Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 19 marzo 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 3. La moglie e il figlio legittimo
Lady Igraine Canmore di Logres era ancora formalmente la moglie dell'Imperatore-Profeta del Continente Centrale, Marvin Eclionner Vorkidian, anche se di fatto vivevano separati da trent'anni.
Lo aveva sposato quando era solo una ragazzina di sedici anni. All'epoca non aveva avuto dubbi: lui era il suo uomo e il suo re, e niente e nessuno li avrebbero potuti separare.
Poi è andato tutto storto.
La Profezia del Sentiero Dorato aveva spinto Marvin alla metamorfosi che lo aveva trasformato in un non-morto, rendendolo completamente diverso dalla persona che Igraine aveva sposato.
Prima mi aveva amata veramente, poi è caduto sotto l'ombra di Daenerys e di Ellis, ed io l'ho perduto.
Il momento più atroce era stato quando Marvin, dopo aver trasferito la corte a Gothian, aveva ordinato che loro figlio Arthur, all'epoca appena un neonato, fosse cresciuto lassù..
"Se vuoi stare vicino a tuo figlio, devi vivere a Gothian". Ma quel luogo era così spaventoso...
Marvin, come già aveva fatto con sua madre Lilieth, aveva offerto a Igraine la possibilità di risiedere a Caemlyn e di succedere a Lilieth nella Reggenza dei Keltar.
E come Lilieth, anche io ho scelto Caemlyn e il potere... e lui è riuscito così a corromperci entrambe e a far crescere i nostri figli nell'adorazione di se strsso, l'Imperatore-Profeta.
Il tempo passava, i figli crescevano assieme agli altri piccoli Eclionner riuniti a Gothian, e Marvin non invecchiava di un solo giorno.
Anche io non sono invecchiata.
Igraine aveva quarantasei anni, ma non li dimostrava. Il suo segreto era l'Acqua della Vita, la sostanza alchemica che in grandi dosi era molto pericolosa, specie per chi non aveva ricevuto l'addestramento necessario per l'iniziazione agli Arcani Supremi, ma che in piccole dosi era un vero e proprio Elisir, per chi non ne era allergico.
Com'è stato facile smettere di amarlo!
Le aveva concesso di avere amanti, ma con discrezione e senza generare figli.
Sono divenuta la Reggente dei Keltar, mi chiamavano ancora "Vostra Maestà". Io ero la regina, tenevo lo scettro di Vorkidex e governavo col consenso dei capiclan delle Highlands.
Il vero potere era giunto solo quando lady Ariellyn, la madre di Lilieth, aveva lasciato la direzione dei servizi segreti. La Sezione Speciale era passata sotto il controllo del cugino di Igraine, lord Angus Canmore, duca delle Highlands.
In quel momento ho rassicurato i duchi del sud, come Marvin mi aveva consigliato di fare. In fondo avevamo ancora molto in comune, e tutto funzionava meglio senza quelle odiose complicazioni sentimentali.
Poi però Arthur era cresciuto, e suo padre lo aveva istruito per diventare un re.
Cosa succederà al cervo adulto, quando il cervo giovane sarà cresciuto?
Quella domanda era diventata ogni giorno più assillante.
C'era qualcosa di spaventoso nel vedere come Arthur, col passare del tempo, fosse diventato apparentemente più adulto di suo padre.
Al compimento del suo sedicesimo anno, Marvin lo aveva mandato a Caemlyn, per apprendere dalla madre e dallo zio le arti del governo, con la promessa di associarlo al trono una volta raggiunta la maggiore età.
Durante la cerimonia di incoronazione, tutti gli sguardi erano rivolti a lui, tranne il mio... io guardavo la clessidra e ogni granello che cadeva era un attimo che moriva.
Igraine aveva percepito allora, per la prima volta, il tempo scorrere dentro di lei, con la consapevolezza dolorosa che ogni istante non poteva essere più ricatturato.
Indossava il Pendràgon sull'armatura, sbalzato in oro rosso. Era un omaggio ai Vorkidian e un modo di affermare che prima di tutto sarebbe stato il re dei Keltar.
Per Igraine era una visione limitata, se si considerava il suo lignaggio, ma poi tornava sempre in mente il fatto che Marvin era immortale, mentre Arthur no.
