Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 7 marzo 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 70. Daenerys e Marvin parlano dell'amore
Daenerys di Gothian sapeva che Marvin si stava innamorando di lei.
E' evidente! Traspare da tutto ciò che fa, che dice e che non dice... una donna, per quanto non-morta, se ne accorge... una donna lo sa!
Questa consapevolezza suscitava in lei sensazioni opposte.
Mi chiamavano la Divoratrice di Cuori, ma l'unico cuore che ho veramente conquistato è quello di Marvin Eclionner Vorkidian.
E quello era l'aspetto positivo e gratificante, che faceva da eco ad una antica profezia.
"E condividerà con te i tuoi sogni più preziosi"
Tranne uno.
Io non riesco più a innamorarmi. Persino le mie infatuazioni sono volutamente astratte, perché non voglio che nessuno mi privi della libertà di non amare.
Era sempre stato un suo comandamento, dopo che Daemon l'aveva abbandonata.
Conosceva a memoria i Remedia Amoris di Ovidio. E molti altri avvertimenti di chi metteva in guardia contro quel sentimento.
L'amore è un disturbo ossessivo compulsivo, ci fa fare cose sciocche, ci rende fragili e vulnerabili, ci fa diventare ridicoli.
La parola definitiva, su quel punto, già caro alle Bene Gesserit, l'aveva detta Fernando Pessoa:
"Tutte le lettere d'amore sono ridicole / non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole /
ma, in fondo, sono coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore ad essere ridicoli"
Valeva la pena rischiare?
Un grande amore ricambiato può dare, da solo, senso ad una intera esistenza. Ma se dovesse venire meno, allora potrebbe portare alla rovina precoce l'esistenza di chi è stato abbandonato o tradito.
Marvin meritava una spiegazione, riguardo a questi suoi pensieri.
<<La felicità passata non è più felicità. Il dolore passato è ancora dolore>>
Marvin aveva recepito il messaggio:
<<Conosco quel proverbio. Ma ti rispondo con i versi di un'antica poesia: "Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura">>
Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, un'antica raccolta di poesie sopravvissuta al Grande Cataclisma che aveva quasi distrutto l'umanità, nell'anno 2146 dell'era cristiana.
Daenerys aveva riconosciuto la citazione:
<<Ci sono tante altre cose che possono dare senso alla vita. Non è necessario l'amore ricambiato>>
Marvin non era d'accordo:
<<L'amore vero non ha surrogati. Ricordi Dolcenera? L'amore ha l'amore come solo argomento>>
Avrebbero potuto continuare per un secolo a sfidarsi a colpi di citazioni.
<<Spero almeno che non mi citerai di nuovo la lettera ai Corinzi! San Paolo parlava di charitas, non di eros... c'è una bella differenza>>
Lui le sorrise :<<So che sei una classicista, e che conosci gli antichi molto meglio di me. Vediamo se riconosci questa: "Aver vissuto una vita da re senza aver mai provato la gioia di un grande amore ricambiato è come essere stati in Paradiso senza aver visto Dio>>
Daenerys riconobbe la raffinata citazione:
<<Queste parole sono attribuite alla compianta principessa Margaret Windsor, Contessa di Snowdon, che aveva sacrificato il suo unico vero amore, l'ufficiale Townsend, per non suscitare uno scandalo alla corte di sua sorella, la regina Elisabetta II, ai tempi in cui il Vecchio Continente esisteva ancora>>
Marvin sorrise:
<<Margaret non fu l'unica principessa triste, in quella famiglia, almeno stando alle antiche leggende>>
Lei ricambiò il sorriso, ma con un accenno provocatorio:
<<Visto che hai citato una Windsor, non pensi che Edoardo VIII si sia mai pentito di aver rinunciato a tutto per sposare Wallis Simpson?>>
Erano miti di un tempo antico, in un luogo remoto, perduto da millenni, ma continuavano a vivere ancora:
<<Forse, ma le è rimasto fedele per trentasei anni, e questa mi pare una prova a favore della sua felicità>>
Era una partita difficile, quella che stavano giocando lei e Marvin:
<<Tu eri felice, con Igraine? Forse sì, eppure l'hai abbandonata. C'erano altri argomenti, oltre all'amore. Vedi come questa parola diventa vuota quando la caliamo nella realtà? L'amore! Questa parola di cui la gente ama riempirsi la bocca. L'amore può essere tanto, a volte persino troppo, ma non è sufficiente per far andare bene le cose. No. Non è sufficiente!>>
Marvin pensò a lungo prima di rispondere e la sua voce era affranta dal dolore:
<<Non è sufficiente ma è necessario. E comunque, con Igraine è finita quando mi sono accorto che non ama me, ma l'immagine che si era fatta di me. Non amava ciò che sono, ma ciò che credeva che io fossi. Io sono solo, anche se non sembra ed ho passato la mia vita a fuggire di gente in gente. Eppure non ho mai smesso di cercare il vero amore, e ad essere pronto a sopportare il rifiuto, l'indifferenza, il tradimento. Non mi arrendo, non intendo eliminarmi da solo!>>
Ed era proprio questo ciò che Daenerys non condivideva:
<<Alcuni riescono a sopportare il rifiuto, la gelosia e persino la tragedia di essere lasciati. Io no. Io non ci riesco. Non ci sono mai riuscita. E non ci riuscirò mai>>
Il messaggio era chiarissimo.
