Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 11 settembre 2013
La regina di Spagna e la Duchessa d'Alba
La regina Sofia a braccetto con Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuart de Tomes y Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba, la donna (?) più rifatta e con più titoli nobiliari dell'universo conosciuto. Secondo alcuni la sua nascita risalirebbe a circa 3500 anni fa, all'epoca del faraone Ramsete II.
Gli Arcani Supremi. Capitolo 14. La Principessa del Sangue.
Maggie Burke-Roche aveva un tatuaggio molto particolare, in una zona altrettanto particolare.
Questo accentuava il suo aspetto di bellezza "demoniaca" e trasgressiva.
Il suo corpo era solo apparentemente esile: in realtà aveva una grande forza muscolare, tale da riuscire a tenere immobilizzato Robert sul tappeto.
In lei era forte una vena sadica, perché era chiaro che quell'atteggiamento dominante e quasi violento rientrava in una specie di feticismo.
<<Piano>> le disse Robert <<fai più piano>>
Lei continuò più veloce di prima.
<<Maggie, non ho i preservativi>>
<<Ho preso la pillola, e ora sta' zitto a lascia fare a me>>
Torreggiava su di lui, e le sue gambe divaricate gli bloccavano le anche.
I suoi movimenti erano bruschi e forti, poco femminili.
Robert si sentiva quasi oggetto di violenza da parte di lei.
<<Mi fai male, Maggie!>>
Lei rese ancora più veloci i movimenti pelvici, presa da un'eccitazione che le dilatava le pupille, tanto da farla apparire i suoi occhi come quelli di una tigre.
Alla fine il dolore e il piacere divennero una cosa sola ed entrambi raggiunsero l'acme e l'estasi.
Dopo, rimasero distesi in silenzio, senza dire nulla.
Fu lei a parlare per prima:
<<Robert, mi dispiace, non so cosa mi è preso>>
Lui provava un conflitto interiore, perché anche se lei lo aveva preso con violenza e gli aveva fatto male, doveva ammettere che non aveva mai provato in vita sua un piacere più intenso.
<<Maggie... io non so quali siano le tue abitudini... forse c'è una vena sado-maso nel tuo modo di vivere la sessualità... ma tu hai abusato di me... mi hai molestato, ne sei consapevole?>>
Lei sospirò, poi lo guardò con un'espressione vaga, gli occhi semichiusi, la bocca carnosa leggermente aperta, come se fosse in contemplazione.
<<Però ti è piaciuto, Robert, di' la verità>>
Lui continuava ad essere combattuto:
<<Io preferisco la dolcezza, la delicatezza. Preferisco una donna che si comporti in modo femminile>>
Lei aveva la voce roca:
<<Ti è piaciuto, non negarlo. Hai presente la storia dei due cervelli? Voi maschi avete due cervelli indipendenti. Quello della testa vi dice una cosa e quello tra le gambe ve ne dice un'altra>>
Robert dovette constatare che in effetti quella situazione gli aveva permesso una performance superiore al normale.
<<Questo però può valere una volta. Ma per me non potrebbe mai diventare l'abitudine>>
Lei sorrise:
<<Io non faccio mai l'amore due volte allo stesso modo. Non esiste abitudine, non esistono rituali. Solo fantasia e improvvisazione. E comunque so distinguere bene tra chi ci sta e chi non ci sta. Una donna non potrebbe violentare un uomo nemmeno se lo volesse. Comunque, hai superato una prova importante nella tua iniziazione agli Arcani Supremi>>
E nel dire questo si alzò, nuda e da un mobile nelle vicinanze estrasse un piccolo baule, da cui prese una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, l'Imperatrice.
<<Ma quindi tu hai fatto questo solo perché te l'hanno ordinato?>>
Maggie scosse il capo:
<<No. L'hanno fatto fare a me, perché ti desideravo. Solo una Principessa del Sangue Reale poteva ambire a questo ruolo. Ed io ero l'unica che univa la purezza del sangue al desiderio>>
Robert era confuso:
<<Ma perché questo nostro rapporto dovrebbe essere inteso come una prova? Cosa ho dimostrato, ai loro occhi?>>
Lei sorrise:
<<Hai dimostrato che ami e desideri le donne, anche quando sono più forti e potenti di te. L'importanza di questo ti sarà spiegata più avanti>>