L'Imperatoree-Profeta assocerà ai vari troni i suoi discendenti, ma controllerà tutto tramite le proprie spie.
Arthur comunque aveva già le idee molto chiare: eseguire gli ordini del padre per la realizzazione del Sentiero Dorato.
Lo chiama anche l'Utopia, il Governo Perfetto, l'Ideale.
Nella sua mente Caemlyn diventava Camelot, ed il suo nome, Arthur, diventava quello di Artù.
Coerentemente la prima cosa che ha ordinato è sostituire il tavolo rettangolare dove si riuniva il Consiglio con una Tavola Rotonda.
In tutto e per tutto, la corte di Caemlyn voleva rispecchiare Camelot e il mito arturiano.
Igraine aveva assecondato questo elemento, pur ritenendolo più che altro un allestimento coreografico.
E invece no.
Arthur l'ha preso maledettamente sul serio!
Il re giovane...
E la domanda, assillante, si ripeteva.
Cosa succederà al cervo adulto quando il cervo giovane sarà cresciuto?
Marvin ha paura che io possa sobillare Arthur contro di lui. Teme che io sia come Eleonora d'Aquitania e lui si sente Enrico Plantagenéto, il Leone d'Inverno.
Era una immagine che si addiceva a Marvin, nell'inverno perenne dei ghiacci di Gothian.
Ed Arthur è il giovane leone, come fu Enrico il giovane per sua madre Eleonora.
E poi gli altri figli, tutti sobillati contro il padre.
Riccardo Cuor di Leone, Goffredo di Bretagna, Giovanni Senzaterra... nomi che si perdevano nelle cronache di una storia lontanissima, divenuta essa stessa leggenda.
Enrico Plantageneto scoprì la tomba di Artù e Ginevra, nel monastero di Glastonbury, la perduta Avalon. E la speranza dei Bretoni risorse... la speranza vana... quella del ritorno di Artù.
Arthur era un nome glorioso, ma infelice, un po' come Richard. I tre Riccardi della storia d'Inghilterra morirono tutti ammazzati. Gli Arturi morirono prematuramente. Artù ferito a morte da suo figlio Mordred nella battaglia di Camlann, Arturo di Bretagna, figlio di Goffredo e nipote di Eleonora, fu ucciso per ordine dello zio, re Giovanni Senzaterra. Il terzo Arturo fu il fratello maggiore di Enrico VIII. Arturo, principe di Galles, sarebbe dovuto succedere al padre Enrico VII, la cui famiglia paterna, i Tudor, era di origine gallese, celtica e quindi strettamente imparentata con i Bretoni. Il principe Arturo fu l'ultima speranza dei Bretoni, la speranza vana.
Perché Marvin ha chiamato Mordred il figlio che ha avuto da Ellis? Vuole forse che mio figlio e il suo bastardo si uccidano a vicenda?
Si rifiutava di crederlo. Sarebbe stata una pura follia. No, Marvin doveva aver visto qualcosa che giustificasse quei nomi.
Era come un avvertimento, un modo per segnalare un allarme.
Ha paura di Arthur? Della vita che continua?
No, non può essere: io ho visto quanto amava nostro figlio fin da quand'era bambino.
Marvin era l'albero. L'albero della vita.
The tree of life.
E nostro figlio era la continuazione della vita. Persino Marvin lo sapeva.
La vita, sì.
Questa vita che insiste,
che si ostina, che ci insegue
come un'ombra o un predatore,
che ci possiede e ci costringe,
brutale come uno stupratore,
ma ci si nega quando serve,
capricciosa come un'amante
viziata, severa come una madre
esigente, indiscreta come
una portinaia intrigante.
La vita, sì, potente illusione
fino a che non si capisce,
nell'ora più buia della notte,
che era un sogno ingannatore:
la mano sinistra della morte.
Cast
Jessica Chastain (Msr. O'Brien) - Igraine Canmore di Logres
Brad Pitt (Mr. O'Brien) - Marvin Eclionner Vorkidian
Hunter McKracken (Jack O'Brien) - Arthur Eclionner Vorkidian da bambino
Paul Atreides - Marvin Eclionner Vorkidian
Daeron Targaryen - Arthur Eclionner Vorkidian