Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 6 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 9. La casa degli spiriti.
Dopo essersi finalmente liberato dell'ingombrante presenza di Barney, che con i suoi vaneggiamenti da vecchio ubriacone aveva mescolato invenzioni con allarmanti possibili verità, Robert si accinse a passare la notte in quella che tutti ormai avevano definito come "la casa degli spiriti".
La forma della casa era piuttosto singolare, come una piccola piramide a gradoni, con al piano terra la parte più ampia, al primo piano una parte intermedia, circondata da terrazzi, al secondo piano una parte piccola e in cima una piccola torretta, con un abbaino, dove il vecchio Henry Oakwood aveva un cannocchiale ed un telescopio.
Da lì si controllava tutta Hollow Beach.
Una struttura veramente bizzarra, eppure all'architetto piace molto.
Come si chiamava già l'architetto incaricato dei lavori di restauro?
Richard Stoker, di Nashville, nel Tennessee. Gli Stoker hanno comprato una casa qui vicino. Hanno un bel coraggio, dopo tutto quello che è successo.
Lo stesso coraggio che aveva lui a passare in quella "haunted house" una notte da brivido.
Domani per prima cosa andrò dagli Stoker e poi cercherò di ricucire lo strappo con i Burke-Roche.
Avevano detto che Richard Stoker aveva una moglie molto bella e una figlia molto strana...
Solo una famiglia molto strana poteva decidere di comprare una villa estiva ad Hollow Beach, dopo quello che è successo.
O di volerne ristrutturare un'altra.
Stoker non aveva chiesto molto nel preventivo.
Si diceva che fosse molto bravo, ma che fosse anche molto ricco di famiglia.
Me l'ha detto mia madre. E' proprio vero che i Van Garrett sanno tutto di tutti.
Avrebbe voluto telefonare ai suoi, ma in quel luogo il cellulare non prendeva e il fisso era stato staccato da anni, dopo la morte di Vivien. Ammesso che fosse realmente morta.
Nemmeno il computer riesce a connettersi a internet. Questa chiavetta non funziona. Sembra che questo posto sia stato intenzionalmente tagliato fuori dal mondo!
Si sentì improvvisamente stanco e decise che la cosa migliore era dormirci su.
Aveva preparato il letto nella stessa stanza dove stava da bambino.
Non c'è niente di più morto del bambino che sono stato.
Dov'era andato a finire tutto quel tempo? Dov'era finita quell'energia, quel vigore?
Era passata come la pioggia sui prati, come il vento tra gli alberi, come il sole dietro le colline.
I lunghi giorni erano tramontati nell'ombra.
Io gettavo nel lago reti da pesca color ragnatela. Lei camminava sull'argine. Tutto il nostro tempo è fuggito così.
L'amore che aveva provato per Vivien era qualcosa che andava oltre l'affetto.
In tutte le donne che ho corteggiato, cercavo sempre qualcosa di lei, qualcosa che le assomigliasse.
Ricordava le parole della sua ultima ex:
<<Tu chiedi l'impossibile, Robert! Nessuna donna sarà mai in grado di competere col fantasma di Vivien...>>
E quel luogo... maledizione... quel luogo!
Qui tutto parla di lei! Non c'è una stanza, non c'è un mobile, non c'è un albero che non mi ricordi lei! Qui tutto rimanda a Vivien Lake Oakwood, Duchessa di Albany, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, Dama del Lago.
Pensando a lei, scivolò lentamente nel sonno.
E sognando, la vide, com'era quando lui era bambino.
La vide imcombere su di lui, statuaria come una regina, come una fata.
Portava in testa una tiara d'argento e i capelli neri le scendevano ondulati sulle spalle e sui seni. Le mani erano sollevate, come in un gesto sacrale. Indossava una lunga tunica viola e argento, paludata, che la faceva apparire come una somma sacerdotessa.
Sembrava galleggiare nell'aria, un'aria nebbiosa, tra il grigio e il viola.
Gli parlò:
<<Se mi vedi, allora la tua Iniziazione sta procedendo a passi spediti>>
Lui tendeva le mani verso di lei.
Tendens ad sidera palmas.
Voleva abbracciarla, dirle quanto le era mancata, ma la voce non usciva e le mani erano pesanti.
Quando gli parve di riuscire ad avvicinarsi a lei, il suo sguardo divenne severo:
<<Noli me tangere!>>
Non toccarmi.
Erano le parole pronunciate da Cristo risorto alla Maddalena, che per prima aveva trovato la sua tomba vuota.
Poi però il viso di Vivien tornò a rasserenarsi e il suo fantasma (che altro poteva essere?) incrociò le mani sul petto e si inchinò verso di lui dicendo:
<<Figlio dei Cento Re!>>
E svanì.
Ah, che già stride. Ti ridona all'atro fondo, visione... una distanza ci divide...
I versi del poeta gli pulsavano in testa, come se fossero amplificati da un altoparlante, con una voce terribile.
Si risvegliò di colpo in lago di sudore.
E finalmente ebbe paura.
Cast
Nicole Kidman - Evelyn Stoker
Mia Wasikowska - India Stoker - Vvien Lake da giovane
Matthew Goode - Richard Stoker
Anjelica Houston - Vvien Lake Oakwood, la Dama del Lago