Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 21 maggio 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 40. Ellis e Faykan preparano la successione alla Reggente.
Ellis Eclionner aveva indossato i panni del lutto.
<<E' per mio figlio Elner. Ora che sono nel luogo dove è morto, finalmente posso rendergli l'estremo omaggio e manifestare il mio dolore>>
Faykan Eclionner era l'unico figlio maschio del defunto imperatore Elner XI e della sua seconda moglie, Alienor di Alfarian. Era nato dopo la morte di suo padre ed era stato cresciuto da sua nonna Ellis come un figlio, insieme all'altro figlio della stessa Ellis:
<<E' anche per Mordred che sei preoccupata...>>
L'anziana ex-reggente imperiale non poteva certo nascondere questo a suo nipote:
<<Non ho più avuto notizie di lui, dopo che ha lasciato Gothian. Temo che sia caduto nelle trappole della Divoratrice di Cuori>>
Il giovane principe cercò di rassicurarla:
<<Non passerà dalla parte del Male!>>
Ellis sorrise, divertita da quella frase ingenua:
<<In politica non esistono il bene e il male, ma solo il male maggiore e il male minore, e non è facile riuscire a distinguerli>>
Faykan comprendeva bene quella difficoltà.
<<Per te non dev'essere stato facile tornare qui>>
La principessa imperiale annuì:
<<Come disse un poeta: "Vero viaggio è il ritorno">>
Il principe-nipote poteva solo immaginare quanto fosse travolgente la tempesta di emozioni che sua nonna doveva aver provato ritornando nel luogo dove era nata e cresciuta, facendosi strada all'interno della Dinastia fino a raggiungere la Reggenza, per poi doverla abbandonare anni dopo.
<<Lathena resta comunque la Città eterna, la vera capitale, un santuario di meraviglia e grandezza. Persino Marvin lo sa, ed è per questo che la evita>>
Le motivazioni di Marvin erano più complesse, ed Ellis lo sapeva meglio di chiunque altro:
<<Lui è schiavo della sua stessa Profezia. Ha perso qualsiasi fede nel libero arbitrio. Tutto è già predeterminato nel suo mondo. Tutto è necessità, è fato, è destino...>>
In un certo senso entrambi provavano compassione per la prigionia dell'Imperatore nel suo sogno senza fine.
Faykan aveva sentito tutti i pareri possibili su Marvin e aveva convenuto su un punto:
<<Avrebbe evitato di vincere il Gioco del Trono se non avesse avuto le premonizioni sul Sentiero Dorato. Prima di quella visione, lui era contrario alla monarchia assoluta... dopo invece, be'... direi
quasi che ha istituito una teocrazia>>
Ellis non era d'accordo sull'ultimo punto:
<<Non ha imposto il culto di Ahura Mazda. Ha permesso che ognuno continuasse a venerare gli dei minori, i quali glorificano il Supremo e intercedono presso di lui. Un diteismo inserito in un politeismo... è una visione pluralista, molto meglio di tante altre>>
Faykan sorrise:
<<Alice de Bors favorisce le nuove alleanze... Belenos ed Ulien, il disco solare e quello lunare>>
Ellis ironizzò:
<<Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole, mentre il sole fa l'amore con la luna...>>
Risero entrambi nel ricordare la stranezza di quella canzone, ma Ellis volle precisare il suo punto di vista:
<<Non sono solo canzonette. Sono poesie che ci invitano a non sottovalutare le conseguenze dell'amore>>
Era evidente che se Ellis avesse tenuto fede a quella massima, la storia avrebbe preso pieghe ben diverse.
Faykan avrebbe voluto dirglielo, ma ritenne più prudente deviare il discorso.
