Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 24 luglio 2013
Il principe George Alexander Louis Mountbatten-Windsor di Cambridge: tutti i perché di questi nomi, cognomi e titoli.
Presentato in mondovisione il giorno dopo la nascita, il principe George di Cambridge non si distinguerebbe da qualsiasi altro neonato se non si notasse, al dito di sua madre Kate, duchessa di Cambridge, che lo tiene in braccio, l'anello di zaffiro e diamanti che era appartenuto alla nonna materna del principino, la compianta lady Diana Spencer di Althorp, Principessa del Galles, prima moglie dell'erede al trono, Carlo.
Ma torniamo al principe George.
La scelta del primo nome era quasi obbligata: re Giorgio VI era il padre amatissimo di Elisabetta II, la bisnonna del principino, che regna sulla Gran Bretagna da 61 anni .
A sua volta Giorgio VI era figlio di Giorgio V, il primo dei Windsor.
Giorgio V aveva cambiato il proprio cognome da Sassonia-Coburgo-Gotha a Windsor, durante la Prima Guerra Mondiale, per evitare di ricordare che la Famiglia Reale Inglese era di origine tedesca.
Il padre di Giorgio V, re Edoardo VII, era infatti nato dal matrimonio della regina Vittoria, ultima degli Hannover, con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Vittoria di Hannover regnò 64 anni, dal 1837 al 1901.
La dinastia Hannover è quella che ha imposto il nome "George" nell'albero genealogico della famiglia reale inglese.
Gli Hannover, una stirpe tedesca tutt'ora esistente nel suo ramo cadetto (l'attuale principe di Hannover è il marito di Carolina di Monaco) ereditò il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda in quanto il primo dei suoi sovrani, Giorgio I, era figlio dell'elettrice Sofia del Palatinato, a sua volta figlia di Elizabeth Stuart, ultima erede anglicana della dinastia Stuart, che a sua volta aveva ereditato il trono dai cugini Tudor.
Giorgio I di Hannover divenne re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda alla morte della regina Anna Stuart, che era cugina di sua madre.
Non sapeva una parola d'inglese, ma questo lo rendeva maggiormente gradito al Parlamento, a cui faceva comodo un sovrano che non si intromettesse troppo nelle questioni politiche, come avevano invece fatto, senza successo, gli Stuart, e prima di loro, con maggiore successo, i Tudor e i Plantageneti.
Suo figlio, re Giorgio II di Hannover sapeva l'inglese un po' meglio, ma aveva un carattere riservato e i suoi tentativi di intromissione nelle questioni politiche furono facilmente tenuti a bada dal Parlamento.
Il successore, re Giorgio III d'Inghilterra, anzi del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, fu nello stesso tempo il più grande e il più pazzo dei sovrani inglesi della dinastia Hannover.
Il suo regno fu lunghissimo: 1760-1820: sessant'anni, uno di meno rispetto ad Elisabetta II.
Il suo matrimonio con Carlotta di Meclemburgo fu felice: ebbero ben 15 figli.
Tuttavia Giorgio III contrasse una malattia che aveva sia sintomi fisici che mentali, la porfiria, che lo portò gradualmente ad un deterioramento psichico che spinse il Parlamento a farlo dichiarare incapace, nonostante fosse molto amato dal popolo, e a nominare reggente suo figlio, che dopo dieci anni divenne re a sua volta col nome di Giorgio IV.
A differenza del padre, re Giorgio IV ebbe un'unica figlia legittima, che morì giovane prima di lui, pertanto alla sua morte il trono passò al fratello Guglielmo IV, che era vecchio e senza figli legittimi. Per questo motivo fu nominata erede al trono la figlia di suo fratello Edoardo, la già citata regina Vittoria.
E tutto questo spiega solo il primo nome del principe George.
Il secondo nome del principino è Alexander. Questo è dovuto al fatto che, se fosse stata una femmina, l'avrebbero chiamata Alexandra. La cosa può far sorridere, ma ha un senso, perché ci sono precedenti illustri nella Famiglia Reale. La stessa regina Vittoria aveva come primo nome Alexandrina, e i suoi familiari si rivolsero sempre a lei chiamandola Drina.
