Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 24 febbraio 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 54. La divoratrice di cuori.
Quando aveva appreso la rivelazione della profezia di Marvin, lady Daenerys Steinberg di Gothian, la Divoratrice di Cuori, aveva capito di avere davanti a sé un avversario più forte del previsto.
Mi ha sbattuto in faccia la sua previsione. E' come se mi avesse urlato: "Tu mi darai l'immortalità del vampiro, ma non divorerai il mio cuore!"
Quello era il senso.
Ovviamente era un'offesa non tollerabile.
Ma chi crede di essere, quel ragazzino insolente? Io ho vissuto più di mille anni, ed ho divorato mille volte diecimila cuori.
Come crede di fare a ricevere il Dono del vampiro da me? Crede forse di farmi innamorare, come tutte le donne che lo circondano? Non sa che io uccido proprio per punire chi mi priva della libertà di non amare?
Ma innamorarsi ed amare erano due cose diverse. Lei non aveva concesso mai alla prima di trasformarsi nella seconda. Non voleva mettere a rischio la propria libertà.
Devo impedirgli di realizzare questa presunta profezia. Dovrò accelerare i tempi. Mio fratello non sarebbe d'accordo, ma io non posso permettere di correre un simile rischio. Devo eliminarlo finché sono in tempo.
Ma come?
Quello era il punto.
Dovrei attirarlo in qualche trappola. Qualcosa di irresistibile per lui. Dicono che si lasci sedurre facilmente dalle donne.
Già questo la irritava.
E' un volgare cascamorto che si atteggia a Profeta... potrà forse ingannare gli esseri umani, ma non certo i vampiri, e me meno di tutti!
Eppure proprio la rabbia che Marvin suscitava in lei le faceva paura.
Non devo permettere a nessun maschio di farmi questo effetto. Io odio i maschi. Mi hanno fatto solo soffrire e Marvin non sarà diverso dagli altri.
Ma era proprio così?
A volte la sua ferrea volontà vacillava. Marvin le appariva a volte come una vittima di circostanze avverse.
Una vittima che si offre volontariamente al sacrificio per gli altri, eppure nessuno lo ha ringraziato, né lui ha chiesto ringraziamenti. In fondo è fin troppo severo con se stesso.
Quella pietà però non doveva influire sul suo giudizio.
Tu hai ucciso mio padre, Marvin. Per questo, io divorerò il tuo cuore.
Aveva un piano infallibile, che aveva sempre funzionato con tutte le sue vittime.
In fondo i maschi sono tutti uguali. Creature animalesche e inutili. E' così facile raggirarli e dominarli. E ancor più facile spezzare i loro cuori.
Cast
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Danerys von Steiberg di Gothian, La divoratrice di cuori.
Gli eredi di Gothian. Capitolo 53. I piani di Elner XI
Gli eventi stavano accadendo troppo in fretta e l'imperatore Elner XI era costretto continuamente ad elaborare nuove strategie.
La sua prima preoccupazione era sempre il fratellastro Marvin.
Mi ha accusato pubblicamente di congiura e poi ha nascosto la mano con cui aveva lanciato il sasso.
Elner aveva allertato le legioni, scoprendo che molti generali che avevano preso parte alla congiura contro Marvin preferivano rimanere neutrali.
E così la mia parte nella congiura è finita prima ancora di incominciare.
Ma la cosa più sconcertante era quello che Marvin aveva detto e fatto dopo l'accusa.
Le memorie di Arexatan avevano subito avvertito Elner a prendere sul serio quelle che ad un occhio non esperto potevano apparire assurde farneticazioni.
Il sentiero dorato! Se è veramente pronto ad accogliere la metamorfosi della non-morte, allora i congiurati del nord lo aiuteranno, credendo di danneggiarlo.
Gli riusciva difficile pensare che Marvin potesse veramente rinunciare alla sua natura umana.
E' pronto a fare quello che io non oserei. Ed io sono il "cattivo"!
In realtà Elner si rendeva conto di essere diventato più che altro un ostaggio.
Dopo i generali, anche i senatori mi hanno voltato le spalle. E mia moglie, dopo solo una settimana di matrimonio, conta già più di me.
L'imperatrice Irulan aveva dietro di sé due importanti fazioni: il clan dei Fuscivarian e quello degli alleati dell'ammiraglio Vyghar di Linthael.
Irulan mi comanda a bacchetta.
Fin dalla prima notte di nozze, lo aveva trattato alla stregua di un cagnolino da compagnia.