Se mi dovessi innamorare di nuovo e qualcosa dovesse andare storto, tornerei ad essere la sanguinaria Divoratrice di Cuori.
Marvin glielo leggeva negli occhi, ma non si rassegnava all'idea:
<<Al cuore non si comanda. L'amore non è una scelta, è qualcosa che succede, inevitabilmente>>
Ma anche su questo Danerys aveva la sua teoria:
<<Quando l'amore ci ha fatto soffrire troppo, allora l'Io crea delle barriere, dei meccanismi di difesa. Possiamo sublimare tutto, incanalarlo verso direzioni più sicure e più proficue. E' un meccanismo che diventa spontaneo, e un giorno tu stesso te ne accorgerai, quando la tua natura di sovrano e di Messia richiederà tutte le tue energie, tutto il tuo tempo e tutti i tuoi sentimenti. Non ti basterebbe tutto questo per dare un senso alla tua vita?>>
Era un discorso invitante, ma Marvin non si lasciò cadere nella trappola:
<<Mi hai detto di non citare la lettera ai Corinzi, ma non c'è altro modo di rispondere. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, io non sarei nulla>>
Daenerys sospirò: <<"Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove apri l'ombrello. Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l'ombra. Tu dici che ami il vento ma quando tira chiudi la porta. Per questo ho paura quando mi dici che mi ami.">>
Marvin riconobbe la citazione da Shakesperare:
<<Potremmo andare avanti così all'infinito. Ma non voglio insistere>>
Lei lo guardò.
Povero Marvin.Tu hai accettato il sacrificio... e chi sono io per giudicarti?
Si pulì gli occhi e, con una improvvisa dolcezza, gli sorrise:
<<Tu mi hai resa una persona migliore, mi hai dimostrato tutto l'amore che mi serviva per porre fine a tutto il male del passato... ti sono debitrice, ma non posso... capisci... non posso ricambiare... per ora io posso... posso solo, come dire... solo farti compagnia>>
Lui annuì e sorrise:
<<Ed io non ti chiedo altro>>
Cast
Harry Lloyd (Viserys Targaryen) - Marvin Eclionner Vorkidian
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys Steinberg di Gothian
Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore di Logres
Gli eredi di Gothian. Capitolo 69. Una visita inaspettata
Era quasi notte quando una misteriosa donna pesantemente truccata si presentò all'ufficio della Sezione Speciale, la direzione dei servizi segreti del regno dei Keltar, presso la reggia di Caemlyn.
Si limitò a presentare agli uscieri un documento col sigillo imperiale di Elner XI e un salvacondotto col sigillo della stessa Sezione Speciale.
L'usciere si consultò con una guardia, la quale comunicò la questione ad un ufficiale.
Quanto ci metteranno questi idioti a riconoscermi?
L'ufficiale si avvicinò:
<<I documenti sono in regola, ma non c'è bisogno di scomodare la direttrice>>
La misteriosa donna allora parlò con voce roca:
<<Io ho affrontato una scomodità ben maggiore, per arrivare fin qui, in questo nido d'aquile>>
A quel punto l'ufficiale ebbe come un'illuminazione e vide che la presunta donna gli stava mostrando un anello con la lettera B.
<<Ma, non sarete mica... voglio dire... siete qui... senza preavviso... io...>>
La presunta donna sbuffò:
<<Ho lasciato la mia scorta fuori. Ora, pezzo di idiota, sarà meglio che baci la B di questo anello e ti rivolga a me con la dovuta deferenza>>
L'ufficiale si inginocchiò, baciò l'anello e poi, con aria desolata, disse:
<<Perdonatemi, Vostra Eccellenza. Io non vi avevo mai visto di persona e quindi non... ma comunque ora l'equivoco è risolto, vi condurrò io stesso da Lady Ariellyn>>
Solo dopo che ebbero varcato l'ingresso, ogni finzione ebbe termine.
<<Lord Bial, la vostra visita è un onore che ci coglie impreparati>>
L'Eunuco e Primo Ministro Imperiale, si concesse un sorriso ironico:
<<E questo la dice lunga sulla qualità dei vostri servizi segreti, per quanto non si possa certo incolpare Lady Ariellyn. Ho collaborato con lei in passato e ne ho sempre apprezzato la discrezione e la precisione>>
Era sincero nel dirlo.
Per questo sono venuto qui a parlare con lei.
Lady Ariellyn Vorkidian, Contessa di Keltar-Senia, era diventata direttrice della Sezione Speciale subito dopo la vittoria di suo nipote, re Marvin dei Keltar, contro lord Fenrik di Gothian,
Lei è la vera donna forte del regime. Senza di lei sarebbe andato tutto a catafascio.
