapita da due rapinatori. La Disney ci riproverà 12 anni dopo con Il gatto venuto dallo spazio, altra divertente commedia che vede protagonista un felino: questa volta il soriano alieno Zunar-J-5/9 doric-4-7, ribattezzato Jake dai suoi padroni adottivi sulla Terra.

Jonesy

Non è arrivato dallo spazio, ma sta nello spazio (dove nessuno può sentirti urlare) l’ultimo dei nostri felini cinematografici preferiti: Jonesy, il soriano rosso dell’ufficiale della USCSS Nostromo Ellen Ripley in Alien. Apparentemente un personaggio accessorio del bellissimo film di Ridley ScottJonesy è in realtà un importante trave narrativa, nonché - nella sua elusività, nella sua ambiguità e nella sua capacità di sopravvivere - una sorta di rappresentazione quintessenziale della natura felina. Jonesy, sopravvissuto nel primo Alien, tornerà e se la caverà anche nel primo sequel, l’Aliens diretto da James Cameron. Non è chiaro quale sia stato il destino diJonesy dopo quel film, dopo che Ripley gli disse “Tu rimani qui”, ma il suo nome è citato e omaggiato sia nella serie di videogame Halo che in quella di War of Wordcraft. Nonché dalla famiglia dello scrivente, che così ha battezzato il gatto di casa.




Gli Arcani Supremi. Capitolo 83. Cavalcare la tigre.



Lady Edith Burke-Roche era a dir poco infuriata.
<<Avete un bel coraggio a presentarvi qui, insieme, in questa dimora rispettabile, dopo avermi tenuto nascosti tutti i vostri sotterfugi. Di India Stoker non dovrei meravigliarmi, visto che è solo una ragazzina insolente, ma tu, Robert, tu sei un uomo, un lord del Regno Unito, un duca di sangue reale, per quanto illegittimo e di rango segreto! Come hai potuto tradire la mia fiducia e quella di mia nipote Maggie?>>
Robert non si scompose:
<<Milady, non intendo venire meno ai miei doveri, ma prima di parlare delle questioni personali, dobbiamo discutere su cosa fare riguardo al Varco>>
La nobildonna lo guardò con diffidenza:
<<Discutere? Immagino che abbiate già deciso tutto quel che c'era da decidere, ed ora siate qui per cercare di propinarmi qualche versione ad usum Delphini. Ma vi avverto, cercare di ingannare me è come cavalcare una tigre. E' molto, molto rischioso...>>




India sorrise:
<<Lo so bene. Ora che ho le memorie di Vivien Oakwood nella mia mente, so di cosa siete capace, lady Edith>>
La rivelazione ebbe un effetto notevole sulla baronessa Burke-Roche, la quale cambiò subito tono, e da tigre si tramutò in una gatta guardinga:
<<Vivien... devo avere la certezza che mi stai dicendo la verità... com'era il tempo, il giorno in cui ci conoscemmo?>>
India chiuse gli occhi, perché ancora trovava arduo accedere alle memorie della defunta duchessa di Albany:
<<Pioveva. Un temporale estivo molto violento. Questo castello sembrava ancora più minaccioso del solito. Io... anzi... Vivien... aveva paura, sentiva di aver incontrato il suo destino. Sentiva la vicinanza del Varco...>>
Lady Edith alzò una mano:
<<Basta così, è sufficiente. Parliamo del Varco, piuttosto. Dove si trova esattamente? Come siete riusciti ad attraversarlo?>>



India sapeva che quello era il momento più pericoloso, quello in cui la tigre avrebbe potuto graffiare e mordere:
<<Si trovava proprio nel punto dove è stata avvistata più volte l'immagine di Vivien. Io e Robert abbiamo perso conoscenza, eravamo come ipnotizzati. La nostra mente è entrata in contatto con varie dimensioni al di là del Varco, ma i nostri corpi sono rimasti al di qua, altrimenti non saremmo potuti tornare. Vi racconterò ciò che abbiamo visto, ma ho una brutta notizia per voi. Il Varco si è chiuso, per sempre>>
Lady Edith scattò in piedi con una insospettabile elasticità:
<<E non siete riusciti a farvi consegnare nulla? Nessun'arma, nessuna informazione utile? Ditemi la verità, perché vi garantisco che, in un modo o nell'altro, verrò a saperlo comunque!>>
India la guardò severamente:
<<Non possiamo fare nulla per evitare il Grande Cataclisma. Per questo non ci sono state date armi di alcun tipo>>
La baronessa assunse un'espressione a metà strada tra il dubbio e la delusione:
<<Quale cataclisma? Spero per te che non si tratti una scusa per giustificare il fallimento di questa missione!>>



<<Milady, nel prossimo secolo avverrà una serie di catastrofi naturali che cambierà la faccia della Terra e porterà l'umanità quasi sull'orlo dell'estinzione. Quasi, perché alcuni si salveranno e creeranno nuove civiltà, anche se molto più arretrate della nostra. Niente può impedire questo cataclisma, ma molto può essere fatto per ridurne i danni. Le informazioni che ho avuto sono utili a tal fine. Ma non abbiamo in mano nulla che possa favorire i vostri disegni di potere. Non è il potere ciò che Vivien ci voleva trasmettere, ma la missione di preparare la sopravvivenza di ciò che riterremo sia meritevole di essere salvato. Ma anche questa decisione, in realtà, è come se fosse già stata scritta dal destino, perché io ho visto come sarà il futuro, nel millennio che seguirà il Grande Cataclisma. Posso anticipare questo: il Sangue Reale sopravvivrà, nelle famiglie che discenderanno dai figli di Robert, compreso quello che vostra nipote Maggie porta in grembo>>