Quando si erano trovati sul talamo nuziale, gli aveva detto con tranquilla nonchalance:
<<Bene, caro marito, ora, se tu mi torcerai anche un solo capello senza il mio consenso, i pretoriani ti faranno a pezzi. Il Prefetto ha giurato fedeltà a mia madre e lord Vyghar. Tu non conti più niente, e imparerai a ringraziarmi per il fatto che ti consento di starmi vicino>>
Elner non si era limitato a ringraziarla, l'aveva persino supplicata, in privato, di salvare almeno le apparenze.
<<Tu sei una Eclionner, come me. Se ci mostreremo uniti, ne trarremo entrambi vantaggio, e la Dinastia sarà più forte>>
Irulan aveva acconsentito, ma poi aveva detto di voler dormire, senza nemmeno addurre la scusa del mal di testa.
Arexatan, dalle altre memorie, lo aveva deriso: "Ti sei sempre fatto manipolare dalle donne: prima tua madre e adesso tua moglie".
Ma in fondo lui si è fatto ammazzare, mentre io sono sopravvissuto a tutti i tentativi di eliminarmi.
Se non era sua moglie, a comandarlo, era suo nonno Sephir Eclionner.
<<Caro nipote, imparerai che i consigli di un vecchio possono valere molto di più di quelli di un fantasma>>
Il riferimento era ad Arexatan, il quale se n'era molto risentito.
<<E quali sarebbero i tuoi "saggi" consigli, caro nonno... proprio tu che non sei stato capace nemmeno di appoggiare per un istante il tuo nobilissimo fondoschiena sul Trono del Drago?>>
Sephir non gli aveva perdonato quell'ironia.
<<Meglio comandare da dietro il trono, piuttosto che occuparlo da vent'anni come un burattino di Ellis o di Marigold o di Irulan>>
Era vero.
Forse i consigli di Sephir possono servire ad arginare lo strapotere di Irulan e l'imprevedibilità di Marvin.
Il vecchio principe aveva parlato al nipote con molta franchezza:
<<In questo momento ti conviene mantenere un profilo basso. Io la chiamo la strategia del "pesce in barile">>
<<E cosa significa?>>
<<Secondo te cosa può fare un pesce dentro a un barile?>>
<<Niente>>
<<Appunto! Tu devi far finta di niente! Non sei nelle condizioni di poter compiere atti di forza, né tanto meno di ribellione. Aspetta che arrivi il momento opportuno>>
<<Potrebbe non arrivare mai, caro nonno!>>
<<In tal caso, almeno potrai dire di essere sopravvissuto. Non è cosa da poco, di questi tempi!>>
Elner si sentiva sconfitto, e gli rimbombava nella mente un verso di Virgilio:
Una salus victis, nullam sperare salutem. L'unica salvezza per i vinti è non sperare in alcuna salvezza.
Ma nello stesso tempo si sentiva sottovalutato.
Essere sottovalutati può diventare un elemento di forza. Porta i nemici ad abbassare le difese. Che pensino pure che io sono uno sciocco o un burattino. Nel momento in cui mi volteranno la schiena, io li pugnalerò.
Era solo questione di tempo. Prima o poi sarebbe arrivato il momento opportuno. Elner XI ne era sicuro.
Arriverà il mio momento! Arriverà quando tutti meno se lo aspettano!
Cast
Genji Murasaki (Il principe splendente) - Elner XI Eclionner sul Trono del Sol Levante
Tom Hiddleton (Loki) - Elner XI Eclionner, immagine finale
Virginia Madsen (principessa Irulan Corrino) - imperatrice Irulan Eclionner Fujiwara
Charles Dance (lord Tywin Lannister) - principe Sephir Eclionner
Gli eredi di Gothian. Capitolo 52. Marvin si confessa con padre Ulume
Quando Marvin si presentò nell'alloggio di padre Rudo Ulume, priore della Grande Canonica, lo trovò intento a pregare.
<<Per chi stai pregando, Ulume?>>
Prima di rispondere, il sacerdote terminò la preghiera.
