giovedì 16 gennaio 2014

The Wolf of Wall Street: alcune curiosità prima di vedere il film - Nodo Windsor - tie Windsor knot

«The Wolf of Wall Street», il film di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, appena premiato ai Golden Globe come miglior attore, esce nelle sale italiane il 23 Gennaio. Mentre facciamo il tifo per il tanto agognato Oscar al caro Leo - eterno candidato -, ecco cinque cose da sapere su questo film.
È una storia vera. Basato sulle memorie dell’agente di cambio Jordan Belfort, il film racconta le vicende del broker di Wall Street dagli inizi della sua carriera fino all’accusa per frode e riciclaggio.
Leo è un tipo tenace. Ci sono voluti sei anni prima che DiCaprio riuscisse a portare sugli schermi la storia di Belfort. L’attore è rimasto folgorato dal ritratto impietoso e sincero di un uomo totalmente governato dall’avidità.

È un gioco di squadra. Per dirigere il lungometraggio, DiCaprio ha voluto come regista Martin Scorsese, da sempre affascinato dal confine sottile tra bene e male che c’è in ciascuno di noi. Questo è il loro quinto film insieme.
Non era tutto in copione. L’attore Jonah Hill, superata l’agitazione di recitare con il suo attore e il suo regista preferito, ha dimostrato ottime doti di improvvisazione. Anche Matthew McConaughey, pur avendo un piccolo ruolo, ha reso indimenticabile il suo personaggio grazie alle sue trovate.
Nasce prima il cinema o la realtà? Jordan Belfort, interpretato nel film da Leonardo DiCaprio, ha dichiarato che da ragazzo il suo modello era Gordon Gekko, il protagonista di Wall Street reso memorabile da Michael Douglas. A proposito di storia che si ripete.



Il nodo Windsor doppio alla cravatta. Questo da solo vale una promozione da parte della mia rubrica Nodo Windsor Club.
Ora non vi resta che dare un’occhiata alla gallery e correre al cinema.

Gli Arcani Supremi. Capitolo 68. L'Iniziazione del Duca di Albany



Lord Robert Oakwood, Duca di Albany, seppe che il momento dell'Iniziazione era arrivato quando vide i sette sigilli, e per ciascuno di essi un colore e per ogni colore uno dei Grandi Anziani, i Signori dell'Universo.



Giallo-oro per Belenos, Signore della Luce.




Rosso per Atar, Signore del Fuoco.



Bianco per Gothar, Signore dei Ghiacci.



Nero per Eclion, Signore delle Tenebre.



Verde per Kernunnos, Signore delle Foreste.




Azzurro per Vivien, Signora delle Acque.



Viola per Eiren, la Signora della Pace e della Serenità.



E per ogni colore c'era un amuleto o un gioiello.





E per ogni colore intermedio, c'era un'altra intelligenza angelica.





E per ogni arcangelo c'era un giorno e un potere.




E per ognuno un chakra.

Primo Chakra-Arcangelo Uriel - Raggio associato è l'Oro, per rilasciare i blocchi energetici radicati nel sistema.
Secondo Chakra-Arcangelo Gabriele-Raggio Associato è il Bianco, quando abbiamo biogno di vitalità.
Terzo Raggio - Arcangelo Jophiel-Raggio Associato è il Giallo, rifeito al potere, alla libertà, al controllo, alla loro mancanza.
Quarto Raggio-Arcangelo Raffaele-Raggio Associato è il Verde, pertutte le guarigioni ci Corpo e Anima.
Quinto Chakra-ArcangeloMichele-Raggio Associato è il Blu Cobalto, da richiamare per tutto cio'che si riferisce all'ascolto e alla comnicazione.
Sesto Chakra-Arcangelo Raziel-Raggio Associato è l'Indaco, il Custode dei segreti ci aiuterà con nella chiaroveggenza e chiarodienza.
Settimo Chakra-Arcangelo Zadkiel-Raggio Associato è il Viola, quando vogliamo comunicare con lo Spirito Supremo.

E così gli Arcani Supremi cominciarono a disvelarsi...

Geopolitica del Mediterraneo orientale




La geopolitica del mediterraneo spiegata tramite alcune mappe molto interessanti.


Nel mediterraneo orientale una zona particolarmente instabile è quella tra la Turchia e la Siria, dove un mosaico etnico si trova a confrontarsi con l'attrito tra i due stati, rispettivamente alleati degli Usa (la Turchia) e della Russia (la Siria) in uno scenario di rinnovata guerra fredda.





Rosiko: il risiko ambientato a Roma

Rosiko, il Risiko ambientato a Roma che spopola sul web.

Di certo qualcuno rimpiangerà la presenza del Kamchakta, storico paese dell’est europeo noto soprattutto per essere divenutoil proverbiale simbolo del Risiko. Ma di sicuro col tempo si riuscirà a trovarne un equivalente cercando tra i vari quartieri capitolini protagonisti di Rosiko, il gioco che sta spopolando sul web, ovvero la versione romana di Risiko. A ridosso del Grande Raccordo Anulare non si parla di altro da alcuni giorni, con utenti impegnati a piazzare i propri carri armati dal Pigneto alla Prenestina, dalla Garbatella a Trastevere. Ci si chiede quali possano essere gli obiettivi che il gioco consegna prima dell’inizio di ogni partita ai concorrenti, ma già si immaginano cose come “Devi conquistare la totalità della zona verde compreso il quartiere E.U.R. e almeno quattro stati della confinante zona rossa.
Ma come si gioca a Rosiko? Molto semplicemente esiste un sito internet, ben strutturato, dove pote acquistare il gioco. E siamo abbastanza convinti che presto avremo un equivalente per tutte le grandi città. Ma in effetti, il nome di fantasia in questo caso è tremendamente adatto solo alla capitale.

L'eleganza è un concetto assoluto o relativo?



























La frase di Audrey Hepburn che compare nell'immagine qui sopra è certamente condivisibile, ma c'è una domanda che più volte ho posto nell'ambito di questo blog che si occupa anche di estetica e cioè: cos'è l'eleganza? E' un concetto relativo o assoluto? Dipende dai gusti o si basa su regole universali, del tipo "non essere mai eccessivi"?




Se si cerca la definizione nel vocabolario si rimane delusi. Alcuni dizionari ne fanno solo una questione di abbigliamento, mentre è anche una questione di comportamento. Ma se comunque vogliamo circoscriverla all'abbigliamento e al look personale, non basta dire, come nello Zingarelli: "qualità dei vestiti di raffinata fattura", perché si pone poi il problema di cos'è la raffinatezza, e non sono sicuro che i due termini siano del tutto sinonimi.
La raffinatezza mi pare più collegata alla ricercatezza, mentre l'eleganza mi sembra più collegata al senso dell'equilibrio, della misura. Associo la raffinatezza all'estetismo decadente, mentre l'eleganza la sento più vicina al classicismo.
Ma certamente questa è una mia opinione personale.
Vorrei però che si riflettesse su una frase che è ampiamente condivisa e cioè che: l'abbigliamento classico non passa mai di moda.
Ma quali sono le caratteristiche dell'abbigliamento classico?
Non esiste un'età classica per la moda, per cui si dice che è classico ciò che, nell'ambito di una determinata epoca, rappresenta una media che evita sobriamente gli eccessi delle singole mode di ogni vario periodo dell'epoca stessa in questione.
In medio stat virtus.

La regola dell'eleganza è evitare gli eccessi della moda del momento.