Ma ci sono altre due donne della dinastia reale che hanno portato e portano il nome Alexandra.
La prima fu Alessandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, che fu per lunghissimo tempo Principessa del Galles e la cui bellezza ed eleganza influenzarono la moda sia nel vestiario che nelle acconciature.
La seconda è la principessa Alessandra di Kent, cugina di Elisabetta II.
Alexandra prese il nome da sua nonna Alexandra di Danimarca, a cui assomigliava molto. Ha sposato lo scozzese Angus Ogilvy, morto qualche anno fa.
Attualmente, la principessa Alessandra di Kent, onorevole lady Ogilvy, ha 76 anni.
Ma veniamo ora al terzo nome del Royal Baby e cioè Louis.
Questo nome è stato scelto per onorare la dinastia Mountbatten, da cui discende il principe Filippo di Edimburgo, marito della regina Elisabetta II Windsor.
Il primo dei Mountbatten fu il grande Lord Louis Mountbatten, Ammiraglio della Flotta ed ultimo Viceré delle Indie.
Louis Mountbatten era lo zio del principe Filippo e gli aveva fatto da padre. Il suo vero cognome però era Battenberg, ma siccome suonava troppo tedesco (e infatti i Battenberg erano tedeschi!) lo aveva inglesizzato in Mountbatten, che suonava piacevolmente simile a Mount Badon, la località dove re Artù aveva sconfitto i Sassoni. Più britannico di così non era possibile!
La madre di Filippo, suocera della regina, era Alice di Battenberg, una donna di gran temperamento, con una biografia molto tormentata, a cui ho dedicato un post qualche tempo fa.
Suo fratello Louis trasmise il cognome Mountbatten al nipote Filippo, che aveva rifiutato il cognome di suo padre Andrea, sempre perché troppo tedesco e forse anche troppo lungo: Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glucksburg che a rigore sarebbe il vero cognome del principe Carlo, del principe William e del principe George.
Quindi il cognome vero non compare, mentre compare quello di Mountbatten, in quanto la regina Elisabetta II Windsor, molti anni fa, aveva emesso una direttiva secondo cui i discendenti dei figli maschi da lei avuti nel matrimonio con Filippo Mountbatten, avrebbero portato il cognome Mountbatten-Windsor a meno che non avessero rinunciato al titolo di Altezza Reale, come i figli del principe Edoardo.
Quando però il principe George andrà a scuola, come suo padre e suo nonno prima di lui, non lo chiameranno Mountbatten-Windsor, che ricorderebbe troppo a tutti il suo status di terzo nella linea di successione al Trono. Lo chiameranno Cambridge, poiché suo padre è il Duca di Cambridge.
Attenzione a non commettere l'errore di chiamare George "Principe di Cambridge", perché quel titolo non esiste.
Il titolo di Cambridge è di natura ducale, non principesca e infatti Kate Middleton non è principessa, pur avendo sposato un principe.
Solo la moglie dell'erede al trono può diventare Principessa del Galles, e questo titolo spetterebbe quindi a Camilla Parker-Bowles, seconda moglie del principe Carlo, l'erede al trono, nonno del principe George.
Camilla è di fatto la Principessa del Galles, ma ha preferito, in segno di rispetto alla memoria di lady Diana, prima moglie di Carlo, utilizzare solo il suo secondo titolo nobiliare e cioè Duchessa di Cornovaglia.
Camilla ha inoltre dichiarato che quando suo marito diventerà re, lei forse rinuncerà al titolo di regina, per quello più discreto di Principessa Consorte.
Inoltre, quando (e se, considerando l'età avanzata e il passato imbarazzante) il principe Carlo diventerà re, allora William diventerà Principe del Galles e Kate finalmente potrà diventare Principessa del Galles.
A questo punto il principe George di Cambridge diventerà George di Galles, e quindi per lui sarà come cambiare cognome, ma si adatterà, perché considerata la longevità dei Windsor, il principe George rimarrà erede al trono per moltissimo tempo, e forse pochi di noi lo vedranno diventare re, ammesso che la monarchia possa resistere per altre tre generazioni!