<<Per la tua anima, visto che per la mia non c'è speranza>>
Marvin si aspettava questa risposta:
<<Se l'unica alternativa al male è un male peggiore, dove sta il peccato?>>
Ulume lo fissò con i suoi occhi magnetici:
<<Il fine non giustifica mai i mezzi>>
Il giovane scosse il capo:
<<Dimentichi la legittima difesa>>
Il prete sospirò:
<<Potremmo discettare su questo per l'eternità, senza arrivare da nessuna parte>>
Marvin finse di cambiare argomento:
<<Che cosa ti aspettavi da me? Che rimanessi inerte di fronte alla catastrofe?>>
Ulume valutò quelle parole, prima di replicare:
<<Io sono prima di tutto un esorcista. Per me la metamorfosi della non-morte a cui vuoi sottoporti è una forma di possessione>>
Marvin parve deluso:
<<Nemo propheta in patria>>
A quelle parole, Ulume reagì con sdegno:
<<Come osi pronunciare le scritture mentre ti accingi a fare un patto col diavolo?>>
Con uno sdegno non inferiore, Marvin rispose:
<<Non c'è nessun patto! C'è solo il mio sacrificio!>>
Il prete gli puntò contro un indice:
<<Ma non vedi che stiamo diventando come la parte peggiore di quelli a cui ci opponiamo?>>
Il giovane ritenne ingiusta quell'accusa:
<<Io non agisco per interesse personale>>
Ulume non poteva negarlo, ma aveva un'ultima freccia al suo arco:
<<Cosa cambia se, invece di vendere l'anima al diavolo, gliela si regala?>>
Marvin si sentì improvvisamente molto stanco:
<<Questo è il tuo modo di vedere le cose, ma è anche un modo per non vederle>>
Quella replica colpì profondamente nel segno.
Ulume parve ricredersi.
<<E' molto sottile il confine tra la Luce e l'Oscurità. Ora stai camminando lungo quel confine ed io voglio solo evitare che tu non ceda al lato oscuro>>
Quella risposta ricreò un'armonia tra il maestro e il discepolo.
Marvin annuì:
<<Ne sono consapevole e proprio per questo non cederò alle forze delle tenebre>>
Il sacerdote non poté fare a meno di citare gli Arcani Supremi:
<<La luce è la mano sinistra delle tenebre>>
C'erano il Tao e lo Zen dietro a quelle parole.
Per un istante il maestro e l'allievo sfiorarono il Satori, l'intuizione profonda della verità.
Marvin ricordò le parole degli eretici di Dune e il credo zensunni dei Tleilaxu.
Per raggiungere lo S'tori non è necessaria alcuna comprensione logica. Lo S'tori esiste senza parole, perfino senza un nome.
S'tori era la forma abbreviata di Satori, ma questo non aveva ingannato chi ricordava gli antichi insegnamenti.
Il Tao che può esprimersi a parole non è il vero Tao.
Quella era solo una interpretazione della prima frase del Tao te Ching, il libro della via della salvezza.
Marvin sapeva bene che stava camminando esattamente lungo la linea divisoria tra Yin e Yang.
Un'unica cosa non gli era chiara:
<<Perché prima hai detto che per la tua anima non c'è più speranza?>>
Ulume chiuse gli occhi:
<<Perché io ti ho creato e poi ti ho scagliato come una freccia contro il futuro>>
Il giovane intuì il senso di quelle parole.
<<Mio padre venne da te, prima di partire per la guerra, nell'anno della Primavera di Sangue, e tu lo convincesti a recarsi dai Vorkidian>>
Il prete annuì:
<<Fu una scelta concordata col druido Halfgan. Lui convinse Lilieth a sposare tuo padre, pur conoscendo la colpa di Masrek ed Ellis. La colpa che ieri notte tu hai rinnovato>>
Marvin si stupì che Ulume fosse a conoscenza anche di quello:
<<Come fai a saperlo?>>
<<Ora lo so>>
Non ci fu bisogno di dire altro.
Marvin sapeva di essersi tradito.
E' a causa di questo che lui pregava per la mia anima.
Aver concepito il futuro signore delle tenebre era un prezzo troppo elevato per ottenere la non-morte.
<<Forse ho sbagliato. Forse era un prezzo troppo alto per salvare l'umanità. Meglio estinguersi, piuttosto che generare il male...>>
Quell'ammissione risultò sufficiente.
Ulume recitò la formula di rito:
<<Ego te absolvo peccatis tuis, in nomine Lucis, et Ignis et Spiritus Sancti>>
Marvin si sentì sollevato, e per la prima volta dopo tantissimo tempo non sentì il peso della sua coscienza:
<<Amen>>
Cast
Paul Atreides - Marvin Eclionner Vorkidian
Samuel L. Jackson (master jedi Mace Windu) - padre Rudo Ulume.
P.s.
L'espressione: "La luce è la mano sinistra delle tenebre" è tratta dall'omonimo romanzo di Ursula Le Guin.