Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 3 maggio 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 33. Ellis ed Irulan.
Ellis Eclionner era di pessimo umore la sera che, dopo una settimana di reciproca indifferenza, sua cugina Irulan, la Reggente di Lathena, venne finalmente a farle visita.
<<Irulan, non immaginavo che avresti ceduto. Ormai avevo messo in conto di dover essere io a fare il primo passo>>
La Reggente aveva uno sguardo divertito:
<<Ho saputo che sei caduta in disgrazia un'altra volta presso il nostro beneamato Imperatore-Profeta. Non mi sarei voluta perdere la tua faccia per nulla al mondo!>>
<<La tua faccia, invece, mia cara cugina, esprime una gioia del tutto immotivata. La Dinastia si sta disgregando, e tu non pensi ad altro che alle tue meschine vendette personali!>>
Irulan sorrise:
<<Vedo che non hai perso il vizio di identificarti con l'intera Dinastia. Posso assicurarti che gli Eclionner potranno sopravvivere anche senza di te e persino senza il tuo figlio bastardo>>
Ellis non volle accettare la provocazione:
<<Dimmi chiaramente che cosa vuoi!>>
La Reggente mostrò di apprezzare lo spirito pratico di sua cugina:
<<Cosa voglio? Fammi pensare... c'era un nome con cui nostro nonno Fuscivarian chiamava le alleanze politiche innaturali... le... ah... ora mi sfugge...>>
Ellis non voleva perdere tempo in quella specie di teatro dell'assurdo:
<<Le larghe intese. Le chiamava così. Quando due fazioni che si odiano decidono di allearsi per evitare di essere spazzate via. E dicono di farlo nell'interesse del paese, o del popolo o di qualsiasi altro utile idiota>>
Per un attimo un'espressione ammirata si disegnò sul volto di Irulan:
<<La tua capacità di sintesi mi ha sempre meravigliata. Voglio che mi sia rinnovata la Reggenza. In cambio avrai tutto il mio appoggio, e naturalmente quello della mia fazione>>
La richiesta era prevedibile:
<<Poco prima che tu arrivassi, io e Bial stavamo ricordando i vecchi tempi>>
Irulan sollevò gli occhi al cielo:
<<Povero Bial>>
<<Mi ha detto che ha perso i capelli ed è ingrassato a causa del troppo lavoro. Quando ero Reggente io, Bial aveva molto meno da fare. Ma con te... be', insomma... almeno uno dei due doveva lavorare, ed era preferibile che fosse quello che si intendeva di politica>>
Quando Ellis pronunciava la parola "politica", tutti provavano l'ebbrezza del "Gioco del Trono", ed Irulan non faceva eccezione:
<<C'è qualche possibilità di vincere questa partita?>>
Ellis scrollò le spalle:
<<Pochissime probabilità. Ma se non ci proviamo, abbiamo già perso. Io non ho nessuna intenzione di restare in vita ad assistere alla fine di tutto ciò che amo>>
Irulan si sentì raggelare:
<<Quando assumi quel tono melodrammatico, io temo sempre il peggio>>
Per quanto fossero sempre state rivali, erano comunque cresciute insieme, e si conoscevano reciprocamente meglio di chiunque altro.
<<In fondo io ho commesso un errore>> ammise Ellis.
Ad Irulan venne da ridere:
<<Un errore! Tu! Ma chi l'avrebbe mai detto?>>
Ellis ignorò ancora la provocazione:
<<Avevo creduto, sbagliando, che fosse comunque preferibile avere qualcosa e perderlo, piuttosto che non averlo avuto mai. Un grande amore, un figlio... e poi ancora un altro amore, e un altro figlio...>>
<<Da quel che ho capito Mordred è ancora più impulsivo e pericoloso di Elner>>
Era vero, ma quello che Ellis stava cercando di comunicare a sua cugina era qualcos'altro.
<<E' comunque mio figlio. Tu non puoi capire!>>
Irulan si mostrò offesa:
<<Avresti voluto in cambio la mia solitudine? Il mio sentirmi sempre incompleta fin dall'adolescenza?>>
Finalmente il tono della conversazione aveva perso quell'andatura da commedia brillante che non si addiceva affatto alla gravità del momento.
<<A volte si sta soli per sentirsi meno soli. E' sempre meglio che provare il senso di estraneità quando ci si rende conto che non potremo mai capire realmente la persona che amiamo, e ancor meno i nostri figli. Non sono nostri, appartengono al futuro, oppure alla morte, anche perché il futuro e la morte prima o poi coincidono>>
Irulan capiva, ma non voleva ammettere che la sua sofferenza fosse minore:
<<Ma almeno nel presente, nel momento della passione o in quello del gioco, c'è qualcosa che dà un senso alla vita!>>
Era il tipico discorso di chi non aveva mai avuto né amanti, né figli.
<<E' un'illusione che svanisce presto. Poi subentra la stanchezza, la noia, noia noia, maledetta noia... a volte persino la tristezza. Post coitum omne animal triste, dicevano gli antichi. E lo diceva anche un moderno, morto da poco>>
Irulan riconobbe la citazione. A Lathena il califfo era molto amato:
<<La sua era un'ottica maschilista, proprio come quella di Marvin!>>
Ellis scosse il capo:
<<Ti sbagli. Il suo messaggio riguardava tutti. Era un modo poetico per dire che alla solitudine non c'è rimedio. Il senso della vita lo si coglie da soli, nel momento in cui si è abbandonati, o ci si sente abbandonati, il che è uguale. Allora capisci che è tutto finto, vano... e senti che è reale solo la mancanza. E' in quel momento che si coglie il significato del tutto. Senza l'angoscia dello spirito, che è un'esperienza senza parole, non esiste alcun significato>>
Irulan conosceva il pessimismo radicale di Ellis, ma lo imputava ad eventi contingenti.
<<Dici questo perché le persone che hai amato ti hanno delusa>>
Ellis non sperava che Irulan potesse capire: era vissuta per troppo tempo sotto una campana di vetro:
<<La delusione è parte di ogni rapporto: ci aiuta a capire le ragioni degli altri. No, il Male è un'altra cosa. Il Male è quando capisci che qualcosa, o qualcuno, deve essere sacrificato per il Bene degli altri. Vorresti fare di tutto per salvarlo, ma sai che non è possibile. E' come se l'evento fosse già accaduto. Come leggere un libro sapendo già il finale. Marvin convive con questa maledizione, e per questo motivo merita la nostra pietà>>
Pietà? Irulan si sentiva confusa:
<<Lui non avrà pietà di noi, perché noi dovremmo averla di lui?>>
Ellis non ebbe dubbi nel rispondere:
<<Perché lui è quello che si è sacrificato per il bene di tutti, ed è quello che soffre più ogni altro>>
Cast
Anouk Aimée - Ellis Eclionner
Susan Sarandon - Irulan Eclionner
Varys, Maestro dei Sussurri - Bial l'Eunuco
Personaggio di Legend of Cryptids - Mordred Eclionner
Virginia Madsen - principessa Irulan da giovane
Franco Califano - se stesso