Bial aveva già collaborato con lei in passato, ma l'offerta che stava per farle quel giorno era qualcosa di più di una collaborazione.
Devo capire se io faccio parte del Sentiero Dorato di suo nipote.
Mentre pensava questo, gli ufficiali mostravano sorpresa e deferenza e i dirigenti lo seguivano verso l'ufficio della direttrice.
Quando finalmente arrivarono, la porta era aperta, ma numerose guardie armate vi stazionavano intorno.
<<Lady Ariellyn vi riceverà immediatamente>> disse una di loro, aprendo la porta e invitando Bial ad entrare, cosa che fece subito senza esitazione.
La Contessa appariva proprio come nei numerosi quadri che la raffiguravano.
Ha l'aria più severa e imponente. Ora capisco perché la chiamano "La Zarina".
Lady Ariellyn sorrise, ma non si inchinò.
Considera questo un incontro tra pari.
Bial le baciò l'anello. In fondo, per quanto eunuco, era pur sempre un uomo, e conosceva le buone maniere.
Dopo alcuni convenevoli, il Primo Ministro Imperiale venne subito al punto:
<<Sono al corrente di tutto ciò che è accaduto e che sta accadendo. Presto vostro nipote, re Marvin, arriverà a Lathena, insieme Daenerys di Gothian. La domanda che vi pongo, Milady, è questa: io faccio parte o no del famoso Sentiero Dorato profetizzato da re Marvin?>>
Lady Ariellyn era stata avvisata da Marvin riguardo a quella visita e a quella domanda.
<<Fino ad ora sì, aveva previsto che sareste venuto e che mi avreste posto quell'interrogativo>>
Marvin sapeva già tutto. Ma io so cosa è diventato, dopo la metamorfosi. I suoi capelli albini parlano da soli.
Bial rimase in attesa.
La Contessa continuò:
<<Mi è stato detto che rivelare il futuro può solo peggiorarlo, ma il Sentiero Dorato è una eccezione, perché non ha alcuna diramazione. E' questo il dono che mio nipote ha fatto all'umanità>>
L'Eunuco incominciava a spazientirsi.
Questa maledetta donna è elusiva più di un oracolo!
La fissò duramente, con i suoi occhi nerissimi:
<<Se non corriamo rischi, potete rivelarlo anche a me, Milady".
Ariellyn annuì:
<<Lord Bial, in base a quello che Marvin mi ha detto, voi farete parte del Sentiero Dorato. Manterrete le vostre cariche a Lathena e sarete per noi un valido collaboratore>>
Bial fu sollevato da quelle parole, ma gli parevano troppo belle per essere vere>>
<<Dov'è la fregatura?>>
La domanda fece sorridere Lady Ariellyn:
<<Siete molto astuto, Lord Bial. Diciamo che il vero Trono e il vero centro decisionale si sposteranno da Lathena a Gothian>>
Bial fu percorso da un brivido al solo pensiero di quel famigerato castello.
<<Volete dire che a Lathena non ci sarà più un imperatore?>>
Ariellyn scosse il capo:
<<Ci sarà ancora, ma non conterà niente. Il Sentiero Dorato prevede che Marvin assumerà una carica più alta e più sacra e concentrerà in sé il potere per moltissimi anni. Da quel che ho capito, la carica si chiamerà "Imperatore-Messia dei popoli del Continente Centrale">>
L'Eunuco si rese conto che, di fatto, Marvin era già considerato da molti come un sovrano supremo e un messia.
<<Avrò un ruolo in questa sua presa di potere?>>
La Contessa annuì:
<<Voi sarete il garante di questa transizione. Marvin intende nominarvi: "Arbitro del cambio". Sarete voi a gestire il cambiamento e in questo avrete l'appoggio di mio genero, Vyghar di Linthael>>
Bial sorrise:
<<Mi piace fare da Arbitro. E ho sempre lavorato bene con lord Vyghar. Ma come farò a gestire le prevedibili contromosse di Elner XI, di sua moglie Irulan e di sua suocera Susan Fuscivarian?>>
Lady Ariellyn scrollò le spalle:
<<Questo Marvin non me l'ha detto. Per la riuscita del piano, infatti, è previsto che qualcosa rimanga inaspettato persino da voi>>
Questo non piacque all'Eunuco:
<<E allora come dovrei comportarmi?>>
La Contessa sorrise:
<<Improvvisate! Siete sempre stato molto bravo in questo>>
Bial sospirò.
Maledizione a lei e a tutti i Vorkidian e a tutti gli Eclionner passati, presenti e futuri fino alla millesima generazione!
Poi però tornò freddamente ironico, come sempre:
<<Il Gioco del Trono si complica, specie se il Trono che conta prenderà la via di Gothian. Ma se questo è il Sentiero Dorato, allora credo che dovrò farci l'abitudine>>
Cast
Bill Kaulitz - Bial l'Eunuco
Elizabeth Bathory - lady Aryellin
Viserys Targaryen - Marvin Vorkidian