<<Avresti dovuto fare la scrittrice>>
Lei annuì, seria:
<<Invidio gli scrittori, specialmente quelli che riescono a campare di ciò che scrivono. Non quelli di successo, però. Semplicemente quelli che riescono a sopravvivere dignitosamente con la scrittura. In fondo è una comodità. Vivere è troppo dispersivo, troppo infarcito di banalità. Scrivere, be'... almeno ci si può provare, concentrandosi, a dare un significato persino alla banalità. Le parole servono anche a questo>>
Faykan era scettico:
<<Non starai mica parlando sul serio? Oggi tutti scrivono, troppi, decisamente troppi, e nessuno legge, specialmente gli scrittori. Chi scrive legge pochissimo>>
Ellis scosse il capo:
<<Quando ero giovane la pensavo come te, ma queste generalizzazioni sono sbagliate. Il bravo scrittore deve aver letto moltissimo. Non che a noi Eclionner sia stata mai possibile una scelta tra la vita attiva e quella contemplativa. Persino Irulan, che ha sempre avuto velleità letterarie, quando ha provato l'ebbrezza del potere, non è più riuscita a farne a meno, e non c'è stato modo di staccarla dal Trono>>
Faykan fu felice di ritornare al punto del discorso:
<<Quando l'ho implorata di ritirarsi ha detto: "Sarebbe facile, e consono al mio carattere irrequieto nonostante l'età. Ma a questo gioco al massacro io non ci sto! Sento il dovere di non starci!". Hai capito? Lei non ci sta...>>
Ellis sorrise:
<<Magari lo dice in buona fede. In fondo anche lei è una Principessa del Sangue. All'inizio il suo impegno politico è stato veramente un atto di sacrificio. Quando assunse la Reggenza lo fece controvoglia, ripetendosi: "Noblesse obliges". Poi però, come tutti, ci ha preso gusto. Ed io la posso capire meglio di chiunque altro: ho provato per trent'anni a disintossicarmi dalla droga del potere, e guardami adesso, alla mia età, a trovarmi ancora impegolata nel Gioco del Trono. Per me è stato come ripercorrere all'indietro il cammino della redenzione, fino a ritornare, martoriata dai sensi di colpa, sul luogo del delitto>>
Faykan aveva una risposta anche per quello:
<<Il motivo è semplice: se uno ha il potere supremo, può ottenere anche il resto. Basta che ordini e gli viene servito su un piatto d'argento>>
Ellis non poté nascondere la sua delusione:
<<Sei un ingenuo se credi che basti il comando di un re per trovare ciò di cui la nostra anima ha più bisogno. Bellezza e verità. Non perché la verità sia bella, ma perché solo la bellezza è vera>>
Era quella l'interpretazione più originale dell'ode di Keats all'urna greca.
Bellezza e verità coincidono solo in quanto l'unica verità è la bellezza del mondo. Il resto non ha senso.
Ma quella era una considerazione politicamente scorretta.
Meglio dunque tornare all'arida concretezza:
<<Domani il Senato voterà una mozione di sfiducia nei confronti di Irulan. Bial mi ha garantito che nel frattempo il Prefetto del Pretorio sarà assassinato. A quel punto Irulan dovrà venire a patti con noi>>
Gli occhi di Ellis brillavano, come se stesse meditando una vendetta tanto attesa.
Faykan capì subito il significato di quello sguardo:
<<Vuoi punirla perché ha condotto Elner alla rovina>>
Ellis annuì:
<<Elner era mio figlio, ed era tuo padre. Irulan lo ha manipolato e poi lo ha offerto come sacrificio alla furia di Marvin. Ora è tempo che paghi. E' anche per questo che ho deciso di indossare il lutto: perché finalmente quella morte potrà essere vendicata!>>
Faykan provò quasi paura nel veder riemergere la crudele Vedova Nera che Ellis era stata durante i vent'anni della sua Reggenza in nome di Elner XI.
<<E dopo cosa faremo?>>
Ellis sorrise:
<<Ho un piano. Qualcosa che nemmeno l'Imperatore-Profeta ha previsto, ma che alla fine persino lui dovrà accettare, come condizione necessaria per il suo Sentiero Dorato. Ciò che ora prometto all'impero e al mondo è l'Inaspettato. Nessuno può immaginarlo, tutti saranno colti di sorpresa, e quando si accorgeranno di ciò che è accaduto, sarà troppo tardi. E nulla sarà mai più come prima!>>
Cast
Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam - Ellis Eclionner, ex-Reggente, Principessa del Sangue
Paul Atreides - Faykan Eclionner, Principe della Corona in quanto figlio di Elner XI.
Virginia Madsen - Irulan Eclionner, Reggente imperiale, terza moglie di Elner XI